Lo scorso 13 ottobre Confindustria ha avuto un confronto con il MITE (Dipartimento Energia e Dipartimento Sviluppo Sostenibile) in merito alla proposta della Confederazione per l’accelerazione amministrativa della sostituzione dei vettori energetici alternativi al gas.
La proposta si basa sui seguenti elementi qualificanti:
- Possibilità di effettuare la sostituzione sia per contrastare chiusure o fermi produttivi come conseguenza del “caro energia” e allo stesso tempo aumentare l’efficacia delle azioni per risparmiare gas in vista dell’inverno, sia per fronteggiare eventuali situazioni di shortage;
- Immediata efficacia della misura e temporaneità della stessa (per ora abbiamo ipotizzato 6 mesi, con eventuale proroga);
- Rispetto dei limiti emissivi unionali e non anche di quelli della normativa nazionale o dei piani di qualità dell’aria regionali;
- Qualificazione degli interventi di switch, compresi gli adeguamenti tecnico-impiantistici che si dovessero rendere necessari, come modifica non sostanziale, per non modificare i titoli abilitativi ambientali (es. VIA, AIA e AUA);
- Applicazione a tutti i vettori alternativi, compreso il CSS;
- Applicazione di una procedura basata su una comunicazione preventiva da parte del gestore dell’impianto, con un periodo di 30 giorni di verifica della PA, e possibilità di effettuare lo switch, comprese le modifiche tecnico-impiantistiche eventualmente necessarie, decorsi 30 giorni;
Riguardo questa proposta, il MITE ha chiesto le seguenti informazioni:
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- A) Tipologie/settori di impianti interessati;
- B) Localizzazione degli impianti interessati;
- C) Tipologie di combustibili che potrebbero essere utilizzati per la sostituzione del gas, anche i potenziali quantitativi;
La prossima settimana ci sarà un riaggiornamento alla luce di queste informazioni, che sono fondamentali per supportare la proposta di Confindustria. Chiediamo, pertanto, alle aziende che possono riscontrare i punti A, B e C sopra riportati, di inoltrare una mail di risposta ([email protected]) entro il prossimo 18 ottobre, così da recuperare più dati possibili per soddisfare le richieste del Ministero e avere ancor più possibilità di ottenere l’auspicato risultato.
