New York beve Caffè Trucillo

 

Qualità, competenza ed etica. Sono state queste le armi manifeste con cui la Trucillo è partita alla conquista degli Stati Uniti. La torrefazione salernitana di proprietà famigliare da tre generazioni è stata scelta infatti da Ammirati Coffee, il principale distributore di caffè dell’area metropolitana di New York, che da quasi 60 anni fornisce bar, ristoranti e hotel, tra cui i locali più prestigiosi, frequentati abitualmente dallo star system. Tra questi figurano luoghi diventati iconici della City, come Ferrara Café a Little Italy, lo storico ristorante Ballato’s e Ribalta.

«Negli ultimi due anni – spiega Fausta Colosimo, moglie dell’AD Matteo Trucillo e responsabile dei mercati internazionali dell’azienda di famiglia, oggi presente in 40 Paesi dove esporta il 60% – ci siamo impegnati con tutte le nostre energie per far conoscere Caffè Trucillo al mercato americano. Nei nostri viaggi abbiamo incontrato grandi persone e grandi aziende. Secondo il nostro modello di business, il nostro primo obiettivo è stato di trovare un partner che corrispondesse ai nostri valori e al nostro livello di aspirazione al mercato americano. Lo abbiamo trovato in Ammirati, un’altra famiglia che come la nostra si dedica da oltre 50 anni alla passione per il caffè».

“Esperti di caffè dal 1963”: così si definisce infatti la famiglia Ammirati, che tradisce nel cognome anche le chiare origini italiane, un ulteriore punto di contatto. Sono insieme due aziende e due famiglie, entrambe giunte alla terza generazione, a siglare l’accordo per conquistare il palato dei newyorkesi appassionati di caffè con un aroma autentico, che abbina alla competenza Made in Italy della bevanda, anche la schiettezza tipica del dna salernitano di Trucillo, un marchio tricolore che piace molto all’estero proprio per la sua qualità senza compromessi e la sua veracità.

Ammirati diventa dunque l’importatore e distributore ufficiale di Trucillo negli Stati di New York, New Jersey e Connecticut. Una pietra miliare per l’azienda salernitana, che – già forte nel vicino Canada – mette a segno il suo primo potente passo negli USA, potendo contare sulla partnership prestigiosa con quello che è unanimemente ritenuto il principale distributore di caffè di NY con un’ottima reputazione nel settore e negli ambienti più raffinati. Ammirati è il maggiore importatore di macchine espresso La Cimbali degli USA e dal 1963 è completamente dedicata a rappresentare il livello qualitativamente più alto del caffè. In virtù di questo accordo, l’azienda di Salerno può ragionevolmente ambire a posizionarsi in breve tempo come torrefazione premium di riferimento nel mercato americano. Una prospettiva allettante: secondo l’edizione 2020 del National Coffee Data Trends (*), il report della National Coffee Association che dal 1950 analizza ogni anno le abitudini di consumo degli americani, infatti oltre 3 persone su 5 (pari al 62%) bevono caffè ogni giorno e 7 su 10 almeno una volta alla settimana. (*situazione vigente prima della pandemia).

Anche l’indice di sostenibilità rappresenta una chiave di volta per i consumi locali: dal report emerge infatti che il 53% dei consumatori dichiara di voler comprare un caffè che sia buono anche per l’ambiente. In questo, Trucillo rappresenta una garanzia: da sempre attenta a rispettare standard produttivi volti a preservare le condizioni naturali dell’ecosistema, fu tra le prime torrefazioni italiane, nei primi anni Duemila, a produrre un caffè certificato ORGANIC, precursore del biologico. Antonia Trucillo, responsabile della materia prima e dell’Accademia, la prima scuola del caffè del centro-sud Italia, nonostante la sua giovane età ha già trascorso lunghi periodi di formazione sul campo nei principali Paesi produttori del centro-sud America e dell’Asia, mantenendo un costante e personale contatto con le comunità di caficultores e ottenendo giovanissima il titolo di Q-grader, la qualifica di più alto livello nell’industria del caffè, attribuita dal Coffee Quality Institute, di assaggiatore di caffè attraverso gli standard e le procedure della Specialty Coffee Association.

