LAVORO | Legge delega in materia di retribuzione e contrattazione collettiva

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 230/2025 è stata pubblicata la Legge n. 144 del 26 settembre 2025 recante deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione.

 

In particolare, al fine di garantire l’attuazione del diritto dei lavoratori ad una retribuzione proporzionata e sufficiente, ai sensi dell’art. 36 della Costituzione, rafforzando la contrattazione collettiva e stabilendo criteri che riconoscano l’applicazione dei trattamenti economici complessivi minimi previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati, il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, su proposta del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, nel rispetto del diritto dell’Unione Europea, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva, per il conseguimento dei seguenti obiettivi:

 

  1. a) assicurare ai lavoratori trattamenti retributivi giusti ed equi;
  2. b) contrastare il lavoro sottopagato, anche in relazione a specifici modelli organizzativi del lavoro e a specifiche categorie di lavoratori;
  3. c) stimolare il rinnovo dei CCNL nel rispetto dei tempi stabiliti dalle parti sociali, nell’interesse dei lavoratori;
  4. d) contrastare i fenomeni di concorrenza sleale attuati mediante la proliferazione di sistemi contrattuali finalizzati alla riduzione del costo del lavoro e delle tutele dei lavoratori (cosiddetto dumping contrattuale).

 

Per un maggiore approfondimento si trasmette in allegato la Legge delega estratta dalla Gazzetta Ufficiale.

 

All.to Legge n. 144 del 26.09.2025 (GU n. 230 del 03.10.2025)

 

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LAVORO | Verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro – aggiornamento dell’elenco dei soggetti abilitati: Decreto Ministero del Lavoro n. 109/2025

Il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero della Salute e con il MIMIT, con l’allegato decreto n. 109/2025 ha aggiornato l’elenco nazionale dei soggetti abilitati all’effettuazione delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro.

 

Si tratta di soggetti che possono operare anche in alternativa all’INAIL, per la prima verifica, delle attrezzature di lavoro, e all’ASL per quelle successive.

 

Gli adempimenti suddetti sono stabiliti dall’art. 71 del D.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico Salute e Sicurezza sul Lavoro) che prevede l’obbligo per il datore di lavoro di attivarsi affinché le attrezzature di lavoro, dopo l’installazione e la prima messa in esercizio, siano sottoposte a controlli, secondo le indicazioni del fabbricante, nonché a verifiche periodiche volte a valutarne l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.

 

L’allegato VII al predetto Testo Unico elenca le attrezzature che obbligatoriamente devono essere sottoposte a verifica nonché la periodicità di tali verifiche (da annuale a quinquennale) riferita, rispettivamente, a ciascuna attrezzatura ivi elencata.

 

La prima di tali verifiche è effettuata dall’INAIL che vi provvede nel termine di 45 giorni dalla richiesta del datore di lavoro, trascorsi inutilmente i quali questi può avvalersi, a propria scelta, di altri soggetti, pubblici o privati, abilitati a tali funzioni.

 

Le successive verifiche sono effettuate, su libera scelta del datore di lavoro, dalle ASL e, ove istituita dalla legge regionale, dall’Arpa, ovvero da soggetti pubblici o privati abilitati, che possono fungere anche da supporto all’INAIL per l’effettuazione delle prime verifiche.

 

Tutte le verifiche sono a titolo oneroso e le spese per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro, che deve conservare anche i verbali redatti al termine delle stesse, a disposizione dell’organo di vigilanza.

 

Le violazioni agli obblighi sopra citati, secondo quanto disposto dall’art. 87, comma 4, lett. b), del Testo Unico, sono punite con la sanzione amministrativa da € 711,92 ad € 2.562,91.

 

All.to 101217

 

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AMBIENTE | Memo webinar di aggiornamento ambientale – 15 /22 ottobre 2025| Roadshow CONAI 2025

Ricordiamo, di seguito, il secondo e il terzo webinar di aggiornamento ambientale di ottobre, realizzati nell’ambito del Roadshow Conai 2025.

 

WEBINAR

 

Mercoledì 15.10.2025 ore 10:30 -12:00

Titolo:

I capisaldi della gestione dei rifiuti dopo il dl 116/2025.

