Certificati di forza maggiore – Circolare del MISE

Il MISE ha diramato a Unioncamere, CCIAA e Associazioni imprenditoriali, una Circolare (in allegato) sulla possibilità, per le stesse Camere, di rilasciare alle imprese dichiarazioni sullo stato di emergenza conseguente all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e sulle restrizioni imposte dalla Legge per il contenimento dell’epidemia.

Tali dichiarazioni saranno rilasciate in lingua inglese e con riferimento ai contratti con controparti estere, affinché le imprese possano esibirle a queste ultime per giustificare l’impossibilità di assolvere nei tempi agli obblighi contrattuali già assunti, per motivi imprevedibili e indipendenti dalla volontà e capacità aziendale.
La Circolare fa seguito alla richiesta di Confindustria di favorire, in linea con le prassi seguite in altri ordinamenti stranieri, compresi alcuni Stati membri dell’Ue (es. Austria), il rilascio di certificati di forza maggiore da parte delle Camere di Commercio.

Si tratta di un primo importante intervento assunto a legislazione vigente, che testimonia l’attenzione del Ministero sulla problematica. Al fine di ampliare il perimetro delle dichiarazioni camerali e valorizzare il riconoscimento della forza maggiore nell’esecuzione dei contratti, stiamo intervenendo anche nell’iter di conversione del DL Cura Italia, sostenendo un emendamento che attribuisce espressamente alla CCIAA la competenza a rilasciare i certificati alle imprese impossibilitate – anche temporaneamente – all’adempimento, a prescindere dalla natura (nazionale o internazionale) del contratto
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Decreto MISE – modifica codici ATECO DPCM 22 marzo

Alleghiamo il testo del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, approvato ieri 25 marzo, che sostituisce la lista dei codici ATECO presente nel DPCM del 22 marzo.

Le aziende, i cui codici Ateco non sono inseriti nel nuovo elenco, ma rientrano in una delle condizioni indicate dal DPCM del 22 marzo all’art. 1 comma 1 lettere d; g;  h, possono  inoltrare apposita comunicazione (lettere d e g)/richiesta di autorizzazione (lettera h) al Prefetto di Salerno utilizzando i moduli in allegato.
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DM-MiSE-25-03-20.pdf.pdf
COMUNICAZIONE_d_g_DPCM_22.3.2020_mod1
AUTORIZZAZIONE_h_DPCM_22.3.2020_mod2



Emergenza COVID-19/CREDITO e SOSTEGNO alla liquidità delle PMI: richieste di chiarimenti inoltrate al Ministero Economia e Finanze su applicazione misure DL 18/2020

In riferimento alle numerose criticità applicative e procedurali, relative all’operatività delle misure a sostegno della liquidità delle imprese, introdotte dal DL 18/2020, informiamo che Confindustria ha inoltrato al Ministero Economia e Finanze un elenco di punti, sottolineando la necessità e l’urgenza di ulteriori chiarimenti, rispetto a quelli già pubblicati dallo stesso MEF sul proprio sito lo scorso 22 marzo.

 

Ciò al fine di accelerare l’applicazione della moratoria dei finanziamenti e dare immediato sollievo alle imprese.

 

Riportiamo di seguito l’elenco delle questioni poste all’attenzione del Ministero e ci riserviamo di aggiornarvi non appena perverranno indicazioni.

 

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  • E’ necessario che il Ministero predisponga un fac-simile del modello con cui le imprese devono comunicare che intendono avvalersi delle opportunità della sospensione e soprattutto dell’autocertificazione con la quale dichiarano di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19. Con riferimento a quest’ultima, sarebbe peraltro necessario chiarire che le banche non sono tenute ad effettuare alcun tipo di verifica o controllo: in assenza di questa indicazione esplicita vi è infatti il rischio che il meccanismo venga fortemente rallentato e perda il necessario carattere automatico.

