INTERNAZIONALIZZAZIONE | MESSICO: Missione Imprenditoriale Italia-Messico (22 maggio 2025, Città del Messico)

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ICE Agenzia organizzano, in collaborazione con Confindustria, il Forum Imprenditoriale Italia-Messico che si terrà il 22 maggio p.v. a Città del Messico, in occasione della visita del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

L’iniziativa riunirà imprese, associazioni del mondo produttivo e istituzioni dei due Paesi con l’obiettivo di approfondire opportunità concrete di sviluppo delle relazioni economico-commerciali e industriali fra Italia e Messico.

Il programma prevede una sessione plenaria, aperta dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e dai rappresentati del Governo messicano, cui seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle agenzie italiane e messicane di supporto all’export e agli investimenti.

Si svolgeranno quindi quattro tavoli tematici con la partecipazione di imprese, associazioni e agenzie italiane e messicane, dedicati all’approfondimento della collaborazione nei seguenti settori:

  1. Automotive: veicoli e componentistica
  2. Macchinari: industria 4.0, produzione e trasformazione agroalimentare
  3. Green Economy: transizione energetica, trattamento e riciclo dei rifiuti, depurazione e trattamento delle acque
  4. Infrastrutture fisiche e digitali: energia, trasporti, telecomunicazioni, servizi

Seguirà una sessione di incontri BtoB programmati fra imprese italiane e messicane.

Per partecipare al Forum è necessario registrarsi al link indicato di seguito entro il 19 maggio 2025.

Gli incontri BtoB potranno essere richiesti, tramite lo stesso link di registrazioneentro il 14.5.2025.

Successivi aggiornamenti (programma, nota logistica, ecc.) verranno resi disponibili nella piattaforma dedicata all’evento e alle imprese aderenti (a tal fine, invitiamo quante aderiranno a darcene cortese segnalazione: [email protected]).

 




AGEVOLAZIONI | Nuovo sportello Contratti di sviluppo su risorse Programma Nazionale Ricerca 2021-2027 (STEP): apertura termini presentazione progetti.

Dal 15 aprile scorso è aperto il nuovo sportello per la presentazione di domande a valere sullo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, dedicato al sostegno di programmi di investimento finalizzati a promuovere la crescita sostenibile e la competitività delle imprese,

nonché lo sviluppo e la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento (UE) 2024/795 (Regolamento STEP) o lo sviluppo della relativa catena del valore, al fine di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema (Sportello PIN RIC 21 – 27 Contratti di sviluppo STEP).

La misura è disciplinata dal decreto ministeriale 25 ottobre 2024 ed è finanziata dal Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27, con 497,8 milioni di euro, così ripartiti:

  • 335,2 milioni di euro a valere sulle risorse della Priorità 1, Obiettivo specifico 1.3 “Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle Pmi e la creazione di posti di lavoro nelle Pmi, anche grazie agli investimenti produttivi”, Azione 1.3.1 “Sostegno degli investimenti produttivi” del PN RIC 2021-2027, destinate a sostenere la realizzazione di progetti presentati esclusivamente da Pmi, anche negli ambiti individuati dal Regolamento STEP
  • 162,5 milioni di euro a valere sulle risorse della Priorità 4, Obiettivo specifico 1.6 “Sostenere gli investimenti che contribuiscono agli obiettivi della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP)”, Azione 1.6.1 “Sostegno alle tecnologie critiche STEP” del PN RIC 2021-2027, destinate a sostenere la realizzazione di progetti presentati da Pmi e da imprese di grandi dimensioni nei soli ambiti individuati dal Regolamento STEP

Beneficiari e programmi ammissibili

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che presentino progetti di sviluppo industriale e ad eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione ai prodotti e servizi finali, da realizzare nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Tutti i programmi devono essere coerenti con le finalità del PN RIC 21-27.

I progetti presentati da grandi imprese dovranno essere coerenti con gli ambiti e gli obiettivi del Regolamento STEP. In questo caso i programmi devono:

  • riguardare i seguenti ambiti:
    • tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech
    • tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette
    • biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici
  • contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione negli ambiti di cui sopra e/o garantire l’apporto di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico nei medesimi settori;
  • prevedere (se comprendenti progetti di ricerca e sviluppo) iniziative finalizzate a introdurre significativi avanzamenti tecnologici e riguardare la transizione delle tecnologie dalla fase di dimostrata fattibilità alla produzione su scala commerciale, come meglio specificato nel DM 25 ottobre 2025.

