CREDITO | Liquidità delle imprese e accesso al credito. Gli interventi della Legge di Bilancio 2022

Gennaio 12, 2022
image_pdfimage_print

La Legge di Bilancio 2022, oltre alle modifiche previste per il Fondo di Garanzia per le PMI e analizzate in new dedicata, prevede interventi in materia di liquidità alle imprese.

 

Quotazione PMI

Viene prorogato fino al 2022 il credito d’imposta per la quotazione delle PMI, ma il valore massimo del credito d’imposta viene ridotto da 500.000 euro a 200.000 euro.

 

Venture capital

Con l’approvazione di un emendamento al Senato, viene consentito l’utilizzo delle risorse del Fondo rotativo di venture capital, gestito da Simest, anche per investimenti in start-up, ivi comprese quelle innovative, PMI innovative, quote o azioni di fondi per il venture capital, compresi quelli gestiti da CDP VC. 

 

Disciplina del microcredito

Nel corso dell’esame al Senato è stato modificato l’art. 111 del Testo Unico Bancario al fine di ampliare l’operatività del microcredito. Viene infatti innalzato da 40mila euro a 75mila euro l’importo massimo consentito per i finanziamenti di microcredito, con una deroga per le società a responsabilità limitata per le quali non si applicano le limitazioni previste dalla normativa vigente e alle quali possono essere concessi microcrediti fino a 100mila euro.

Viene inoltre consentita la facoltà di concedere microcrediti di durata fino a 15 anni e senza fissare limiti oggettivi relativi al volume di attività che riguardino i ricavi, il livello di indebitamento e l’attivo patrimoniale.

 

Garanzie SACE

In tema di garanzie per l’accesso al credito, la Manovra prevede la proroga fino al 30 giugno 2022 delle garanzie rilasciate da SACE ai sensi del DL Liquidità, comprese quelle concesse in favore delle imprese fino a 499 dipendenti non PMI, che continueranno a essere prestate alle medesime condizioni previste originariamente per le coperture alle stesse imprese concesse dal Fondo di Garanzia per le PMI (fino all’80%, fino a 5 milioni di garantito, a titolo gratuito, senza valutazione, senza divieto di distribuzione dei dividendi e senza impegno a gestire livelli occupazionali con accordi sindacali).

 

In relazione alle garanzie di SACE, Confindustria ha ribadito la necessità di dare tempestivamente attuazione alla disposizione del comma 14-bis dell’articolo 6 del DL n. 269/2003, introdotta dal DL Liquidità, che prevede la possibilità di prestare garanzie a condizioni di mercato per favorire la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma alle imprese italiane. Ciò consentirebbe di supportare le imprese più strutturate, anche attraverso finanziamenti a lungo termine in grado di dare loro sollievo finanziario. 

 

Piani Individuali di Risparmio

La Legge di Bilancio 2022 potenzia i PIR cosiddetti “Tradizionali”, prevedendo un aumento dell’importo massimo che le persone fisiche possono destinare in tali strumenti (da 30.000 euro in ciascun anno di durata del piano e per un massimo nei 5 anni di 150.000 euro a 40.000 euro in ciascun anno e per un massimo nei 5 anni di 200.000 euro). 

Va verificato che il potenziamento dei PIR “Tradizionali” non spiazzi i cosiddetti “PIR Alternativi”, maggiormente orientati nell’investimento in PMI non quotate. 

In merito ai PIR Alternativi, nel corso dell’esame parlamentare è stato approvato un emendamento che proroga al 2022 la finestra temporale (in precedenza fissata al 31 dicembre 2021) per l’acquisto di strumenti finanziari in relazione ai quali è possibile beneficiare del credito d’imposta per le persone fisiche per le perdite derivanti dall’investimento in tali strumenti. La misura viene comunque modificata riducendo il credito d’imposta dal 20% al 10% delle somme investite e prevedendo che sia utilizzabile in 15 anni (e non più in 10 anni).