Contrattazione di II livello: firmato il decreto che riconosce sgravi contributivi per i datori di lavoro che prevedano istituti specifici di conciliazione tra vita professionale e privata nei contratti aziendali

È stato firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze il decreto, riportato in allegato, che riconosce sgravi contributivi ai datori di lavoro privati che abbiano previsto, nei contratti collettivi aziendali, istituti di conciliazione tra vita professionale e vita privata dei lavoratori.

Il provvedimento dovrà essere registrato dalla Corte dei Conti e successivamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale per la piena operatività.

All’attuazione della misura sperimentale, prevista dal decreto legislativo n. 80/2015, sono destinati complessivamente circa 110 milioni di euro per il biennio 2017 e 2018, a valere sul Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello.

Per accedere agli sgravi contributivi i datori di lavoro dovranno aver sottoscritto e depositato contratti collettivi aziendali che prevedano l’introduzione di misure di conciliazione tra vita professionale e vita privata innovative e migliorative rispetto a quanto già previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento o dalle disposizioni vigenti.

Il beneficio potrà essere riconosciuto ai contratti collettivi aziendali sottoscritti e depositati a decorrere dal 1° gennaio 2017 e non oltre il 31 agosto 2018, nei limiti e con le modalità stabilite nel decreto.

Allegato

Decreto-Misure-di-Conciliazione




Speciale FOOD mercato USA. Focus di aggiornamento: 3 ottobre 2017, Roma. Adesioni: 22 settembre

L’ICE-Agenzia, in collaborazione con le istituzioni e associazioni del Gruppo di Lavoro MPMI (ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confagricoltura, CONFAPI, MAECI, MiSE, Piccola Industria Confindustria, Rete Imprese Italia, organizza per il 3 ottobre prossimoun focus speciale sul Food Safety Modernization Act con l’obiettivo di fornire alle aziende gli strumenti adeguati per affrontare con successo le nuove sfide competitive sul mercato statunitense.

Le recenti norme introdotte dal Food Safety Modernization Act prevedono nuovi obblighi per le imprese operanti negli Stati Uniti e rafforzano i controlli sugli alimenti da parte della Food and Drug Administration.

Le aziende avranno la possibilità di:

  • conoscere gli aspetti principali e il contesto nel quale si inserisce il Food Safety Modernization Act;
  • ottenere informazioni pratiche sulle nuove procedure e sui requisiti richiesti dalla nuova normativa;
  • sottoporre domande ai relatori e ottenere risposte nel corso del seminario.

La conoscenza di queste innovazioni diventa fondamentale per non perdere importanti occasioni di business.

Il Focus si svolgerà il 3 ottobre a Roma, Corso Vittorio Emanuele, 284 – Palazzo Sforza Cesarini Sede di Rete Imprese Italia. Interverranno:

  • Sharon Lindan Mayl, senior advisor for policy della FDA (in videoconferenza dagli Stati Uniti);
  • Ron Tanner, esperto della Food Specialty Association;
  • Maurizio Forte, direttore dell’Ufficio ICE di New York (in videoconferenza dagli Stati Uniti).

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione online entro il 22 settembre al link: bit.ly/SpecialeFoodUSA

Tutti i dettagli sono disponibili nella circolare allegata.

Invitiamo quanti aderiranno a segnalarlo ai nostri uffici ([email protected]).

Allegato

Circolare FDA_formazione ICE per Export USA




INDIA: MISSIONE IMPRENDITORIALE A NEW DELHI per il FOOD PROCESSING (3-5 novembre 2017). Settori Focus: produzione e trasformazione alimentare e intera filiera collegata. ADESIONI: 29 settembre p.v.

LA MISSIONE

Confindustria, in collaborazione con ICE Agenzia e sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero dello Sviluppo Economico, organizza una missione imprenditoriale in India, a New Delhi, dal 3 al 5 novembre prossimi, in occasione della manifestazione fieristica “World Food India” che vede l’Italia partecipare in veste di Focus Country.

