AGEVOLAZIONI | Voucher 3I servizi di consulenza brevettazione per microimprese e start up innovative. Termini aperti
Informiamo che sono ancora aperti i termini per la presentazione – tramite la procedura informatica “Voucher 3I – investire in innovazione” del sito di Invitalia – delle domande per richiedere le agevolazioni dirette a startup innovative e microimprese, per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione (decreto direttoriale del 19 novembre 2024).
Nello specifico, come anticipato con nostre precedenti news, Voucher 3i finanzia – in «de minimis» – l’acquisto di servizi specialistici di consulenza per la brevettazione, attraverso il rilascio di voucher per:
· verifica della brevettabilità dell’invenzione industriale ed effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive al deposito della domanda di brevetto (1.000 euro + IVA);
· stesura della domanda di brevetto e di deposito della stessa presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi (3.000 euro + IVA)
· deposito all’estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto (4.000 euro + IVA)
L’agevolazione può essere richiesta solo da startup innovative e microimprese, così come definite dall’art.1 del Decreto Ministeriale dell’8 agosto 2024, ossia:
Start-up innovative: le imprese di cui all’articolo 25, comma 2, del decreto-legge n. 179/2012, iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del medesimo decreto-legge n. 179/2012;
Microimprese: le microimprese come definite dall’allegato 1 del regolamento (UE) n. 651/2014, che occupano meno di 10 persone e che realizzano un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
Ogni microimpresa e startup innovativa può presentare una sola domanda di agevolazione avente ad oggetto uno solo dei servizi previsti sopra citati (disciplinati dall’articolo 3 del decreto 8 agosto 2024).
I servizi possono essere forniti esclusivamente dai consulenti in proprietà industriale e avvocati, iscritti negli appositi elenchi predisposti e gestiti dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio nazionale forense. Le aziende interessate ad essere supportate in questa fase, possono richiedere informazioni a [email protected]
Segnaliamo, infine, che al link https://www.invitalia.it/incentivi-e-strumenti/voucher-3i/faq sono consultabili le FAQ, alla cui lettura rinviamo per ulteriori approfondimenti.
AGEVOLAZIONI | Webinar “Misure e incentivi per la valorizzazione della proprietà industriale. I bandi 2025 Brevetti + Disegni + Marchi +”, martedì 4 novembre, ore 10.30
Informiamo che il prossimo martedì 4 novembre, alle ore 10.30, si terrà il webinar “Misure e incentivi per la valorizzazione della proprietà industriale. I bandi 2025 Brevetti + Disegni + Marchi +”, organizzato da Confindustria, in collaborazione con il MIMIT e gli entri gestori delle misure.
L’incontro ha l’obiettivo di fornire indicazioni operative per la partecipazione ai bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ per l’annualità 2025, la cui dotazione complessiva è pari a 32 milioni di euro, così ripartiti:
| Misura | Dotazione economica (€) | Apertura dello sportello |
| Brevetti+ | 20 milioni | 20 novembre 2025 |
| Marchi+ | 2 milioni | 4 dicembre 2025 |
| Disegni+ | 10 milioni | 18 dicembre 2025 |
Per partecipare al webinar e seguire i lavori, che prevedono anche una sessione di domande e risposte, è necessario iscriversi qui
Brevetti+ – Domande a partire dal 20 novembre 2025
Le domande di contributo potranno essere presentate, sulla piattaforma di Invitalia, a partire dal 20 novembre 2025
La misura Brevetti + 2025 è diretta a favorire lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese, attraverso la concessione ed erogazione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
Si rivolge alle PMI, anche di nuova costituzione, aventi sede legale ed operativa in Italia, che si trovino in una delle seguenti condizioni:
- siano titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1° gennaio 2024 ovvero siano titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1° gennaio 2024. In entrambi i casi, i brevetti devono essere in regola con i pagamenti delle tasse di mantenimento in vita, ove dovute, al momento della presentazione della domanda;
- siano titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1° gennaio 2023 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
- siano titolari di un brevetto concesso dall’EPO e convalidato in Italia successivamente al 1° gennaio 2024 oppure titolari di un brevetto concesso dall’EPO con effetto UNITARIO a partire dal 1° gennaio 2024, comprendente l’Italia tra gli stati designati;
- siano titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 1° gennaio 2023, con il relativo rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, purché la domanda nazionale di priorità non sia stata già ammessa alle agevolazioni “Brevetti+” nell’ambito dei precedenti bandi. La domanda di brevetto che rivendica la priorità di una precedente domanda è quella domanda che rivendica, in uno degli stati aderenti alla Convenzione di Unione di Parigi, il diritto di priorità di una precedente domanda nazionale, secondo le disposizioni dell’articolo 4 della citata Convenzione e dell’articolo 4 del Codice della proprietà industriale (decreto legislativo. n. 30 del 2005).
