AGEVOLAZIONI | Contratti di Sviluppo. Rafforzamento risorse e avvio nuova misura per interventi di riduzione emissioni CO2 e consumi energia.

Agosto 25, 2022
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Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato due decreti volti al rafforzamento e alla semplificazione dei contratti di sviluppo, per sostenere gli investimenti delle imprese su tutto il territorio nazionale.

 

Per quanto concerne il potenziamento, è stata definita la destinazione dei 2 miliardi di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC 2021-2027), assegnati dal Cipees al Mise, per finanziare ulteriori 101 progetti da realizzare per l’80% nel Mezzogiorno e il 20% nel Centro – Nord, come previsto dalla normativa europea.

In particolare, 1,5 miliardi di euro sono dedicati alle domande dei contratti di sviluppo già presentate con la procedura ordinaria, mentre 500 milioni di euro finanzieranno nuovi progetti per il rilancio industriale.

A queste risorse si aggiungono quelle stanziate dal Governo nel decreto legge “Aiuti bis”: 40 milioni nel 2022, 400 milioni nel 2023, 12 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2030, con l’obiettivo di sbloccare ulteriori progetti.

Il provvedimento ha anche introdotto semplificazioni sul funzionamento di questo importante strumento di politica industriale, al fine di accelerare l’iter amministrativo di concessione delle agevolazioni alle imprese (fast-track). In sostanza, l’approvazione del programma di sviluppo sarà coincidente con la concessione dell’agevolazione e saranno limitate le variazioni del progetto, in riferimento alle operazioni societarie, per le quali è richiesta un’autorizzazione a Invitalia, soggetto gestore della misura.

 

Con altro decreto, invece, si prevede l’applicazione ai contratti di sviluppo delle disposizioni del Temporary framework adottato dalla Commissione europea, per far fronte ai danni economici causati dalla guerra in Ucraina.

Le aziende potranno accedere a un nuovo contratto di sviluppo, al quale si applicherà la sezione 2.6 del succitato Quadro Temporaneo, ossia presentazione di progetti che, non comportando un aumento della capacità produttiva complessiva, consentano una riduzione sostanziale delle emissioni di gas serra delle attività industriali che attualmente fanno affidamento sui combustibili fossili come fonte di energia, o materia prima, ovvero a una riduzione sostanziale del consumo di energia nelle attività e nei processi industriali.

 

Saranno, pertanto, agevolati gli investimenti industriali che perseguono uno dei seguenti obiettivi:

  • la riduzione di almeno il 40% delle emissioni dirette di gas a effetto serra, mediante l’elettrificazione dei processi produttivi o l’utilizzo di idrogeno rinnovabile e di idrogeno elettrolitico in sostituzione dei combustibili fossili;
  • oppure la riduzione di almeno il 20% del consumo di energia in relazione alle attività sovvenzionate.

 

Un successivo provvedimento ministeriale stabilirà i termini di presentazione delle domande.

 

I decreti sono stati inviati alla Corte dei conti per la registrazione.