I programmi presentati dalle PMI possono anche non riguardare gli ambiti e gli obiettivi del Regolamento STEP.

I piani di investimento possono avere ad oggetto: la creazione di una nuova unità produttiva, l’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente, la riconversione di un’unità produttiva esistente e la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente.

 

Agevolazioni concedibili e modalità di valutazione domande

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, contributo diretto alla spesa e finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste nei Titoli II e III del decreto ministeriale 9 dicembre 2014.

Guarda le agevolazioni previste per i contratti di sviluppo

Invitalia valuta le domande in base all’ordine cronologico di presentazione.

In particolare vengono eseguiti i seguenti controlli:

  • verifica della coerenza del progetto con le finalità del PN RIC 2021–2027
  • per i progetti rientranti nel campo di applicazione del Regolamento STEP, verifica della coerenza dell’iniziativa con gli ambiti di intervento del Regolamento e della sussistenza di almeno una delle condizioni previste dall’articolo 3, comma 3, lettera b) del decreto ministeriale 25 ottobre 2024 accertamento del rispetto del principio DNSH, sulla base degli orientamenti e delle indicazioni applicabili al PN RIC 2021–2027, compresa la conformità dell’attività rispetto agli ambiti di intervento esclusi di cui all’allegato I del DM 25 ottobre 2024

Le domande che, dopo le verifiche, risultano prive di copertura finanziaria o dei requisiti di ammissibilità rientreranno nella graduatoria ordinaria dei contratti di sviluppo e saranno esaminate da Invitalia in base all’ordine cronologico di presentazione.

 




LAVORO | Esonero contributivo certificazione di parità di genere: domande entro il 30 aprile 2025

Come già comunicato con nostra informativa dello scorso 7 gennaio, l’INPS con il messaggio n. 4479/2024, in allegato, ha comunicato che sul sito istituzionale www.inps.it, nella sezione denominata “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” è stato rilasciato il modulo di istanza onlineSGRAVIO PAR_GEN”, volto all’inoltro delle domande di esonero contributivo da parte dei datori di lavoro privati che abbiano conseguito la “Certificazione della parità di genere” entro il 31 dicembre 2024.

Per accedere al suddetto modulo, è necessario selezionare l’anno di riferimento 2024.

Ricordiamo pertanto che le richieste di riconoscimento dell’agevolazione possono essere presentate fino al prossimo 30 aprile.

Resta fermo che, ai fini dell’ammissibilità all’esonero, fa fede la data di rilascio della certificazione, che non può in nessun caso essere successiva al 31 dicembre 2024.

Con specifico riferimento all’elaborazione delle istanze, l’Istituto ha rappresentato che le domande volte al riconoscimento dell’esonero rimarranno nello stato “trasmessa” fino alla data di elaborazione massiva, che verrà effettuata solo successivamente alla scadenza del periodo volto all’acquisizione delle istanze (30 aprile 2025). Al termine delle elaborazioni, verrà comunicato, in calce al medesimo modulo di istanza online presente all’interno del “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”, l’ammontare dell’esonero che potrà essere fruito.

L’esonero autorizzato potrà essere fruito dal primo mese di validità della certificazione e per l’intero periodo di durata della stessa.

Inoltre, in caso di rinuncia o revoca della “Certificazione della parità di genere”, il datore di lavoro interessato dovrà provvedere, sotto la propria responsabilità, a darne tempestiva comunicazione all’Istituto, per mezzo della funzionalità “Contatti” del Cassetto previdenziale del contribuente, nonché tramite l’invio di una PEC all’indirizzo [email protected] del Dipartimento per le pari opportunità, in attuazione di quanto disposto dall’art. 3, comma 6, del decreto interministeriale del 20 ottobre 2022, e a sospendere la fruizione della misura autorizzata.

Infine, l’INPS ha chiarito che ai fini di una corretta gestione delle richieste di esonero i datori di lavoro privati che hanno presentato, nelle precedenti campagne di acquisizione delle richieste, la domanda di esonero e che siano ancora in possesso della “Certificazione della parità di genere”, non devono ripresentare domanda, in quanto, a seguito dell’accoglimento della stessa, l’esonero contributivo è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione stessa.

