Piano Export Sud: Incontri tra startup, parchi tecnologici, centri di eccellenza, università con controparti croate. Zagabria, 19/20 marzo pv  

L’Ice-Agenzia, nell’ambito del Progetto Export Sud 2, organizza dal 19 al 20 marzo 2019, a Zagabria un workshop tra startup, parchi tecnologici, centri di eccellenza e università delle suddette regioni e controparti croate per favorire le collaborazioni tra i due paesi.

La Croazia sta attraversando un periodo di forte crescita nel settore ICT, grazie alla politica governativa denominata “ICT – Croazia nel XXI secolo” che a partire dal 2002 ha varato un programma che prevede una massiccia azione di informatizzazione in tutti i contesti, compreso quello delle strutture pubbliche locali.

L’iniziativa di Zagabria mira allo scambio di idee, prodotti e tecnologie per consentire alle regioni meno sviluppate e a quelle in transizione di incontrare e presentarsi alla platea di addetti ai lavori locali.

La partecipazione è gratuita.

La scadenza per le adesioni è fissata per del 15 febbraio p.v. attraverso la compilazione del form on line disponibile al link https://goo.gl/forms/SXaYJzlacqmTHu6s1

Tutti i dettagli nella circolare allegata.

Allegati

Circolare_Adesione _28.1.19 prot.9352




Attuazione Patto della Fabbrica: Accordo in materia di salute e sicurezza – revisione Accordo 22 giugno 1995

Come noto il 12 dicembre 2018, Confindustria e CGIL, CISL, UIL, nell’ambito del percorso di attuazione del Patto della Fabbrica del 9 marzo 2018, hanno sottoscritto un Accordo generale sulla salute e sicurezza, riportato in allegato.

Uno dei punti di forza di tale documento è il nuovo Accordo interconfederale sulla rappresentanza e pariteticità in materia di salute e sicurezza.

L’analisi dell’Accordo, redatta dal nostro Sistema centrale, è disponibile nel documento allegato.

Si riportano inoltre in sintesi gli altri contenuti dell’accordo.

  1. INAIL – Un nuovo modello di assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, un protocollo d’intesa tra Inail e parti sociali e il ruolo nel SINP

La recente vicenda della modalità con le quali il Parlamento ha scelto di finanziare l‘aggiornamento della tariffa dei premi, sottraendo risorse alla prevenzione, costituisce solo l’ultima rilevante conferma che l’attuale sistema di assicurazione sociale contro gli infortuni e le malattie professionali è regolato in modo inappropriato e contraddittorio.

L’esigenza di assicurare un disegno organico di riforma ha indotto le parti a condividere alcuni punti sui quali proporre congiuntamente soluzioni al legislatore.

Si tratta dei punti essenziali che regolano la vita dell’Istituto: dalla Governance, ai premi, alle prestazioni, alla gestione economica e finanziaria, alla vigilanza.

Tra le previsioni inerenti il miglioramento delle prestazioni, un punto riguarda la riduzione al contenzioso anche mediante il coinvolgimento del medico competente. Come noto, il datore di lavoro conosce gli esiti del riconoscimento di infortuni e malattie professionali solamente al momento dell’addebito dei relativi oneri. Solo in tale momento, quindi, può esperire i rimedi amministrativi e giudiziari previsti dall’ordinamento. Il suo mancato coinvolgimento nelle fasi di valutazione della domanda da parte dell’Inail determina, quindi, il potenziale insorgere di un contenzioso. L’accordo evidenzia la condivisione della esigenza di coinvolgere il medico competente dell’azienda nella procedura di valutazione da parte dell’Inail.

Il punto inerente gli indennizzi mutualistici a favore delle vittime dell’amianto è riferito al Fondo, richiamato in altra parte dell’accordo, destinato a supportare gli indennizzi alle vittime dell’amianto che le parti regoleranno in seguito, nell’intenzione di mutualizzare l’onere e ridurre il contenzioso civile in questa materia.

Il secondo punto relativo all’Inail fa riferimento alla adozione di un protocollo d’intesa tra le parti sociali stipulanti e l’Inail – quale base per l’introduzione di un tavolo permanente di collaborazione – relativo, in particolare, alla conoscenza dei dati su infortuni e malattie professionali, quale strumento condiviso per approfondire le conoscenze dei fenomeni e proporre le conseguenti azioni necessarie.