L’iniziativa, che si inserisce nel quadro delle attività di follow-up a seguito della missione di Sistema di aprile 2017, sarà guidata dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, ed è interamente dedicata alla filiera della produzione e della trasformazione alimentare.

PERCHE’ PARTECIPARE

Con un tasso medio di crescita dell’8,8%, il comparto agroalimentare in Indiacostituisceun settorecon notevoli opportunità di collaborazione per le imprese italiane operanti soprattutto nella filiera della trasformazione e della meccanizzazione agricola.

Lo sviluppo ed il miglioramento tecnologico del settore rappresenta una priorità del Governo indiano e del programma “Make in India” che punta ad un incremento della produttività ed una riduzione degli enormi sprechi alimentari che si registrano lungo la catena produttore-consumatore.

Obiettivo del Governo Modi è la trasformazione del Paese nel maggiore hub mondiale per il food processing e si stimano investimenti per 33 mld di USD nei prossimi 10 anni

Tra gli strumenti messi in atto vi è la realizzazione, nell’ambito del programma “National Mission on Food Processing”, di 42 “Mega Food Parks”, ciascuno dei quali sarà costituito da 20 unità di food processing, servite da infrastrutture comuni per la protezione ambientale e per il controllo qualità. Notevoli sono anche i programmi per realizzare e modernizzare la catena del freddo che versa in uno stato di profondo arretramento.

L’Italia si configura come primo fornitore di macchine e lo stesso sviluppo dei 42 food park segue in larga parte uno schema mutuato dall’esperienza italiana dei cluster e dei distretti industriali e tecnologici.

“World Food India”, fiera organizzata dal Ministero Indiano per il Food Processing, si profila come una manifestazione di riferimento per le imprese che abbiano interesse ad investire e sviluppare progetti nel Paese.

IL PROGRAMMA DEI LAVORI

Il programma provvisorio della Missione – di cui si rimette una prima bozza in allegato –  prevede l’arrivo della delegazione italiana a New Delhi durante la giornata di giovedì 2 novembre.

I giorni 3 e 4 novembre e la mattinata del 5 saranno interamente dedicati ai lavori che si terranno presso la sede di “World Food India”. Saranno previsti seminari di approfondimento settoriale, momenti istituzionali ed incontri b2b. Il rientro in Italia si terrà nel pomeriggio/serata del 5 novembre.

La lingua dei lavori sarà l’inglese.

MODALITÀ DI ADESIONE

Le aziende interessate a partecipare possono dare conferma della loro adesione entro e non oltre il 29 settembre 2017, compilando la scheda online disponibile sul sito web india2017.ice.it che si invita a consultare periodicamente per essere costantemente informati sugli aggiornamenti di programma, sulla documentazione disponibile e sugli aspetti logistici dell’iniziativa.

Per le adesioni ricevute oltre la data indicata non sarà garantita l’organizzazione di incontri di business.

Qualora il profilo dell’azienda italiana iscritta dovesse presentare elementi di incompatibilità o di criticità rispetto all’interesse delle controparti indiane, sarà cura degli organizzatori darne tempestiva comunicazione.

CATALOGO

Tra le azioni di comunicazione previste per facilitare i contatti con le controparti locali è prevista la realizzazione di un catalogo, in lingua inglese, con una pagina dedicata a ciascuna azienda che prenderà parte alla sessione di incontri bilaterali. Per la redazione del catalogo verranno utilizzate le informazioni riportate nella scheda di adesione come inserite all’atto dell’iscrizione.

Pertanto, le aziende partecipanti dovranno inviare, contestualmente all’iscrizione, il logo (Azienda o Marchio) in formato vettoriale o in alta definizione all’indirizzo e-mail [email protected]

ORGANIZZAZIONE E LOGISTICA

La partecipazione alla missione è gratuita; le spese di viaggio e di alloggio saranno a carico di ciascun partecipante.

Informazioni logistiche più dettagliate con riferimento ai voli di linea suggeriti ed alle prenotazioni alberghiere, che dovranno essere effettuate dai singoli partecipanti, verranno trasmesse con successiva circolare logistica e caricate sul sito web dedicato alla missione.