Sessione n. 2                     

“Deposito Temporaneo dei Rifiuti: Normativa, Limiti e Best Practice “

La protezione della tua impresa alla luce dell’inasprimento sanzionatorio derivante dalle disposizioni straordinarie adottate per il contrasto delle attività illecite nella gestione dei rifiuti.

Link da comunicare alle imprese per iscrizione

https://bit.ly/webinar15102025

 

Mercoledì 22.10.2025 ore 10:30 -12:00

Titolo:

 

I capisaldi della gestione dei rifiuti dopo il dl 116/2025.

Sessione n. 3

“DL 116/2025: Nuove Frontiere della Responsabilità d’Impresa e Impatti sulla Compliance Ambientale”

La protezione della tua impresa alla luce dell’inasprimento sanzionatorio derivante dalle disposizioni straordinarie adottate per il contrasto delle attività illecite nella gestione dei rifiuti.

Link da comunicare alle imprese per iscrizione

https://bit.ly/webinar22102025

 




LAVORO | Malattia – nuove modalità di esposizione nel flusso Uniemens: messaggio INPS n. 3029/2025

L’INPS con il messaggio n. 3029/2025, in allegato, ha fornito indicazioni operative in merito alla nuova modalità di esposizione degli eventi e del conguaglio dell’indennità economica di malattia nel flusso Uniemens per i rapporti di lavoro dipendente dei datori di lavoro del settore privato.

In particolare, a partire dalla competenza del mese di gennaio 2026, l’Istituto ha previsto nei flussi di denuncia Uniemens la compilazione del calendario giornaliero. Ciò consentirà di gestire in maniera più efficiente i controlli di coerenza tra le informazioni dichiarate nei flussi Uniemens relative all’esposizione dell’evento, agli accrediti figurativi e ai conguagli richiesti per le indennità anticipate dal datore di lavoro.

Per un maggiore approfondimento si allega il messaggio di cui in oggetto con il relativo allegato.

 

All.ti Allegato n. 1 Messaggio INPS n. 3029 del 10.10.2025

 

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LAVORO | Rinnovo del CCNL Gomma Plastica Cavi elettrici del 26 gennaio 2023 – Avvio trattativa

Facendo seguito alla nostra informativa dello scorso 7 ottobre, informiamo che mercoledì 15 ottobre p.v., avrà luogo, a Roma presso la sede di Confindustria, l’avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL in oggetto.

Sarà nostra cura fornirVi aggiornamenti sull’evoluzione del negoziato.

 

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SICUREZZA INFORMATICA | Adesioni assesment cybersecurity polo ConfIN HUB e prossimi adempimenti soggetti NIS

Ricordiamo che sono ancora disponibili i Cyberassessment (gratuiti per le micro e piccole imprese), erogati – per il tramite del Campania Digital Innovation Hub, da ConfIN Hub – Confindustria Innovation Hub“, il Polo Nazionale di Innovazione digitale creato da Confindustria a valere sul PNRR.

Il servizio mira a identificare gli specifici rischi cyber cui è esposta l’azienda, rilevando il livello di cybersecurity attuale e individuando le eventuali remediation da porre in essere per raggiungere il livello di sicurezza auspicato. Inoltre, essendo realizzato secondo il framework nazionale, facilita anche la rielaborazione dei risultati ottenuti in funzione dell’adeguamento a specifici standard e normative (es. ISO/IEC27001, Perimetro nazionale di Cyber sicurezza PSNC e Direttiva NIS2.

L’analisi prevede:

  • l’individuazione dello specifico Fattore di Rischio di cyber-esposizione dell’azienda;
  • l’analisi dell’effettivo Livello di cyber-esposizione, rappresentato tramite radar-chart, con la valorizzazione del Digital Cyber Score in una scala da 1 a 5;
  • la definizione e restituzione all’azienda di una roadmap con le possibili remediation da implementare, sotto forma di Quick Win e Next Steps.

Il servizio è gratuito per le micro e piccole imprese, mentre è coperto al 90% per le medie imprese e al 40% per le grandi.

Invitiamo le aziende interessate ad inviare una mail a [email protected]

Sul fronte normativo, informiamo che l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha pubblicato la Determinazione n. 333017/2025, che aggiorna e sostituisce la n. 283727 del 22 luglio 2025.

