SALVAGUARDIA ACCIAIO – Proposta UE per un nuovo strumento salvaguardia dagli effetti della sovracapacità produttiva globale

Segnaliamo che la Commissione europea, dando seguito agli impegni stabiliti nel Piano d’azione sull’acciaio e i metalli (Steel and Metals Action Plan), ha presentato una proposta che ha l’obiettivo di fissare una base legislativa permanente per tutelare l’industria siderurgica europea dagli effetti dell’eccesso di capacità produttiva globale. La misura è stata concepita per sostituire l’attuale salvaguardia sull’acciaio (Reg. 2019/159) in scadenza alla fine di giugno 2026, garantendo continuità nella protezione del settore
(rif. news del 21.07.2025 – https://my.confindustria.it/community/1/227).
Principali novità:
- sistema di quote annuali con importazioni libere da dazio fino al livello di quota e applicazione di un dazio fuori quota al 50% (raddoppiato rispetto all’attuale 25% previsto dalla salvaguardia);
- volume totale delle importazioni esenti da dazi limitato a 18,3 milioni di tonnellate annue (riduzione del 47% rispetto ai contingenti siderurgici del 2024), calcolato sulla base del 13% di quota di mercato delle importazioni nel 2013, applicato al consumo UE del 2024;
- rafforzamento della tracciabilità, con introduzione dell’obbligo di certificare il “country of melt and pour” (paese di fusione e colata) per evitare elusioni e triangolazioni;
- allocazione quote per categoria di prodotto e gestione trimestrale senza riporto delle quote non utilizzate;
- approccio differenziato per Norvegia, Islanda e Liechtenstein ai sensi dell’accordo SEE , non soggetti a contingenti tariffari o dazi (certificando il “country of melt and pour”);
- adozione da parte della Commissione Ue di atti esecutivi per distribuire le quote per Paese e delegati per modificare volumi e regole tecniche;
- valutazioni d’impatto periodiche (prima valutazione entro 2 anni dall’adozione; successive ogni 5 anni).
Prossimi passi
La proposta seguirà la procedura legislativa ordinaria (trasmissione all’esame di Parlamento e Consiglio). Inoltre, una volta ricevuto mandato dal Consiglio, saranno avviati negoziati in ambito OMC (art. XXVIII GATT) per la modifica delle concessioni tariffarie sui prodotti interessati.
Per approfondimenti: