Accordo governo-banche 600 milioni in due anni dallo sgravio sulle perdite
FerX, assegnati 7,7 Giga Il prezzo medio scende a 56’t8 euro a Mwh
Morto a Treviso Nicola Tognana, ex vice presidente di Confindustria
CONVENZIONI | I Partner RetIndustria di Dicembre: Edenred UTA, Europcar, Mazda, Teamsystem e UnipolRental

RetIndustria presenta le offerte per il mese di dicembre, riservate alle Aziende Associate, dei Partner: Edenred UTA, Europcar, Mazda, Teamsystem e UnipolRental.

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EVENTO: “Dazi USA ed evoluzione delle barriere al commercio internazionale: regole e opportunità per l’accesso ai mercati”. Confindustria Salerno, 11 dicembre, h 14/18. Adesioni

Il prossimo 11 dicembre 2025, dalle ore 14 alle 18, presso la sede di Confindustria Salerno, si terrà un incontro formativo Export Kit Dogana su “Dazi Usa ed evoluzione delle barriere al commercio internazionale: regole e opportunità per l’accesso ai mercati”, organizzato con Agenzia ICE e Confindustria nazionale.
Scopo della giornata formativa sarà fornire strumenti operativi per affrontare le barriere tariffarie (e le regole connesse) varate dall’Amministrazione USA con particolare riguardo all’importazione di merci originarie dell’Unione Europea. Saranno approfonditi, inoltre, i dossier UE che hanno impatto sul commercio internazionale e la loro evoluzione, esaminando anche le strategie di attenuazione degli effetti dei dazi e delle altre iniziative di difesa commerciale.
È prevista una sessione dedicata a tutti i settori ed un focus sul metalmeccanico.
Tematiche oggetto dell’incontro:
▪ struttura e regole dei dazi USA: quadro normativo e modalità applicative dei dazi statunitensi
▪ l’Accordo UE-USA: Joint Statement e sua attuazione
▪ le soluzioni per mitigare l’impatto dei dazi USA
▪ i dazi sulle materie prime: acciaio, alluminio e rame
▪ focus settoriali – metalmeccanica: aeronautica, impiantistica per la produzione di energia, macchinari per l’agroalimentare
▪ CBAM e salvaguardie: come gestire consapevolmente gli adempimenti introdotti o in via
I lavori della giornata saranno aperti da Stefania Rinaldi, Vicepresidente Confindustria Salerno delegata all’internazionalizzazione; la sezione dedicata alla meccanica sarà invece coordinata da Laura Caputo, Presidente del Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Salerno.
In allegato è disponibile il programma di dettaglio della giornata, con la declinazione degli argomenti specifici che saranno affrontati da tecnici e consulenti e massimi esperti italiani sul tema.
Trattandosi di un evento esclusivamente in presenza, per esigenze logistiche invitiamo le aziende interessate a prenotarsi REGISTRANDOSI QUI.
EXPORT KIT 11 DICEMBRE ultima rev 27.11. PROGRAMMA SALERNO 11 DICEMBRE 2025
Monica De Carluccio
Direzione
Coordinatrice Attività Associative
Confindustria Salerno
Via Madonna di Fatima, 194 – 84129 Salerno
Tel. 089.200810
Mob +39 349 1622836
AMBIENTE: Roadshow Conai 2025 – webinar dal titolo “RENTRI. Facciamo il punto! Focus su registro di carico e scarico rifiuti e FIR” – 10 dicembre 2025, ore 15.00

Nell’ambito del Roadshow CONAI 2025, è prevista una tappa regionale.
Il prossimo 10 dicembre alle ore 15.00 si terrà il webinar dal titolo “RENTRI. Facciamo il punto! Focus su registro di carico e scarico rifiuti e FIR”.
Relaziona Luca Passadore, esperto in materia e autore di diverse pubblicazioni sul tema.
Le imprese interessate potranno partecipare, previa iscrizione, al seguente link: https://bit.ly/webinar10122025Campania .
L’iniziativa è riservata esclusivamente alle imprese associate al sistema confindustriale campano.