La principale novità è prevista dall’articolo 7 che introduce il “Referenti CSIRT”, che:

  • è la persona fisica designata dal Punto di Contatto, tra il 20 novembre e il 31 dicembre 2025, tramite procedura telematica resa disponibile sul Portale ACN;
  • ha il compito di interloquire con lo CSIRT Italia, di cui all’art. 2 del Decreto NIS, ed effettuare le notifiche degli incidenti previste dagli articoli 25 e 26 dello stesso Decreto;
  • per assicurare la tempestiva comunicazione, può essere affiancato da uno o più Sostituti;
  • il referente ed i suoi sostituti devono possedere competenze di base in sicurezza informatica e gestione degli incidenti, oltre ad una conoscenza approfondita dei sistemi informativi e delle reti del soggetto NIS per conto del quale operano;

Ricordiamo, inoltre, che i soggetti NIS – a partire da gennaio 2026 – saranno obbligati a notificare gli incidenti significativi e, entro ottobre dello stesso anno, dovranno avere adottato le misure di sicurezza.

 




ENERGIA | Revisione quadro europeo sicurezza energetica: positio paper Confindustria

Nel Position Paper sulla revisione del quadro europeo per la sicurezza energetica, Confindustria chiede che la sicurezza energetica diventi una politica strutturale dell’Unione, capace di garantire approvvigionamenti stabili, sostenibili e competitivi per imprese e cittadini. La revisione deve superare la gestione delle emergenze e costruire un sistema integrato e resiliente, che unisca elettricità, gas, idrogeno e calore in un’unica visione europea.

Confindustria sottolinea la necessità di valorizzare la produzione energetica interna da fonti rinnovabili, gas rinnovabili, idrogeno e calore di recupero, riducendo le dipendenze esterne e assicurando la disponibilità di materie prime critiche. Le infrastrutture energetiche — reti, gasdotti, terminali GNL, stoccaggi e teleriscaldamento — devono essere riconosciute come beni strategici di interesse pubblico, con procedure più rapide, regole armonizzate e un sostegno finanziario europeo adeguato.

La pianificazione energetica va rafforzata e resa coerente tra livello europeo e nazionale, per anticipare i rischi e orientare gli investimenti. Allo stesso tempo, è fondamentale garantire energia a prezzi competitivi, riducendo gli oneri e i costi di sistema, utilizzando in modo coordinato i proventi ETS e sostenendo contratti a lungo termine che offrano stabilità alle imprese. Le misure di riduzione della domanda devono restare l’ultima opzione, perché incidono negativamente su occupazione e produzione.

Confindustria chiede inoltre di ampliare il concetto di sicurezza includendo le minacce fisiche, cyber e climatiche, attraverso un meccanismo europeo di monitoraggio e risposta rapida e la creazione di un centro UE per la cybersicurezza delle infrastrutture energetiche. Sul piano internazionale, propone di rafforzare le partnership energetiche con il Mediterraneo e il Nord Africa, per sviluppare infrastrutture comuni e filiere tecnologiche sicure.

Gas e idrogeno devono essere riconosciuti come vettori strutturali della sicurezza energetica, complementari alle rinnovabili e allo stoccaggio. È infine necessario istituire una Task Force europea permanente per coordinare la risposta a crisi energetiche e predisporre piani di emergenza integrati e solidali tra Stati membri.

In sintesi, Confindustria chiede un approccio europeo unitario e pragmatico che integri infrastrutture, industria e governance, per costruire un sistema energetico sicuro, competitivo e sostenibile, capace di sostenere la transizione e la competitività del tessuto produttivo europeo.

Pubblichiamo il testo completo del position paper.

Confindustria – position paper on the EU Energy Security Framework Revision




SOSTENIBILITA’ | PREMIO ASI SALERNO AWARDS 2025: il 17 ottobre la cerimonia di premiazione

Facciamo seguito alla news n.5 del 12/09/2025, e ricordiamo che il 17 ottobre p.v., alle ore 10:30, presso la sede storica della Camera di Commercio di Salerno (Via Roma, 29), si terrà la cerimonia finale della terza edizione del Premio ASI Salerno Awards, promosso dal Consorzio ASI Salerno con il supporto scientifico del Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Salerno e quello tecnico di BGB Business Growth Bureau. (cfr. allegati).