VISTO D’INGRESSO

Passaporto: Per l’ingresso dei cittadini italiani in India è necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo nel Paese.

Visto di ingresso: è necessario il visto d’ingresso che può essere unicamente rilasciato dagli uffici diplomatico/consolari del Paese presenti in Italia (Ambasciata dell’India a Roma o Consolato Generale a Milano). Il modulo di richiesta per VISTO BUSINESS va compilato esclusivamente online sul sito http://www.indianvisaonline.gov.in/visa/

Le Autorità indiane non rilasciano ai cittadini italiani visti all’arrivo in aeroporto.

Alle aziende verrà richiesto di presentare la seguente documentazione:

1. Application form debitamente compilata online e firmata disponibile sul sito (da stampare in doppia copia): http://www.indianvisaonline.gov.in/visa/
2. Due foto formato 5X5

3. Lettera di invito di Confindustria (in doppia copia) da allegare alla pratica e che sarà inviata, con successiva comunicazione logistica, alle aziende che avranno effettuato l’iscrizione alla missione

4. Lettera in inglese (in doppia copia) su carta intestata dell’azienda, in cui si specifichi il settore di attività dell’azienda, i nominativi dei partecipanti alla missione e il loro ruolo all’interno della società

5. Visa fee. Il pagamento dovrà avvenire necessariamente in contanti. Si rilascia ricevuta.

Per ogni ulteriore informazione si consiglia di contattare direttamente l’Ambasciata dell’India a Roma (http://www.indianembassyrome.in) o il Consolato Generale dell’India a Milano (http://www.cgimilan.in).

 Invitiamo le aziende che aderiranno a darne cortese segnalazione ai nostri uffici ([email protected]), per monitorare la presenza di imprese salernitane alla missione.

Allegato

DRAFT PROGRAMME




Coefficiente per la rivalutazione del tfr e dei crediti da lavoro – luglio 2017

TFR

A luglio 2017 l’indice in base 2015 dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, considerato al netto dei tabacchi, è risultato pari a 101,0.

Pertanto il coefficiente utile per la rivalutazione a luglio 2017 del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2016, secondo l’art. 1 della L.297/1982, è pari a 1,01398430.

CREDITI DI LAVORO

Alleghiamo la tabella dei coefficienti di rivalutazione dei crediti di lavoro maturati dal 1° gennaio 1990, o data successiva, e liquidati dal 1° al 31 luglio 2017.

Allegati

Tabella Rivalutazione crediti lavoro_lug18

Tabella TFR_lug18




Spazio Degustazione gratuito alla fiera TTG di Rimini. CANDIDATURE

Alle Aziende Agroalimentari Associate interessate dei settori target olio; sottoli; lattiero caseario; prodotti da forno; salumi; prodotti dolciari; liquori e distillati; caffè UNIONCAMERE Campania, nell’ambito delle iniziative promozionali

in occasione della partecipazione alla fiera del turismo TTG di Rimini (12/14 ottobre 2017), ha in programma l’organizzazione di uno “spazio degustazione” all’interno dello stand della Regione Campania. La valorizzazione e la promozione integrata del turismo e del settore agroalimentare regionale nasce dalla volontà di offrire alla imprese campane un momento di promozione dei propri prodotti in un contesto settorialmente diverso, ma potenzialmente proficuo per entrambi i settori.
Spazio Degustazione in fiera – organizzazione e servizi offerti Lo spazio degustazione sarà fruibile nei tre giorni della manifestazione, dal 12 al 14 ottobre 2017, in orari prestabiliti, durante i quali le aziende interessate, anche attraverso un proprio rappresentante, avranno la possibilità di offrire in degustazione, libera e gratuita, i propri prodotti ed esporre il proprio materiale promozionale (brochure). Unioncamere metterà a disposizione delle aziende interessate un deposito per lo stoccaggio del materiale, tovagliato e stoviglie monouso, oltre a personale di servizio allo stand (hostess e cameriere). Unioncamere organizzerà una spedizione collettiva con modalità che saranno successivamente comunicate alle aziende partecipanti selezionate Modalità e termini di candidatura Per poter partecipare le aziende dovranno compilare la manifestazione di interesse (allegato A) ed inviarla ad Unioncamere Campania mezzo PEC: [email protected] entro e non oltre le ore 12:00 del 29 settembre 2017.
La partecipazione è gratuita. Le aziende saranno individuate in funzione dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze, garantendo la massima diversificazione, tipicità e certificazione dei prodotti. Preghiamo le aziende che invieranno l’adesione di darne cortese segnalazione ai nostri uffici.