Il terzo punto che riguarda l’Inail è relativa ad un maggior coinvolgimento delle parti sociali nella organizzazione di questo sistema conoscitivo, nel dovuto rispetto della privacy.

  1. Miglioramento del quadro normativo e interventi sul D.lgs. n. 81/2008

Si tratta di due punti di particolare rilievo politico dell’accordo. Le parti, infatti, hanno condiviso l’esigenza, non solo di completare l’attuazione del D.lgs. n. 81/2008, ma anche quella di intervenire sul medesimo testo di legge per introdurre integrazioni e correttivi sostanziali, oltre che al livello di semplificazione formale.

Particolare attenzione (evidenziata anche nel punto 5) andrà orientata alle modalità tradizionali di accadimento degli infortuni (cadute dall’alto, ribaltamento dei mezzi agricoli, infortuni stradali, ambienti confinati), ma anche alle nuove forme di lavoro (es. lavoro agile) ed ai temi dell’organizzazione (coordinamento e cooperazione) negli appalti.

Una importanza centrale potrebbe essere assunta dalla Strategia nazionale, quando essa (e secondo le modalità) in cui verrà adottata dallo Stato italiano.

Le parti hanno condiviso i temi della esigenza di determinatezza e tassatività di molte delle fattispecie previste dal D.lgs. n. 81/2008, tali da determinare oneri impropri per le imprese. Osservazioni critiche che riguardano anche alcune interpretazioni giurisprudenziali, che mal si coniugano con le esigenze di certezza e chiarezza proprie del diritto penale.

Nella conferma dell’impianto generale del D.lgs. n. 81/2008, le parti hanno quindi evidenziato alcuni punti di particolare rilievo.

  1. Applicazione senza deroghe di tutti i principi costituzionali del diritto penaleattraverso disposizioni che consentano, per tassatività e determinatezza, di conoscere ex ante puntualmente i ruoli, gli obblighi e le responsabilità definiti nel D.lgs. n. 81/2008.

Va rilevato che tale esigenza – condivisa tra le parti – trova la sua ultima eco nella sentenza della Corte costituzionale n. 115 del 31 maggio 2018, di cui si riporta lo stralcio centrale: “la sentenza enfatizza la necessità che le scelte di diritto penale sostanziale permettano all’individuo di conoscere in anticipo le conseguenze della sua condotta, in base al testo della disposizione rilevante, e, se del caso, con l’aiuto dell’interpretazione che ne sia stata fatta dai giudici (paragrafo 56). Perlomeno nei paesi di tradizione continentale, e certamente in Italia, ciò avvalora (finanche in seno al diritto dell’Unione, in quanto rispettoso dell’identità costituzionale degli Stati membri) l’imprescindibile imperativo che simili scelte si incarnino in testi legislativi offerti alla conoscenza dei consociati. Rispetto a tale origine nel diritto scritto di produzione legislativa, l’ausilio interpretativo del giudice penale non è che un posterius incaricato di scrutare nelle eventuali zone d’ombra, individuando il significato corretto della disposizione nell’arco delle sole opzioni che il testo autorizza e che la persona può raffigurarsi leggendolo.

Il principio di determinatezza ha una duplice direzione, perché non si limita a garantire, nei riguardi del giudice, la conformità alla legge dell’attività giurisdizionale mediante la produzione di regole adeguatamente definite per essere applicate, ma assicura a chiunque «una percezione sufficientemente chiara ed immediata» dei possibili profili di illiceità penale della propria condotta (sentenze n. 327 del 2008 e n. 5 del 2004; nello stesso senso, sentenza n. 185 del 1992)”.