Area Servizi alle Imprese (Mariarosaria Zappile,089.200842([email protected])
LAVORO | Versione digitale del nuovo CCNL Dirigenti

In merito all’acquisto della versione digitale del nuovo CCNL Dirigenti, Il Sole 24 Ore, comunica che si può utilizzare il seguente link:
Da sito sarà possibile selezionare il numero di copie desiderate e concludere l’ordine.
Per qualsiasi ulteriore chiarimento, è possibile contattare il sevizio clienti del Sole 24 Ore nella persona della Dott.ssa Cristina Moreschini al seguente indirizzo mail: [email protected] o al numero telefonico 02.3022.5264.
RELAZIONI INDUSTRIALI:
Giuseppe Baselice 089200829 [email protected]
Francesco Cotini 089200815 [email protected]
AMBIENTE | Report settimanale ambiente 24-28 novembre 2025

EUDR – Aggiornamento voto Plenaria 26 novembre
Vi forniamo un aggiornamento sull’esito del voto tenutosi lo scorso 26 novembre al Parlamento europeo, nella sessione plenaria di Strasburgo, relativo alla proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il Regolamento COD 2023/1115 per quanto riguarda le disposizioni relative alla data di applicazione, presentata dalla Commissione europea lo scorso 21 ottobre.
L’Aula, riunita nella sessione plenaria di Strasburgo, ha approvato la proposta con una maggioranza di 402 voti a favore, 250 voti contrari, 8 astensioni, confermando un ampio sostegno alla necessità di ridurre gli oneri amministrativi e garantire un’applicazione più realistica ed efficace del Regolamento sulla deforestazione.
Il risultato del voto recepisce la linea sostenuta da Confindustria, che – congiuntamente a BusinessEurope – aveva presentato emendamenti mirati a ottenere esattamente le modifiche approvate.
In linea con la posizione di Confindustria e con quanto recentemente espresso da BusinessEurope, sono stati approvati i seguenti emendamenti:
- Articolo 5, punti 3(a) e 5– eliminazione dell’obbligo per gli operatori a valle di raccogliere, conservare e trasmettere i numeri di riferimento. Nello specifico: attribuzione dell’obbligo di presentare la dichiarazione di due diligence esclusivamente agli operatori che immettono per primi il prodotto sul mercato; eliminazione della necessità, per operatori a valle e commercianti, di presentare dichiarazioni di due diligence separate, con il solo obbligo per i primi operatori a valle di conservare e trasmettere il numero di riferimento della dichiarazione iniziale; introduzione, per micro e piccoli operatori primari, di una dichiarazione semplificata una tantum;
- Articolo 34, punto 1(a)[nuovo] – revisione ampia del Regolamento entro aprile 2026, con l’obiettivo di introdurre misure di reale semplificazione. Richiesta alla Commissione europea di effettuare, entro 30 aprile 2026, una revisione di semplificazione per valutare l’impatto dell’EUDR e gli oneri amministrativi, in particolare su micro e piccoli operatori, con eventuale proposta legislativa.
- Articolo 38, punti 2-5– rinvio di 12 mesi dell’entrata in applicazione dell’EUDR per tutte le imprese, in coerenza con l’impostazione iniziale della Commissione europea. Applicazione dell’EUDR dal 30 dicembre 2026 per operatori medi e grandi e dal 30 giugno 2027 per micro e piccoli operatori; soppressione del “periodo di grazia” inizialmente previsto dalla Commissione;
Oltre a questi punti, si ritengono positive anche le seguenti disposizioni:
- Articolo 34 – para. 2 a (nuovo), obbligo per la Commissione di istituire un gruppo permanente di portatori di interesse e garantire un continuo scambio con esperti, stakeholder e operatori al fine di sviluppare le migliori pratiche e raccogliere feedback tecnici dopo l’entrata in applicazione del Regolamento.
Il voto rappresenta quindi un passaggio decisivo, che consolida anche a livello istituzionale molte delle istanze avanzate dal sistema industriale europeo e nazionale. Consapevoli delle numerose modifiche che ancora restano da fare, auspichiamo di poter sfruttare la finestra della revisione appena approvata e prevista per aprile 2026 per presentare ulteriori proposte di modifica e semplificazione a supporto delle istanze del sistema associativo.