Allegato

allegato A degustazioni tti




Al via la II edizione Piano Export Sud. Formazione e promozione per l’Internazionalizzazione

È in fase di avvio la seconda edizione del Piano nazionale Export Sud (PES II), che prevede iniziative formative e promozionali per la crescita e l’internazionalizzazione delle PMI e di tutti gli altri soggetti destinatari delle

misure (start-up, consorzi, reti d’impresa, incubatori, ecc.). Il Piano si articola in 4 Programmi Operativi Annuali riguardanti tutte le Regioni del Mezzogiorno, con una dotazione complessiva di 50 milioni di euro a valere sulle risorse FESR del PON “Imprese e competitività” 2014-20, di cui 43,4 milioni a favore delle PMI localizzate nelle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) e 6,6 milioni per le regioni “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna). Sul sito dell’ICE-Agenzia è stata istituita una apposita sezione dedicata a Piano Export Sud PES II, coi dettagli sul Piano e le attività previste, nonché l’elenco di tutte le iniziative formative e gli eventi di promozione in corso, suddivisi per tipologia e categoria di Regioni coinvolte. La programmazione delle iniziative per la I Annualità (che va dal 1.9.2017 fino al 30.4.2018), prevede già una serie di eventi promozionali – anche a scadenze ravvicinate per il settore Food & Wine, Nautica, Aerospazio, Nanotecnologie – di cui è possibile scaricare il bando e i format di adesione. Nell’invitare pertanto, le aziende, a consultare periodicamente il sito del Piano Export Sud, http://www.ice.gov.it/export_sud/export_sud.htm – segnaliamo, altresì, che sarà nostra cura fornire aggiornamenti sulle iniziative aperte, con relativi settori merceologici coinvolti e Paesi target, ricordando i termini di adesione. Al contempo, evidenziamo che Uffici di Confindustria Salerno sono a disposizione per ogni dettaglio ed approfondimento sul PES II/Piano Export Sud e le attività previste.




Presentazione Progetto M.IN.D. Erasmus + “International Marketing Manager”. Camera di Commercio di Salerno, 18 settembre, h 10

Lunedì 18 settembre prossimo, alle ore 10.00, presso la Sala conferenze della Camera di Commercio di Salerno, saranno presentati i risultati e la piattaforma realizzata col progetto M.IN.D. che, a valere sui

fondi europei dell’ERASMUS+, ha visto la CCIAA di Salerno capofila di 11 partner europei per la realizzazione di un percorso formativo di “International Marketing Manager” orientato al settore agro-food. Il progetto ha visto il coinvolgimento di circa 100 partecipanti di tutti i 5 Paesi aderenti (Italia, Francia, Spagna, Grecia, Turchia) e ha consentito anche la creazione di una piattaforma dedicata, che sarà a disposizione gratuita delle imprese per tre anni: http://mind.prismsrl.it/it/. Nell’allegare la brochure di MIND, invitiamo quanti interessati a partecipareall’incontro del 18 settembre prossimo, dove sarà illustrato in dettaglio il progetto e forniti dettagli sul portale ed i servizi cui le aziende possono accedere.

Allegato

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WORLD TOURISM UNESCO 2017: Siena 22-24 Settembre – Avviso a manifestare interesse

L’Ente Provinciale per il Turismo di Napoli sta curando la partecipazione della Regione Campania al WTU World Tourism Unesco 2017, evento fieristico annuale dedicato alle città e ai siti patrimonio mondiale Unesco, che si terrà presso il complesso Museale di Santa Maria della Scala di Siena dal 22 al 24 settembre 2017.

