“Emergenza COVID-19″/CREDITO Nuove misure gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Supporto al capitale circolante e investimenti, export (SACE) e internazionalizzazione (SIMEST)

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha annunciato ieri ulteriori iniziative in favore delle imprese che aggiornano e rafforzano quelle già varate nei giorni scorsi, di cui abbiamo dato notizia (in allegato il comunicato stampa).

 

Si tratta di misure che saranno immediatamente operative, volte a sostenere le imprese di tutto il territorio nazionale per favorirne sia l’accesso al credito, sia l’export e l’internazionalizzazione.

 

Innanzitutto, per facilitare o consentire l’accesso al credito, CDP ha ampliato da 1 a 3 miliardi il plafond di risorse della “Piattaforma imprese” che le banche aderenti alla Piattaforma potranno utilizzare per erogare finanziamenti a tassi calmierati a PMI e Mid-cap. Queste risorse sono immediatamente disponibili e serviranno a sostenere, tramite il sistema bancario, esigenze di capitale circolante e investimenti delle imprese italiane.

 

Ricordiamo che Piattaforma Imprese è composto da tre distinti “Plafond” dedicati all’accesso al credito dei diversi comparti imprenditoriali, con l’obiettivo di favorire un maggior afflusso di risorse a medio-lungo termine. Essi sono:

 

  1. Plafond PMI

Il Plafond PMI è destinato al finanziamento di investimenti, da realizzare o in corso di realizzazione, e ad esigenze di incremento del capitale circolante delle PMI operanti in Italia, con un organico inferiore alle 250 unità, equivalenti a tempo pieno, a prescindere dal fatturato e dall’attivo di bilancio, secondo la definizione di PMI indicata nella Convenzione. Sono ammesse anche le PMI non autonome a condizione che il numero dei dipendenti delle imprese associate e/o collegate risulti inferiore alle 250 unità.

I finanziamenti accordati dalle banche tramite il Plafond PMI possono beneficiare di garanzia pubblica o privata. In caso di garanzia pubblica (ad esempio, Fondo centrale di garanzia per le PMI , SACE ISMEA ) CDP offre una specifica linea di provvista.

Non è previsto nessun limite di importo ai finanziamenti alle PMI, fatta eccezione per quelli dedicati a operazioni di internazionalizzazione, che non possono superare unitariamente l’importo di 15 milioni di euro. E’ possibile usufruire del Plafond PMI anche nella forma del leasing finanziario. Sono escluse le operazioni di ristrutturazione di debiti pregressi.

 

  1. Plafond MID

Il Plafond MID è destinato al finanziamento di investimenti, da realizzare o in corso di realizzazione, nonché ad operazioni volte all’aumento di capitale circolante delle “Mid Cap”, imprese con un numero dipendenti compreso tra 250 e 3000 unitàIl plafond ammonta a 3.500 milioni di euro.

Sono ammesse al finanziamento anche le imprese MID non autonome a condizione che il numero dei dipendenti delle imprese associate e/o collegate risulti inferiore alle 3000 unità e superiore o uguale a 250 unità.

I finanziamenti accordati dalle banche tramite il Plafond MID possono beneficiare di garanzia pubblica o privata. In caso di garanzia pubblica (ad esempio, SACE ), CDP offre una specifica linea di provvista.

Non è previsto alcun limite di finanziamento alle MID, ad eccezione dei finanziamenti assistiti da garanzia pubblica, che non possono eccedere unitariamente l’importo di 25 milioni di Euro.

E’ possibile usufruire del Plafond MID anche nella forma del leasing finanziario. Sono escluse, invece, le operazioni di ristrutturazione di debiti pregressi.

 

  1. Plafond Reti e Filiere

Il Plafond Reti e Filiere è destinato al finanziamento di investimenti, anche in corso di realizzazione, e ad operazioni volte all’aumento di capitale circolante delle PMI o delle Imprese MID che siano Imprese di Rete o Imprese in Filiera ovvero delle Reti di Imprese PMI o MID.

Il plafond ammonta a 500 milioni di euro. Tramite il plafond possono essere concessi finanziamenti:

  • alle “Imprese di Rete”, PMI o Imprese MID operanti in Italia che partecipano ad una “Rete di Imprese”;
  • alle “Imprese in Filiera”, PMI o Imprese MID operanti in Italia che partecipano ad una “Filiera”, laddove per Filiera si intende una qualsiasi forma di aggregazione tra imprese – anche con la collaborazione di soggetti terzi quali centri di ricerca e Università – che operino per un obiettivo esplicito in virtù di specifici vincoli contrattuali, che configurino una collaborazione effettiva tra i soggetti partecipanti, e una chiara suddivisione dei benefici, delle competenze, dei costi e delle spese a carico di ciascuno di essi;
  • alle “Reti”, Reti di Imprese dotate di personalità giuridica con i requisiti di PMI o Impresa MID indicati nelle definizioni di “PMI” e “Impresa MID” della Convenzione.

I finanziamenti non possono superare unitariamente l’importo di 12,5 milioni di Euro.

E’ possibile usufruire del Plafond Reti e Filiere anche nella forma del leasing finanziario. Sono escluse le operazioni di ristrutturazione di debiti pregressi.

 

Come indicato, l’accesso al plafond può essere richiesto presso uno delle banche aderenti, il cui elenco aggiornato è allegato a questa news.

 

Sono stati inoltre previsti ulteriori interventi di SACE per 4 miliardi per sostenere le necessità di capitale circolante delle imprese sia per rilanciare le esportazioni che diversificare i mercati di riferimento. In particolare è prevista:

  • una moratoria fino a 12 mesi per tutte le imprese italiane danneggiate sui finanziamenti a medio-lungo termine garantiti da SACE, in linea con le misure dell’Addendum all’Accordo per il credito stipulato con l’ABI e delle iniziative delle singole banche;
  • la concessione, da parte di SACE Factoring di un’estensione fino a 6 mesi dei termini di dilazione;
  • la concessione, da parte di SACE BT, di proroghe per il pagamento dei premi e per gli altri adempimenti previsti dalle polizze;
  • un plafond di 1,5 miliardi di garanzie per facilitare l’erogazione di finanziamenti bancari a supporto delle esigenze di capitale circolante delle PMI;
  • un plafond di 2 miliardi di coperture assicurative per nuove linee di credito per aiutare le imprese italiane nella penetrazione di nuovi mercati
  • un plafond di 500 milioni per rilanciare l’export delle PMI, verso altre aree a elevato potenziale di domanda per i prodotti italiani quali America Latina, Africa e Medio Oriente.

 

Queste nuove iniziative si aggiungono e aggiornano le misure già annunciate dal Gruppo. In particolare:

 

▪ finanziamenti Piattaforma Imprese: come sopra detto è prevista l’erogazione di liquidità da 1 a 3 miliardi di euro a tassi calmierati da destinare a PMI e Mid-cap tramite il sistema bancario;

 

▪ finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione gestiti da SIMEST: 1) rifinanziamento del Fondo 394/81 pari a 400 milioni di euro; 2) moratoria di 6 mesi dei termini per la presentazione di documentazione e rendicontazione e posticipo di 6 mesi dei periodi di pre-ammortamento e ammortamento del prestito concesso – nel caso di iniziative che sono state rinviate; 3) eliminazione della maggiorazione del 2% prevista per le revoche, per la parte di rimborso del finanziamento delle spese non effettuate – nel caso di iniziative che sono state invece cancellate.

Allegato

Piattaforma Imprese_Lista Banche Contraenti_11.11.2019

Comunicato n.25 del 10_03_2020_MisureGruppoCDP




“Emergenza COVID-19.” Decreto Legge in approvazione a sostegno dell’economia del Paese. Le proposte di Confindustria: rilancio investimenti, liquidità alle imprese, sostegno all’occupazione, continuità produttiva.

In vista dell’emanazione del prossimo Decreto Legge a sostegno dell’economia del Paese per far fronte all’emergenza Coronavirus, e della conversione del DL n.9/2020, inviamo il documento di proposte che Confindustria ha trasmesso al Governo.

 

Il documento prevede interventi urgenti per il Paese su quattro direttrici prioritarie:

 

  • rilanciare gli investimenti pubblici per sostenere la domanda interna, l’attività produttiva e l’occupazione;

 

  • garantire nell’immediato la liquidità delle imprese attraverso vari strumenti, tra cui la sospensione dei pagamenti di imposte e contributi e la previsione di agevolazioni finalizzate alla concessione di nuove linee di credito, soprattutto per il finanziamento del circolante;

 

  • prevedere interventi di sostegno all’occupazione, attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali per sostenere settori e filiere in crisi;

 

  • prevedere procedure omogenee su tutto il territorio nazionale per garantire la continuità produttiva, evitando interventi frammentari e contraddittori tra i vari livelli di Governo.

