Rinnovabili, arrivano le zone di accelerazione nelle aree industriali
Transizione 4.0, un salvagente per l’accordo insufficiente
Da incertezza e dazi il freno per export e investimenti
Ex Ilva, Urso / Piano ridotto. Orsini: Cruciale per il Paese
AGEVOLAZIONI | Credito d’imposta ricerca e sviluppo: modello aggiornato riversamento spontaneo
Con provvedimento n. 224105 /2025 del 19 maggio u.s., l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili i modelli aggiornati per effettuare il riversamento del credito di imposta R&S indebitamente fruito nel periodo 2015 -2019.
Il provvedimento e gli allegati sono disponibili al link https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/provvedimento-del-19-maggio-2025
Ricordiamo che la nuova data per aderire al riversamento è fissata al 3 giugno 2025 ed è possibile procedere in un’unica soluzione oppure in tre rate con scadenza, rispettivamente:
- 3 giugno 2025;
- 16 dicembre 2025;
- 16 dicembre 2026.
Sulla seconda e terza rata sono dovuti gli interessi.
Restano ferme comunque le condizioni di cui ai commi da 7 a 12 del DL n. 146/2021.
Nel caso in cui l’eventuale provvedimento impositivo, riferito ai crediti per i quali si intende riversare, sia divenuto definitivo alla data di presentazione dell’istanza di riversamento, quest’ultimo deve essere effettuato per l’intero importo del credito utilizzato entro il 3 giugno 2025 (qui segnaliamo che il comma 6 contiene un refuso!).
Il comma 7 agisce poi direttamente sull’articolo 5 del DL n. 146/2021 specificando che, nelle ipotesi in cui la procedura di riversamento riguardi crediti oggetto di atti di recupero o provvedimenti impositivi per cui penda un contenzioso alla data di presentazione dell’istanza di riversamento, l’adesione al riversamento è subordinata alla rinuncia al contenzioso entro il 3 giugno 2025.
Per gli atti di recupero o provvedimenti impositivi per i quali alla data del 3 giugno 2025 sia ancora pendente il termine di cui all’articolo 21 del D. Lgs. n. 546/1992 (termini per ricorso), la dichiarazione di adesione si intende come rinuncia alla presentazione del ricorso.
Area Servizi alle Imprese (Marcella Villano 089.200841 [email protected])
AGEVOLAZIONI – AMBIENTE | Webinar “I bandi LIFE 2025”, lunedì 26 maggio, ore 11.00
Informiamo che il prossimo lunedì 26 maggio, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, si terrà il webinar “I bandi LIFE 2025”, organizzato da Confindustria.
Il programma LIFE è l’unico programma dedicato in maniera specifica all’ambiente e all’azione per il clima e dispone di 5,4 miliardi di euro a prezzi correnti per il periodo 2021 – 2027. L’obiettivo generale del programma è quello di contribuire al passaggio a un’economia sostenibile, circolare, efficiente in termini di energia, climaticamente neutra e resiliente ai cambiamenti climatici.
Il webinar ha l’obiettivo di presentare i nuovi bandi del Programma LIFE, con un focus sulle opportunità più interessanti per le imprese.
Interverranno all’incontro:
- Federico De Filippi, Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA);
- Oronzo Daloiso, Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA);
- Filippo Gasparin, Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA).
Per partecipare è necessario compilare il form di iscrizione al seguente link:
https://confindustria.zoom.us/webinar/register/WN_sWe8qmScRLezyuEfI6h1Mg
Il link di partecipazione all’evento verrà generato al momento dell’iscrizione e arriverà una mail qualche secondo dopo. Suggeriamo di controllare anche la casella posta indesiderata.
AGEVOLAZIONI | Mini Contratti di Sviluppo: presentazione progetti entro il 27 maggio 2025
Ricordiamo che con decreto del direttore generale per gli incentivi alle imprese 4 aprile 2025, il termine finale per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni a valere sui Mini contratti di sviluppo, il nuovo strumento diretto a supportare gli investimenti produttivi per lo sviluppo o la produzione di tecnologie critiche negli ambiti individuati dal Regolamento europeo STEP, ossia tecnologie digitali e deep tech, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, biotecnologie, è stato prorogato alle ore 12:00 del 27 maggio 2025.
Il mini contratto di sviluppo finanzia progetti tra 5 e 20 milioni di euro e si rivolge alle imprese di tutte le dimensioni nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le richieste dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia (www.invitalia.it) che, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, curerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni. È necessario:
- essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE);
- registrarsi sulla nuova piattaforma incentivi di Invitalia, compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Ricordiamo di seguito le caratteristiche di questo nuovo regime di aiuto e le disposizioni del Regolamento STEP, in vigore da marzo 2024.
Regolamento STEP
Il Regolamento istituisce la Strategic Technologies for Europe Platform – STEP, diretta a sostenere lo sviluppo e la produzione in tre ambiti strategici:
- tecnologie digitali e innovazione deep-tech;
- tecnologie pulite ed efficienti;
STEP raccoglie e indirizza i finanziamenti in 11 programmi dell’UE verso queste tre priorità. L’obiettivo generale è quello di favorire progetti che contribuiscano a rafforzare la competitività dell’industria europea e ridurre le dipendenze strategiche in settori critici. Inoltre, per massimizzare gli investimenti pubblici e privati, STEP prevede l’assegnazione di un ‘marchio di sovranità STEP’ ai progetti di alta qualità, che fungerà da riconoscimento di eccellenza, aiutando i relativi progetti ad accedere ai finanziamenti dell’UE e ad attirare altri investimenti.
L’implementazione del Regolamento è affidata ad una task force ad hoc, istituita presso la Direzione Generale Bilancio della Commissione europea. Una pagina STEP continuamente aggiornata fornisce tutte le informazioni necessarie sulle opportunità per i promotori di progetti, gli investitori e le autorità di gestione. La Commissione dialoga costantemente con le autorità di gestione nazionali e regionali e con i Focal Points previsti dal Regolamento e nominati dagli Stati membri (per l’Italia: Federica Busillo, Direttore generale Dipartimento per le politiche di coesione, [email protected]) sulle possibili modifiche da apportare ai programmi operativi nazionali per inserire gli opportuni riferimenti a STEP e permettere l’accesso ai fondi di coesione. Il 2 maggio u.s., la Commissione ha adottato una Guidance Note per chiarire il campo di applicazione del Regolamento, fornendo esempi di tecnologie e progetti che potranno essere inclusi. Il 10 settembre la Commissione ha lanciato il Portale STEP (Get funding – European Union (europa.eu), sportello unico online che racchiude tutti i bandi e gli strumenti di finanziamento accessibili. Confindustria ha presidiato l’intero iter legislativo ed ha accolto con favore il raggiungimento di un accordo sul Regolamento STEP, che considera come uno strumento per rafforzare la sovranità e la competitività a lungo termine dell’UE. Continua a monitorare sia l’implementazione del Regolamento sia le attività della Piattaforma.
Mini Contratti di Sviluppo
Il decreto ministeriale 12 agosto 2024 introduce lo strumento dei mini contratti di sviluppo a supporto della realizzazione di investimenti negli ambiti individuati dal Regolamento STEP, ossia: tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech; tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette; biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.
Investimenti ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di investimento proposti dalle imprese, di tutte le dimensioni, aventi ad oggetti di seguenti ambiti produttivi:
a.1) tecnologie riportate nell’allegato I al decreto;
a.2) medicinali riportati nell’allegato II al presente decreto;
a.3) materie prime critiche riportate nell’allegato III al presente decreto;
a.4) componenti e i macchinari specifici utilizzati primariamente per la produzione delle tecnologie di cui alla lettera a.1) o delle biotecnologie, compresi i medicinali critici, di cui alla lettera a.2).
a.5) servizi essenziali e specifici per la fabbricazione dei prodotti di cui alle lettere a.1) e a.2), come individuati nell’allegato IV al presente decreto.
- b) conformemente al Regolamento STEP, gli investimenti devono contribuire a ridurre o a prevenire le dipendenze strategiche dell’Unione negli ambiti di cui alla lettera a) e/o garantire l’apporto di elementi innovativi, emergenti e all’avanguardia con un notevole potenziale economico negli ambiti di cui alla medesima lettera a).
I piani di sviluppo possono riguardare la creazione di una nuova unità produttiva; l’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente; la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza; la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di elementi innovativi, e
Spese ammissibili
Le spese ammissibili devono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, e sono: il suolo aziendale e sue sistemazioni; le opere murarie e assimilate; macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima; programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Relativamente alle sole Pmi: per le spese legate a consulenze funzionali alla realizzazione del piano di investimenti, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili.
Tipologia agevolazione concedibile
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto a copertura delle spese ammissibili, secondo le seguenti percentuali:
- piccole imprese: 55%;
- medie imprese: 45%;
- imprese di grandi dimensioni: 35%.