  1. L’individuazione di obblighi meramente formaliche introducono oneri impropri senza alcuna efficacia prevenzionale i vista del loro superamento.
  2. La necessità, sul tema della formazione, di realizzazione un sistema omogeneo sul piano nazionale, integrando lo strumento dell’Accordo Stato-Regioni (di matrice costituzionale) con un ruolo della Commissione consultiva permanente per l’elaborazione di indirizzi uniformi e vincolanti sul piano nazionale. Sul tema le parti tornano nel punto 9, laddove evidenziano la necessità di rivedere tutti gli accordi Stato-Regioni in logica di uniformità e semplicità, anche attraverso la partecipazione ad un tavolo con Stato e Regioni, seguendo, in questo senso, una proposta avanzata dalle Regioni.
  3. Sul tema della sorveglianza sanitaria, le parti confermano che essa va svolta nei casi e secondo le disposizioni previste dal D.lgs. n. 81/2008, così sgombrando il campo (per quanto le concerne) alla visione di un ruolo generalista del medico competente, che si spinga anche al di fuori delle competenze specificamente disciplinate nel D.lgs. n. 81/2008.

Sempre su questo versante, le parti confermano le criticità contenute negli accordi Stato-Regioni sulla sorveglianza su alcool e droga (assunzione e dipendenze) confermando il proprio orientamento espresso in un apposito documento comune, quale proposta di lavoro.

  1. Sul tema delle malattie professionali, le parti hanno affrontato il delicato tema della concausalità, condividendo l’esigenza di ricondurre la responsabilità penale del datore di lavoro alle sole ipotesi in cui la componente lavoristica sia direttamente efficiente, in via esclusiva o prevalente, rispetto ad altri elementi, estranei alla disponibilità giuridica del datore di lavoro.

Questa esigenza nasce da una distorta applicazione del principio di equivalenza causale di matrice penale (mentre qui si verte in tema di riconoscimento di una malattia come causalmente legata la fattore lavorativo), evidenziata, in particolare, nelle Istruzioni del 16 febbraio 2006.

In tali istruzioni, l’Istituto ha evidenziato che va riconosciuta la natura professionale della malattia anche laddove “gli agenti patogeni lavorativi, non dotati di autonoma efficacia causale sufficiente a causare la malattia, concorrono con fattori extralavorativi, anch’ essi da soli non dotati di efficacia causale adeguata, e operando insieme, con azione sinergica e moltiplicativa, costituiscono causa idonea della patologia diagnosticata, quest’ultima è da ritenere di origine professionale”.

  1. L’importanza della cultura della sicurezza sin dalle prime fasi dell’istruzioneha formato oggetto di particolare attenzione, anche nel senso di semplificare e chiarire la disciplina relativa agli obblighi di salute e sicurezza nelle importanti fasi di alternanza scuola-lavoro.
  2. L’evoluzione delle modalità lavorative ed organizzative(ad es., Industria 4.0) costituiscono elementi di attenzione: per un verso, forme tradizionali ed eccessivamente complesse di gestione della sicurezza non si presentano più idonei (le parti fanno espresso riferimento alle procedure previste dalla normativa inerente gli ambienti confinati); per altro verso valutazioni in precedenza condotte (ad es. sullo stress lavoro correlato) possono non essere più adeguate, proprio per l’introduzione di modalità lavorative e strumentazioni (es., nuove tecnologie e criteri di organizzazione del lavoro), per cui vanno aggiornate (in quanto le nuove tecnologie esse potrebbero, ad esempio, ridurre o eliminare lavori  monotoni, pericolosi o ripetitivi, prima oggetto di valutazione).
  3. Il tema della vigilanzarichiede (ripreso anche, più puntualmente, nel successivo punto 4), secondo le parti, una rivisitazione in logica di uniformità ed efficacia, promuovendo forme di coordinamento forte tra gli organismi centrali e quelli periferici.

Sempre sul tema della vigilanza, le parti evidenziano che le competenze degli organi di controllo andrebbero meglio funzionalizzate alla prevenzione, dando applicazione alle norme che prevedono compiti di supporto, da finanziare con le rispese Inail per la prevenzione.

  1. Nuove modalità organizzative e di lavoro

Particolare attenzione viene dedicata alle innovazioni organizzative e delle modalità di lavoro.

Il venir meno del binomio spazio-tempo (es. lavoro agile). Con riferimento a questo specifico aspetto, le parti ritengono che la normativa non individui adeguatamente (come evidenziato anche negli ordini del giorno presentati al disegno di legge che anticipava la legge sul lavoro agile) i confini degli obblighi del datore di lavoro.