 

  • La norma non specifica quali siano le modalità operative che le banche dovranno adottare per le sospensioni. In particolare, per la sospensione di mutui e finanziamenti rateali (incluso il leasing), come dovrà essere modificato il piano di rimborso del finanziamento? A nostro giudizio ciò dovrebbe avvenire attraverso uno slittamento in avanti del piano di rimborso, onde evitare che, lasciando invariata la durata del piano di rimborso, alla ripresa dei pagamenti le rate vengano aumentate.

 

  • In caso di anticipi su fatture, la norma fa riferimento ai “crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, a quella di pubblicazione del decreto”. Cosa succede in caso di anticipi su crediti maturati nel periodo compreso tra tale data e il 30 settembre 2020?

 

  • Cosa succede in caso le imprese optino per la sospensione anche della quota interessi? La norma prevede espressamente l’assenza di nuovi e maggiori oneri per entrambe le parti, le imprese e le banche. In che modo sarà consentito alla banca di neutralizzare il costo relativo alla mancata remunerazione del capitale impiegato corrispondente alle rate non pagate per il periodo della sospensione?

 

  • Nelle disposizioni dell’articolo 56, comma 2, lettere a), b) e c), riteniamo vada compresa ogni forma tecnica di finanziamento esistente. Si tratta tuttavia di un punto sul quale abbiamo ricevuto moltissimi quesiti e sarebbe opportuno che ciò fosse espressamente confermato.

 

  • Le disposizioni dell’articolo 56 si applicano all’accezione allargata di MPMI di cui alla Raccomandazione comunitaria 2003/361/CE? Devono quindi essere escluse quelle che appartengono a gruppi di dimensioni più grandi o che, in generale, in ragione di connessioni con altre imprese superano le soglie di totale di bilancio, dipendenti e fatturato previste dalla stessa Raccomandazione?

 

  • La moratoria potrà riguardare anche la sola quota interessi se la quota capitale è stata già sospesa sulla base di altri accordi, quali l’Accordo per il credito 2019 tra ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese?

 

  • E’ corretto ritenere che la sospensione dei pagamenti relativa ai finanziamenti ai quali si applica la moratoria possa essere applicata anche in via retroattiva con riferimento alle rate scadute e non pagate dopo il 17 marzo 2020 (data di pubblicazione del decreto)?

 

  • Stando ai chiarimenti pubblicate sul sito del MEF, la moratoria di legge può essere concessa anche se si è già chiesta un’altra moratoria nei 24 mesi precedenti. Se invece si richiede per la prima volta la moratoria di legge ai sensi dell’art. 56, dopo la conclusione dei suoi termini si può richiedere una moratoria alla banca per esempio ai sensi dell’Accordo per il Credito 2019?

 

  • La misura prevista dall’art. 56, comma 2, lettera a) è applicabile fino all’importo delle somme accordate dalla banca; cosa succede con le altre eventuali linee di credito attive presso la banca? Possono essere utilizzate come tali e quindi come liquidità per l’impresa o dovranno compensare gli eventuali insoluti che non sono stati revocati

 

  • Fermo che le operazioni indicate di seguito possono essere rinegoziate e garantite dal Fondo di Garanzia per le PMI a condizione che sia erogato del credito aggiuntivo, dal dettato della norma non si evince la possibilità di un periodo di rientro graduale delle eventuali posizioni non revocate. Ma va evitato il rischio che al termine del periodo di sospensione sia richiesto il rientro immediato, al fine di evitare che imprese che si stanno riprendendo possano essere penalizzate. Analoga riflessione andrebbe fatta per i finanziamenti bullet che scadano a fine settembre 2020.

 

  • Le disposizioni dell’articolo 56 si applicano anche ai crediti ceduti alle società di cartolarizzazione?

 

  • Se le esposizioni del debitore vengono classificate come deteriorate successivamente al 17 marzo 2020 (data di pubblicazione del decreto), la sospensione può applicarsi lo stesso?

 

  • Va esplicitato che ai fini della sospensione dei finanziamenti agevolati – che deve riguardare ogni forma di finanziamento agevolato, inclusi, a titolo di esempio, quelli per le imprese danneggiate da eventi sismici – vale il principio del silenzio assenso.