ENERGIA | Aggiornamenti misura Energy Release 2.0: pubblicate due nuove Faq.
Il GSE ha chiarito, attraverso due nuove Faq pubblicate lo scorso 18 aprile, un punto fondamentale dell’Energy Release 2.0: se il contratto di restituzione dell’energia è firmato da un soggetto terzo incaricato – come un operatore o un aggregatore – il cliente energivoro non ha più alcun obbligo diretto. Questo significa che, in caso di inadempienza del soggetto terzo, il cliente finale non rischia la sospensione o la risoluzione del contratto di anticipazione.
Il Gestore dei Servizi Energetici precisa che l’operatore terzo è comunque tenuto a esercire e manutenere l’impianto secondo gli standard previsti, garantendo la restituzione dell’energia e la gestione delle Garanzie d’Origine.
Nel frattempo, l’Arera – con la delibera 157/2025 – ha prorogato al 15 luglio (anziché al 30 giugno) la scadenza per richiedere al GSE il contributo a copertura parziale della garanzia prevista dal DM 268/2024. Ricordiamo che questo aiuto può coprire fino al 50% del costo annuo della garanzia, per un massimo di 300.000 euro per impresa in tre anni, nel limite complessivo di 100 milioni di euro.
Il forte interesse suscitato dalla misura ne conferma l’importanza: alla chiusura del bando, lo scorso 3 marzo, sono pervenute al GSE ben 559 manifestazioni di interesse, per un totale di oltre 3.400 aziende coinvolte. La domanda complessiva ha superato i 70 TWh, a fronte di un’offerta disponibile di appena 24 TWh.
Lo stesso MASE ha confermato che l’Energy Release 2.0 è una misura sperimentale che potrà essere estesa, anche attraverso nuovi strumenti contrattuali, come i contratti per differenza, per sostenere ulteriormente la diffusione dell’energia rinnovabile incentivata.
L’energy release si avvierà il 1° giugno e permetterà alle imprese energivore aderenti di ottenere per 3 anni una quota di energia elettrica pari a circa un terzo dei loro consumi ad un prezzo di 65 €/MWh. Confindustria ha proseguito l’attività di supporto al MASE e al GSE per la definizione dei dettagli tecnici e operativi della misura energy release 2.0, con particolare riferimento agli aspetti contabili e fiscali, anche attraverso un lavoro congiunto con l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC). Siamo in attesa del parere dell’OIC, del quale daremo massima diffusione non appena disponibile.
AGEVOLAZIONI | Bando Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI: webinar MIMIT mercoledì 28 maggio, ore 10.00
Informiamo che il prossimo mercoledì 28 maggio, alle ore 10.00, previa registrazione al link Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI-FER – Webex, sarà possibile seguire il webinar dedicato alla presentazione del bando “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI”, previsto nell’ambito della Missione 7 “REPowerEU” del PNRR, diretto a supportare le PMI nella realizzazione di programmi di investimento finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica, mediante l’installazione di impianti solari fotovoltaici o di impianti mini eolici, per l’autoconsumo immediato e, eventualmente, differito attraverso l’installazione di correlati sistemi di stoccaggio dell’energia.
La disciplina attuativa dello strumento è stata definita con decreto ministeriale 13 novembre 2024 poi, con successivi decreti direttoriali del 14 e 31 marzo 2025, sono stati definiti le modalità e i termini per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché forniti ulteriori elementi atti a chiarire la corretta attuazione dell’intervento.
Ricordiamo che lo sportello per la presentazione delle domande, gestito da Invitalia, è attualmente aperto e sarà possibile inoltrare le istanze fino alle ore 12.00 del prossimo 17 giugno.
Le risorse destinate alla misura sono 320 milioni di euro, di cui il 40% riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni, concesse ai sensi del “Regolamento GBER”, saranno assegnate nella misura massima del:
- 30% per le medie imprese;
- 40% per le micro e piccole imprese;
- 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
- 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.
Qualora, in fase di definizione della graduatoria, le risorse destinate alle riserve non dovessero essere pienamente assorbite, saranno rese disponibili per il finanziamento delle domande di agevolazione riferite ai restanti territori e alle imprese di media dimensione.
Ai fini delle agevolazioni sono ammesse le spese, non inferiori a 30 mila euro e non superiori a 1 milione di euro e relative ad una sola unità produttiva del soggetto proponente, per:
- l’acquisto, l’installazione e la messa in esercizio di beni materiali nuovi strumentali, in particolare impianti solari fotovoltaici o mini eolici, sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
- sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
- diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi.