Consultazione pubblica sulla semplificazione degli oneri amministrativi previsti dalle normative ambientali UE – Risposta Confindustria
Il 22 luglio scorso la Commissione europea ha avviato una Call for Evidence nell’ambito del pacchetto legislativo Omnibus, con l’obiettivo di semplificare la normativa ambientale dell’Unione europea e ridurre gli oneri amministrativi, prestando particolare attenzione alle esigenze delle imprese.
L’iniziativa si colloca nel quadro del Competitiveness Compass, che nel programma di lavoro della Commissione per il 2025 prevede una riduzione del carico amministrativo del 25% per tutte le imprese e del 35% per le PMI.
Confindustria ha partecipato alla consultazione, trasmettendo alla Commissione europea le proprie osservazioni e proposte operative. In particolare, i contributi hanno riguardato temi centrali quali l’economia circolare, il permitting e le autorizzazioni ambientali, le emissioni industriali, la semplificazione degli obblighi di rendicontazione e la digitalizzazione. Ulteriori osservazioni hanno interessato la gestione sostenibile delle risorse idriche, l’uso del suolo e la rigenerazione dei siti industriali dismessi, il principio DNSH, la normativa sulla deforestazione e sulle sostanze chimiche, oltre a questioni specifiche di carattere settoriale.
Il documento di risposta di Confindustria, elaborato con il supporto del Sistema Associativo, è disponibile in allegato.
DL Terra dei fuochi – Aggiornamento
Trasmettiamo, in allegato, il fascicolo degli emendamenti presentati al DL “Terra dei fuochi”, all’esame della Commissione Giustizia del Senato (si tratta di 123 proposte in tutto).
Le proposte di modifica di Confindustria sono state presentate tutte dalla maggioranza. In particolare:
- Proporzionalità illeciti ambientali: 1.56 Rastrelli (FdI); 1.57 Potenti (Lega); 1.58 Zanettin (FI)
- Fattispecie soggettivamente qualificate: 1.19 Potenti; 1.20 Zanettin
- Aggravante dell’attività di impresa: 1.76 Potenti; 1. Zanettin; 1.75 Rastrelli simile (sopprime l’intero capoverso relativo all’aggravante dell’attività d’impresa)
- Ambito di applicazione dell’art. 34 del Codice antimafia: 5.1 Zanettin
- Responsabilità ex art. Dlgs 231 – limiti edittali: 6.1 Rastrelli; 6.2 Zanettin; 6.3 Potenti
Nel corso del dibattito, i gruppi di opposizione hanno criticato duramente la scelta del Governo di intervenire su una materia tanto delicata e di rilievo come i reati ambientali nel pieno della pausa estiva, determinando così una compressione dei tempi parlamentari per la conversione in legge e impedendo un esame approfondito del testo. È stato, inoltre, stigmatizzato l’uso del decreto-legge per l’introduzione di norme penali, ritenuto lesivo delle garanzie proprie di uno Stato di diritto.
Su questo punto, il sen. Potenti e il sen. Rastrelli hanno ricordato che molte delle disposizioni discendono dal recepimento della direttiva (UE) 2024/1203, la quale prevede la trasformazione di taluni reati ambientali da contravvenzioni a delitti. Entrambi, tuttavia, hanno evidenziato l’opportunità di apportare correzioni, anche alla luce della cornice normativa sovranazionale.
Il sen. Zanettin, invece, ha sottolineato come le proposte avanzate dal gruppo Forza Italia diano voce alle preoccupazioni delle categorie produttive e del mondo economico. Gli irrigidimenti sanzionatori introdotti dal decreto, ha osservato, richiedono un’attenta valutazione, poiché rischiano di penalizzare alcuni settori e di appesantire gli adempimenti previsti per le piccole e medie imprese. Ha altresì rimarcato che il recepimento di obblighi comunitari non possa risolversi in una mera trasposizione acritica. Pertanto, ha ribadito la necessità di prevedere forme colpose per i nuovi delitti che erano in precedenza contravvenzioni, osservando come, in taluni casi, anche la semplice contravvenzione possa svolgere un’efficace funzione deterrente.
L’esame proseguirà nel corso della settimana e sarà nostra cura tenervi aggiornati.