Nei prossimi giorni proseguiranno i negoziati interistituzionali con l’obiettivo di raggiungere un accordo finale prima della piena applicazione dell’attuale Regolamento, prevista per il 30 dicembre 2025.
Sarà nostra cura aggiornarvi sugli sviluppi futuri.
Direttiva Green Claims – Aggiornamento
Lo scorso 28 novembre la Presidenza danese del Consiglio ha dichiarato la sospensione ufficiale dei negoziati sulla Direttiva c.d. Green Claims. La Presidenza ha informato rappresentanti degli Stati membri che al momento non vede alcuna base per una maggioranza qualificata in Consiglio. Questo implica, almeno per il momento, l’ufficiale stop ai negoziati da parte della presidenza danese. Va però ricordato che solo la Commissione ha il potere di ritirare formalmente la proposta.
Il negoziato era in stand-by, da quando, la scorsa estate, l’Italia ha ritirato il proprio sostegno alla proposta, di fatto sciogliendo le possibilità di una maggioranza. Poco prima, la Commissione aveva dichiarato in una conferenza stampa la possibilità di ritirare la proposta decisione abbandonata poco dopo.
Nonostante lo stop, va sottolineato che la proposta non è stata ancora formalmente ritirata: solo la Commissione ha il potere di farlo. Per ora, dunque, il dossier è “congelato”, in attesa di eventuali sviluppi politici o di un nuovo equilibrio tra gli Stati membri.
Resta da vedere se e come la Commissione reagirà con un comunicato ufficiale, ed eventualmente se il tema tornerà all’ordine del giorno sotto future presidenze del Consiglio.
Sarà nostra cura tenervi informati sugli sviluppi futuri.
Bioeconomia – Adottato il nuovo Quadro strategico per un’economia più circolare, decarbonizzata e competitiva
Il 26 novembre u.s. la Commissione europea ha adottato un nuovo Quadro strategico per una bioeconomia dell’UE competitiva e sostenibile, tracciando la strada per costruire un’economia europea pulita, competitiva e resiliente. Utilizzando risorse biologiche rinnovabili provenienti dalla terra e dal mare e fornendo alternative alle materie prime critiche, l’UE si pone l’obiettivo di avanzare verso un’economia più circolare e decarbonizzata e di poter ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.
Secondo la Commissione, la bioeconomia offre all’Europa l’opportunità di rafforzare la propria resilienza, creare posti di lavoro e guidare la transizione globale. Con questa nuova Strategia, l’UE mira a sostenere attività che forniscono soluzioni pratiche e sostenibili utilizzando le risorse biologiche in settori quali agricoltura, silvicoltura, pesca, acquacoltura, trasformazione della biomassa, bioproduzione e biotecnologie. Essa sfrutterà il vasto potenziale di queste risorse, l’eccellenza scientifica e la base industriale europea, e cercherà di incoraggiare innovazioni a beneficio del clima, della natura e della società.
Con un valore fino a 2,7 trilioni di euro nel 2023 e 17,1 milioni di occupati (circa l’8% dei posti di lavoro nell’UE), la bioeconomia dell’UE contribuisce già alla creazione di occupazione e alla crescita economica in Europa. Ogni posto di lavoro nella bioeconomia crea tre posti di lavoro indiretti nell’UE. Tuttavia, esiste ancora un enorme potenziale inutilizzato. La Strategia per la bioeconomia dell’UE mira a liberare questo potenziale aumentando l’innovazione e gli investimenti, sviluppando mercati di punta per i materiali e le tecnologie bio-based, garantendo un approvvigionamento sostenibile di biomassa e sfruttando le opportunità globali.
Trasformare le innovazioni bio-based in realtà sul campo
Per guidare la rivoluzione biotecnologica, è necessario aumentare l’innovazione e gli investimenti, affinché la ricerca non resti confinata ai laboratori. Scalare le innovazioni bio-based richiede una combinazione di investimenti pubblici e privati, nonché un contesto normativo semplificato.