Con le evidenti limitazioni derivanti dalla natura pattizia delle indicazioni riportate nell’accordo, le parti ritengono che le peculiari modalità organizzative del lavoro agile consentano di applicare “esclusivamente” le disposizioni relative a formazione, informazione ed addestramento (teoricamente già rientranti nel normale percorso formativo ed informativo) ed alla sorveglianza sanitaria.

Ulteriori obblighi eventuali possono scaturire in relazione alla dotazione di eventuali dispositivi di protezione individuali o alla sicurezza delle attrezzature eventualmente consegnate.

Tali disposizioni formano oggetto della informativa annuale prevista dalla legge.

La indisponibilità giuridica dei luoghi nei quali il lavoratore sceglie di svolgere la propria attività rende inapplicabili tutte le altre norme (in particolare, come è evidente, quelle inerenti gli ambienti di lavoro).

Sul versante assicurativo, le parti hanno condiviso che il modello di riferimento dovrebbe essere simile – nei principi – a quello proprio dell’infortunio in itinere, laddove si conferma ovviamente la piena tutela per il lavoratore ma se ne mutualizzano gli oneri tra le imprese del settore, nell’impossibilità di attribuire alla singola azienda gli effetti economici negativi di eventi non riconducibili alla sua sfera di controllo prevenzionale ed alla sua disponibilità giuridica.

Particolare attenzione verrà riservata anche alle altre forme innovative di lavoro (dai riders al lavoro nei settori del digital alle nuove professioni svolte con mezzi e tecnologie innovative).

  1. Intese pregresse

L’accordo interconfederale ha costituito anche l’occasione per riconfermare l’attualità delle pregresse intese tra le parti.

Tra questi, quello sulla violenza e le molestie nel logo di lavoro, dai delicati confini tra aspetti lavoristici e di sicurezza sul lavoro.

  1. Reinserimento lavorativo e accomodamento ragionevole

Le parti hanno inteso prestare attenzione anche al tema delle relazioni tra sicurezza, il reinserimento lavorativo e l’accomodamento ragionevole.

Condividendo il finanziamento dell’Inail agli interventi di adeguamento del posto di lavoro, hanno evidenziato le criticità connesse alla estrema complessità del regolamento, che ha inciso negativamente anche sulle richieste da parte delle imprese.

Le parti hanno in particolare inteso evidenziare che il reinserimento deve trovare attuazione nel bilanciamento di interessi in termini di ragionevolezza e buona fede, secondo quanto evidenziato dalla giurisprudenza più recente.

Si richiama, ad esempio e a conferma di un consolidato filone giurisprudenziale interpretativo, Cass., 26 ottobre 2018, n. 27243, che – ripercorrendo le logiche che attualmente presiedono al reinserimento lavorativo – evidenzia il “bilanciamento degli interessi costituzionalmente protetti, della protezione dei soggetti svantaggiati e dell’interesse del datore di lavoro ad una collocazione del lavoratore inabile nella realtà organizzativa unilateralmente delineata dall’imprenditore stesso”.

In particolare, le parti hanno richiamato l’opportunità di verificare soluzioni come, ad esempio, modifiche contrattuali, il più possibile condivise, come l’adozione del part-time, nella consapevolezza condivisa (e già richiamata dalla Corte di Giustizia europea) che si tratta di possibili soluzioni da percorrere.

A questo proposito si ricorda la disposizione normativa contenuta nella recente legge di stabilità (l. n. 145 del 30 dicembre 2018, art. 1, comma 533) che disciplina in modo innovativo (prevedendo anche la corresponsione di parte della retribuzione al lavoratore da parte dell’Inail nella misura del 60% di quanto corrisposto da datore di lavoro) il tema del reinserimento lavorativo.

  1. Il Fondo per l’amianto

Il tema sociale delle malattie asbesto correlate (in particolare, il mesotelioma) è stato espressamente affrontato, e le parti si sono impegnate a riprendere il dialogo per concludere il percorso a suo tempo avviato per condividere l’Istituzione di un Fondo che, in sostituzione dell’attuale, fornisca delle prestazioni indennitarie (in via transattiva) alle persone colpite a queste particolari malattie, al fine di superare il contenzioso civile e assicurare, tempestivamente, prestazioni adeguate.

