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AGEVOLAZIONI – BANDO PROGETTI DI R&S RICONVERSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE VERSO UN MODELLO DI ECONOMIA CIRCOLARE” – TIPOLOGIA INVESTIMENTI AMMISSIBILI E MEMO WEBINAR 21 LUGLIO PV ORE 15.30
Ricordiamo che domani martedì 21 luglio, dalle ore 15.30 alle ore17.30, si terrà il webinar dedicato al bando del Ministero dello Sviluppo Economico che prevede agevolazioni per progetti di R&S nell’ambito dell’economia circolare, di cui abbiamo dato notizia con specifica news.
Al webinar, organizzato da Confindustria, interverrà Antonio Martini del Mise.
Per partecipare è necessario, prendere visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali allegata e iscriversi entro il 20 luglio, accedendo al seguente link: https://confindustria-it.zoom.us/webinar/register/WN_x086H_XhSaSaRK-DpzNxlA
Di seguito, riportiamo le caratteristiche di questa misura del MiSE che sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative e sostenibili, al fine di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse abbia una maggiore durata e la produzione di rifiuti sia ridotta al minimo.
In particolare, vengono supportati i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese, anche in partenariato tra loro o con organismi di ricerca, di importo non inferiore a 500mila euro e non superiore a 2 milioni di euro, nei diversi settori dell’economia circolare individuati dal bando.
Il decreto 11 giugno 2020 stabilisce i criteri, le condizioni e le procedure per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni. Successivamente sarà pubblicato il decreto direttoriale di apertura dei termini per la presentazione delle domande.
Soggetti beneficiari
Le agevolazioni sono rivolte alle imprese e ai centri di ricerca che:
- sono iscritte nel Registro delle imprese;
- operano in via prevalente nel settore manifatturiero o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere;
- hanno approvato e depositato almeno due bilanci;
- non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente.
I beneficiari possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, previa indicazione del soggetto capofila. In caso di progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.
Programmi di investimento ammissibili
Per essere ammessi alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500mila euro e non superiori ai 2 milioni ed avere una durata compresa tra 12 e 36 mesi;
- prevedere attività di ricerca e sviluppo, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali Key Enabling Technologies (KETs), relative a:
– innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
– progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
– sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
– strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
– sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati e sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
AGEVOLAZIONI/CREDITO D’IMPOSTA PER LA PARTECIPAZIONE DI PMI A FIERE INTERNAZIONALI. RIMBORSO ANCHE PER LE FIERE ANNULLATA CAUSA EMERGENZA SANITARIA DA COVID-19
L’art. 49 del Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 (cd. Decreto Crescita) ha introdotto il credito d’imposta per la partecipazione di PMI a fiere internazionali, poi prorogato per il 2020, data la mancata pubblicazione del decreto attuativo, dalla Legge di Bilancio 2020. Successivamente, in fase di emergenza da Covid-19, il DL 23/2020 cd Liquidità, con l’art. 12-bis, ha previsto che l’agevolazione sia riconosciuta, per il 2020, anche per le spese derivanti da fiere che sono state annullate a causa dell’emergenza sanitaria, riconoscendo in sostanza un rimborso alle imprese per la mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali internazionali.
La misura agevolativa è rivolta esclusivamente alle PMI italiane, esistenti alla data del 1° gennaio 2019, e riconosce un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute per la partecipazione a fiere internazionali di settore, che si svolgono in Italia o all’estero, fino ad un massimo di 60.000 euro.
In particolare, secondo la disciplina istitutiva della misura, risultano essere agevolabili le spese:
– per l’affitto degli spazi espositivi;
– per l’allestimento dei medesimi spazi;
– per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione.
Il beneficio verrà assegnato fino all’esaurimento dell’importo massimo stanziato che, per effetto delle modifiche apportate nella legge in commento, ammonta a 10 milioni per il 2020 e 5 milioni per il 2021.
Il riconoscimento del credito è subordinato al rispetto delle condizioni e dei limiti dei della normativa UE in tema di aiuti de minimis.
Il Decreto crescita prevedeva l’emanazione di un decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze che definisse le disposizioni applicative della misura con riguardo, in particolare, alle spese ammissibili, alle procedure per l’ammissione al beneficio, all’elenco delle manifestazioni fieristiche e al recupero nel caso di illegittimo utilizzo del credito. Ad oggi, il decreto non è ancora stato pubblicato. Sarà nostra cura informarvi non appena il provvedimento sarà promulgato.
