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AMBIENTE | Report settimanale ambiente 2-6 giugno 2025
MPC – Pubblicato l’Avviso per progetti di ricerca e sviluppo a valere sul PNRR
Segnaliamo la news del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, che informa della pubblicazione del nuovo Avviso per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo relativi alla progettazione ecocompatibile e alle attività di estrazione mineraria urbana. L’iniziativa rientra nella seconda Linea di intervento dell’investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinato all’approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche, con dotazione finanziaria complessiva pari a 24 milioni di euro e gestito dal Dipartimento Sviluppo Sostenibile (DISS) e dalla direzione generale Economia Circolare e Bonifiche (ECB) del Ministero.
A partire dalle ore 12.00 del 5 giugno e fino alla stessa ora del 4 luglio, le imprese di qualsiasi dimensione, operanti sull’intero territorio nazionale, potranno presentare domanda di accesso al contributo, anche in forma congiunta con altri soggetti, tra cui organismi di ricerca.
I progetti ammissibili, con spese comprese tra 1 e 2 milioni di euro, dovranno concentrarsi sui seguenti tre filoni di ricerca, sviluppo e innovazione:
- tecnologie, sistemi di informazione e metodi commerciali nuovi o migliorati per il recupero, il riciclaggio e il trattamento dei rifiuti di materie prime critiche e strategiche;
- integrazione della progettazione ecocompatibile nella fabbricazione di prodotti e sistemi complessi e nei processi di mercato e consumo;
- ottimizzazione della raccolta e della cernita dei rifiuti urbani e cernita finalizzata a garantire un’offerta costante di materie prime critiche di alta qualità per le operazioni di estrazione mineraria urbana.
Tutte le ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link: https://www.mase.gov.it/portale/-/avviso-pubblico-per-la-selezione-di-proposte-progettuali-per-attivita-di-ricerca-e-sviluppo-da-finanziare-nell-ambito-del-pnrr-missione-7-repowereu-inv.-8-approvvigionamento-sostenibile-circolare-e-sicuro-delle-materie-prime-critiche-?p_l_back_url=%2Fportale%2Fbandi-e-avvisi
DDL Semplificazioni attività economiche – Aggiornamento
La Commissione Affari costituzionali del Senato non ha ancora avviato la votazione degli emendamenti presentati al provvedimento, in quanto è in attesa di ricevere i pareri da parte della Commissione Bilancio su tutti gli emendamenti per quanto riguarda il profilo delle coperture finanziarie.
La Commissione Bilancio al momento è giunta ad esaminare le proposte riferite ai primi 24 articoli del testo, accantonando quelle su cui è stato richiesto un supplemento di istruttoria. Tra queste, segnaliamo in particolare:
- Trasporto marittimo di rifiuti – 0.4 De Priamo, FdI;
- Transizione 4.0 e 5.0 (riferimenti normativi nelle fatture e nei documenti – 31.7 De Priamo, FdI; 31.8 Ternullo, FI).
La Commissione Affari costituzionali a sua volta riprenderà l’iter non appena ricevuti tutti i pareri.
Sarà nostra cura continuare a tenervi aggiornati.
Regolamento (UE) 2019/1021 sui POP – Gestione e smaltimento dei trasformatori contenenti PCB: Interpello ambientale Confindustria
A seguito di alcune segnalazioni ricevute da parte di Associazioni territoriali e di categoria in merito all’applicazione del Regolamento (UE) 2019/1021 sui POPs, con riferimento alla gestione e allo smaltimento dei trasformatori contenenti PCB in concentrazioni comprese tra 0,005% e 0,05%, Confindustria ha avviato un’interlocuzione informale con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per ottenere chiarimenti interpretativi su alcuni aspetti della normativa.
Il Regolamento europeo, all’art. 7, par. 2, e all’Allegato I, stabilisce che entro il 31 dicembre 2025 gli Stati membri devono individuare e rimuovere dalla circolazione le apparecchiature, quali trasformatori e condensatori, contenenti più dello 0,005% di PCB.
A livello nazionale, tuttavia, il D.lgs. 209/1999 consente ancora oggi l’uso fino alla fine della vita operativa delle apparecchiature con concentrazioni comprese tra 0,005% e 0,05%, a condizione che siano in buono stato e regolarmente comunicate.
Il punto da chiarire riguarda quindi se, alla luce del Regolamento UE, i detentori di tali trasformatori debbano obbligatoriamente procedere allo smaltimento entro il 31 dicembre 2025 oppure se possa continuare ad applicarsi la disciplina nazionale attualmente vigente. Considerata la complessità della questione, il MASE ci ha invitato a presentare un apposito interpello ambientale per ottenere un’interpretazione ufficiale, che è disponibile in allegato.
Il Ministero dispone di un termine di 90 giorni per fornire un riscontro alla nostra richiesta di chiarimento.
Sarà nostra cura aggiornarvi non appena riceveremo il riscontro ufficiale da parte del MASE.
Interpello Confindustria in merito all’applicazione del decreto ministeriale 28 marzo 2018, n. 69 – Riscontro MASE
Tramettiamo, in allegato, il riscontro del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica all’atto di interpello presentato da Confindustria volto ad ottenere dei chiarimenti interpretativi circa l’applicazione del decreto ministeriale 28 marzo 2018, n. 69 “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto di conglomerato bituminoso ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
In particolare, con il citato interpello, Confindustria ha chiesto al MASE di confermare la legittimità di sommare le quantità relative alle attività di recupero indicate nell’allegato 4 del DM 5 febbraio 1998, con riferimento al conglomerato bituminoso (codice EER 17.03.02) riguardanti:
- produzione di manufatti e prodotti per l’edilizia, pari 870 t/a;
- produzione di conglomerati bituminosi, pari 230 t/a;
- utilizzo dei rifiuti per la formazione di rilevati e sottofondi stradali, pari a 000 t/a;
per un totale complessivo di 233.100 ton/a, considerando che si tratta comunque di prodotti da costruzione disciplinati anche dal Regolamento N. 305/2011 UE del 9 marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio, che definisce all’art 2. punto 3 come «opere di costruzione» anche le opere di ingegneria civile, quali la costruzione di strade compresi i rilevati e sottofondi stradali.
In risposta al quesito, anche sulla base del parere tecnico dell’ISPRA, il MASE ha escluso la possibilità di sommare le quantità massime di rifiuti indicate all’allegato 4 del DM 5 febbraio 1998 per lo svolgimento di una singola attività di recupero, ribadendo che:
- il comma 1 dell’articolo 7 del decreto ministeriale 5 febbraio 1998 dispone che “La quantità massima impiegabile di rifiuti non pericolosi è individuata nell’allegato 4 al presente decreto in relazione alle diverse attività di recupero ammesse a procedura semplificata”. Pertanto, la quantità massima impiegabile è specificamente individuata per ogni diversa attività di recupero ammessa, come riportato all’allegato 4;
- l’articolo 6, comma 3, del decreto ministeriale 5 febbraio 1998, dispone che “La quantità massima dei rifiuti non pericolosi sottoposti ad operazioni di messa in riserva presso l’impianto di recupero coincide con la quantità massima recuperabile individuata nell’allegato 4 per l’attività di recupero svolta nell’impianto stesso. In ogni caso, la quantità dei rifiuti contemporaneamente messa in riserva presso ciascun impianto o stabilimento non può eccedere il 70% della quantità di rifiuti individuata all’allegato 4”.
Il Ministero ha infine confermato (nota di chiarimenti del MITE del 5 ottobre 2018) che il DM 69/2018 disciplina unicamente i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto nelle attività che il DM 05/02/1998 prevede al punto 7.6.3 lettere a), b) e c) dell’allegato I, senza incidere su aspetti quantitativi e condizioni necessarie per poter operare in procedure semplificate.