Allegati

Circolare accordo interconfederale 12.1.19 – rev.accordo 22.6.1995

20181212_Patto_per_la_fabbrica_-_salute_e_sicurezza_

 




Convegno “Bilancio di Sostenibilità – Linee guida e vantaggi. Presentazione primo Bilancio di Sostenibilità di A. Sada & Figli Spa”

Martedì 19 febbraio alle ore 10.30, nella sede di Confindustria Salerno,  avrà luogo il  Convegno “Bilancio di Sostenibilità – Linee guida e vantaggi” nel corso del quale sarà presentato il primo Bilancio di Sostenibilità dell’azienda A. Sada & Figli Spa.

Per motivi organizzativi, si prega di confermare la presenza all’indirizzo [email protected].

Allegati

INVITO_SADA




Manifestazione di interesse per l’offerta di prodotti tipici nell’ambito delle attività previste all’interno di “Spazio Campania”, lo showroom a Milano per le aziende del territorio campano. CANDIDATURE

Nell’ambito delle attività previste all’interno di “Spazio Campania” in Milano, è stato indetto avviso per la manifestazione di interesse finalizzata all’offerta di prodotti tipici eno-gastronomici del territorio regionale, da presentare nel corso delle iniziative previste dal programma promozionale della Regione Campania.

Spazio Campania – showroom a Milano per le aziende del territorio

Spazio Campania è uno spazio polivalente, con funzioni di showroom – che sarà inaugurato a Milano oggi, 8 febbraio, in Piazza Fontana – da destinare alla promozione e valorizzazione del tessuto economico, produttivo e culturale della Campania.

Il progetto, frutto di una partnership di programma tra la Regione Campania e Unioncamere Campania, intende creare occasioni di contatto tra il mercato nazionale e internazionale che ruota intorno alla metropoli lombarda e il sistema produttivo campano, attraverso la promozione delle tipicità enogastronomiche e artigianali e delle risorse paesaggistiche del territorio.

Lo show room permanente prevede, nel corso dell’anno, la programmazione di eventi a regia regionale, nonché iniziative organizzate direttamente dalle aziende (che possono beneficiare anche di voucher messi a disposizione dalla Camera di Commercio), finalizzati a valorizzare il territorio, i beni e le imprese della Campania.

 

Manifestazione di interesse finalizzata all’offerta di prodotti tipici eno-gastronomici

Le aziende che si candidano ad offrire, a proprie spese, prodotti tipici all’interno di Spazio Campania potranno veicolare la propria immagine aziendale all’interno delle azioni di comunicazione programmate nell’ambito del progetto, nonché distribuire gratuitamente i propri prodotti, a scopo promozionale, conoscitivo e divulgativo.

La presentazione delle candidature è aperta, secondo le modalità esplicitate nell’Avviso, e le domande di adesione, debitamente firmate, dovranno essere inserite nella apposita piattaforma (http://areetecniche.sviluppocampania.it/iscritti/Avviso_Agri.aspx).

È sempre possibile presentare la propria proposta, ma le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo.

Per ulteriori informazioni: http://www.sviluppocampania.it/risorse/view/1184/spazio-campania-manifestazione-di-interesse-per-lofferta-di-prodotti-tipici-nell-ambito-delle-attivit-previste-allinterno-di-spazio-campania-in-milano.

Gli uffici di Confindustria Salerno sono a disposizione per ogni ulteriore dettaglio (Monica De Carluccio, [email protected]).

 




Rinnovo CCNL Grafici Editoriali: incontro del 4 Febbraio 2019

Come reso noto da Assografici con propria informativa, lo scorso 4 Febbraio a Roma, presso la sede di Confindustria si è tenuto, in plenaria, un incontro con le OO.SS. di categoria di Cgil, Cisl, Uil.

La parte datoriale (Assografici, AIE, ANES) ha evidenziato quanto segue.

Il CCNL 16 ottobre 2014 era stato sottoscritto in un quadro di grave crisi economica che aveva impattato molto negativamente su tutti i settori rappresentati dal contratto.