La Commissione cercherà di lavorare per creare un quadro normativo coerente e semplificato che premi i modelli di business circolari e sostenibili, salvaguardando al contempo gli standard di sicurezza dell’UE. Procedure di autorizzazione più rapide, chiare e semplici per le soluzioni innovative aiuteranno le imprese a svilupparsi e crescere in Europa, in particolare le Pmi.
La Commissione mira a garantire che i finanziamenti UE esistenti e futuri siano orientati verso le tecnologie bio-based. Per stimolare gli investimenti privati, la Commissione propone di convocare un Gruppo per l’attuazione degli investimenti nella bioeconomia (Bioeconomy investment deployment group) per creare un portafoglio di progetti bancabili, condividere meglio i rischi e mobilitare capitali privati.
Sviluppare mercati di punta per i materiali e le tecnologie bio-based
Per sbloccare gli investimenti e consentire il scale-up, la Commissione ha individuato mercati innovativi per materiali e tecnologie bio-based. Si tratta di settori bio-based come plastiche, fibre, tessili, prodotti chimici, fertilizzanti, prodotti fitosanitari, materiali da costruzione, bioraffinerie, fermentazione avanzata e stoccaggio permanente del carbonio biogenico, che hanno un elevato potenziale sia in termini di crescita economica che di benefici ambientali. La Commissione cercherà di stimolare la domanda di contenuto bio-based nei prodotti, ad esempio fissando obiettivi in atti legislativi pertinenti.
La Strategia propone di istituire una Bio-based Europe alliance, che riunirà imprese europee impegnate ad acquistare collettivamente soluzioni bio-based per un valore di 10 miliardi di euro entro il 2030.
Garantire un uso sostenibile della biomassa
Mentre si cerca di rafforzare la competitività di oggi, bisogna costruire la resilienza di domani. L’Europa è in parte autosufficiente in biomassa, ma bisogna far sì che resti tale.
La Strategia per la bioeconomia dell’UE sottolinea pertanto la necessità di approvvigionarsi di biomassa in modo responsabile, garantendo che foreste, suoli, acqua ed ecosistemi siano gestiti entro i loro limiti ecologici. Promuovere la circolarità e aumentare il valore della biomassa secondaria, come residui agricoli, sottoprodotti e rifiuti organici, è importante. La Commissione avvierà iniziative che ricompensino agricoltori e silvicoltori che proteggono i suoli, rafforzano i pozzi di assorbimento del carbonio e sostengono un uso sostenibile della biomassa.
Sfruttare le opportunità globali
Tenendo conto della sua solida base di ricerca e delle sue industrie innovative, l’Europa è ben posizionata per cercare di diventare leader globale nelle tecnologie, nei materiali, nei prodotti e nel know-how bio-based sostenibili.
Con questa Strategia, l’UE mira a sostenere l’industria europea nell’accesso ai mercati globali cercando di assicurare partenariati che riducano la vulnerabilità e cercando di garantire che l’Europa non dipenda da una singola regione o da una singola risorsa. Nell’attuale fragile contesto geopolitico, la sicurezza delle risorse rafforza la competitività e la resilienza dell’UE.
Tutti i dettagli sono disponibili ai seguenti link:
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_25_2819
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_25_2820
Legge sul Monitoraggio del Suolo – Pubblicazione in GUUE
Lo scorso 26 novembre è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (GUUE) dell’Unione Europea la Direttiva sul Monitoraggio del Suolo.
Il testo legislativo era stato adottato in Plenaria il 23 ottobre e entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella GUUE (il 16 dicembre 2025).
La Direttiva sul Monitoraggio e la Resilienza del Suolo mira a istituire un quadro coerente di monitoraggio del suolo in tutta l’Unione, finalizzato a ridurre la contaminazione del suolo a livelli non dannosi, migliorare la salute del suolo e prevenire il degrado. L’obiettivo è raggiungere suoli sani entro il 2050 per fornire servizi ecosistemici essenziali, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, aumentare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare.
Di seguito il link al testo: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=OJ:L_202502360
RENTRI – Aggiornamenti
Forniamo di seguito alcuni aggiornamenti in merito al nuovo sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti RENTRI.