 

Ricordiamo che sul nostro sito www.confindustria.sa.it sono disponibili tutti i provvedimenti normativi e le informazioni utili per le imprese, per la gestione delle conseguenze determinate dall’emergenza Covid-19.




“EMERGENZA COVID-19” Gruppo CDP: nuove misure a sostegno delle imprese in conseguenza dell’emergenza Coronavirus

Gruppo CDP: nuove misure a sostegno delle imprese in conseguenza dell’emergenza Coronavirus

Salgono da 1 a 7 miliardi di euro le risorse messe a disposizione da CDP e Sace per sostenere le imprese italiane

Roma, 10 marzo 2020 – Il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ribadisce il proprio impegno a supporto del Paese in un momento difficile e comunica di aver avviato ulteriori iniziative che saranno immediatamente operative a sostegno di tutte le imprese italiane, per favorirne sia l’accesso al credito, sia l’export e l’internazionalizzazione.

Per facilitare o consentire l’accesso al credito, CDP ha ampliato il plafond per il finanziamento delle banche da 1 a 3 miliardi di euro, che saranno erogati a tassi calmierati a Pmi e Mid-cap dalle istituzioni finanziarie aderenti alla “Piattaforma Imprese”. Queste risorse sono immediatamente disponibili e serviranno a sostenere investimenti ed esigenze di capitale circolante delle imprese nazionali.
Per supportare le attività di export e internazionalizzazione, SACE ha previsto interventi per ulteriori 4 miliardi di euro, in prospettiva del Piano per la Promozione del Made in Italy coordinato da MAECI, ICE e Gruppo CDP. Si tratta di iniziative volte sia a sostenere le necessità di capitale circolante, sia a rilanciare le esportazioni e diversificare i propri mercati di riferimento.
In questo contesto, SACE dedicherà:
• Un plafond fino a 1,5 miliardi di euro di garanzie per facilitare l’erogazione di finanziamenti bancari a supporto delle esigenze di capitale circolante per immettere nel sistema, attraverso i partner bancari, nuova liquidità soprattutto per le PMI
• Un plafond di 2 miliardi di euro di coperture assicurative per nuove linee di credito per aiutare le imprese italiane nella penetrazione di nuovi mercati sostenendo l’acquisto di beni e servizi italiani da parte di acquirenti internazionali
• Un plafond di 500 milioni di euro per rilanciare l’export assicurando nuove operazioni di PMI, verso altre aree a elevato potenziale di domanda per i prodotti italiani quali America Latina, Africa e Medio Oriente. Il tutto con condizioni assicurative favorevoli, nel rispetto del quadro normativo internazionale vigente e senza l’applicazione di alcun costo per la valutazione di affidabilità della propria controparte.
Inoltre, in complementarietà con il sistema bancario, SACE concederà una moratoria fino a 12 mesi sui finanziamenti a medio-lungo termine garantiti, in linea con le misure promosse all’Associazione Bancaria Italiana (ABI) o da singole banche. Tale misura sarà estendibile a tutte le imprese del territorio nazionale che siano state danneggiate direttamente o indirettamente dall’emergenza. La società di factoring SACE Fct concederà ai propri clienti una estensione fino a 6 mesi dei termini di dilazione e la società di assicurazione SACE BT concederà ai propri clienti una proroga dei termini previsti per il pagamento del premio fino al 30 aprile e una proroga di 60 giorni per la gestione degli altri adempimenti previsti in polizza
Queste nuove iniziative si aggiungono e aggiornano le misure già annunciate dal Gruppo. In particolare:
▪ finanziamenti Piattaforma Imprese: erogazione di liquidità fino a 1 miliardo di euro (ora ampliata fino a 3 miliardi) a tassi calmierati da destinare a PMI e Mid-cap tramite il sistema bancario;
▪ finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione gestiti da SIMEST: 1) rifinanziamento del Fondo 394 pari a 400 milioni di euro; 2) moratoria di 6 mesi dei termini per la presentazione di documentazione e rendicontazione e posticipo di 6 mesi dei periodi di pre-ammortamento e ammortamento del prestito concesso – nel caso di iniziative che sono state rinviate; 3) eliminazione della maggiorazione del 2% prevista per le revoche, per la parte di rimborso del finanziamento delle spese non effettuate – nel caso di iniziative che sono state invece cancellate.
▪ mutui per enti locali: differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’anno 2020 dei mutui in essere per i comuni delle aree interessate dall’emergenza del Coronavirus, individuati dal DPCM 23.2.2020 (8 enti locali in Lombardia e 1 in Veneto) che potranno quindi essere corrisposte in un periodo di 10 anni, a partire dal 2021.

