Privacy: Seminario sul nuovo Regolamento europeo in materia di privacy del 21 marzo 2017 – Disponibili le slides

Si informa che sono state pubblicate le slides presentate nel corso del Seminario tenutosi lo scorso 21 marzo in Confindustria Salerno.

Allegati

Salerno 21 marzo 2017 [Sola lettura] (1)

Convegno Associazione Industriale di Salerno del 21.03 (1)




Design in South Italy. Incoming a Salerno, 20 e 21 marzo 2017

Con “Design in South Italy”, evento rientrante nel Piano Export Sud gestito da Ice e realizzato in collaborazione con Confindustria Salerno, 30 aziende della filiera “sistema-casa” delle 4 Regioni Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia), hanno avuto l’opportunità di incontrare una delegazione di 22 operatori esteri, architetti, interior designer e contractor, in sessioni d’affari b2b.

L’iniziativa, coordinata dal Gruppo Design Tessile Sistema Casa, presieduto da Valeria Prete, ha visto la partecipazione di imprese di diversi comparti, tra cui serramenti, piastrelle, marmi, tessile per la casa, produzione mobili, complementi d’arredo. Gli operatori, provenienti da diversi mercati –  Slovenia, Macedonia, Estonia, Russia, Belgio, Francia, Inghilterra, Romania, Giordania – sono stati impegnati in una intensa giornata di incontri business to business presso il Grand Hotel Salerno e, a seguire, in visite aziendali presso alcuni stabilimenti di aziende della provincia di Salerno. Un tour della Costiera Amalfitana ha integrato la due giorni di lavoro, alla scoperta delle bellezze non solo produttive ma anche artistiche e naturalistico-ambientali del territorio.

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Lavoro accessorio e responsabilità solidale negli appalti: Decreto legge 17 marzo 2017 n. 25

Il 17 marzo scorso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto legge, recante disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti.

Il decreto legge recepisce le proposte di modifica avanzate dalla CGIL ed oggetto dei quesiti referendari, ammessi a consultazione popolare il prossimo 28 maggio.

Viene, tuttavia, prevista una disciplina transitoria per il lavoro accessorio.

Lavoro accessorio

Il comma 1 dell’articolo 1 dispone l’abrogazione degli articoli 48, 49 e 50 del decreto legislativo n. 81 del 2015, che dettavano la disciplina del lavoro accessorio.

Il comma 2 dello stesso articolo reca la disciplina transitoria, relativa ai voucher già “richiesti” alla data del 17 marzo 2017.

Tali voucher potranno essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017: si ritiene, in tal caso, che continui ad operare la previgente disciplina con i relativi obblighi e limiti economici.

Al contrario, a decorrere dal 17 marzo 2017 non sarà più possibile richiedere nuovi voucher.

Appalti

L’articolo 2 introduce due modifiche alla disciplina della responsabilità solidale per i crediti di lavoro negli appalti, contenuta nell’articolo 29, comma 2 del decreto legislativo n. 276 del 2003:

viene abrogata la facoltà concessa ai contratti collettivi nazionali sottoscritti da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative del settore di individuare ¬ in alternativa all’applicazione della disciplina sulla solidarietà prevista dalla legge ¬ metodi e procedure di controllo e di verifica della regolarità complessiva degli appalti; vengono, altresì, abrogate le disposizioni contenute nei periodi secondo, terzo e quarto, introdotte dalla legge n.. 92 del 2012. Vengono così meno i due seguenti principi contenuti nella precedente disciplina:

A) principio del litisconsorzio necessario: la norma precedentemente prevedeva, infatti, l’obbligo per il lavoratore (o l’ente assicurativo o previdenziale) di chiamare in giudizio anche l’impresa committente 20/3/2017 2/2 unitamente all’impresa appaltatrice (datrice di lavoro);

B) principio della preventiva escussione: non è più necessario che il lavoratore (o l’ente assicurativo o previdenziale) aggredisca, in via preventiva ed infruttuosamente, il patrimonio dell’impresa appaltatrice prima di esperire l’azione esecutiva nei confronti dell’impresa committente. Pertanto, a seguito dell’accertamento giudiziario della sussistenza di un credito originato dal rapporto di lavoro, il lavoratore (o l’ente assicurativo o previdenziale) potrà dare avvio all’azione esecutiva per il relativo adempimento direttamente nei confronti dell’impresa committente.

