Fondi UE 2014-2020: Delega alle politiche per la coesione al Sottosegretario De Vincenti

Lo scorso 9 marzo, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPCM con il quale sono state formalmente assegnate al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti le deleghe sulla politica di coesione.

 

Nel testo sono previste, in particolare, tutte le azioni di coordinamento, anche normative, relative alla materia delle politiche per la coesione territoriale e per il coordinamento degli interventi finalizzati allo sviluppo economico dei territori (ivi comprese, fra le altre, le azioni di promozione e coordinamento delle Aree interne e per lo sviluppo dell’area di Taranto), nonché il coordinamento, l’indirizzo e il monitoraggio dell’Agenzia per la Coesione territoriale.

Il DPCM specifica che la delega riguarda sia gli interventi finanziati con le risorse dei Fondi Strutturali della programmazione 2014-20, sia quelli finanziati con le risorse nazionali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC): in relazione a queste ultime, nella delega sono ricompresi anche i compiti di istituzione della Cabina di Regia relativa alla programmazione del FSC e di definizione (in collaborazione con le amministrazioni centrali e regionali interessate) dei piani settoriali e a stralcio per l’utilizzo del FSC 2014-20, in attuazione della Legge di Stabilità del 2015.

De Vincenti rappresenterà anche il Governo a livello internazionale ed europeo sulle materie su cui è stato delegato, servendosi del Dipartimento per la Politica di Coesione come struttura di supporto




Politica di coesione 2014-2020: Commissione UE e Banca europea per gli investimenti (BEI), illustrano come usare al meglio i fondi.

Com’è noto, la politica regionale è la principale politica di investimento dell’Unione europea. Essasostiene la creazione di posti di lavoro, la competitività tra imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini in tutte le regioni e le città dell’Unione europea.

Al fine di raggiungere tali obiettivi e di affrontare le diverse esigenze di sviluppo di tutte le regioni dell’Unione europea, per il periodo 2014-2020 sono stati destinati alla politica di coesione 351,8 miliardi di EUR, quasi un terzo del bilancio complessivo UE.

Erogazione dei finanziamenti

L’attuazione della politica regionale passa attraverso tre fondi principali: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), che si attuano attraverso i Programmi Operativi regionali e il Fondo di coesione (FC).

Con il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), i fondi appena descritti costituiscono i Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE).

I Fondi SIE contribuiscono direttamente al piano di investimenti e alle priorità della Commissione.

La politica regionale e la strategia Europa 2020

La politica regionale fornisce il quadro di riferimento necessario alla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in Unione europea entro il 2020.

I cinque obiettivi che l’Unione europea intende raggiungere entro il succitato periodo sono:

  1. Occupazione: il 75 % dei cittadini di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un impiego;
  2. Ricerca e sviluppo: il 3 % del PIL dell’UE deve essere investito in ricerca e sviluppo;
  3. Cambiamento climatico e sostenibilità energetica:
    • 20 % in meno di emissioni di gas serra in UE rispetto ai livelli del 1990
    • 20 % di energia da fonti rinnovabili
    • 20 % di aumento dell’efficienza energetica
  4. Istruzione:
    • riduzione dei tassi di abbandono scolastico prematuro al di sotto del 10 %
    • almeno 20 milioni in meno di cittadini in condizioni o a rischio di povertà o esclusione sociale
  5. Lotta alla povertà e all’esclusione sociale: almeno 20 milioni in meno di cittadini in condizioni o a rischio di povertà o esclusione sociale

In ciascuno di tali ambiti, ogni Stato membro ha adottato propri obiettivi nazionali.

La priorità assoluta della Commissione Juncker è rilanciare la crescita in Europa e incrementare il numero di posti di lavoro senza creare nuovo debito. Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), fulcro del piano di investimenti per l’Europa, e i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) svolgono insieme un ruolo cruciale per la creazione di posti di lavoro e la crescita.

Al fine di supportare le autorità locali e i promotori dei progetto a sfruttare appieno le opportunità derivanti dall’uso complementare del FEIS e dei fondi SIE, la Commissione ha pubblicato uno specifico opuscolo.

I due strumenti, pur nella loro diversità, sono complementari tra loro in termini di ratio, concezione e quadro legislativo e si rafforzano a vicenda.

