Più spinta a digitale ricerca, robotica, AI e innovazione
«Bene il decreto flussi ma numeri insufficienti per le imprese»
Ceramica, per i macchinari il fatturato scende del 23%
Export, per il largo consumo con dollaro e dazi impatto tra 500 milioni e 3,3 miliardi
Il mito di Amalfi “griffa” la nuova Ferrari
Mare, tutti gli eventi vanno programmati per attrarre i turisti
Sviluppo area industriale 2,8 milioni per la viabilità
Monte Pruno-
AMBIENTE | report settimanale ambiente 23 – 27 giugno 2025 (n. 2)
Aggiornamento principali dossier europei – Green Claims; EUDR; SUP
Di seguito un aggiornamento relativo ai dossier europei:
- Direttiva Green Claims
A seguito della discussione tenutasi lo scorso 25 giugno durante il COREPER I sulla Direttiva Green Claims, la Presidenza polacca ha informato le delegazioni sugli ultimi sviluppi relativi alla proposta in oggetto, precisando che il trilogo previsto per il 23 giugno è stato annullato a seguito di circostanze sopravvenute. Sebbene il Coreper, il 18 giugno, avesse conferito un mandato negoziale solido e i progressi fossero giudicati incoraggianti, la Commissione ha comunicato, lo scorso 20 giugno, il ritiro della propria proposta. Tale decisione, unita a un mutato equilibrio di posizioni all’interno del Consiglio, ha generato un livello di incertezza tale da rendere impossibile la prosecuzione dei negoziati. Il Parlamento è stato tempestivamente informato: i correlatori, pur esprimendo delusione, hanno manifestato comprensione. La Presidenza sta ora riesaminando la posizione del Consiglio e la validità del mandato, in stretto coordinamento con la prossima Presidenza danese, prima di riconfrontarsi con i correlatori.
La Commissione ha ricordato di avere costantemente insistito, durante i negoziati in Coreper e nei precedenti triloghi, sull’esclusione delle microimprese dall’ambito di applicazione, allo scopo di evitare oneri amministrativi eccessivi per circa 30 milioni di microimprese, pari al 96 % del tessuto produttivo dell’UE. Ha pertanto ribadito che, qualora l’emendamento volto a includerle fosse stato confermato, avrebbe ritirato la proposta. Parallelamente, la Commissione ha riaffermato il proprio impegno nella lotta al greenwashing e a tutela di un’informazione corretta ai consumatori, proseguendo su tali obiettivi nell’attuazione del quadro per il rafforzamento del ruolo dei consumatori nella transizione verde.
Interventi degli Stati membri
- Italia: ha annunciato di non sostenere più la proposta e ha chiesto formalmente alla Commissione di ritirarla, ritenendo il testo fonte di oneri ingiustificati per i piccoli operatori e incoerente con l’agenda di semplificazione.
- Lettonia: ha confermato le proprie riserve e chiesto una sospensione dei negoziati.
- Belgio, Cipro, Danimarca, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi, Slovenia: hanno ribadito il sostegno alla proposta e al mandato negoziale approvato la settimana precedente, esprimendo rammarico per il cambiamento di posizione dell’Italia e per le modalità di comunicazione, intervenuta fuori da un confronto in Coreper. I Paesi Bassi hanno, inoltre, sottolineato il carattere volontario del regime proposto, considerato sufficiente a mitigare gli oneri per le microimprese, e hanno deplorato che considerazioni generali sulla semplificazione abbiano prevalso sull’analisi d’impatto specifica del dossier.
Danimarca, Francia, Spagna e Paesi Bassi hanno criticato la comunicazione ritenuta ambigua da parte della Commissione. Hanno inoltre richiamato la necessità di rispettare le procedure e la cooperazione leale tra istituzioni, come previsto dai trattati e dalle prassi consolidate. I Paesi Bassi hanno ritenuto la minaccia di ritiro della Commissione assimilabile a una forma di pressione impropria.