Pertanto, qualora la medesima posizione aziendale abbia già ricevuto un esito di accoglimento della domanda presentata nelle precedenti campagne volte al riconoscimento dell’esonero, la richiesta inoltrata per la certificazione conseguita nell’anno 2024 sarà respinta.

Per le certificazioni rilasciate nelle annualità successive al 2024 saranno fornite dall’Istituto ulteriori indicazioni.

Con riferimento alle modalità di fruizione dell’esonero autorizzato, l’Istituto ha rinviato alle indicazioni operative già fornite con la circolare n. 137 del 27 dicembre 2022 con la quale aveva illustrato l’esonero contributivo ed aveva fornito istruzioni operative per consentire ai datori di lavoro di accedere alla misura di esonero.

Per un maggiore approfondimento ed in particolare sulle informazioni contenute nella domanda telematica di autorizzazione all’esonero, si rimanda al messaggio allegato.

All.to Messaggio INPS n. 4479 del 30.12.2024

RELAZIONI INDUSTRIALI: 

Giuseppe Baselice 089200829[email protected]

Francesco Cotini 089200815[email protected]




AGEVOLAZIONI | Avviso filiera legno e arredo: domande dal 15 maggio al 10 luglio 2025 imprese boschive e di prima lavorazione del legno

Informiamo che con l’articolo 8 della legge della Legge n. 206 del 27 dicembre 2023 (“Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”).è stata istituita una misura volta a sostenere l’industria del legno per arredo, anche in relazione alla gestione forestale e al settore vivaistico, attraverso l’incremento del livello tecnologico e digitale delle imprese e la creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo la catena produttiva, dai sistemi di classificazione qualitativa ai sistemi di incollaggio.

Con decreto direttoriale 4 aprile 2025, sono stati definiti i termini e le procedure per l’apertura dello sportello, nonché modalità di presentazione delle domande e documentazione necessaria per l’accesso alle suddette agevolazioni per le imprese boschive e di prima lavorazione del legno.

A partire dalle ore 12:00 del giorno 15 maggio 2025 e fino alle ore 12:00 del prossimo 10 luglio, le imprese boschive e della prima lavorazione del legno potranno presentare le domande di agevolazione esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile nell’apposita sezione del sito web di Invitalia, soggetto gestore della misura.

Per il settore vivaistico le modalità saranno invece definite dalle Regioni, secondo quanto previsto dal Decreto interministeriale 20 febbraio 2025

 

Incentivi per le imprese boschive e della prima lavorazione del legno

La misura è destinata a imprese che

  • erogano servizi di supporto per la silvicoltura
  • operano nell’ambito della filiera della prima lavorazione del legno.

La dotazione complessiva per le imprese boschive e della filiera della lavorazione del legno ammonta a 20 milioni di euro:

  • 10 milioni destinati a contributi a fondo perduto, con una copertura dal 40 al 60 per cento delle spese ammissibili.
  • 10 milioni per finanziamenti agevolati.

Investimenti Ammissibili

    • Macchinari e Attrezzature Forestali: mezzi mobili, impianti per la raccolta e lavorazione del legno, inclusi macchinari avanzati per migliorare l’efficienza delle operazioni forestali.
    • Tecnologie Digitali e Automatizzate: software, hardware e attrezzature digitali che supportino la modernizzazione dei processi produttivi, aumentando la capacità competitiva delle imprese​.

Le imprese devono essere attive nei settori definiti e svolgere programmi di investimento che prevedano spese ammissibili comprese tra 50 mila e 600 mila euro. Gli investimenti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e completati entro 12 mesi dalla concessione del finanziamento.

Le agevolazioni vengono concesse in due forme:

    • Contributi a Fondo Perduto, con una copertura fino al 50% delle spese ammissibili.
    • Finanziamenti Agevolati, dedicati alle imprese boschive e della filiera del legno.

Come sopra accennato, queste imprese potranno presentare la domanda a partire dal prossimo 15 maggio e fino al 10 luglio 2025.

 

 

Incentivi per le imprese della vivaistica forestale

La misura sostiene progetti di investimento sostenibile, volti alla produzione e distribuzione di materiale vivaistico per il rimboschimento, l’arboricoltura e la gestione ecologica del territorio, la cui attuazione – come sopra detto – è demandata alle Regioni.

Gli investimenti devono essere realizzati da imprese o altri soggetti che operano per:

  • raccolta a scopo di produzione vivaistica
  • produzione
  • cessione a qualsiasi titolo
  • commercializzazione

di materiale di moltiplicazione o di propagazione forestale destinato a rimboschimento, a imboschimento, arboricoltura da legno, rinaturalizzazione e sistemazione del territorio.