L’opuscolo fornisce una panoramica di come possa concretizzarsi la complementarità tra il FEIS e i fondi SIE a livello di progetto o tramite uno strumento finanziario come una piattaforma di investimento. L’esperienza che verrà tratta dai casi concreti e le reazioni dei soggetti interessati consentiranno di arricchirlo.

Allegato

MEMO-16-313_IT




AGEVOLAZIONI: credito d’imposta investimenti in ricerca e sviluppo effettuati dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2019. Pubblicata la circolare di chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

In riferimento alle nostre precedenti news sul tema, informiamo che lo scorso 16 marzo è stata pubblicata la circolare n.5/E dell’Agenzia delle Entrate relativa al credito di imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, di cui all’art. 3. D.L. n. 145/2013, come modificato dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190).

Il documento di prassi fornisce importanti precisazioni sull’ambito di applicazione della misura, sulle modalità di calcolo del beneficio e sulla documentazione attestante le spese agevolabili (recependo, in parte, le indicazioni anticipate da Confindustria nella circolare del 29 gennaio 2016, che abbiamo inoltrato tramite news).

Con particolare riferimento alla cumulabilità con altri strumenti agevolativi, la circolare chiarisce che il credito d’imposta in oggetto e il regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali (software, brevetti, marchi) – patent box sono sinergici, in quanto diretti ad agevolare l’attività di ricerca e sviluppo nelle diverse fasi di svolgimento della stessa: il primo mediante l’attribuzione di un credito di imposta per l’attività di ricerca svolta, il secondo mediante la detassazione dei redditi derivanti dallo sfruttamento economico dei beni immateriali ottenuti dall’attività di ricerca, a condizione che l’impresa continui a svolgere attività di ricerca e sviluppo ai fini del mantenimento, dello sviluppo e dell’accrescimento degli stessi.

In questa sede, chiariamo che i costi da considerare ai fini dell’attribuzione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo rilevano per il loro intero importo, anche ai fini della determinazione del reddito detassato nel regime di patent box.

Ricordiamo, infine, che lo strumento sarà illustrato nel dettaglio in occasione del seminario “Come finanziare l’innovazione. Risorse, strumenti e finanziamenti europei, nazionali e regionali”, che avrà luogo in sede il prossimo giovedì 24 marzo, alle ore 9.30.

Allegato

Circolare_5E_16_03_2016




Condivisione piani Fondimpresa Conto Formazione

Si comunica che le richieste di condivisione per i piani formativi da presentare in conto formazione, per le aziende prive di rappresentanza sindacale,dovranno pervenire a mezzo PEC al seguente indirizzo [email protected]

La mail dovrà avere in OGGETTOl’ID del piano e l’azienda richiedente o aggregante (in caso di piano pluriaziendale) e dovrà contenere  in allegato il formulario estratto dalla piattaforma + bozza di accordo in formato word compilato in tutte le sue parti, a tal proposito vi segnaliamo che la commissione attualmente risulta così costituita:

Per parte datoriale:

Nome e Cognome

Livello

Organizzazione

Incarico

Marcella Anzolin

provinciale

Confindustria SALERNO

Funzionario area Formazione

Monica De Carluccio

provinciale

Confindustria SALERNO

Funzionario area Formazione

Giuseppe Baselice

provinciale

Confindustria SALERNO

Funzionario area Relazioni Industriali

 

Per parte sindacale:

Nome e Cognome

Livello

Organizzazione

Incarico

Antonio Capezzuto

provinciale

CGIL SALERNO

Delegato segreteria

Giuseppina Petitti

provinciale

CISL SALERNO

Delegato segreteria

Salvatore Gaeta

provinciale

UIL SALERNO

Delegato segreteria

 

Si prega di inserire nel testo della mail il nome ed i contatti di un referente per eventuali richieste di chiarimenti e/o integrazioni

La mail dovrà provenire dalla PEC dell’azienda richiedente, in alternativa potrà essere inviata dall’ente formativo allegando apposita delega all’invio.




Rinnovo CCNL Cartai – Cartotecnici: secondo incontro

Vi informiamo che il 15 Marzo u.s., si è svolto il secondo incontro con le OO.SS. per il rinnovo del CCNL Cartai – Cartotecnici.

Si riporta in allegato la circolare contenete il resoconto dell’incontro.

Sarà nostra cura tenervi aggiornati sugli sviluppi della trattativa.