Il Gruppo CDP, grazie alle iniziative di digitalizzazione implementate con il nuovo Piano Industriale, è in grado di assicurare la piena operatività delle sue strutture sul territorio nazionale, anche in presenza di misure di massima precauzione, che attualmente prevedono lo smart working per la totalità dei suoi dipendenti.
CDP continua a lavorare, in stretto coordinamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e d’intesa con tutte le istituzioni coinvolte, su ulteriori iniziative a supporto di imprese e Pubblica Amministrazione per far fronte all’emergenza Coronavirus e per sostenere l’economia.
Infine, per garantire un punto di contatto costante e continuità operativa è attiva una linea telefonica dedicata 06.6736002, con un team rafforzato di operatori pronti a fornire supporto in questa fase complessa sia per la gestione delle operazioni in essere sia per i nuovi strumenti messi in campo. Per tutte le informazioni è inoltre sempre attivo anche il numero verde 800.020.030.

Media Relations CDP
+39 06 4221 4000 [email protected]
SACE | Ufficio Stampa
T. +39 06 6736888
[email protected]
SIMEST | contatti per i media:
Tel: +39 06 68635.777
[email protected]Twitter: @SIMEST_




“EMERGENZA COVID-19”: DPCM 9 marzo 2020 – ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione

Il DPCM 9 marzo 2020 (v. allegato 1), in vigore da oggi, 10 marzo, e fino al prossimo 3 aprile 2020, ha esteso a tutto il territorio nazionale le misure già prescritte per le aree a “contenimento rafforzato” dal DPCM 8 marzo 2020 (Regione Lombardia e 11 Province tra Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche).

In particolare, a partire da stamattina, su tutto il territorio nazionale, lo spostamento delle persone fisiche è limitato alla sussistenza di comprovate esigenze lavorativesituazioni di necessità o motivi di salute.

Sul punto, appare ragionevole ritenere che rimangono valide le considerazioni di cui alla nostra comunicazione di ieri, 8 marzo e, quindi, la possibilità del lavoratore, anche transfrontaliero, di spostarsi all’interno del territorio nazionale per raggiungere e tornare dal posto di lavoro.

Ovviamente, tali circostanze presuppongono che il lavoratore possa muoversi dalla propria abitazione, dimora o domicilio e che, quindi, non sia sottoposto a quarantena ovvero sia risultato positivo al virus.

Peraltro, al riguardo, il Dipartimento della protezione civile con l’ordinanza 8 marzo 2020, n. 646 ha precisato che le limitazioni agli spostamenti:

  • non si applicano al transito e al trasporto di merci e a tutta la filiera produttiva;
  • non vietano alle persone fisiche di muoversi su tutto il territorio nazionale per motivi di lavoro, di necessità o per motivi di salute, nonché lo svolgimento delle conseguenti attività.

Quanto alla verifica del rispetto delle limitazioni della mobilità, ieri il Ministro dell’Interno ha adottato una Direttiva (n. 14606), con la quale ha precisato che l’onere di dimostrare la sussistenza delle situazioni che consentono lo spostamento incombe sull’interessato, il quale potrà assolverlo producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000. Tale autodichiarazione potrà essere resa anche seduta stante al momento del controllo e a tal fine, il Ministero dell’Interno ha predisposto un modulo, che alleghiamo alla presente nella versione allineata alle previsioni del nuovo DPCM 9 marzo 2020 (v. allegato 2).

Vi informiamo inoltre che sono state pubblicate sul sito del Governo delle FAQ contenenti diversi chiarimenti sulle modalità applicative del DPCM di ieri.