Sono previsti 5 milioni di euro in contributi a fondo perduto, suddivisi in modo da supportare tutte le Regioni interessate:

  • 2,28 milioni di euro ripartiti in parti uguali tra le Regioni richiedenti;
  • 2,72 milioni di euro distribuiti in base alla superficie forestale di ciascuna Regione.



INTERNAZIONALIZZAZIONE | DIFESA COMMERCIALE PASSIVA – CANADA: indagine antidumping fili in acciaio (Italia)

Segnaliamo gli aggiornamenti trasmessi dall’Ufficio Difesa Commerciale Passiva del Ministero Affari Esteri (DGUE – Uff. X) in relazione a misure e procedimenti attivati da Paesi terzi nei confronti delle produzioni/esportazioni UE o di singoli Stati membri.

 

CANADA – avviata indagine antidumping sulle importazioni di fili in acciaio al carbonio e legato (carbon and alloy steel wire) originari dell’Italia e di altri Paesi. In base al calendario indicativo, le determinazioni provvisorie sono attese a luglio 2025; quelle definitive tra ottobre e novembre 2025.  Maggiori dettagli sono consultabili sul sito della Canada Border Services Agency

 

https://www.canada.ca/en/border-services-agency/news/2025/04/the-cbsa-launches-an-investigation-into-the-alleged-dumping-of-certain-carbon-and-alloy-steel-wire-from-the-peoples-republic-of-china-the-separate-.html

 

https://www.cbsa-asfc.gc.ca/sima-lmsi/i-e/sw2025/sw2025-ni-eng.html

 

https://www.cbsa-asfc.gc.ca/sima-lmsi/i-e/sw2025/sw2025-se-eng.html

 




AGEVOLAZIONI | Avviso Investimenti filiera fibre tessili naturali e concia. Domande entro il 3 giugno 2025

Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sulla misura istituita dall’articolo 10 della Legge n. 206 del 27 dicembre 2023, recante “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”, finalizzata a sostenere e promuovere, sull’intero territorio nazionale, gli investimenti, la ricerca, la sperimentazione, la certificazione e l’innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione in Italia di fibre tessili di origine naturale, provenienti anche da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il riutilizzo, la biologicità e l’impatto ambientale.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 30,5 milioni di euro, al lordo degli oneri per la gestione della misura.

Imprese ammissibili

Le agevolazioni sono rivolte a micro, piccole e medie imprese, che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese e svolgano almeno una delle attività identificate dai seguenti codici della classificazione ATECO 2007:

·         ATECO 13 (Industrie Tessili);

·         ATECO 15.11 (Preparazione e concia del cuoio).

Spese ammissibili

I programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a 30.000,00 euro e classificabili come spese di investimento.

I beni relativi ai programmi di investimento devono essere fisicamente individuabili e installati presso l’unità produttiva interessata dal programma di investimento e risultare iscritti nei libri contabili come immobilizzazioni (materiali e immateriali).

Nello specifico sono ammissibili le spese relative a:

a.     acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;

b.     formazione del personale dedicato all’uso dei nuovi macchinari pari ad un massimo del 20% del bene bene ammesso all’agevolazione;

c.     acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;

d.     spese connesse all’acquisizione della certificazione di sostenibilità di prodotto o di processo, compresi gli oneri di verifica finalizzati all’acquisizione della suddetta certificazione rilasciati da organismi di conformità accreditati;

e.     acquisto di nuove licenze software per la tracciabilità della filiera;

f.      spese per attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, complessivamente nel limite del 30% della somma delle spese di cui ai punti precedenti, riconducibili a:

a.      spese per il personale dipendente, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;

b.     strumenti e attrezzature, nuovi di fabbrica (diversi da quelli previsti dall’art. 7 comma 1 lettera a) del decreto 10 dicembre 2024 nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto.

Sono ammissibili solo le spese che risultino sostenute successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.

Tipologia agevolazioni

Le domande di agevolazione devono essere riconducibili ad una delle linee di intervento di cui al Decreto interministeriale 10 dicembre 2024:

 

1.     “crescita e innovazione” con investimenti finalizzati all’aumento della capacità produttiva, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e riduzione degli sprechi e certificati da soggetti qualificati;

2.     “sostenibilità ambientale” con l’acquisizione di beni strumentali, certificazioni ambientali di prodotto e di processo, utilizzo di fibre tessili di origine naturale e di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto di lavorazioni.