Si allega il testo del decreto legge n. 25 del 2017.

Allegati

Decreto+legge+25_2017




Coefficiente per la rivalutazione del tfr e dei crediti da lavoro – febbraio 2017

TFR

A febbraio 2017 l’indice in base 2015 dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, considerato al netto dei tabacchi, è risultato pari a 101,0.

Pertanto il coefficiente utile per la rivalutazione a febbraio 2017 del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2016, secondo l’art. 1 della L.297/1982, è pari a 1,0077343.

CREDITI DI LAVORO

Alleghiamo la tabella dei coefficienti di rivalutazione dei crediti di lavoro maturati dal 1° gennaio 1990, o data successiva, e liquidati dal 1° al 28 febbraio 2017.

Allegati

Tabella 20TFR

Tabella




CCNL 5 febbraio 2016 per l’industria alimentare – Stampa e commercializzazione del volume contenete il testo del Contratto: edizione SIPI per le esigenze di ufficio delle aziende – Acquisto volumi

Il testo del CCNL 5 febbraio 2016 per l’Industria alimentare è al momento in corso di stampa.

Al riguardo, si ricorda che l’edizione a stampa SIPI è destinata alle esigenze di ufficio delle Aziende, e che, a partire dal rinnovo del Contratto del 2012, è stato sospeso l’art. 13 del CCNL sull’obbligo per le imprese di distribuzione gratuita del Contratto Collettivo ai lavoratori.

Pertanto, le Aziende non dovranno più farsi carico dell’acquisto o della consegna di una copia del CCNL da distribuire ai dipendenti. Tale onere passerà in capo alle Organizzazioni sindacali, le quali si faranno carico di gestire direttamente, compatibilmente con le esigenze aziendali, la distribuzione dei Contratti ai lavoratori, provvedendo a stamparli autonomamente.

Riportiamo in allegato, indicazioni operative riguardanti le modalità di acquisto del volume.

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Assemblea pubblica GI Campania – Napoli, 23 marzo 2017 ore 16.30

Il prossimo 23 marzo, alle ore 16.30, presso la sede dell’Unione Industriali Napoli (Piazza dei Martiri, 58 a Napoli), si svolgerà la prima Assemblea pubblica dei Giovani Imprenditori della Campania, un incontro fattivo tra Giovani, Imprenditori e Politici.

I giovani imprenditori della Campaniahanno sempre cercato di contribuire concretamente al dibattito tra le forze politiche e sociali in merito al funzionamento del Paese per individuare ed elaborare proposte utili al sistema produttivo territoriale e nazionale. Attraverso il dibattito di cercherà di definire con maggiore enfasi e coinvolgimento il ruolo e l’apporto che i Giovani possono portare alla società.
In allegato il programma dei lavori.

Allegati

Programma_23.03.2017-1_7286




FISCO – Detrazioni riqualificazione antisismica per interventi di messa in sicurezza. Pubblicato il decreto MIT, linee guida e modello di asseverazione

Lo scorso 28 febbraio, con la pubblicazione del decreto del MIT sulla classificazione sismica, si è data piena operatività alle misure contenute nella Legge di Bilancio 2017, riguardanti gli incentivi alle ristrutturazioni edili antisismiche. Il MIT ha predisposto un vero e proprio pacchetto informativo, costituito, oltre dal DM, anche da una linea guida e un modello di asseverazione. In questo modo, si è dato il via ad “una stagione volta alla Prevenzione Sismica”, così come affermato dal Ministro Graziano Delrio.

Le linee guida introducono 8 classi di rischio, dalla A+ alla G, individuate attraverso la comparazione di due indici: il PAM, Perdita Annuale Media attesa, che tiene conto degli aspetti economici, e l’indice IS-V, che considera il fattore della sicurezza della vita.