- Nuova versione APP RENTRI FIR Digitale in ambiente demo
Il 20 novembre u.s. è stato effettuato un nuovo rilascio in ambiente DEMO dell’APP RENTRI FIR Digitale disponibile per entrambe le piattaforme (IOS e Android). Le principali novità introdotte sono:
- Inserimento dell’indicazione che l’applicazione opera in ambiente demo, in vista della prossima apertura dell’ambiente effettivo;
- Attivazione della trasmissione dei dati FIR al RENTRI per i produttori e per i trasportatori, in caso di conferimento concluso;
- Introduzione della possibilità di scaricare il file xFIR;
- Miglioramenti e correzioni di bug.
- FIR digitale (xFIR) dopo il 13/02/2026 – Nuove Schede Informative
L’art. 7, comma 8, del D.M. 4 aprile 2023, n. 59 stabilisce che “Il formulario di identificazione del rifiuto è emesso e gestito in modalità digitale […] a partire dalla data indicata all’articolo 13, comma 1, lettera c)”.
A questo proposito, segnaliamo che nella sezione “Supporto”, sono state pubblicate le seguenti nuove schede informative:
- Sottoscrizione del FIR digitale (xFIR);
- Stampa cartacea del FIR digitale (xFIR);
- Gestione del FIR digitale (xFIR) da parte degli operatori coinvolti nella movimentazione;
- FIR cartaceo o digitale (xFIR): modalità di adempimento;
- Restituzione copia completa del FIR digitale (xFIR);
- Tempistiche massime per scaricare la copia completa del FIR cartaceo e digitale presente nel RENTRI;
- Trasmissione dei dati del FIR digitale (xFIR) al RENTRI;
- Intermediari e Consorzi: ruolo nel FIR digitale;
- Quali dati vanno trasmessi al RENTRI.
- Materiale informativo relativo al FIR digitale
Sul sito del RENTRI è disponibile il materiale informativo che illustra in modo dettagliato gli aspetti fondamentali della modalità digitale del FIR in vista del 13 febbraio 2026.
In particolare, il materiale fornisce indicazioni su:
- soggetti tenuti all’utilizzo del FIR digitale;
- caratteristiche del file xFIR e sua funzione nel processo di tracciabilità;
- obblighi e operatività di produttori, trasportatori e destinatari nelle diverse fasi del trasporto;
- servizi messi a disposizione dal RENTRI per la gestione e la firma del FIR digitale.
Il materiale informativo è scaricabile al seguente link:
https://www.rentri.gov.it/default/media/formazione/FIR_digitale_Autunno2025.pdf
Decreto Legislativo relativo alle batterie – Osservazioni Confindustria
Facendo seguito a quanto comunicato in relazione allo schema di decreto legislativo relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie (cfr. resoconto settimana precedente), trasmettiamo, in allegato, la nota contenente le valutazioni e le proposte di Confindustria in merito allo schema di decreto legislativo di recepimento del Regolamento (UE) 2023/1542, elaborate insieme alle Associazioni del Sistema maggiormente interessate.
Le osservazioni riguardano, in particolare, la necessità di un’applicazione graduale e coerente con le scadenze europee, la gestione della transizione al nuovo Registro dei produttori, le modalità semplificate per la vendita tramite piattaforme online, la definizione del ruolo del Centro di coordinamento batterie, nonché l’allineamento dei criteri di eco-modulazione al quadro europeo e la corretta delimitazione degli ambiti di applicazione delle disposizioni per il settore automotive.
La nota è stata trasmessa al Ministero dell’Ambiente e alle competenti Commissioni parlamentari, in vista dell’espressione dei relativi pareri.
DDL Semplificazioni attività economiche – Approvazione definitiva
Il 26 novembre u.s. l’Aula della Camera ha approvato in via definitiva il DdL sulle semplificazioni delle attività economiche con 124 voti favorevoli, 6 astenuti e 73 contrari.
Il testo dovrà ora essere pubblicato in GU.