Direttiva sul monitoraggio del suolo – Aggiornamento
Lo scorso 4 giugno la Commissione ambiente del Parlamento europeo ha approvato l’accordo provvisorio raggiunto tra con il Consiglio in merito alla direttiva che introduce un sistema per il monitoraggio della salute del suolo a livello europeo. Tale Direttiva prevede che tutti gli Stati Membri adottino un sistema di gestione del monitoraggio, dei campionamenti, delle analisi e della gestione dei flussi di informazioni e dei dati.
SAVE THE DATE – 15 luglio 2025, Economia del mare: Il motore blu della competitività italiana
Le trasformazioni globali in atto – dalle tensioni geopolitiche alla transizione energetica, fino alla crescente attenzione verso modelli di sviluppo sostenibile – stanno orientando l’Unione Europea verso nuove politiche industriali, basate su filiere strategiche capaci di combinare innovazione, resilienza e autonomia produttiva.
In questo contesto, l’Economia del Mare si afferma come uno tra i principali settori chiave, grazie alla sua trasversalità e alla capacità di generare valore economico, occupazionale e ambientale lungo tutta la catena.
L’Italia, in linea con questa visione, riconosce nella valorizzazione della risorsa mare una leva strategica per la crescita del sistema Paese. L’Economia del mare rappresenta, infatti, un comparto ad alto potenziale: con oltre 230.000 imprese attive, circa un milione di occupati – pari al 4,1% dell’occupazione complessiva – e un valore economico prossimo ai 180 miliardi di euro, contribuisce per circa il 10% al PIL nazionale. Ogni euro prodotto dal settore ne attiva mediamente 1,8 nel resto dell’economia, con punte di 2,7 nel solo ambito del trasporto marittimo. Un sistema dinamico e integrato, che si conferma sempre più centrale per lo sviluppo sostenibile e la competitività internazionale dell’Italia.
In questo scenario, Confindustria è l’unica associazione datoriale che rappresenta l’intera filiera blu: cantieristica, trasporto marittimo, diporto, pesca, turismo, estrazioni, logistica portuale. Con un approccio strategico e una visione orientata al futuro, Confindustria ha avviato un importante percorso con il Gruppo Tecnico Economia del Mare, presieduto dal Presidente Delegato Mario Zanetti. Il lavoro svolto ha portato alla definizione di un documento di posizionamento strategico che individua con chiarezza priorità, azioni e obiettivi per rilanciare la risorsa mare in modo strutturato e duraturo.
Tale documento ruota attorno a tre direttrici fondamentali: il potenziamento delle infrastrutture e della portualità, la modernizzazione dei vettori e delle flotte, e l’investimento nelle competenze, indispensabili per accompagnare la trasformazione del settore verso modelli sostenibili, digitali e competitivi a livello globale.
Per presentare ufficialmente il documento e promuovere un dialogo costruttivo tra imprese, istituzioni e tutti gli attori della filiera, Confindustria organizza un evento nazionale il prossimo 15 luglio 2025, presso la sede di Roma.
L’iniziativa vedrà la partecipazione di rappresentanti di primo piano delle istituzioni italiane ed europee e offrirà un’occasione concreta per condividere la visione strategica, discutere proposte operative e riaffermare la centralità dell’Economia del Mare per lo sviluppo industriale e sostenibile del Paese.
Il programma e le modalità di partecipazione saranno comunicati successivamente.
Seminario “Regolamentazione EUDR: il ruolo delle Imprese nella lotta alla deforestazione tra obblighi ed opportunità – 8 luglio 2025, 14.30
Il prossimo 8 luglio, dalle ore 14.30, presso la sede di Confindustria Salerno, in via Madonna di Fatima, 194, a Salerno, si terrà il seminario dal titolo “Regolamentazione EUDR: il ruolo delle Imprese nella lotta alla deforestazione tra obblighi ed opportunità”.
Ricordiamo che, il Regolamento Ue 2023/1115 sulla deforestazione, noto come EUDR (European Union Deforestation Regulation), stabilisce una serie di obblighi per le aziende che commerciano specifiche materie prime e prodotti, sia immessi sul mercato dell’Unione Europea, sia esportati dall’Unione verso Paesi terzi, che l’iniziativa in parola ha l’obiettivo di approfondire.