L’individuazione della Classe di Rischio Sismico può essere svolta esclusivamente da architetti e ingegneri abilitati (sono esclusi i geometri) utilizzando due metodi:

– convenzionale, che consiste in una valutazione quantitativa dei due indici citati;

– semplificato, che consiste in una valutazione qualitativa applicabile solo all’ambito delle opere in muratura e relativamente ad interventi locali, utilizzabile sia come valutazione preliminare della Classe di Rischio sia come metodo alternativo.

Con la classificazione si rende, quindi, operativa la Legge di Stabilità 2017, la quale prevede agevolazioni fiscali per gli interventi di messa in sicurezza realizzati dal 2017 al 2021. Degli 8.048 comuni italiani, sono interessati tutti quelli ricadenti nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3 (così come disposto dalla classificazione di pericolosità sismica dell’OPCM del 2003) per un totale di 5.790 comuni.

I benefici sono estesi oltre che alle prime case, anche alle seconde proprietà, ai condomini, agli enti locali, che dovranno mettere in sicurezza gli edifici pubblici, e alle attività produttive.

Sono previste detrazioni premiali in funzione dell’efficacia degli interventi, rispettivamente del:

– 50% per interventi di sola ristrutturazione, che non apportano un miglioramento di classificazione sismica;

– 70% per interventi antisismici che apportano il miglioramento di una classe;

– 80% per interventi antisismici che apportano il miglioramento di due o più classi.

Se gli interventi riguardano parti comuni di edifici, come nel caso dei condomini, le detrazioni sono del 75% e dell’85% rispettivamente per miglioramento di una e due o più classi di rischio. Tali bonus includono oltre agli oneri di realizzazione dell’intervento, anche le spese sostenute per la classificazione, la progettazione degli stessi interventi e le spese per prestazioni professionali.

È disposta specifica semplificazione nel caso delle costruzioni destinate alle attività produttive; infatti, le linee guida permettono, in caso di strutture assimilabili a capannoni industriali, il passaggio alla classe superiore eseguendo solamente miglioramenti locali di rafforzamento, anche senza un’attribuzione della classe di rischio.

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CREDITO – Operativo il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti. Domande dal 3 aprile 2017

Informiamo che è divenuto operativo il fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, istituito dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208, articolo 1, commi da 199 a 202). Sono stati, infatti, pubblicati il Decreto MISE del 17 ottobre 2016 e la Circolare n. 127554 del 22 dicembre 2016 del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del MISE, che stabiliscono criteri e modalità di funzionamento dello strumento.

Il Fondo, istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ha l’obiettivo di ripristinare, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, la liquidità delle PMI (così come definite dalla Commissione europea) che entrano in crisi a causa di mancati pagamenti da parte di altre imprese debitrici imputate per i reati di truffa, estorsione, insolvenza fraudolenta, false comunicazioni sociali.

Dal 3 marzo 2017 è possibile accedere alla piattaforma informatica – sezione “Finanziamenti agevolati a PMI vittime di mancati pagamenti” del sito internet del MISE – per compilare la domanda di finanziamento, che potrà essere inviata, esclusivamente attraverso la suddetta piattaforma, a partire dal 3 aprile 2017 e fino alla chiusura dello sportello, disposta con Decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese.

Per ottenere i finanziamenti, le PMI devono possedere, alla data di presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

  • un rapporto non inferiore al 20% tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici e il totale della voce “Crediti verso clienti” dell’attivo circolante dello stato patrimoniale;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • non essere in stato di scioglimento o liquidazione;
  • non essere sottoposte a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati ai della legge fallimentare o ad accordi di ristrutturazione dei debiti.

Non sono ammesse alle agevolazioni le imprese che abbiano ricevuto e non rimborsato aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

La concessione del finanziamento da parte del MISE è condizionata alla verifica della regolarità contributiva, così come risultante dal DURC. In caso di domanda di finanziamento agevolato di importo superiore a 150mila euro, è necessario presentare la documentazione antimafia.