Spese ammissibili
Il contributo è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici correlati e strettamente connessi alla valorizzazione economica del brevetto e funzionali alla sua introduzione nel processo produttivo ed organizzativo dell’impresa proponente, al fine di accrescere la capacità competitiva della stessa. Sono ammissibili i costi dei seguenti servizi – esclusa IVA – distinti per Macroarea (di seguito individuate con le lettere A, B e C); ogni Macroarea prevede i seguenti servizi:
- Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (incluso Proof of Concept)
- studio di fattibilità (specifiche tecniche con relativi elaborati, individuazione materiali, layout prodotto);
- progettazione produttiva;
- studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo, anche in un’ottica di incremento del valore del TRL;
- progettazione e realizzazione firmware esclusivamente per le macchine a controllo numerico finalizzate al ciclo produttivo;
- analisi e definizione dell’architettura software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto, con esclusione della realizzazione del codice stesso;
- test di produzione;
- certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda.
- Organizzazione e sviluppo
- organizzazione dei processi produttivi;
- analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali;
- definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi.
- Trasferimento tecnologico
- predisposizione accordi di segretezza;
- predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto;
- contratto di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati).
- Ai fini dell’ammissibilità del progetto di valorizzazione:
- il progetto non può basarsi su un’unica tipologia di servizio;
- nel progetto deve essere presente almeno un servizio della Macroarea A;
- le spese richieste per i servizi relativi alle Macroaree B e C, complessivamente, non possono superare il 30% (trenta percento) del totale del piano richiesto.
Agevolazioni
È prevista la concessione di un’agevolazione a fondo perduto, ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis, del valore massimo di euro 140.000,00 (centoquarantamila/00). Tale agevolazione non può essere superiore all’80% e può raggiungere l’85% dei costi ammissibili nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere.
Decreto Direttoriale 29 settembre 2025 – Bando
Marchi+ – Domande a partire dal 4 dicembre 2025
Marchi+2025 è l’intervento che intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale, attraverso le seguenti misure agevolative:
Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni;
Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni.
Dettagli su tipologia attività, spese ammissibili, entità delle agevolazioni sono disponibili al https://www.mimit.gov.it/it/incentivi/marchi-2025
Decreto direttoriale 29 settembre 2025 – Bando
Disegni+ – Domande a partire dal 18 dicembre 2025
Disegni+2025 è l’intervento che intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella valorizzazione di disegni e modelli attraverso agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale.
Spese ammissibili
Per la realizzazione del progetto di valorizzazione, sono riconosciute ammissibili le spese per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione e volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la sua messa in produzione e/o per la sua offerta sul mercato.