All’interno di quel quadro il rinnovo contrattuale era stato siglato a fronte di un impegno formale delle OO.SS., inserito nel testo del CCNL, approvato dalle Assemblee dei lavoratori, di costituire una Commissione negoziale che, attraverso modifiche/integrazioni alle norme del Contratto, lo rendesse coerente con la situazione in atto.

I temi sui quali intervenire erano e sono:

 

  • costruzione di un nuovo contenitore in grado di rappresentare le diversità dei settori grafico e editoriale, attualmente già rappresentanti, e possa costituire un punto di riferimento e attrazione anche per settori contigui;
  • revisione degli elementi costitutivi della struttura dei costi e di quella normativa (quali ad esempio parte sesta, ferie, riposi, orari di lavoro, flessibilità delle prestazioni lavorative, 13°, congedo parentale in forma frazionata, recepimento e regolamentazione della 228/2012, ecc.);
  • revisione dell’attuale scala parametrale che tenga conto delle differenze esistenti tra grafici e editori;
  • relazioni industriali e in questo ambito le disposizioni dell’accordo interconfederale del 10 gennaio 2014.

Il tavolo negoziale ha lavorato per oltre un anno, producendo un documento che dava concrete risposte alla necessità dei comparti. Solo all’atto della sottoscrizione sono sorti contrasti rispetto alla soluzione relativa alle 173 ore della 13° mensilità, riguardo alla quale vi era però un impegno a trovare una soluzione. Successivamente le difficoltà di dialogo si sono estese ad altre parti del documento, compreso il tema della riduzione di ROL e ferie.

Il tavolo negoziale ha lavorato sulla base di tredici questioni ritenute centrali.

Ovviamente, non comprendeva alcun punto della piattaforma sindacale e per il rinnovo contrattuale sulla quale ci si era dichiarati disponibili per la discussione.

Il documento del tavolo negoziale non ha avuto il seguito sperato.

Ciò ha comportato una stagnazione nelle trattative, che hanno continuato a svolgersi in alcuni incontri tra i vertici sindacali delle due parti, nel corso dei quali la rappresentanza datoriale, con un impegno propositivo non indifferente, non ha mancato di fare concrete proposte alternative, sempre respinte, che da un lato consentissero il recupero necessario dei costi ma dall’altro salvaguardassero, nella situazione data, il più possibile, anche se in altre forme, i diritti acquisiti dai lavoratori.

La posizione di fermezza della parte datoriale, a fronte della mancata accettazione del documento della Commissione negoziale è stata determinata:

  • dalla delusione per il mancato rispetto degli impegni contrattuali liberamente assunti;
  • dal fatto che la situazione drammatica descritta nel contratto del 2014 ha mantenuto un andamento negativo, aggravando la destrutturazione (giro di affari, produzioni, numero di aziende) dei settori in questione e rendendo più cogente l’attuazione degli impegni presi avviando il percorso della Commissione negoziale.

Al termine dell’incontro, dopo una riflessione delle OO.SS. con la propria Delegazione, è stato convenuto di incontrarsi nuovamente in sede plenaria, in data da concordarsi, per riaprire la discussione sui temi.




Convegno “Bilancio di Sostenibilità – Linee guida e vantaggi. Presentazione primo Bilancio di Sostenibilità di A. Sada & Figli Spa”

Martedì 19 febbraio alle ore 10.30, nella sede di Confindustria Salerno, avrà luogo il Convegno “Bilancio di Sostenibilità – Linee guida e vantaggi” nel corso del quale sarà presentato il primo Bilancio di Sostenibilità dell’azienda

A. Sada & Figli Spa. Per motivi organizzativi, si prega di confermare la presenza all’indirizzo [email protected].




Manifestazione di interesse per l’offerta di prodotti tipici nell’ambito delle attività previste all’interno di “Spazio Campania”, lo showroom a Milano per le aziende del territorio campano. CANDIDATURE

Nell’ambito delle attività previste all’interno di “Spazio Campania” in Milano, è stato indetto avviso per la manifestazione di interesse finalizzata all’offerta di prodotti tipici eno-gastronomici del territorio regionale, da presentare nel corso delle iniziative previste dal programma promozionale della Regione Campania.