Di seguito, il link:

http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278

Allegati

modulo_autodichiarazione_10.3.2020

DPCM covid 9marzo




“EMERGENZA COVID-19”: comunicazione dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera

A fronte dell’emergenza Corona Virus e dell’impatto economico che sta avendo sulle esportazioni italiane, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera segnala l’ immediata disponibilità a prendere misure atte a:

  • trasmettere in Svizzera messaggi rassicuranti ed allo stesso tempo credibili alle controparti delle aziende, fugando inutili paure destinate a danneggiare i processi di acquisto delle produzioni italiane in Svizzera.
  • attivare da subito servizi agevolati di b2b digitale per scongiurare interruzioni dei rapporti commerciali e perdita di quote di mercato delle aziende italiane

inoltre la Camera di Commercio  Italiana per la Svizzera ha deciso di destinare da oggi una linea telefonica diretta e una risorsa interamente dedicata a domande e dubbi delle imprese associate con lo scopo di:

  • dare informazioni sulla situazione e le misure applicate in Svizzera per l’emergenza
  • consigliare su come dare seguito ai rapporti commerciali

 

La persona da contattate dalle 9.00 alle 13.00 il sig. Nicholas Placidi tel. +41 22 906 85 94 / email: [email protected]  




“EMERGENZA COVID-19”: DPCM 8 marzo 2020 – ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione

Il DPCM 9 marzo 2020 (v. allegato 1), in vigore da oggi, 9 marzo, e fino al prossimo 3 aprile 2020, ha esteso a tutto il territorio nazionale le misure già prescritte per le aree a “contenimento rafforzato” dal DPCM 8 marzo 2020 (Regione Lombardia e 11 Province tra Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche).

In particolare, a partire da stamattina, su tutto il territorio nazionale, lo spostamento delle persone fisiche è limitato alla sussistenza di comprovate esigenze lavorativesituazioni di necessità o motivi di salute.
Sul punto, appare ragionevole ritenere che rimangono valide le considerazioni di cui alla nostra comunicazione di ieri, 8 marzo e, quindi, la possibilità del lavoratore, anche transfrontaliero, di spostarsi all’interno del territorio nazionale per raggiungere e tornare dal posto di lavoro.
Ovviamente, tali circostanze presuppongono che il lavoratore possa muoversi dalla propria abitazione, dimora o domicilio e che, quindi, non sia sottoposto a quarantena ovvero sia risultato positivo al virus.
Peraltro, al riguardo, il Dipartimento della protezione civile con l’ordinanza 8 marzo 2020, n. 646 ha precisato che le limitazioni agli spostamenti:
  • non si applicano al transito e al trasporto di merci e a tutta la filiera produttiva;
  • non vietano alle persone fisiche di muoversi su tutto il territorio nazionale per motivi di lavoro, di necessità o per motivi di salute, nonché lo svolgimento delle conseguenti attività.
Quanto alla verifica del rispetto delle limitazioni della mobilità, ieri il Ministro dell’Interno ha adottato una Direttiva (n. 14606), con la quale ha precisato che l’onere di dimostrare la sussistenza delle situazioni che consentono lo spostamento incombe sull’interessato, il quale potrà assolverlo producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000. Tale autodichiarazione potrà essere resa anche seduta stante al momento del controllo e a tal fine, il Ministero dell’Interno ha predisposto un modulo, che alleghiamo alla presente nella versione allineata alle previsioni del nuovo DPCM 9 marzo 2020 (v. allegato 2).
Vi informiamo inoltre che sono state pubblicate sul sito del Governo delle FAQ che contengono diversi chiarimenti sulle modalità applicative del DPCM di ieri.
Di seguito, il link:
http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278
Allegato
EMERGENZA_COVID-19__DPCM_8_marzo_2020



Rapporto sulla situazione del personale biennio 2018/2019 – Articolo 46 del decreto legislativo n. 198 del 2006

Entro il prossimo 30 aprile tutte le aziende che occupano oltre cento dipendenti sono tenute a presentare, con modalità esclusivamente telematiche, il rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile alla data del 31/12/2019, relativamente al biennio 2018-2019.

Il rapporto deve essere redatto secondo le indicazioni contenute nelle tabelle allegate al D.M. 3 maggio 2018 (in allegato), accedendo all’applicativo dalla sezione “Strumenti e servizi” del sito istituzionale del Ministero del Lavoro. Per l’invio sarà necessario collegarsi al portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, accedendo, a partire dal 13 marzo 2020, esclusivamente tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Il documento che dovrà essere trasmesso, dovrà contenere le informazioni relative ad ognuna delle professioni, allo stato delle assunzioni, alla formazione, alla promozione professionale, ai livelli, ai passaggi di categoria o di qualifica, ad altri fenomeni di mobilità, all’intervento della CIG, ai licenziamenti, ai prepensionamenti e pensionamenti, alla retribuzione effettivamente corrisposta (art. 46 D.Lgs. 198/2006).