MASE – Aggiornamenti sul tema EoW
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recentemente fornito chiarimenti interpretativi in materia di cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) rispondendo a due interpelli presentati rispettivamente dalla Provincia di Campobasso e dal Comune di Cerro Tanaro (AT).
I riscontri del MASE offrono indicazioni operative sull’applicazione del DM 28 giugno 2024, n. 127, che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto per i rifiuti inerti da costruzione e demolizione e altri rifiuti inerti di origine minerale.
Sperando di fare cosa gradita, si riporta di seguito quanto chiarito dal Ministero.
- Miscelazione dei rifiuti e operazioni di recupero
Tramite interpello ambientale, la Provincia di Campobasso ha chiesto dei chiarimenti in merito alla possibilità di rilasciare una specifica autorizzazione alla miscelazione dei rifiuti, da effettuarsi prima dell’operazione di recupero volta alla cessazione della qualifica di rifiuto per la produzione di aggregato recuperato, nell’ambito di quanto disciplinato dal decreto ministeriale 28 giugno 2024, n. 127.
Nel proprio riscontro, il MASE ha chiarito che:
- per la produzione di aggregato recuperato, il DM 127/2024 consente l’utilizzo esclusivo dei rifiuti inerti non pericolosi elencati nella Tabella 1 dell’Allegato 1 (punti 1 e 2), comprendendo sia quelli derivanti da costruzione e demolizione sia quelli di origine minerale;
- il decreto prevede che i rifiuti in ingresso siano sottoposti, prima del trattamento, a specifiche verifiche (esame della documentazione, controllo visivo ed eventuali controlli supplementari) e che i rifiuti conformi di cui alla Tabella 1 siano poi sottoposti a messa in riserva in un’area dedicata esclusivamente ad essi, strutturata in modo da impedire la miscelazione anche accidentale con tipologie di rifiuti non ammessi. Per gli impianti in procedura semplificata viene inoltre richiamato l’obbligo, ai sensi del DM 5 febbraio 1998, di organizzare la messa in riserva in aree distinte e opportunamente separate per ciascuna tipologia di rifiuto, in modo da non modificarne le caratteristiche compromettendone il successivo recupero;
- il processo di lavorazione che segue alla messa in riserva, come definito alla lettera c) dell’Allegato 1, non esclude la possibilità di miscelare i rifiuti ammessi alla produzione di aggregato recuperato, purché si tratti di rifiuti elencati nella Tabella 1 e tale operazione non comprometta il successivo recupero per le finalità di cui al DM 127/2024;
- pertanto, l’operazione di recupero finalizzata alla cessazione della qualifica di rifiuto ai sensi del DM 127/2024 può includere la miscelazione dei rifiuti ammessi, nei termini indicati, senza che ciò comporti la necessità di una specifica autorizzazione all’operazione R12, né la necessità di procedere a una nuova classificazione del rifiuto.
- Terre e rocce da scavo e autorizzazioni “caso per caso”
Con istanza di interpello il Comune di Cerro Tanaro ha invece chiesto chiarimenti in merito alla possibilità di applicare la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto “caso per caso” alle terre e rocce da scavo provenienti da attività di bonifica, riporti e materiali eterogenei di origine antropica.