Spazio Campania – showroom a Milano per le aziende del territorio

Spazio Campania è uno spazio polivalente, con funzioni di showroom – che sarà inaugurato a Milano oggi, 8 febbraio, in Piazza Fontana – da destinare alla promozione e valorizzazione del tessuto economico, produttivo e culturale della Campania.

Il progetto, frutto di una partnership di programma tra la Regione Campania e Unioncamere Campania, intende creare occasioni di contatto tra il mercato nazionale e internazionale che ruota intorno alla metropoli lombarda e il sistema produttivo campano, attraverso la promozione delle tipicità enogastronomiche e artigianali e delle risorse paesaggistiche del territorio.

Lo show room permanente prevede, nel corso dell’anno, la programmazione di eventi a regia regionale, nonché iniziative organizzate direttamente dalle aziende (che possono beneficiare anche di voucher messi a disposizione dalla Camera di Commercio), finalizzati a valorizzare il territorio, i beni e le imprese della Campania.

Manifestazione di interesse finalizzata all’offerta di prodotti tipici eno-gastronomici

Le aziende che si candidano ad offrire, a proprie spese, prodotti tipici all’interno di Spazio Campania potranno veicolare la propria immagine aziendale all’interno delle azioni di comunicazione programmate nell’ambito del progetto, nonché distribuire gratuitamente i propri prodotti, a scopo promozionale, conoscitivo e divulgativo.

La presentazione delle candidature è aperta, secondo le modalità esplicitate nell’Avviso, e le domande di adesione, debitamente firmate, dovranno essere inserite nella apposita piattaforma (http://areetecniche.sviluppocampania.it/iscritti/Avviso_Agri.aspx).

È sempre possibile presentare la propria proposta, ma le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo.

Per ulteriori informazioni: http://www.sviluppocampania.it/risorse/view/1184/spazio-campania-manifestazione-di-interesse-per-lofferta-di-prodotti-tipici-nell-ambito-delle-attivit-previste-allinterno-di-spazio-campania-in-milano.

Gli uffici di Confindustria Salerno sono a disposizione per ogni ulteriore dettaglio (Monica De Carluccio, [email protected]).

Allegati

bando offerta prodotti tipici a Spazio Campania




Economic Partnership Agreement UE – Giappone – Milano, 26 febbraio 2019 – SAVE THE DATE

Il 1° febbraio scorso è entrato in vigore l’Economic Partnership Agreement-EPA tra l’UE e il Giappone. Si tratta di un’intesa importante che mira a una profonda integrazione commerciale ed economica tra i due partner attraverso l’azzeramento della quasi totalità dei dazi doganali da ambo le parti, l’eliminazione di diverse barriere tecnico-normative e  l’armonizzazione di standard tecnici, l’apertura dei rispettivi mercati degli Appalti Pubblici e dei servizi.

Il trattato assicura inoltre la tutela di oltre 200 Indicazioni Geografiche europee – di cui 45 relative a  prodotti dell’agroalimentare italiani.
Il Giappone rappresenta per l’Europa e l’Italia un partner economico importante, ogni anno l’UE esporta in Giappone oltre 58 miliardi di euro in beni e 28 miliardi in servizi. L’anno scorso le esportazioni italiane sono aumentate del 9%, toccando i dieci miliardi di euro, e l’Italia è ora al secondo posto tra i Paesi europei dopo la Germania.
Indubbiamente l’Accordo aprirà ulteriori significativi spazi per le nostre imprese nel mercato giapponese che sapranno operare nel quadro del regime preferenziale. 
Al riguardo, è importante conoscere le procedure operative da utilizzare, le Regole di origine preferenziale previste e la prova dell’origine oltre alla necessaria registrazione alla Banca Dati comunitaria REX.
Proprio per approfondire contenuti e modalità applicative dell’EPA, Confindustria organizza, insieme ad Assolombarda e alla Camera di Commercio Internazionale, un incontro rivolto ad Associazioni e imprese che si terrà a Milano, presso la sede di Assolombarda, il prossimo 26 febbraio dalle ore 9.30 alle 13.00 e il cui programma sarà disponibile a breve.
La partecipazione è gratuita e le adesioni possono essere inviate a [email protected] 




Corso di qualifica PCQI/Preventive Controls Qualified Individual, marzo 2019. Raccolta ADESIONI

Confindustria Salerno, attraverso Assindustria Salerno Service – società di servizi partecipata al 100%– sta organizzando in collaborazione con una Agenzia Formativa accreditata un corso riconosciuto FSPCA per il rilascio della qualifica PCQI – Preventive Controls Qualified Individual.