Parere del Servizio giuridico del Consiglio
Il Servizio giuridico ha chiarito che, sebbene i triloghi non costituiscano una fase formalmente prevista dalla procedura legislativa ordinaria, essi restano soggetti al principio di cooperazione leale tra le istituzioni. Di conseguenza, la Presidenza ha agito correttamente nell’interrompere i negoziati, non disponendo più del sostegno di una maggioranza qualificata. È stato, inoltre, ribadito che il diritto della Commissione di ritirare una proposta non è incondizionato, né equivale a un potere di veto, come confermato dalla giurisprudenza della Corte di giustizia.
Conclusioni della Presidenza
La Presidenza ha constatato che il mandato attuale non è più idoneo a costituire base per l’avvio dei triloghi. Avvierà pertanto ulteriori consultazioni con gli Stati membri per chiarire le rispettive posizioni, oggi non più convergenti, in stretto coordinamento con la futura Presidenza danese. Sulla scorta degli esiti di tali consultazioni, valuterà i passi successivi, con ogni probabilità elaborando un mandato rivisto e aggiornato.
Sarà nostra cura continuare a tenervi aggiornati.
- Regolamento EUDR
Lo scorso 24 giugno la Commissione per l’ambiente, il clima e la sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo ha approvato la propria obiezione, guidata dal PPE, per chiedere di esentare la maggior parte dei Paesi dell’UE dalle norme anti-deforestazione della Commissione.
La risoluzione (in allegato), che non ha valore vincolante, obietta l’Atto di esecuzione della Commissione europea n. 2025/1093, che definisce il metodo di classificazione dei Paesi in base al rischio di deforestazione per determinate materie prime, con un approccio one size fits all. La Commissione ENVI contesta il sistema di valutazione del rischio, non basato su dati aggiornati, e senza differenziazione regionale, che rischia di colpire in modo indiscriminato anche i Paesi europei, imponendo oneri inutili a chi opera senza causare deforestazione.
Il testo in Commissione ENVI è stato approvato con 49 voti favorevoli e 37 contrari, sostenuto dai membri dei gruppi politici di centrodestra (Forza Italia/PPE, Fratelli d’Italia/ECR, Lega/PfE, ESN).
La risoluzione verrà votata probabilmente in occasione della prossima sessione plenaria di luglio del Parlamento europeo a Strasburgo.
Sarà nostra cura aggiornarvi sugli sviluppi futuri.
- Direttiva SUP – Interrogazione parlamentare
La Commissaria Roswall ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata da una coalizione di membri del Parlamento europeo appartenenti al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) in merito alla Direttiva SUP e, in particolare, ai requisiti introdotti dall’UE sui tappi di bottiglia “solidali”.
Nel dettaglio, è stato chiesto alla Commissione:
- Come interpreta la Commissione i dati che dimostrano che una regolamentazione più severa è correlata a un aumento dell’inquinamento da plastica?
- Cosa imparerà la Commissione da quanto accaduto sulla costa occidentale della Svezia? Si terrà conto dell’effetto controproducente dell’obbligo di utilizzare tappi di plastica per le bottiglie quando in futuro verrà elaborata la legislazione in materia di clima e ambiente?
- La Commissione è disposta a rivedere, abolire o modificare l’obbligo di utilizzare tappi “solidali”, ora che è stato dimostrato che questo contribuisce ad aumentare anziché ridurre l’abbandono dei rifiuti?
Nella sua risposta la Commissario Roswall ha chiarito che l’obbligo relativo ai tappi e coperchi “solidali” è previsto all’articolo 6, paragrafo 1, della Direttiva sulla plastica monouso (SUP).
Questa misura è stata introdotta a seguito di una valutazione d’impatto, basata su studi di esperti che hanno identificato tappi e coperchi tra i rifiuti più frequentemente rinvenuti sulle spiagge dell’UE.
La Commissione prevede di effettuare una valutazione completa della Direttiva SUP entro il 3 luglio 2027, utilizzando i dati e le evidenze disponibili per verificare se gli obiettivi della direttiva siano stati effettivamente raggiunti e attuati negli Stati membri.
Tutte le informazioni sono disponibili al seguente link. Sarà nostra cura continuare a tenervi informati sugli sviluppi.