L’evento celebra le aziende salernitane che si sono distinte per l’impegno verso la sostenibilità, secondo i criteri ESG e gli Obiettivi ONU 2030.

Ampio spazio sarà dedicato alla Tavola rotonda ”Sistema produttivo della Provincia di Salerno tra settori tradizionali, primato agroindustriale e nuove tecnologie”, con interventi di rappresentanti istituzionali, del mondo economico e accademico.

I saluti istituzionali saranno affidati a Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno e Presidente della Provincia e ad Antonio Visconti, Presidente del Consorzio ASI Salerno; le conclusioni al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Interverranno, tra gli altri: Piero De Luca, Deputato capogruppo commissione Camera Politiche Comunitarie; Andrea Prete, Presidente Unioncamere e Presidente CCIAA Salerno e Anna Del Sorbo, Presidente del comitato Piccola Industria Confindustria Campania.

Seguirà la cerimonia di premiazione, durante la quale verranno presentati i risultati del contest e proclamate le aziende vincitrici per eccellenza nella rendicontazione e nelle pratiche ESG.

Il Premio si propone come leva di sviluppo per la transizione sostenibile del tessuto produttivo locale, favorendo la diffusione della cultura della rendicontazione non finanziaria e della misurazione dell’impatto.

L’iniziativa è patrocinata da FICEI, Camera di Commercio di Salerno, Confindustria Salerno, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Salerno, Kyoto Club e Legambiente Campania, CNA Salerno, Coldiretti Campania, Confagricoltura Salerno, Ance Aies Salerno, in collaborazione con Banca Campania Centro, BCC Capaccio Paestum e Serino, BCC Magna Grecia, Banca Monte Pruno e BCC Aquara, e Banca Sella.




ENERGIA | Iniziativa UE–BEI per l’efficienza energetica delle PMI

Oltre 350.000 imprese in tutta Europa potranno beneficiare di un nuovo programma di finanziamento da 17,5 miliardi di euro lanciato dall’Unione Europea per migliorare l’efficienza energetica.

Si tratta di un’iniziativa per l’efficienza energetica delle piccole e medie imprese (PMI) guidata dal Gruppo Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e sostenuta dalla Commissione Europea, pensata per aiutare le PMI ad adottare tecnologie di risparmio energetico comprovate, ridurre i costi delle bollette e rafforzare resilienza e competitività.

Il pacchetto da 17,5 miliardi di euro – valido per il periodo 2025-2027 – punta a favorire interventi di efficienza energetica e decarbonizzazione attraverso una combinazione di strumenti finanziari, sia di debito che di capitale. L’obiettivo è mobilitare oltre 65 miliardi di euro di investimenti complessivi entro il 2027, colmando un importante gap di mercato a livello europeo.

L’iniziativa introdurrà anche uno “sportello unico per l’efficienza energetica delle PMI”, che centralizzerà l’accesso ai finanziamenti del Gruppo BEI, semplificando le procedure e accelerando l’attuazione dei progetti.

Il sostegno della Commissione comprenderà garanzie di bilancio UE tramite i programmi InvestEU e LIFE. Parallelamente, sarà istituito un gruppo di lavoro dedicato alle PMI nell’ambito della Coalizione europea per il finanziamento dell’efficienza energetica, con l’obiettivo di superare gli ostacoli esistenti e sviluppare soluzioni mirate per le piccole imprese.

La BEI, inoltre, promuoverà piattaforme di investimento in collaborazione con partner privati, focalizzate su progetti di efficienza energetica per le PMI. Questi strumenti non solo supporteranno nuovi interventi concreti, ma contribuiranno ad ampliare la platea di investitori e ad attirare capitali strategici nel settore europeo della transizione verde.

Nel loro insieme, queste misure testimoniano la volontà congiunta della BEI e della Commissione di sostenere le PMI nella transizione ecologica, rafforzando la competitività e accelerando il percorso di decarbonizzazione previsto dal Clean Industrial Deal dell’UE e dal Piano d’Azione per un’Energia Accessibile.

 




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