Emergenza COVID -19: Attivazione casella di posta EMERGENZA CIRCOLAZIONE MERCI

Alla luce delle tante segnalazioni che la Task Force Coronavirus di CONFINDUSTRIA sta ricevendo in tema di problematiche ai confini e restrizioni al traffico merci, è stata creata una mail dedicata:

[email protected]  finalizzata a ricevere segnalazioni dale imprese associate esclusivamente in tema di misure restrittive per la circolazione delle merci e problemi ai confini (intra/extra UE).

Speriamo in questo modo di riuscire a prestare un’assistenza ancora più tempestiva alle aziende anche attraverso i nostri canali con le istituzioni europee.

Vi invitiamo ad indirizzare pertanto su [email protected] tutte le richieste su questa tematica, tenedoci in copia ([email protected]).




Emergenza Covid-19/Ambiente: Avviso dell’UOD Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti Salerno – Regione Campania

Informiamo che sul sito dell’UOD  Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti – Salerno della Regione Campania è stato pubblicato il seguente avviso, che rinvia adempimenti termini e scadenze di competenza.

AVVISO – EMERGENZA CORONA VIRUS

Considerato che il decreto legge 18/2020 (c.d. decreto legge Cura Italia), all’ art. 103, titolato “Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza”, dispone che:

“1.Ai fini del computo dei termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi, relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi su istanza di parte o d’ufficio, pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data, non si tiene conto del periodo compreso tra la medesima data e quella del 15 aprile 2020.”

Si comunica che per i privati o le Ditte che debbano far partire o intervenire in un procedimento, l’eventuale mancato rispetto delle tempistiche procedimentali ordinarie, nel periodo emergenziale indicato, è scusato e non può generare decadenze o inadempimenti.

La U.O.D. 50-17-09 – Autorizzazioni ambientali e rifiuti Salerno, adotta ogni misura organizzativa idonea ad assicurare comunque la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti, con priorità per quelli da considerare urgenti, anche sulla base di motivate istanze degli interessati.

L’avviso riscontra anche una nostra richiesta di supporto  alle imprese in questo momento emergenziale




Emergenza Covid-19/Ambiente: sospensione dei termini per la presentazione della documentazione relativa alle autorizzazioni alla ricerca idrica, alle concessioni di derivazione di acqua pubblica ed alle derivazioni d’acqua ad uso domestico – Avviso

Segnaliamo che l’Amministrazione provinciale di Salerno, causa emergenza epidemiologica da COVID19, ha disposto, con avviso, la sospensione dei termini assegnati per la presentazione della documentazione relativa ai procedimenti di:

– Autorizzazione alla ricerca idrica mediante trivellazione di pozzo;

– Concessione di piccola derivazione di acqua pubblica;

– Deposito degli atti per le derivazioni d’acqua ad uso domestico.

La nuova data di decorrenza dei termini sarà successivamente comunicata.

Vi terremo aggiornati.




CONFINDUSTRIA SALERNO. COMUNICAZIONE ORGANIZZAZIONE UFFICI

UFFICI CONFINDUSTRIA SALERNO CHIUSI AL PUBBLICO – SEMPRE ATTIVI TELEFONO, CELLULARE ED E-MAIL

A seguito delle ulteriori disposizioni e raccomandazioni di cui al DPCM del 22 marzo 2020, sono sospese fino al prossimo 3 aprile, salvo proroghe, le attività di contatto diretto con l’esterno e di accesso fisico agli uffici di Confindustria Salerno.

Tutto il personale sarà operativo e sempre raggiungibile sia telefonicamente che a mezzo mail.

Invitiamo a consultare il nostro sito  www.confindustria.sa.it (https://www.confindustria.sa.it/confindustria/struttura-organizzativa ) per i recapiti di uffici e funzionari di riferimento relativamente all’ambito tematico di interesse.