Qualora,  nei  termini prescritti, le aziende non  trasmettano  il  rapporto,  l’Ispettorato Interregionale del Lavoro, previa segnalazione della Consigliera Regionale di Parità, invita le aziende stesse a provvedere entro sessanta giorni.

La mancata trasmissione, anche dopo l’invito alla regolarizzazione da parte dell’IIL competente, comporta l’applicazione delle sanzioni di  cui  all’articolo 11 del DPR n. 520 del 19 marzo 1955 (da euro 515 a euro 2.580). Nei casi più gravi  può essere disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda.

Allegati

DM 3 MAGGIO 2018 (1)

TABELLE ALLEGATE AL DM 3 MAGGIO 2018

 




“EMERGENZA COVID-19”: Ministero Affari Esteri: Segnalazione casi di restrizione alla circolazione e di discriminazione verso merci italiane

“Si segnala che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha attivato una casella email attraverso la quale è possibile segnalare casi di restrizione alla circolazione e di discriminazione verso merci italiane in esportazione a causa dell’emergenza Covid-19.

L’indirizzo mail al quale segnalare le difficoltà riscontrate è:

[email protected]

La Rete Diplomatico-Consolare e degli Uffici ICE all’estero si attiverà con le Autorità locali, al fine di facilitare la risoluzione delle problematiche segnalate.”




“EMERGENZA COVID -19”: “Misure di emergenza per internazionalizzazione AGENZIA ICE: ANNULLATI I COSTI di partecipazione alle iniziative promozionali. Previsti rimborsi alle imprese per le spese già sostenute

L’Agenzia ICE a seguito del diffondersi del virus COVID-19 e della situazione di emergenza correlata, interviene a favore del sistema produttivo italiano con misure di impatto immediato e agevolazioni volte a sostenere le aziende che partecipano alle sue iniziative promozionali.

Di concerto con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sono state previste le seguenti azioni di sostegno:

 

  • verranno annullate le quote di partecipazione già fatturate dall’Agenzia ICE alle aziende, per la partecipazione alle iniziative promozionali (fiere estere, seminari, mostre autonome, workshop ecc.) con svolgimento a partire dal 1° febbraio 2020, in qualsiasi parte del mondo;
  • verranno rimborsate le spese già sostenute per la partecipazione alle iniziative sopra descritte per un tetto massimo pari a € 6.000 ad azienda per quelle dei settori agroalimentare e beni di consumo, e a €10.000 ad azienda per quelle del comparto beni strumentali;
  • sarà offerto gratuitamente un modulo espositivo allestito in tutte le manifestazioni organizzate dall’Agenzia ICE (fiere, mostre autonome, ecc.) che si svolgeranno nel periodo marzo 2020 – marzo 2021, in qualsiasi parte del mondo;
  • per le altre attività, quali seminari, workshop, incoming, ecc., sarà ugualmente garantita a tutte le aziende la partecipazione a titolo gratuito, limitatamente a una postazione/ammissione per singola iniziativa.

A breve saranno disponibili con maggiore dettaglio sul sito dell’Agenzia ICE ( www.ice.it ) le misure approntate e i relativi riferimenti per potervi accedere.

AGENZIA ICE

00144 Roma, via Liszt 21 – Tel.06 59921

Partita IVA: 12020391004

Servizio URP

Ufficio relazioni con il pubblico

[email protected]

numero verde 800 98 98 00 da lunedì a venerdì: 10.00/12.30




“EMERGENZA COVID-19”: proprietà intellettuale – Proroga bandi Marchi+3 e Disegni+4

Tenuto conto delle limitazioni alle attività lavorative conseguenti all’emergenza epidemiologica da COVID-19, il Ministero dello Sviluppo Economico, con specifici Decreti Direttoriali, ha valutato la proroga dei termini dei bandi Marchi+3 e Disegni+4.

Bando Marchi +3: la decorrenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 9.00 del 6 maggio 2020.

Bando Disegni+4: la data per la presentazione delle domande di agevolazione è fissata alle ore 9.00 del 22 aprile 2020

Rialleghiamo le news relativi ai bandi, e restiamo a disposizione per ulteriori informazioni e/o chiarimenti.

Allegati

News 5mar20 bando marchi+3

News 5mar20 bando disegni+4