Sono ritenute ammissibili, nello specifico, le spese sostenute per l’acquisizione dei seguenti servizi specialistici esterni:
- realizzazione di prototipi relativi al disegno/modello registrato;
- realizzazione di stampi relativi al disegno/modello registrato;
- consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del disegno/modello registrato e/o per l’utilizzo di materiali innovativi;
- consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale, dalla quale emerga con chiarezza la tipologia di certificazione da ottenere (la marcatura CE non rientra tra le tipologie di certificazione ammissibile);
- consulenza specializzata nell’approccio al mercato per la realizzazione di business plan, piano di marketing, analisi del mercato e/o per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello (ai fini della cedibilità dello stesso);
- consulenza specializzata nell’approccio al mercato per la progettazione ed ideazione dei layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online;
- consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione (limitatamente ad azioni per procedimenti cautelari effettivamente avviate ai sensi degli artt. 129, 130 e 131 del Codice della Proprietà Industriale e/o dell’art. 700 c.p.c. relative a casi concreti di contraffazione) e/o per accordi di licenza (effettivamente sottoscritti) relativi al disegno/modello registrato.
Per ulteriori informazioni, invitiamo a consultare il link https://www.mimit.gov.it/it/incentivi/disegni-2025 e il Decreto direttoriale 29 settembre 2025 – Bando
Area Servizi alle Imprese (Marcella Villano 089.200841 [email protected])
AGEVOLAZIONI | Terzo bando Fondo Transizione Industriale: contributi a fondo perduto programmi di investimento efficienza energetica, realizzazione impianti di autoconsumo, cambiamento processo produttivo e riuso, riciclo o recupero di materie prime. INVIO domande entro il 10 dicembre 2025.
Ricordiamo che sono aperti i termini per la presentazione delle domande a valere sul Fondo per il sostegno alla transizione industriale (Misura Attuazione dell’investimento M2C2 – 5.1, sottoinvestimento 1 del Pnrr) che – con una dotazione di euro 134.018.568,13 – ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici (slide di sintesi allegate).
La domanda per il nuovo sportello, corrispondente al 3° bando, può essere presentata solo online sul sito di Invitalia entro le ore 12:00 del prossimo 10 dicembre.
Le domande saranno avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine conseguito in graduatoria. Quelle valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino a concorrenza delle risorse disponibili.
Imprese ammissibili
Le agevolazioni sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:
- essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
- operare nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
- non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi. - non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.
Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il 50% delle risorse è riservata alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).
Investimenti ammissibili
I programmi di investimento devono riguardare una sola unità produttiva dell’impresa proponente, e devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:
- una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
- un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.
I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 20% rispetto alla situazione precedente all’intervento.
I programmi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo, prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato.
I programmi di investimento inoltre devono rispettare il divieto di doppio finanziamento, non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali, ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 (DNSH, e risultare conformi alla normativa ambientale nazionale e unionale.
Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, che riguardino:
- Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
- Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
- Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.
La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico:
- spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza;
- spese di personale relative ai formatori;
- costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.
Agevolazioni concedibili
Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, nei limiti delle intensità indicate agli articoli 12 e 15 del Decreto direttoriale 23 dicembre 2024, tenendo conto delle variazioni introdotte dal Decreto direttoriale 18 luglio 2025
Modalità di funzionamento
Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento. Si prevede una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.
Il punteggio attribuibile a ciascun programma di investimento è determinabile sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in diversi ambiti ambientali. Tali risultati, come individuati nella relazione tecnica, sono valorizzati mediante l’utilizzo di indicatori specifici in relazione a ciascuno dei diversi ambiti ambientali. Laddove si presentino situazioni di parità di punteggio, sarà data preferenza alla domanda di agevolazione il cui contributo agevolativo risulti più contenuto. La graduatoria finale sarà resa disponibile sui siti www.mimit.gov.it e www.invitalia.it.
Fondo Transizione Industriale – Invitalia – 9 ottobre 2023
Area Servizi alle Imprese (Marcella Villano 089.200841 [email protected])
Pomodoro, l’Anicav lancia l’allarme Sud/ Pomodoro, l’Italia supera la Cina e torna il secondo produttore mondiale
LAVORO | Convalida delle dimissioni presentate durante il periodo di prova da parte dei genitori lavoratori: nota n. 14744/2025 del Ministero del Lavoro
Con la nota n. 14744/2025, in allegato, il Ministero del Lavoro fornisce chiarimenti in merito alla convalida delle dimissioni presentate durante il periodo di prova da parte dei genitori lavoratori, ai sensi dell’art. 55, comma 4, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151.