Infine, trasmettiamo, in allegato, la nota di aggiornamento sul decreto-legge, che fornisce una descrizione delle nuove disposizioni, evidenziando al contempo alcune delle criticità maggiori presenti nell’articolato.
DdL Delegazione europea – Aggiornamento
Vi informiamo che, quest’anno l’iter del DdL Delegazione europea partirà dalla Camera dei deputati, dove è previsto un iter specifico.
Il testo, che non presenta sostanziali divergenze rispetto alla bozza inviata tempo fa e disponibile in allegato, è stato assegnato in via principale alla Commissione Politiche UE, che ne avvierà l’esame nel corso di questa settimana e alle Commissioni competenti per materia in sede consultiva per le parti di propria competenza.
Ciascuna Commissione consultiva fissa un termine per la presentazione degli emendamenti che, ove approvati, saranno trasmessi alla Commissione Politiche UE (XIV) e potranno essere respinti solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa europea o per esigenze di coordinamento generale. In parallelo, la Commissione Politiche UE fissa un proprio termine emendamenti. Le proposte che saranno presentate direttamente in XIV verranno successivamente trasmesse alle Commissioni consultive per ottenerne il parere. In tal caso, le modifiche che avranno ricevuto parere favorevole verranno poste in votazione in Commissione Politiche UE e potranno essere respinte anche in questo caso solo per motivi di incompatibilità con la normativa UE o per esigenze di coordinamento.
In sintesi, in questo caso assume rilevanza anche il lavoro che svolgeranno le singole Commissioni in sede consultiva.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
DDL semplificazioni attività economiche – Aggiornamento
Vi informiamo che, la Commissione Affari costituzionali del Senato ha ripreso i lavori sul DdL Semplificazioni attività economiche, esaminando tutte le proposte presentate e accantonando poche modifiche, la cui trattazione è stata rinviata alla settimana corrente.
Rispetto al quadro degli emendamenti proposti da Confindustria sulle tematiche ambientali, riportiamo di seguito un breve riepilogo.
Sono stati dichiarati inammissibili dalla Commissione Bilancio ai sensi dell’art. 81 della Costituzione i seguenti emendamenti di interesse:
- Trasporto marittimo di rifiuti (8.0.4);
- Transizione 4.0 e 5.0: riferimenti normativi nelle fatture e nei documenti (31.7 e 31.8).
Restano, infine, ancora da esaminare le nostre proposte in tema di acque e scarichi in precedenza accantonate (2.0.25 e 2.0.26).
In allegato sono disponibili tutte le proposte approvate sino ad ora.
Sarà nostra cura continuare a tenervi aggiornati.
Regolamento ELV e Revisione Direttiva Quadro sui rifiuti – Aggiornamento
Il 9 settembre u.s. il Parlamento europeo ha approvato con 431 voti a favore, 145 contrari e 76 astenuti, il Regolamento sui requisiti di circolarità per la progettazione e gestione dei veicoli a fine vita (2023/0284(COD) – ELV). Il testo è disponibile in allegato.
A questo proposito, facendo seguito a quanto comunicato con il Resoconto della settimana precedente, riportiamo di seguito un riepilogo degli emendamenti supportati e proposti da Confindustria insieme al loro esito:
- Respinti gli emendamenti 411 e 396 – gestione fine vita per veicoli allestiti in più fasi;
- Respinto l’emendamento 397 – revisione della definizione di “plastica”;
- Respinto l’emendamento 398 – definizione di “plastica bio-based”;
- Respinto l’emendamento 413 e 400 – chiarimento della definizione di “produttore”;
- Respinto l’emendamento 403 – eliminazione del principio di “closed loop”;
- Respinto l’emendamento 414 – gestione responsabilità estesa del produttore.
Tuttavia, vale la pena ricordare che, già durante il voto delle Commissioni congiunte ENVI-IMCO, tenutosi lo scorso 7 luglio, erano stati introdotti importanti miglioramenti, ora confermati nel testo:
- l’inclusione dei materiali pre-consumonel calcolo del contenuto di plastica riciclata e dell’acciaio;
- l’esclusione dei veicoli storici be di quelli realizzati in piccola serie, per evitare eccessivi oneri su segmenti marginali ma rilevanti;
- l’esclusione degli pneumatici dal campo di applicazione, poiché già normati nel Regolamento Ecodesign;
- l’abbassamento dei target e il miglioramento delle tempistiche sul contenuto minimo di plastica e acciaio riciclati, che hanno reso gli obiettivi più realistici e compatibili con la capacità industriale.