In data 22 settembre 2017 si terrà il Workshop B2B Unesco specializzato su: turismo responsabile, sostenibile, rivolto ai Siti Patrimonio Mondiale Unesco e delle Eccellenze turistiche e culturali.

Gli operatori turistici campani interessati ad essere accreditati per il Workshop dovranno far pervenire istanza redatta secondo le modalità indicate nell’avviso in allegato, esclusivamente via PEC al seguente indirizzo [email protected]entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 18 settembre 2017.

Per tutte le informazioni di dettaglio sull’iniziativa, è possibile collegarsi al seguente link: http://www.wtunesco.com/it/.

Per eventuali ulteriori delucidazioni, è possibile contattare l’Ente Provinciale per il Turismo di Napoli al numero 081. 4107211.

Allegati

offerta (1)

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Ambiente: terre e rocce da scavo: in vigore il nuovo di DPR di riordino e semplificazione

Segnaliamo che il 22 agosto è entrato in vigore il “Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell’articolo 8 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164” (DPR 13 giugno 2017, n.120), pubblicato nella Serie Generale n. 183 della Gazzetta Ufficiale del 7 agosto 2017.

Le misure approvate dal Governo, che recepiscono diverse proposte del mondo imprenditoriale, affrontano infatti gli aspetti più critici della materia con l’obiettivo di migliorare la tutela delle risorse ambientali e, al contempo, fornire certezza agli operatori anche attraverso la semplificazione della disciplina e la riunificazione in un unico provvedimento delle diverse norme in materia.
Più in dettaglio, il provvedimento è strutturato con l’obiettivo di riordinare e semplificare la disciplina inerente la gestione delle terre e rocce da scavo (art. 1), con particolare riferimento:
a) alla gestione delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti (Titolo II), ai sensi dell’articolo 184-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, provenienti da cantieri di grandi dimensioni (Capo II), di piccole dimensioni (Capo III) e di grandi dimensioni non assoggettati a VIA o a AIA, compresi quelli finalizzati alla costruzione o alla manutenzione di reti e infrastrutture (Capo IV), nonché le disposizioni comuni ad esse applicabili (Capo I);
b) alla disciplina del deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti (Titolo III);
c) all’utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti (Titolo IV);
d) alla gestione delle terre e rocce da scavo nei siti oggetto di bonifica (Titolo V).
A tali disposizioni specifiche si aggiungono disposizioni a carattere generale (Titolo I), quali l’introduzione di ulteriori definizioni rispetto a quelle contenute negli artt. 183 e 240 del D.Lgs. 152/06 e le esclusioni, nonché (Titolo VI), norme che regolano il transitorio e le abrogazioni della precedente disciplina (DM n. 161/2012, art. 184-bis, comma 2-bis, D.Lgs. 152/06, artt. 41, comma 2 e 41bis dl n. 69/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. 98/13). A tale ultimo riguardo, si segnala, in particolare, che il Regolamento prevede che i progetti per i quali alla data di entrata in vigore del provvedimento in commento è in corso una procedura ai sensi della normativa previgente restano disciplinati dalle relative disposizioni. Per tali progetti, tuttavia, è fatta comunque salva la facoltà, per l’impresa interessata, di presentare, entro centottanta giorni decorrenti dal 22 agosto, gli adempimenti semplificati previsti dalla nuova disciplina.
Di notevole importanza è l’eliminazione di autorizzazioni preventive, attraverso la previsione di un modello di “controllo ex post”, basato su meccanismi di autocertificazione da parte degli operatori (sia per le cd. “grandi opere” che per i cantieri di dimensioni ridotte) e sul rafforzamento del sistema dei controlli, eliminando il precedente sistema di “controllo preventivo”, che prevedeva, di contro, un iter amministrativo ad hoc per il rilascio di autorizzazioni alla gestione delle terre e rocce da scavo. L’obiettivo della norma è di evitare i lungi tempi di attesa riscontrati con la normativa vigente. Dai rilievi effettuati con riferimento alla disciplina previgente, è emerso, infatti, che i tempi di attesa delle suddette autorizzazioni hanno oscillato dai 6 ai 18 mesi, ma in diversi casi si sono superati i 2 anni di attesa per avere l’assenso alla gestione delle terre e rocce da scavo come sottoprodotti.
Il Regolamento prevede anche la possibilità di un’interazione tra imprese e Amministrazioni deputate ai controlli prevedendo che, fin dalla fase di predisposizione del piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, le prime possano confrontarsi con le Agenzie regionali e provinciali di protezione ambientale per le preliminari verifiche istruttorie e tecniche, anticipando lo svolgimento dei controlli previsti per legge.
Ulteriori semplificazioni riguardano:
a) l’unificazione e semplificazione degli adempimenti previsti per il trasporto fuori dal sito delle terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti. In particolare, si prevede l’eliminazione dell’obbligo della comunicazione preventiva all’autorità competente relativa ad ogni trasporto avente ad oggetto terre e rocce da scavo qualificate sottoprodotti e generate nei cantieri di grandi dimensioni, nonché l’unificazione e la semplificazione degli adempimenti correlati all’obbligo di comunicare l’avvenuto utilizzo delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti;
b) la definizione puntuale delle condizioni per l’utilizzo, all’interno di un sito oggetto di bonifica, delle terre e rocce ivi scavate, nonché l’individuazione di procedure uniche per gli scavi e la caratterizzazione dei terreni generati dalle opere da realizzare nei siti oggetto di bonifica;
c) la disciplina specifica per il deposito temporaneo dei rifiuti costituiti da terre e rocce da scavo, che quindi comporterà per l’operatore una gestione separata e semplificata di tali rifiuti rispetto a quelli gestiti ai sensi dell’art. 183 comma 1 lett. bb);
d) le misure dirette a superare anche eventuali situazioni di inerzia da parte dell’amministrazione.
Le disposizioni sono rivolte ad una platea particolarmente vasta, poiché le misure descritte riguardano sia le imprese che operano nel settore delle costruzioni, sia quelle interessate alla realizzazione e gestione di infrastrutture/reti e impianti produttivi, anche sui siti oggetto di bonifica.
Nel medio e lungo periodo l’intervento consentirà sia di rafforzare la competitività delle imprese che la tutela dell’ambiente attraverso:
a) la riduzione dei costi connessi all’approvvigionamento di materia prima dovuta ad un maggiore ricorso all’utilizzo delle terre e rocce come sottoprodotti;
b) la riduzione dell’utilizzo di materiale di cava;
c) la riduzione del ricorso allo smaltimento in discarica.