Il Dicastero, all’esito di un esaustivo riepilogo della normativa vigente, ritiene che le dimissioni della lavoratrice in gravidanza ovvero di un genitore nei primi tre anni di vita del bambino debbano essere convalidate dall’Ispettorato del lavoro o dall’Ufficio ispettivo del lavoro territorialmente competente, anche se presentate durante il periodo di prova.
RELAZIONI INDUSTRIALI:
Giuseppe Baselice 089200829 [email protected]
Francesco Cotini 089200815 [email protected]
Caro-materiali, Napoli: <<Dal governo prima risposta positiva»
RICERCA | Accordi per l’Innovazione: pubblicato in GU decreto di modifica procedure di concessione ed erogazione agevolazioni
In riferimento a quanto anticipato con precedente news, informiamo che, nella Gazzetta Ufficiale n. 244 dello scorso 20 ottobre, è stato pubblicato il decreto ministeriale 4 settembre 2025, che ridefinisce le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni, previste dal decreto 31 dicembre 2021, in favore di interventi di ricerca e sviluppo di rilevante impatto tecnologico, realizzati nell’ambito di accordi stipulati dalle imprese con il Ministero e con le regioni, le province autonome e le altre amministrazioni pubbliche eventualmente interessate.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, ivi comprese quelle artigiane, i Centri di ricerca e, limitatamente alle aree di intervento di cui all’allegato n. 3 al decreto, le imprese di servizi.
I citati soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro e con Organismi di ricerca, fino ad un massimo di cinque soggetti co-proponenti.
Sono ammissibili progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti nell’ambito di specifiche aree di intervento individuate all’allegato n. 2 ed all’allegato n. 3 al decreto ministeriale 4 settembre 2025, riconducibili al comparto manufatturiero ed al settore digitale e delle telecomunicazioni.
Le iniziative agevolabili devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
Con un successivo provvedimento direttoriale saranno definiti i termini di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché eventuali ulteriori elementi utili a garantire la corretta attuazione dell’intervento. Nell’attesa riportiamo, ai fini di un primo approfondimento, una sintesi dei principali contenuti del decreto e anticipiamo, che Confindustria sta organizzando con il MIMIT un seminario rivolto alle imprese per la presentazione della misura, di cui daremo tempestiva notizia.
Ambito e risorse
- Il decreto ridefinisce le procedure degli Accordi per l’innovazione per indirizzarli verso progetti con forte impatto tecnologico e competitivo.
- Risorse totali: 731 mln €, di cui 530 mln € FCS (allegato 2) + 201 mln € PSC 2014-2020 (allegato 3, con tetto 40 mln € per l’area 3-4).
- Riserva 34% ai progetti interamente nel Mezzogiorno.
- Procedura valutativa negoziale; aiuti conformi al GBER.
Beneficiari
- Imprese e Centri di ricerca
- Possibili progetti congiunti (max 5 co-proponenti) con contratto di rete/consorzio/partenariato e capofila con mandato.
Progetti ammissibili
Devono combinare ricerca industriale e sviluppo sperimentale su aree specifiche (vedere allegati 2 e 3) delle seguenti KETs:
- 1.Materiali avanzati e nanotecnologia
- 2. Fotonica e micro/nano elettronica
- 3. Sistemi avanzati di produzione
- 4. Tecnologie delle scienze della vita
- 5. Intelligenza artificiale
- 6. Connessione e sicurezza digitale
Requisiti chiave: realizzazione in Italia; costi 5–40 mln € (e ≤ 60% della media fatturato ultimi 2 esercizi per ciascuna impresa); avvio dopo la presentazione della domanda e entro 3 mesi dal decreto; durata 18–36 mesi (proroga max 12); rispetto DNSH; soglia minima di partecipazione per co-proponenti (10% grandi, 5% altri).
Spese ammissibili
- Personale tecnico/ricerca; strumenti e attrezzature (quote ammortamento se uso < vita utile); consulenze/ricerca contrattuale/licenze/brevetti; spese generali; materiali.