Nel proprio riscontro il MASE ha precisato quanto segue:
- le terre e rocce da scavo provenienti da siti contaminati sottoposti a procedimento di bonifica e i rifiuti interrati sono esclusi dall’ambito di applicazione del DM 127/2024, come previsto dall’Allegato 1 del medesimo decreto;
- per quanto riguarda le matrici materiali di riporto, il MASE richiama l’art. 3, comma 1, del D.L. n. 2/2012 e precisa che il materiale di riporto classificato come rifiuto, qualora non provenga da siti contaminati sottoposti a procedimenti di bonifica, rientra nel campo di applicazione del DM 28 giugno 2024, n. 127 ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto, se allo stesso è attribuito uno dei codici EER ammessi dal medesimo regolamento;
- per le tipologie escluse dal DM (terre e rocce da scavo provenienti da siti di bonifica, riporti da siti contaminati, rifiuti interrati) le operazioni di recupero finalizzate alla cessazione della qualifica di rifiuto sono soggette esclusivamente ad autorizzazioni “caso per caso”, ai sensi dell’art. 184-ter, comma 3, del D.lgs. 152/2006;
- nell’ambito delle autorizzazioni “caso per caso”, le autorità competenti devono svolgere valutazioni specifiche e puntuali per garantire elevati livelli di tutela dell’ambiente e della salute umana;
- il DM 28 giugno 2024, n. 127 può rappresentare, ove pertinente, un documento tecnico di riferimento all’interno dei procedimenti di autorizzazione “caso per caso”, in coerenza con quanto previsto dall’art. 184-ter, comma 3, del D.lgs. 152/2006 e con le Linee guida SNPA n. 41/2022;
- con riguardo alla miscelazione dei lotti, il DM 127/2024, all’Allegato 1, lettera c), stabilisce che durante la fase di verifica di conformità i lotti non possono essere miscelati; il MASE precisa inoltre che, in generale, un’eventuale miscelazione successiva dovrebbe avvenire solo tra materiali per i quali sia già stata verificata la cessazione della qualifica di rifiuto e solo se destinati al medesimo scopo specifico, al fine di garantire il rispetto dei requisiti ambientali e prestazionali;
- con riferimento alle autorizzazioni già rilasciate, l’art. 8 del DM 28 giugno 2024, n. 127 impone ai produttori di aggregato recuperato un obbligo di aggiornamento entro 180 giorni; nelle more dell’efficacia dell’aggiornamento delle comunicazioni e delle autorizzazioni è consentito operare secondo i titoli esistenti. Le autorizzazioni “caso per caso” rilasciate prima dell’introduzione dell’obbligo del parere ISPRA/ARPA restano valide fino alla scadenza, in applicazione del principio tempus regit actum;
- infine, con riferimento al quesito relativo all’utilizzo di rifiuti in discarica ai sensi del D.M. 5 febbraio 1998 per scopi ingegneristici, il MASE ha rappresentato che la cessazione della qualifica di rifiuto si concretizza solo se sono integralmente rispettate le condizioni dell’articolo 184-ter, comma 1, del D.lgs. n. 152 del 2006. Negli altri casi l’operazione si configura come ordinaria attività di recupero e non rientra nell’ambito di applicazione della disciplina relativa all’End of Waste.
DdL Delegazione europea – Aggiornamento
Vi informiamo che la Commissione Politiche Ue della Camera ha concluso le votazioni degli emendamenti al DdL Delegazione europea, approdato in Aula lunedì 1°dicembre.
Tra gli emendamenti approvati segnaliamo, in particolare, la proposta di Confindustria relativa alla direttiva sulle acque reflue (1.5 e identici riformulati).
Risultano inoltre approvati altri emendamenti, tra cui quelli di Governo e Relatori, che riguardano:
- l’inserimento nell’allegato A della direttiva (UE) 2025/1892 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti (1.100 Governo);
- l’introduzione di una delega al Governo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2025/40 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (9.0500 Governo);
- delega al Governo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/3110 che fissa norme armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione (1.11 rif. Bagnai, Lega).
In allegato sono disponibili tutte le proposte approvate.
Vi terremo aggiornati sul prosieguo dell’iter.
Pdl sulla detenzione e commercializzazione delle borse di plastica – Aggiornamento
Segnaliamo l’avvio dell’esame di una proposta di legge presentata dall’on. Iaia (FDI) in materia di detenzione e commercializzazione delle borse di plastica, presso la Commissione Ambiente della Camera.
La pdl si compone di tre articoli e mira a favorire un utilizzo consapevole e diffuso delle bioplastiche compostabili e dei polimeri biodegradabili e interviene sul Codice dell’Ambiente, nella parte relativa alla gestione degli imballaggi e al sistema sanzionatorio prevedendo in particolare:
- l’estensione del divieto della commercializzazione delle borse di plastica in materiale leggero conformi anche in caso di detenzione a fini commerciali, fatta salva l’ipotesi in cui il soggetto dimostri, mediante esibizione degli ordinativi, la destinazione a mercati esteri;
- la progressiva riduzione della commercializzazione delle borse di plastica in materiale ultraleggero;
- modifiche al sistema sanzionatorio, prevedendo tra l’altro l’estensione della sanzione amministrativa pecuniaria già prevista per la commercializzazione illecita anche al caso in cui si accerti che un produttore, un utilizzatore o un utente finale detenga, per la successiva distribuzione commerciale, borse di plastica vietate, salvo prova della destinazione a mercati esteri.
In allegato è disponibile il testo della proposta di legge.
Sarà nostra cura continuare a tenervi aggiornati.
C 2574 DdL Delegazione europea – approvati Emendamenti Governo e relatori leg.19.pdl.camera.2615.19PDL0161750 leg.19.pdl.camera.2655.19PDL0164390 Schema di D.lgs. sulle batterie e sui rifiuti di batterie_Osservazioni Confindustria
Area Servizi alle Imprese (Mariarosaria Zappile,089.200842([email protected])
ENERGIA DM FER X Transitorio: pubblicazione esiti aste

Il GSE ha pubblicato le graduatorie delle procedure competitive previste dal DM FER X Transitorio, relative agli impianti eolici e fotovoltaici.
Dalle risultanze emerge che sono stati assegnati circa 940 MW a 29 impianti eolici, con un prezzo medio ponderato di aggiudicazione pari a 72,851 €/MWh, equivalente a un ribasso medio del 19,67%. Per il fotovoltaico l’assegnazione è stata molto più ampia: circa 7.700 MW distribuiti su 474 impianti, con un prezzo medio ponderato di 56,825 €/MWh e un ribasso medio del 37,34%. I prezzi massimi di aggiudicazione raggiungono i 77,738 €/MWh per l’eolico e i 62,675 €/MWh per il fotovoltaico.
Analizzando la tipologia di interventi, si nota che nel caso del fotovoltaico gli impianti ammessi sono quasi esclusivamente nuovi, con un unico intervento di potenziamento. Per l’eolico, invece, un terzo delle richieste accolte riguarda interventi di rifacimento integrale, che rappresentano oltre la metà della potenza complessiva ammessa.
Nella sezione del sito GSE “Rinnovabili elettriche > FER X > Graduatorie” sono disponibili le graduatorie degli impianti in posizione utile (Tabella A), gli elenchi degli impianti esclusi (Tabella B), le graduatorie degli impianti in posizione non utile (Tabella C) e gli elenchi degli impianti che hanno presentato rinuncia (Tabella D).
È consultabile, inoltre, una tabella riepilogativa che evidenzia il contingente di potenza disponibile, il numero e la potenza degli impianti iscritti e ammessi, le curve di domanda e offerta e la distribuzione provinciale delle richieste ammesse.
Per quanto riguarda le rinunce nel comparto fotovoltaico, il GSE segnala un tasso significativo di progetti che, contestualmente, hanno presentato manifestazione di interesse al bando FER-X NZIA o che risultano ammessi alla misura per lo sviluppo dell’agrivoltaico, indicando una possibile sovrapposizione di opportunità e strategie dei proponenti.
Per gli impianti ammessi in posizione utile, la pubblicazione delle graduatorie costituisce comunicazione formale di esito positivo della procedura. Da questo momento decorre il termine di 36 mesi previsto dal Decreto per l’entrata in esercizio.
La richiesta di accesso al meccanismo di supporto dovrà essere presentata tramite il Portale FER-X entro 90 giorni solari dalla data di entrata in esercizio, pena la perdita del diritto al prezzo di aggiudicazione, la decadenza dalla graduatoria e l’escussione della cauzione.
Il GSE comunicherà con una successiva news la data da cui sarà attiva la funzionalità per presentare tali richieste; per gli impianti già eventualmente in esercizio, i 90 giorni decorreranno da quel momento.
Infine, il GSE invierà nelle prossime settimane comunicazioni individuali ai proponenti degli impianti esclusi, specificando i motivi dell’esclusione.
Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la sezione dedicata sul sito del GSE, al link
https://www.gse.it/servizi-per-te/fonti-rinnovabili/ferx
Area Servizi alle Imprese (Marcella Villano 089.200841 [email protected])