- Inclusione di tutte le categorie L nel campo di applicazione del Regolamento
Questi elementi rappresentano risultati di rilievo, in grado di attenuare il peso di alcune disposizioni critiche del testo originale, pur restando aperte alcune questioni su cui ci siamo focalizzati con i nostri emendamenti ma che avremo modo di riaprire durante i negoziati interistituzionali (c.d triloghi).
A seguito del voto odierno, il dossier ELV entrerà nella fase dei triloghi interistituzionali, la cui data di inizio non è ancora stata definita.
Infine, segnaliamo che il 9 settembre u.s. è stato votato anche l’accordo provvisorio di trilogo sulla revisione della Direttiva Quadro Rifiuti 2023/0234(COD), che introduce un sistema armonizzato di Responsabilità Estesa del Produttore per i prodotti tessili. L’intesa prevede l’inclusione delle microimprese, con condizioni flessibili e un periodo di transizione, un compromesso che garantisce coerenza con l’attuale normativa italiana sul sistema EPR tessile.
Commissione europea – Ambiente: Priorità Presidenza Danese Commissione ENVI
Vi informiamo che, durante la riunione della Commissione ENVI del Parlamento europeo, tenutasi lo scorso 4 settembre, l’attuale Presidenza danese del Consiglio ha presentato il proprio programma in materia ambientale, individuando tre priorità strettamente connesse:
- Sicurezza;
- Competitività;
- transizione verde.
I ministri danesi hanno ribadito che politiche ambientali ambiziose sono indispensabili per rafforzare la resilienza europea e che occorre mantenere lo slancio del Green Deal e dell’8° Programma d’azione per l’ambiente, nonostante i ritardi accumulati.
Sul piano legislativo, la Presidenza punta a chiudere i negoziati su diversi dossier chiave:
- Pacchetto di semplificazione della PAC e avvio delle discussioni sulla PAC post-2027;
- Definizione dei target climatici al 2040 (da adottare prima della COP30 di Rio, novembre 2025);
- Regolamento sul fine vita dei veicoli;
- Strategia per la resilienza idrica, con accordo sulle sostanze prioritarie nelle acque;
- Monitoraggio delle foreste.
Parallelamente, i lavori danesi si concentreranno sulla revisione del regolamento REACH sulle sostanze chimiche e sulla direttiva Green Claims. La Presidenza ha. Inoltre. richiamato l’importanza di una bioeconomia robusta e della leadership europea nei negoziati internazionali, dal Trattato globale sulla plastica ai quadri per la biodiversità.
Il dibattito tra gli eurodeputati ha evidenziato forti divisioni politiche:
- PPE: richieste misure eque per proteggere i cittadini dalla cosiddetta povertà energetica, ad esempio tramite ristrutturazioni abitative socialmente giuste.
- S&D: invocata maggiore ambizione, con un obiettivo vincolante al 2040, monitoraggio più severo delle foreste, strategia rafforzata per l’acqua e maggiori risorse per il programma LIFE.
- Verdi/EFA: sollecitate restrizioni più rigide sulle sostanze PFAS, attuazione più rapida della normativa sulle acque e integrazione dell’economia circolare nel bilancio UE.
- Renew: apprezzata la leadership danese, ma richieste soluzioni pragmatiche, soprattutto su competitività e gestione dell’acqua.
- ECR: critiche ai costi dell’ETS2, richiesta di riconoscere il nucleare come fonte energetica e di prevedere maggiori sostegni all’industria.
- PfE ed ESN: posizioni fortemente critiche, attribuiscono alle politiche climatiche UE la deindustrializzazione, l’aumento dei costi energetici e la perdita di posti di lavoro, mettendo in dubbio la stessa base scientifica e la fattibilità degli obiettivi verdi.
allegati:
C 2574 Cons. Semplificazione normative ambientali UE_Confindustria_Settembre 2025 ddl 1184_semplificazione attività economiche DdL Semplificazione – approvate 10 settembre DLTerra dei fuochi – emendamenti Nota DL Terra dei fuochi_10 settembre 2025 plenary text ELV-TA-10-2025-0168_EN