La norma, adottata il 31 maggio 2023, mira a contrastare la deforestazione associata alla produzione e al commercio di alcuni materiali e si applica a una serie di materie prime considerate ad alto rischio di deforestazione, oltre ai prodotti derivati che le contengono o che sono stati fabbricati utilizzandole.
L’elenco completo è consultabile nell’Allegato I (cfr. da pag.38 a pag. 41 dell’allegato Regolamento).
Attualmente, le materie prime direttamente contemplate sono:
- Legno (es. Mobili di legno, parchetti per pavimenti, fogli da impiallacciatura, pannelli di fibre di legno, cornici per quadri e simili, fusti e botti, articoli per la tavola e cucina, utensili e manici, libri stampati, giornali, costruzioni prefabbricate, legna da ardere, carbone di legna ecc.)
- Gomma (gomma naturale, pneumatici nuovi, pneumatici rigenerati, camere d’aria, accessori abbigliamento, guarnizioni di macchinari ecc.), utilizzata in vari settori, dall’automobilistico all’industriale;
- Soia (fave di soia, farine, olio)
- Bovini (es. animali vivi, carni, frattaglie, cuoio e pelli)
- Cacao (cacao in grani, pasta di cacao, burro, cioccolato e altre preparazioni alimentari), fondamentale per l’industria del cioccolato
- Caffe (caffè torrefatto e succedanei)
- Palma da olio, presente in numerosi prodotti alimentari e cosmetici
Il Regolamento si estende a prodotti derivati come cioccolato, mobili, carta stampata, prodotti per la cura della persona e altri articoli che contengono materie prime a rischio
In merito alla sua applicazione, evidenziamo le seguenti scadenze:
- 30 dicembre 2025: entrata in vigore per grandi imprese e commercianti.
- 30 giugno 2026: entrata in vigore per le Piccole e Medie Imprese (PMI).
Il seminario s’inscrive nell’ambito delle attività di cui alla delega ambientale ed è promosso dal Gruppo Design, Tessile, Sistema Casa di Confindustria Salerno.
Interverranno, tra gli altri, Pietro Oieni, Dirigente del MASASF – Divisione III della Direzione Generale dell’Economia Montana e delle Foreste del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e Angelo Mariano – Responsabile dell’Organismo di controllo EUTR “Conlegno” (cfr. locandina programma allegato).
È possibile anticipare i quesiti da porre al relatore, unitamente all’adesione, inviando una comunicazione al seguente indirizzo email: [email protected], entro e non oltre il prossimo 3 luglio.
2025_02_10_all_1_istanza 2025_02_10_all_2a_riscontro avviso_materie_prime_critiche comunicato_materie_prime_critiche_scheda ddl 1184_semplificazione attività economiche DdL semplificazione attività economiche-em.ti dm_110.14-05-2025 Interpello – giu – 25 Locandina Seminario 8 Luglio 2025 materie_prime_critiche_faq_03.06.2025 Regolamento EUDR
Area Servizi alle Imprese (Mariarosaria Zappile,089.200842([email protected])
EVENTO | Riflessi: Luce d’impresa, Dono di Cuore”- presso Tenuta dei Normanni – 20 giugno ore 20.30
Il prossimo venerdì 20 giugno, alle ore 20.30, a Tenuta dei Normanni si terrà “Riflessi”, la Festa d’Estate del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Salerno.
Organizzata con il supporto del Comitato Piccola Industria, l’evento avrà l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare Insieme si può, un’associazione con sede a Sarno che si prende cura di bambini autistici.
Sarà possibile prendere parte alla serata – che prevede un percorso enogastronomico e musica dal vivo – con un contributo di 120,00 €.
È possibile confermare la partecipazione al seguente link https://www.unaltraimpresa.it/ Per motivi organizzativi sarà necessario far pervenire le vostre adesioni entro il prossimo 16 giugno.
Per maggiori dettagli su tutte le modalità di sostegno dell’iniziativa è possibile rivolgersi alla Segreteria del gruppo (rif. Massimiliano Pallotta 089.200837 – m.[email protected])