«Proprio durante il periodo più complesso della pandemia – commenta Tom Ammirati per Ammirati Coffee – abbiamo capito che Trucillo è il partner giusto per noi, non solo per obiettivi e strategie, ma anche per l’etica su cui si fondano i nostri business. Abbiamo provato a immaginare come sarebbe stato tra qualche anno il futuro di questa nuova partnership commerciale e ci ha convinto a proseguire il fatto che anche le giovani generazioni delle famiglie Ammirati e Trucillo condividono la stessa passione per il caffè e i valori su cui si fondano le attività di famiglia. La sostenibilità del business non può prescindere dalla dimensione del tempo e, firmare questo accordo, per noi significa anche esprimere la forte volontà che i nostri figli continuino a lavorare con la generazione futura della famiglia Trucillo».




SLIDES E LINK REGISTRAZIONE WEBINAR “MATERIE PRIME: IMPENNATA DELLE QUOTAZIONI” DEL 21 APRILE 2021.

Pubblichiamo le slides dei relatori intervenuti al webinar MATERIE PRIME: IMPENNATA DELLE QUOTAZIONI L’impatto sull’industria e le strategie di mercato, svoltosi lo scorso 21 aprile.

Al link https://us06web.zoom.us/rec/share/n0atTTtMhP_J4Bk0FHMrlOoAv9iV38PzHnwxVkSGUibd_ml-cJoqGuX5OIzqGwL-.uRolrPKPk0rR9cd- è disponibile la registrazione dei lavori

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VACCINAZIONE ANTI SARS-COV-2/COVID-19 NEI LUOGHI DI LAVORO: PROPOSTE DI INDICAZIONI OPERATIVE DELLA FASE DI PREPARAZIONE PROPEDEUTICA ALL’AVVIO DELLA PROCEDURA VACCINALE

Come noto, il 6 aprile 2021 è stato sottoscritto tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della salute, Ministero dello sviluppo economico, Commissario Straordinario emergenza Covid, INAIL e le Parti Sociali il Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro.

La Conferenza delle Regioni e Province Autonome in data 8 aprile 2021 ha approvato le “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro” che allegate al citato Protocollo del 6 aprile scorso ne costituiscono parte integrante. Il documento ha tra l’altro definito i requisiti preliminari di cui l’azienda deve essere in possesso per l’avvio dell’attività di vaccinazione, ovvero:

  • popolazione lavorativa interessata alla vaccinazione sufficientemente numerosa;
  • sede nel territorio dell’Azienda Sanitaria che fornisce i vaccini;
  • struttura organizzativa e risorse strumentali e di personale adeguate al volume di attività previsto, in grado di garantire il regolare svolgimento dell’attività ed evitare gli assembramenti;
  • dotazione informatica idonea a garantire la corretta e tempestiva registrazione delle vaccinazioni;
  • ambienti idonei per l’attività, commisurati al volume di vaccinazioni da eseguire, sia per le fasi preparatorie (accettazione), sia per la vera e propria seduta vaccinale (ambulatorio/infermeria), sia per le fasi successive (osservazione post-vaccinazione). Gli ambienti dedicati all’attività, purché adeguatamente attrezzati, possono essere interni, esterni o mobili.

 

Lo scorso 26 aprile, è stato poi sottoscritto tra Confindustria Campania, Regione Campania, ASL campane e Sindacati CGIL, CISL, UIL e UGL Campania il Protocollo di Intesa “per l’estensione della campagna vaccinale anti-COVID-19 alle attività economiche e produttive“. La suddetta Intesa, recependo il Protocollo siglato il 6 aprile 2021 disciplina il rapporto di collaborazione tra le Parti sottoscrittrici per l’estensione della campagna vaccinale anti-COVID-19 alle Aziende campane.

L’iniziativa che forma oggetto del Protocollo nazionale costituisce un’attività di sanità pubblica che si colloca nell’ambito del Piano strategico nazionale per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 predisposto dal Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.

Come previsto dal Piano strategico nazionale, declinato da ultimo con Ordinanza del Commissario per l’emergenza (n.6 del 9/04/2021) la vaccinazione rispetta un ordine di priorità che vede interessate, in prima battuta, le persone di età superiore agli 80 anni, poi le persone con elevata fragilità e dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari; quindi le persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni.

Parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario.

A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato.

Già il Piano nazionale del 12 marzo 2021 indicava un ordine di priorità, nel quale non rientrano i lavoratori, per i quali si prevede la possibilità di vaccinazione in azienda ma senza farli rientrare in alcuna delle categorie prioritarie.

Occorrerà dunque seguire le indicazioni delle Autorità per conoscere il momento dal quale, in presenza di una adeguata disponibilità di vaccini, potrà avere inizio la campagna vaccinale nei luoghi di lavoro.

Al fine di consentire alle Imprese di valutare la fattibilità di avviare un percorso vaccinale in azienda, trasmettiamo in allegato le seguenti PROPOSTE DI indicazioni operative redatte dal nostro Sistema centrale:

-l fase organizzativa, individuazione del ruolo del medico, vera e propria fase vaccinale;

-requisiti minimi che gli ambienti devono possedere per essere idonei alle attività di vaccinazione (All.to 1), sul presupposto che nessuna disposizione definisce puntualmente i requisiti degli ambienti ma si tratta di una PROPOSTA da rimettere alla valutazione del medico competente;

-ipotesi di Piano aziendale dei soggetti che scelgono la vaccinazione in azienda e partecipano singolarmente (All.to 2);

-ipotesi del Piano aziendale della Associazione o della azienda che fungono da Hub interaziendale (All.to 3).

In riferimento all’ipotesi di Piano aziendale per la vaccinazione in azienda (All.to 2), precisiamo che si tratta di un MODELLO PROPOSTO dal nostro Sistema centrale, da sottoporre a livello territoriale agli uffici competenti delle Asl di riferimento.

A tal proposito informiamo che abbiamo già avviato l’interlocuzione operativa con l’Asl di Salerno per la definizione degli aspetti di merito, che trasferiremo prontamente.

 

Si allega inoltre un questionario volto a valutare sul piano logistico l’eventuale organizzazione della vaccinazione nell’ambito territoriale e contribuire alla successiva gestione della relazione con le ASL o i centri medici privati di vaccinazione. Il questionario compilato dalle aziende interessate dovrà essere trasmesso a [email protected] entro il prossimo 7 maggio.

Ipotesi di Piano aziendale di vaccinazione (All.to 2)

Ipotesi di Piano Hub interaziendale (All.to 3)

La fase organizzativa ruolo del medico e procedura vaccinale

Questionario

Requisiti minimi degli ambienti per la vaccinazione (All.to 1)

 

 

 




PROTOCOLLO TRA CONFINDUSTRIA SALERNO E UFFICIO DELLE DOGANE DI SALERNO / AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI CAMPANIA

Lo scorso 27 aprile è stato sottoscritto un protocollo tra Confindustria Salerno e l’Ufficio delle Dogane di Salerno/Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – DT IX – Campania.

 

Confindustria Salerno ha promosso la sottoscrizione dell’accordo con la finalità di intensificare ed agevolare un dialogo più diretto, snello e proficuo con l’Ufficio delle Dogane, per limitare disagi applicativi, contestazioni e l’incidenza del contenzioso tra l’Amministrazione pubblica e le imprese, nella direzione dello snellimento e semplificazione di procedure operative che regolano i flussi internazionali di merci.

 

La stipula del Protocollo prevede una serie di attività da mettere in campo:

 

  • avviare un’azione sinergica mediante l’interazione degli strumenti conoscitivi e il raccordo tra il punto di vista degli operatori economici in Italia e le opportunità offerte dalla normativa doganale nazionale e unionale;
  • realizzare eventi formativi e informativi nonché workshop periodici di aggiornamento rivolti alle imprese, per favorire la massima diffusione degli istituti, degli adempimenti e delle innovazioni che intervengono nella normativa e nella prassi doganale e delle accise.
  • promuovere analisi ed approfondimenti delle novità procedurali in ambito doganale che possano poi trovare applicazione presso le imprese.

 

Nell’allegare il testo del protocollo firmato, anticipiamo che sarà organizzato, per il prossimo mese di maggio, un incontro direttamente con l’Ufficio delle Dogane di Salerno finalizzato ad illustrare nel merito gli elementi contenuti nell’accordo.

Protocollo_Dogane




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