MASE – Adottato Piano Nazionale per la Qualità dell’Aria
Lo scorso 20 giugno è stato adottato in Consiglio dei Ministri il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria, strumento strategico per il contrasto all’inquinamento atmosferico e per l’adeguamento dell’Italia agli obblighi ambientali previsti dalla normativa europea.
Con una dotazione complessiva di circa 2,4 miliardi di euro, il Piano prevede interventi in quattro ambiti principali:
- promozione di tecniche a minore impatto emissivo in agricoltura;
- investimenti per la mobilità sostenibile;
- promozione di impianti più efficienti nel riscaldamento civile;
- campagne di comunicazione mirate rivolte ai cittadini.
Il Piano prevede infine un sistema strutturato di monitoraggio con una cooperazione tra amministrazioni centrali, regionali e locali per una nuova governance della qualità dell’aria, fondata su integrazione, responsabilità e partecipazione.
Tutte le informazioni sono disponibili al seguente link.
Call for start-up ECOMONDO 4-7 novembre 2025 codice promozionale per sconto
Al via la call per entrare a far parte dell’Innovation District, l’area espositiva dedicata alle tecnologie emergenti di giovani aziende e innovatori green italiani e internazionali.
Ecomondo (Rimini 4-7 novembre 2025) nell’ottica di far crescere progetti innovativi, consolida la sua natura di Hub confermando l’area dedicata alle start-up all’interno dell’Innovation District, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di business e favorire il dialogo tra il mondo delle imprese, dei capitali e delle giovani realtà imprenditoriali.
Principali obiettivi dell’iniziativa:
- Offrire alle nuove realtà imprenditoriali l’accesso a un prestigioso palcoscenico nazionale e internazionale ove creare scambi e condividere idee.
- Creare opportunità d’incontro fra le imprese presenti alla manifestazione e le Start-Up che per attitudine possono favorire l’innovazione di prodotto e/o servizio.
- Incentivare l’Identificazione del sistema innovativo italiano come interlocutore primario nello sviluppo di prodotto del settore green tech and circular economy a livello nazionale ed internazionale.
- Dare voce ai migliori innovatori raccogliendo le testimonianze di coloro che innovano e promuovono in termini di sviluppo, cultura e competenze i grandi temi della transizione ecologica.
Possono candidarsi a partecipare all’iniziativa le start-up e PMI iscritte al registro delle imprese e nella sezione speciale delle start-up innovative (cfr. Legge del 18 dicembre 2012 n. 221) in possesso dei seguenti requisiti minimi:
- sviluppo di tecnologie e soluzioni in linea con i temi della manifestazione Ecomondo, nel settore dei rifiuti (gestione, valorizzazione, trattamento, smaltimento, raccolta e trasporto), della Blue Economy e del ciclo idrico integrato dell’acqua, della bioenergia e agricoltura, della bioeconomia circolare e rigenerativa, del ripristino del suolo e del monitoraggio e controllo ambientale, che possono dimostrare prodotti e servizi con un carattere altamente innovativo. Il requisito minimo è un prototipo disponibile o un Minimum Viable Product (MVP);
- aver completato almeno un seed round oppure essere attivi sul mercato B2B ed avere a disposizione un portfolio clienti;
NB: l’ammissione delle start-up saranno gestite della direzione del progetto, organizzato da IEG in collaborazione con i suoi partner, in base ai requisiti indicati nel testo della call, alle valutazioni ricevute dai membri del comitato e alla disponibilità di spazio.
Le start-up e le PMI Innovative selezionate potranno partecipare, previo pagamento di una quota di segreteria pari a € 600 + IVA. La Fondazione Mai è partner dell’Innovation Discrict e in fase di registrazione inserendo il codice ECO25_FONDAZIONEMAI si beneficia del 15% di sconto (510 euro + iva).Il form di iscrizione sarà disponibile online dal 19 giugno 2025 al 2 agosto.
Le giovani aziende presenti avranno, poi, la possibilità di vincere il Premio Lorenzo Cagnoni per l’Innovazione Green, uno speciale riconoscimento ai tre progetti più significativi in esposizione.
Per maggiori informazioni cliccare qui
Area Servizi alle Imprese (Mariarosaria Zappile,089.200842([email protected])