- Titoli < 500 € (al netto IVA) non ammessi; contabilità separata; possibili opzioni di costo semplificate.
Agevolazioni
- Contributo a fondo perduto e, opzionale, finanziamento agevolato (fino a 20% dei costi ammissibili).
- Intensità base: 45% piccole, 35% medie, 25% grandi; per organismi di ricerca 50% RI e 25% SS.
- +15 p.p. se: collaborazione effettiva con PMI (nessuno >70% dei costi); progetto interamente in regioni meno sviluppate; collaborazione effettiva con organismi di ricerca (≥10% costi e diritto di pubblicazione).
- Finanziamento: durata 1–8 anni + preammortamento (max 3 anni). Cumulo vietato con altri aiuti incompatibili (incl. de minimis sulle stesse spese).
Istruttoria e negoziazione
- Istruttoria secondo graduatorie (non vale l’ordine di arrivo).
- Due graduatorie distinte (per le due risorse), ordinate su indicatori dell’Allegato 4; in parità prevale il progetto con minor costo.
- Verifiche su ammissibilità, DNSH, fattibilità tecnico-economica, congruità costi e intensità aiuto.
- Soglie: rispetto rapporto costi 5–40 mln e del limite 60% fatturato; se i costi ammissibili scendono sotto soglia o non si rispetta A.3.i, non ammissibile.
- Esito istruttorio entro 90 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie.
Accordo per l’innovazione
- Dopo istruttoria positiva si sottoscrive l’Accordo: finalità, soggetti, progetto (con split RI/SS), quadro finanziario, forma/misura aiuti, tempi, modalità versamento risorse cofinanziatori.
Decreto di concessione
- Il Ministero richiede documenti residui e adotta il decreto di concessione entro 30 giorni.
- Il decreto indica costi ammissibili, importi/forme di aiuto, CUP, impegni, modalità rimborso e condizioni di revoca.
Erogazioni
- Fino a 5 SAL + saldo; documentazione semestrale (o multipli) su attività e spese quietanzate; pagamenti tracciabili.
- Anticipazione fino al 30% (o intero finanziamento agevolato) con fideiussione/polizza.
- Massimo erogabile ante-saldo: 90% per ogni tipologia di aiuto; saldo entro 6 mesi dalla doc. finale (dopo verifiche).
- Verifiche su avanzamento, cumulo, DURC, obbligo assicurativo, ecc.
Verifiche
- Verifica intermedia in loco a metà progetto (può portare a proposta di revoca se negativa).
- Verifica finale prima del saldo su risultati tecnologici e congruità costi; disponibilità della documentazione tecnica e contabile completa.
- Il Ministero effettua ulteriori accertamenti ai fini del decreto definitivo e del saldo.
Revoche
- Revoca totale per: requisiti mancanti, procedure concorsuali liquidatorie, mancato avvio entro i termini, nessun primo SAL entro 18 mesi, mancato raggiungimento obiettivi, rilocalizzazione/cessazione entro 5 anni (3 per PMI), ecc.
- Revoca parziale per ritardi entro limiti (riconoscendo quanto realizzato); commisurata per mancati rimborsi sul finanziamento.
- In caso di procedure concorsuali non liquidatorie: possibile proroga fino a 2 anni.
- Il Ministero può valutare il mantenimento degli aiuti se, entro 5/3 anni, calano occupazione/capacità produttiva con impatto sugli obiettivi.
Le risorse
Con il decreto ministeriale 4 settembre 2025 sono state rese disponibili risorse pari a 731 milioni di euro, di cui:
- 530 milioni di euro per il sostegno delle iniziative di ricerca e sviluppo relative alle aree di intervento indicate nell’allegato n. 2 al decreto;
- 201 milioni di euro per il sostegno delle iniziative di ricerca e sviluppo relative alle aree di intervento indicate nell’allegato n. 3 al decreto.
DM_4_settembre_2025_Accordi_innovazione
Area Servizi alle Imprese (Marcella Villano 089.200841 [email protected])