IN COSA CONSISTE ED A CHI SI RIVOLGE
L’istituzione del FSMA (Food Safety Modernization Act) obbliga tutti gli operatori del settore alimentare e della filiera interessata che destinano prodotti alimentari trasformati al mercato statunitense ad adottare un sistema di gestione per la sicurezza alimentare rispondente a determinati requisiti. Le aziende che esportano o che intendono esportare prodotti alimentari verso gli Stati Uniti, di conseguenza, dovranno individuare al loro interno la figura del PCQI -Preventive Controls Qualified Individual, in grado di gestire le procedure ed i requisiti introdotti da tale Regolamento , entrato in vigore a gennaio 2016, relative alle fasi di produzione, confezionamento e distribuzione dei prodotti ad uso umano per gli USA.
Il corso è ufficialmente riconosciuto da FSPCA – Food Safety Preventive Controls Alliance. La docenza è obbligatoriamente a cura di un lead instructor qualificato da FSPCA.

DESTINATARI
Il corso è rivolto a quanti operano nella filiera agroalimentare e sono interessati a conseguire la qualifica di PCQI (Preventive Controls Qualified Individual), e in particolare a:
 Direttori di stabilimento
 Responsabili di produzione
 Responsabili sistemi di gestione per la sicurezza alimentare
 Responsabili sistemi di autocontrollo igienico sanitario (HACCP)
 Responsabili della Quality Assurance
 Auditor dei sistemi di gestione delle imprese del settore agroalimentare
DURATA, SEDE E MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
• 20 ore (2 giornate e mezzo)
• Sede: Confindustria Salerno – Frequenza ed esercitazioni obbligatorie – Corso in lingua italiana e materiale didattico FSPCA in inglese
QUOTA DI PARTECIPAZIONE La quota di partecipazione individuale è di € 900,00 + IVA e comprende:
• partecipazione al corso;
• costo per il rilascio dell’attestato di qualifica PCQI e di registrazione all’elenco ufficiale dei PCQI presso FSPCA (€ 50,00) ;
• documentazione didattica FSPCA in lingua inglese;
• coffee break.
Al termine del corso sarà rilasciato un Certificato direttamente da FSPCA con matricola PCQI e credenziali di accesso al sito dell’Alleanza. Il corso sarà avviato solo al raggiungimento del previsto numero minimo di 5 iscritti e programmato per la metà del prossimo mese di marzo. Le lezioni si svolgeranno presso la sede di Confindustria Salerno. Invitiamo, pertanto, quanti interessati a farci pervenire entro il prossimo 18 febbraio la volontà di partecipare al corso, al fine di verificare il numero di conferme e procedere alla calendarizzazione e alla formale iscrizione. I nostri uffici sono a disposizione per ogni dettaglo ed approfondimento.

I nostri uffici sono a disposizione per ogni dettaglo ed approfondimento.

 

I nostri uffici sono a disposizione per ogni dettaglo ed approfondimento.

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Assindustria Salerno Service srl

Via Madonna di Fatima, 194 – 84129 Salerno

www.assoservicesalerno.it

FORMAZIONE

tel. 089200810/54

[email protected]

 




CONFINDUSTRIA SALERNO A CONNEXT 2019

Appuntamento il 7 e 8 febbraio al MiCo Milano per CONNEXT 2019, il primo incontro nazionale di parternariato industriale di Confindustria. Confindustria Salerno sarà presente allo stand B28 Level 0 del padiglione espositivo del MiCo Sud, vicino all’ingresso per il pubblico.

Giovedì 8 alle 15:30, nel corner Aree Metropolitane – Fabbrica Intelligente, è previsto un pitch di presentazione del Premio Best Practices per l’Innovazione.