Ambiente: Classificazione rifiuti – convertito in legge Decreto recante “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”

Segnaliamo che il Decreto in oggetto è stato convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 123 del 3 agosto, pubblicata nella Serie Generale n. 188 della Gazzetta Ufficiale del 12/08/2017.

 

In particolare, il Parlamento ha ritenuto di confermare la disposizione in materia di classificazione (attraverso la modifica alla premessa dell’allegato D alla Parte IV del D.Lgs. 152/06), con l’obiettivo di allineare la procedura nazionale alla normativa di riferimento a livello comunitario. Di conseguenza, non sono da prendere in considerazione le restanti parti dell’allegato D, laddove eventualmente incompatibili con la disciplina europea.

Si riporta qui di seguito la norma approvata in sede di conversione, nella quale è stato aggiunto anche il riferimento al Reg. (UE) 2017/997 (cfr. nostra comunicazione del 22 agosto):

 

***
Art. 9

Misure urgenti ambientali in materia di classificazione dei rifiuti

1. I numeri da 1 a 7 della parte premessa all’introduzione dell’allegato D alla parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono sostituiti dal seguente: «1. La classificazione dei rifiuti è effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente codice CER ed applicando le disposizioni contenute nella decisione 2014/955/UE e nel regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione, del 18 dicembre 2014, nonché nel regolamento (UE) 2017/997 del Consiglio, dell’8 giugno 2017».