Ciascuna PMI può presentare una sola domanda di finanziamento agevolato, corredata da una Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti che:

  • la PMI beneficiaria che richiede il finanziamento agevolato è parte offesa in un procedimento penale a carico dell’impresa debitrice in corso al 1° gennaio 2016;
  • gli estremi del procedimento penale di cui al punto precedente;
  • l’ammontare, risultante dagli atti del procedimento penale, delle somme dovute e non pagate alla PMI beneficiaria da parte dell’impresa debitrice;
  • l’ammontare alla data di presentazione della domanda delle somme dovute e non pagate alla PMI beneficiaria da parte dell’impresa debitrice.

I finanziamenti sono concessi in un’unica soluzione, sulla base di procedura valutativa con procedimento a sportello, quindi a esaurimento risorse, e secondo l’ordine cronologico di presentazione o completamento a seguito di integrazioni richieste dal MISE.

Gli stessi non potranno eccedere l’importo massimo di 500mila euro e comunque non potranno essere superiori:

  • alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dalla PMI beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda;
  • alla capacità di rimborso della stessa PMI beneficiaria. In proposito si fa riferimento al flusso di cassa rilevato dall’ultimo bilancio approvato; per il calcolo di tale flusso si veda l’articolo 6, comma 7, lettera b) del Decreto.

I finanziamenti dovranno essere rimborsati a tasso zero secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti, di durata non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.

Le agevolazioni sono concesse a titolo de minimis e saranno integralmente revocate nel caso in cui le imprese debitrici siano assolte – con sentenza passata in giudicato, intervenuta prima del completo rimborso del finanziamento agevolato – per i delitti di cui sono state imputate nel procedimento penale in cui la PMI beneficiaria è risultata parte offesa.

Nel caso di revoca dell’agevolazione – che è pari all’ammontare dell’Equivalente Sovvenzione Lordo del finanziamento agevolato – il Ministero definirà un nuovo piano di ammortamento e le PMI beneficiarie saranno tenute a corrispondere al Ministero le rate non ancora rimborsate, come definite dal nuovo piano.

Tale piano sarà regolato a un tasso d’interesse pari al tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni. Il tasso di riferimento è pari al “tasso di base” (pubblicato dalla Commissione europea nel sito internet http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/reference_rates.html) maggiorato in considerazione del rating delle PMI beneficiarie, ai sensi di quanto previsto dalla Comunicazione della Commissione relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02). Per le PMI costituite da meno di 24 mesi la maggiorazione è pari a 400 punti base.

Il Fondo ha una dotazione di 10 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018 e che il 10% delle risorse annue sarà riservato alle PMI in possesso del rating di legalità.

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DM 17ott16

Circ-22-12-2016-127554-Mancati-pagamenti




ATTI Seminario “Legge di Bilancio 2017: LE MISURE DI INTERESSE PER LE IMPRESE”

Pubblichiamo le slide proiettate dal direttore Politiche Fiscali di Confindustria, Francesca Mariotti, durante il seminario “Legge di Bilancio 2017: LE MISURE DI INTERESSE PER LE IMPRESE” svoltosi in sede il 20 marzo scorso.

Allegati

Salerno 20_3_17 Mariotti – Presentazione misure investimenti 2017




ACCORDO per il CREDITO 2015 – iter adesione Regione Campania completato

In riferimento a quanto già comunicato sul tema in oggetto, informiamo che la delibera regionale n. 55 del 7 febbraio 2017 è stata pubblicata sul sito del

Ministero dell’Economia e Finanze http://www.dt.tesoro.it/it/attivita_istituzionali/interventi_finanziari/moratoria/moratoria_2015/index.html, divenendo così pienamente efficace.Infatti, con questo passaggio amministrativo, si è concluso l’iter formale di adesione della Regione Campania alla moratoria di cui all’Accordo per il credito 2015, firmato da Confindustria, ABI e altre associazioni di rappresentanza il 31 marzo 2015. Pertanto, le imprese con mutui assistiti da agevolazioni regionali potranno chiedere, entro e non oltre il 31 dicembre 2017, la sospensione per dodici mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti.

Allegati

DGRC n° 55 del 7 febbraio 2017

all. 2 Elenco DGRC n° 55 del 7 febbraio 2017

all. 1 Accordo DGRC n° 55 del 7 febbraio 2017