Continueremo ad inviare tutti gli opportuni aggiornamenti a mezzo mail, comunicazioni ad hoc, newsletter dedicata “EMERGENZA COVID-19”: RIEPILOGO AGGIORNAMENTI”, nonché attraverso il nostro sito internet e i canali social.

 

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news del 12 marzo 2020

Comunichiamo che – a seguito delle disposizioni e raccomandazioni di cui al DPCM dell’11 marzo 2020, sono sospese da oggi, 12 marzo e fino al prossimo 25 marzo, salvo proroghe, le attività di contatto diretto con l’esterno e di accesso fisico di persone – eccetto i dipendenti ed il Legale Rappresentante – agli uffici di Confindustria Salerno. In sede resta un un nucleo ristretto, mentre per gli altri dipendenti si è fatto ricorso allo smart working.

Tutto il personale, pertanto, resta operativo e raggiungibile telefonicamente ed a mezzo mail. Vi invitiamo a consultare il nostro sito www.confindustria.sa.it (https://www.confindustria.sa.it/confindustria/struttura-organizzativa) per i recapiti di uffici e funzionari di riferimento relativamente all’ambito tematico di interesse.

Oltre al sito, potete seguirci sui nostri canali social, che saranno puntualmente aggiornati.

Continueremo a garantire il nostro supporto, anche attraverso le comunicazioni dedicate e le newsletter.




Emergenza COVID-19/FAQ al DPCM 22/03/2020

Alleghiamo un elenco di prime FAQ elaborato da Confindustria al fine di supportare le imprese nella corretta interpretazione del DPCM del 22 marzo. In considerazione delle numerose richieste informative delle aziende e inoltrate dalle Associazioni Industriali alla Confederazione, l’elenco sarà aggiornato costantemente.

 

Il documento, al fine di agevolare la lettura della tabella allegata al DPCM, riepiloga in apertura i criteri di composizione della Classificazione Ateco 2007

Allegato

FAQ+-+DPCM+22+marzo+2020 (1)




Emergenza COVID-19/ENERGIA Pubblicato dal Gestore Servizi Energetici l’elenco dei procedimenti amministrativi prorogati

In riferimento a quanto anticipato ieri, il GSE ha pubblicato il comunicato stampa sulla gestione delle proroghe alla luce dell’emergenza COVID 19.

 

In allegato, l’elenco dei procedimenti amministrativi prorogati

DL CuraItalia_Sospensione termini procedimenti.pdf.pdf




AUTOTRASPORTO: comunicazione per l’implementazione delle “green lanes” UE

La Commissione europea ha adottato la comunicazione per l’implementazione delle “green lanes”, secondo le linee guidate pubblicate lo scorso 16 marzo.

La comunicazione dispone, in particolare, che i valichi di frontiera principali della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) devono avere un tempo di attraversamento di massimo 15 minuti, senza alcuna differenza tra le tipologie di merci. E’ richiesto agli Stati Membri di sospendere qualsiasi restrizione al traffico e di ridurre al minimo la documentazione necessaria ai trasportatori. Sono invitati, inoltre, ad allinearsi alle norme anche gli Stati limitrofi non aderenti all’Unione (Regno Unito, EEA, Svizzera, Balcani occidentali).

Per l’implementazione, è prevista la creazione di una piattaforma comune e coordinata dalla Commissione europea, per cui è designato un «national contact point » per ogni Stato membro.
Per l’Italia è stato designato Luca Di Gianfrancesco, Consigliere diplomatico del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La comunicazione in allegato riporta anche una mappa dettagliata delle reti TEN-T e dei principali valichi di frontiera dove applicare le « green lanes ». Il secondo allegato propone alcune raccomandazioni specifiche per lo svolgimento dei controlli sui trasportatori, a cui Confindustria ha contributo informalmente suggerendo con delle best practices del nostro protocollo firmato con le parti sociali il 14 marzo scorso. Infine il terzo allegato propone un modello di certificato per i lavoratori del trasporto internazionale, che dovrebbe agevolare la verifica delle informazioni sui soggetti in transito.

Allegato

2020-03-23-communication-green-lanes_en-implementation (2)