Ricordiamo che a partire dal 25 luglio scorso, SIMEST – con la regia del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – ha inaugurato un nuovo strumento “Potenziamento mercati africani” dedicato alle imprese che esportano, importano – anche materie prime strategiche – o sono presenti in Africa.
DI COSA SI TRATTA
Contributi a fondo perduto per rafforzare la competitività internazionale delle imprese italiane con interessi strategici nel continente africano, sostenendone gli investimenti produttivi e commerciali, anche per digitalizzazione e sostenibilità, e le spese per la formazione e l’inserimento in azienda del personale locale.
Assunzioni di personale, attrezzature e macchinari, consulenze/servizi, digitalizzazione, formazione, impiantistica ed opere edili, risparmio energetico/fonti rinnovabili di tutti i settori, con esclusione di :
SEZIONE A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca tutte le attività;
SEZIONE C – Attività manifatturiere – esclusivamente le attività di cui alle seguenti classi 10.11 Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione – attività dei mattatoi) e 10.12 (Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione – attività dei mattatoi)
SEZIONE K – attive nel settore bancario, finanziario e assicurativo.
Data di scadenza: fino ad esaurimento delle risorse.
Soggetti beneficiari
Lo strumento è dedicato alle imprese italiane che siano stabilmente presenti o esportino o si approvvigionino nel continente africano, o che siano stabilmente fornitrici delle predette imprese e che soddisfino uno dei due seguenti requisiti:
- avere un fatturato export pari ad almeno il 5% come risultante dall´ultimo Bilancio e inoltre: essere stabilmente presente in almeno un Paese africano secondo le seguenti modalità: sede commerciale o produttiva attiva da almeno 6 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda oppure sede commerciale o produttiva attiva da meno di 6 mesi o non attiva alla data di presentazione della domanda; realizzare esportazioni di beni e servizi verso uno o più Paesi Africani in misura non inferiore al 2% del proprio fatturato totale; realizzare importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti da uno o più Paesi africani in misura non inferiore al 2% del proprio fatturato totale.
- avere almeno il 10% di fatturato totale, come risultante dall´ultimo Bilancio, derivante da comprovate operazioni di fornitura, risultanti da specifici contratti/ordini commerciali stipulati in data antecedente alla data di presentazione della domanda, verso una o più imprese italiane che hanno un fatturato Export pari ad almeno il 5% e che alternativamente risultano: avere una stabile presenza in almeno un Paese africano; realizzare esportazioni nella misura indicata precedentemente; realizzare importazioni come sopra.
Entità e forma dell’agevolazione
Fermo restando l’importo minimo di euro 10.000 , l’importo massimo dell’intervento Agevolativo che può essere richiesto, l’entità è pari al minore tra:
- il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico);
- € 500.000 per le Micro Imprese; € 2.500.000 per le PMI e start up innovative; € 5.000.000 per le Altre imprese.
Caratteristiche finanziamento:
- tasso agevolato: fisso per tutta la durata del finanziamento e pari ad una percentuale del tasso di riferimento UE indicata dall’impresa richiedente in sede di presentazione della domanda, tra le seguenti opzioni: 10%, 50% o 80%
- durata: 6 anni, di cui 2 di preammortamento e 4 di ammortamento;
- rimborso: in 8 rate semestrali posticipate a capitale costante;
- garanzie: sono richieste alle imprese con scoring classi 3-9 (SIMEST adotta il sistema di rating MCC) e possono assumere la forma di: garanzie autonome a prima richiesta rilasciate da un istituto di credito, una compagnia di assicurazione o un intermediario finanziario autorizzato; cash collateral, deposito cauzionale, altre forme.
L’impresa richiedente può chiedere una quota di cofinanziamento a fondo perduto:
- fino al 20% dell’importo complessivo dell’Intervento Agevolativo richiesto, fino a un massimo di € 200.000,00 e comunque nei limiti del plafond de minimis disponibile per l’impresa, per le imprese con almeno una sede operativa costituita da almeno 6 mesi in una regione del sud Italia;
- fino al 10% dell’importo dell’Intervento Agevolativo richiesto, fino a un massimo di € 100.000,00 e comunque nei limiti del plafond de minimis disponibile per l’impresa, per tutte le altre imprese.
Modalità di erogazione :
- 1˚ Tranche pari al 25% dell’Intervento Agevolativo è erogata entro 30 giorni dal verificarsi delle eventuali ulteriori condizioni sospensive per l’erogazione; Entro 12 mesi dalla Data di Stipula, pena la revoca dell’intero Intervento Agevolativo, l’Impresa Richiedente dovrà fornire una prima rendicontazione (la “Prima rendicontazione”) delle spese effettuate per l´attuazione del Progetto.
- 2˚ Tranche pari al 25% dell’Intervento Agevolativo, è erogata entro 3 mesi dalla Prima rendicontazione ;
- 3˚ Tranche (Erogazione a saldo): è erogata a saldo delle Spese Ammissibili rendicontate (“Rendicontazione Finale”) ed entro i 4 mesi successivi al termine del Periodo di Realizzazione.
Spese ammissibili e finanziabili:
Almeno il 60% dell’Intervento Agevolativo:
- acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti;
- tecnologie hardware e software, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
- realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;
- implementazioni e gestione di sistemi di disaster recovery, business continuity e blockchain;
- investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali;
- spese per investimenti legate all’industria 4.0 e 5.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyberfisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine);
- spese di investimento per l’effettuazione di un inserimento in un Paese Africano, tramite l’acquisto di una nuova struttura/immobile/fabbricato anche produttiva o il potenziamento di una struttura esistente in un Paese africano;
- spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.).
Fino al 40% dell’Intervento Agevolativo:
- spese per la formazione professionale in Italia o in Africa di personale africano. La formazione deve essere erogata da una società terza ovvero da enti o istituti di formazione.
- spese per l’affitto e per l’allestimento di strutture (es. ufficio, showroom, corner commerciale, negozio e della eventuale struttura destinata alla formazione del personale africano);
- spese di viaggio, ingresso (incluse eventuali spese per le pratiche di regolarizzazione in Italia) e soggiorno in Italia di personale africano per assunzione, dopo eventuale formazione, se non già effettuata in loco;
- spese promozionali, spese per certificazioni, omologazioni di prodotto.
Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese ammissibili decorre dalla data di ricezione del numero CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula, fatta salva la possibilità per l’impresa richiedente di chiedere una proroga del periodo di realizzazione.
Per dettagli ed approfondimenti:
Sito di riferimento: Potenziamento mercati africani – Simest
Bando: ttps://www.simest.it/app/uploads/2024/07/Circolare-1-394-2024-Potenziamento-mercati- africani_v.25.07.2024_sito-1.pdf
Presentazione della domanda: ttps://simest-org.my.site.com/s/login