Il Ministero dello sviluppo economico, dando seguito alle novità apportate dalla legge di Bilancio 2017 (L. 11 dicembre 2016, n. 232) alla disciplina della Nuova Sabatini, ha pubblicato due provvedimenti:
la circolare n. 14036 del 15 febbraio 2017, che disciplina l’accesso alla cosiddetta “Sabatini 4.0”;
il decreto direttoriale, che stabilisce che a partire dal prossimo 1° marzo sarà possibile presentare la domanda di agevolazione per i “beni 4.0”. Il provvedimento segue il decreto direttoriale del 22 dicembre 2016, con il quale era stata disposta la riapertura dello sportello per la “Sabatini ordinaria” a partire dal 2 gennaio 2017.
Come è noto, la legge di Bilancio ha prorogato la Nuova Sabatini di due anni (scadenza 31 dicembre 2018) e ha stanziato nuove risorse per un totale di 560 milioni di euro, prevedendo una riserva del 20% di tale stanziamento per l’acquisto di “beni 4.0”: impianti, macchinari e attrezzature destinati alla realizzazione di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
L’elenco dettagliato, è riportato negli allegati 6/A e 6/B della circolare e per questi è prevista una maggiorazione del contributo pari al 30%: 3,575% invece del 2,75%.
La circolare conferma la struttura dell’agevolazione (beneficiari, procedure, caratteristiche del finanziamento), dà indicazioni per la corretta attuazione dei nuovi interventi e fornisce la nuova modulistica, che è stata aggiornata per consentire l’inserimento anche degli investimenti in tecnologie digitali.
Di seguito, le principali indicazioni:
trattandosi di una proroga, il limite massimo di 2 milioni di euro fa riferimento a tutti gli investimenti realizzati a decorrere dall’avvio dell’operatività dell’agevolazione;
a partire dal 1° marzo la nuova modulistica, che prevede uno spazio dedicato ai “beni 4.0”, va utilizzata anche per le domande presentate prima di tale data;
beneficiano del contributo maggiorato solo gli investimenti e i macchinari che rientrano negli allegati 6/A e 6/B della circolare. Questi riprendono sostanzialmente gli allegati A e B della legge di Bilancio, in cui sono indicati i beni che possono usufruire dell’iperammortamento. Vi sono comunque alcune differenze nell’allegato 6/A (Beni materiali) rispetto al corrispondente allegato A della legge di Bilancio:
al punto 3 dell’elenco, non sono ricompresi gli impianti;
non è incluso il revamping perché la nuova Sabatini si applica solo ai beni nuovi di fabbrica;
comprende i sistemi per la tracciatura e la pesatura dei rifiuti;
gli investimenti dichiarati “4.0”, se non rientranti negli elenchi di cui agli allegati 6/A e 6/B, non sono ammessi alle agevolazioni e non saranno automaticamente ammessi come investimenti ordinari;
la “Sabatini 4.0” non segue la regola fissata dalla legge di Bilancio per l’iperammortamento dei software e sistemi operativi, secondo la quale l’impresa può beneficiare dell’iperammortamento (140%) sui beni dell’allegato B solo se ha acquistato anche un bene dell’allegato A, per i quali la percentuale di ammortamento è pari al 250%. Pertanto i beni dell’allegato 6/B sono “indipendenti” e possono essere agevolati anche se non c’è un acquisto contestuale di un bene dell’allegato 6/A.
Inoltre, sottolineano che la percentuale di utilizzo dell’agevolazione riportata nel grafico sul sito del Ministero dello sviluppo economico, al link http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/beni-strumentali-nuova-sabatini fa riferimento alla totalità delle risorse pubbliche stanziate per la Nuova Sabatini a partire dal 2013.
Allegati
Modulistica Sabatini 4.0
circolare_15_febbraio_2017_n._14036