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti e alle condizioni previste dal Regolamento de minimis, nella forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, con le seguenti modalità:

·         per i programmi di investimento comportanti spese ammissibili di importo non superiore a euro 100.000,00 (centomila/00), nella forma del contributo a fondo perduto nella misura del 60% (sessanta per cento) delle spese ammissibili;

·         per i programmi di investimento comportanti spese ammissibili di importo superiore ad euro 100.000,00 (centomila/00) e fino ad euro 200.000,00 (duecentomila/00):

o    nella forma del contributo a fondo perduto, nei limiti delle intensità di cui alla precedente lettera a), per la quota di spese ammissibili fino ad euro 100.000,00 (centomila/00);

o    nella forma del finanziamento agevolato, nella misura dell’80% (ottanta per cento) delle spese ammissibili eccedenti il valore di euro 100.000,00 (centomila/00) e fino a 200.000,00 (duecentomila/00).

Il contributo a fondo perduto è concesso nei limiti delle risorse disponibili. In caso di esaurimento delle predette risorse, le agevolazioni saranno concesse dal soggetto gestore, che è Invitalia, nella sola forma di finanziamento agevolato nella misura dell’80% (ottanta per cento) delle spese ammissibili fino ad euro200.000,00 (duecento/mila).

Le agevolazioni sono concesse secondo l’ordine definito in graduatoria sulla base delle risorse disponibili. Per i progetti nell’ultima posizione utile in caso di parità di punteggio le agevolazioni sono concesse secondo l’ordine cronologico di presentazione. In caso residuino risorse non sufficienti a coprire l’integrale richiesta dell’ultimo beneficiario le agevolazioni sono concesse in misura proporzionale rispetto all’importo ammesso sulla base delle risorse residue.

Termini e modalità di presentazione delle istanze

I termini per la presentazione delle domande sono stati aperti dalle ore 12:00 del giorno 3 aprile 2025 e fino alle ore 12:00 del giorno 3 giugno 2025. Le imprese potranno presentare le domande di agevolazione esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile nell’apposita sezione del sito web del Soggetto gestore (www.invitalia.it), secondo quanto previsto dal Decreto direttoriale 26 febbraio 2025.

 




ENERGIA | Save The Date – The potential of the Italian Industry for Development Projects in the ASEAN Countries – 6 maggio 2024 ore 9:30. Opportunità di collaborazione industriale nei settori infrastrutture energetiche e ingegneria con i Paesi del blocco ASEAN, Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico

Confindustria organizza l’evento The potential of the Italian Industry for Development Projects in the ASEAN Countriesche avrà luogo il prossimo 6 maggio dalle 9:30 alle 10:45, presso l’Allianz MiCo (Piazzale Carlo Magno, 1/Gate 16, Milano).

Per partecipare è necessario iscriversi al seguente link: https://eventi.confindustria.it/app/event-72 (completato il processo si riceverà via mail un codice QR che dovrà essere esibito all’ingresso della struttura che ospita l’evento).

L’incontro offre una panoramica sulle opportunità di collaborazione industriale nei settori dell’ingegneria e delle infrastrutture energetiche, in ottica sostenibile, con i Paesi del blocco ASEAN.

La Banca Asiatica di Sviluppo è un’istituzione finanziaria internazionale di cui fanno parte 68 Paesi – tra cui l’Italia, in qualità di membro fondatore. La banca finanzia la realizzazione di progetti di sviluppo, attraverso la collaborazione con il settore privato, avvalendosi di prestiti, assistenza tecnica, garanzie, sovvenzioni e partecipazioni al capitale. I Paesi ASEAN sono tra i principali destinatari degli aiuti della Banca: negli anni a venire, sono previsti ingenti finanziamenti diretti al settore energetico di tali paesi, per assicurargli maggior resilienza ai cambiamenti climatici attraverso un processo di decarbonizzazione. In questo scenario, l’industria italiana rappresenta un partner d’eccellenza nella realizzazione dei progetti descritti, supportando tali Paesi con know-how, prodotti e tecnologie dotati dei maggiori standard qualitativi e inserendosi nei mercati e nei sistemi produttivi locali per generare valore aggregato.

In allegato il programma.

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