Allegato

CCNL CARTAI-CARTOTECNICI-SECONDO INCONTRO_160316




Coefficiente per la rivalutazione del tfr e dei crediti da lavoro – febbraio 2016

TFR

A febbraio 2016 l’indice in base 2010 dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, considerato al netto dei tabacchi, è risultato pari a 99,5.

Pertanto il coefficiente utile per la rivalutazione a gennaio 2016 del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2015, secondo l’art. 1 della L.297/1982, è pari a 1,00250.

CREDITI DI LAVORO

Alleghiamo la tabella dei coefficienti di rivalutazione dei crediti di lavoro maturati dal 1° gennaio 1990, o data successiva, e liquidati dal 1° al 29 febbraio 2016

Allegati

tavola+rivalutazione+crediti+lavoro (1)

tabella+tfr (2)




15 marzo 2016 – Consiglio Direttivo Piccola Industria

Si è svolta in sede la riunione del consiglio direttivo del Comitato Piccola Industria. Dopo le designazione di Umberto Lettieri e Biagio Garofalo in seno al Gruppo regionale Piccola di Confindustria Campania, i lavori, coordinati dal presidente Gambardella, sono stati dedicati all’analisi delle prossime attività di interesse delle imprese associate.




PATENT BOX: tassazione agevolata sui redditi derivanti dalle opere di ingegno. Modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016

In riferimento alle nostre precedenti news sull’agevolazione fiscale per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali (brevetti, know how, marchi, modelli, disegni industriali e software coperti da copyright, processi, formule e informazioni acquisite),

c.d. “Patent Box”, ricordiamo che, la Legge di Stabilità 2016 ha apportato due modifiche alla disciplina, che riguardano l’ambito oggettivo di applicazione della misura e il principio di complementarietà.

Con riferimento all’ambito oggettivo, l’emendamento – che modifica la norma primaria contenuta nella Legge di Stabilità 2015 (art. 1, comma 39, Legge 23 dicembre 2014, n. 190) – circoscrive il perimetro delle “opere dell’ingegno” agevolabili ai soli “software protetti da copyright” lasciando invariati gli altri intangibles a cui si applica l’opzione (brevetti industriali, marchi d’impresa e marchi collettivi, disegni e modelli, informazioni aziendali e esperienze tecnico industriali).

Questa modifica scioglie finalmente un dubbio interpretativo, già segnalato al Mise e all’Agenzia delle entrate, causato dal disallineamento tra la normativa primaria e quella secondaria: mentre la Legge di Stabilità 2015, infatti, recava un riferimento omnicomprensivo a tutte le “opere dell’ingegno”, il DM 30 luglio 2015 limitava l’agevolazione ai soli “software coperti da copyright”. Tale specificazione è peraltro in linea con le indicazioni dell’OCSE, che in generale escludono dai regimi agevolativi del Patent Box le opere letterarie, musicali e artistiche.

Circa l’ambito oggettivo di applicazione della misura sussistono, tuttavia, ancora dubbi interpretativi, per esempio per ciò che riguarda la definizione di know-how: dovrebbe essere specificato se le indicazioni di assistenza tecnica (non coperte da segreto) che spesso sono trasferite insieme al know-how nei contratti di cessione siano da computare nel calcolo dell’agevolazione.

Con riferimento al principio di complementarietà, l’articolo 6 del DM 30 luglio 2015 ha l’obiettivo di semplificare l’applicazione della agevolazione considerando come un unico bene immateriale più intangibles che siano “utilizzati congiuntamente per la finalizzazione di un processo/prodotto”, purché appartengano allo stesso soggetto e alla stessa tipologia di beni.

L’emendamento interviene sul principio di complementarietà aggiungendo un apposito comma alla norma primaria (art. 1, comma 42-ter, Legge di Stabilità 2015).

Il nuovo comma 42-ter declina il criterio della complementarietà in modo parzialmente differente rispetto al DM: in primo luogo, si precisa che il criterio della complementarietà ha natura facoltativa (utilizzo del verbo “può”); inoltre, mentre il DM, ai fini della complementarietà, fa riferimento a beni immateriali nell’ambito delle stesse tipologie, l’emendamento tiene conto della complementarietà anche tra intangibles di differenti tipologie (questa modifica è particolarmente importante e viene incontro alle esigenze delle imprese perché, spesso, nella realtà economica si riscontra una complementarietà tra beni immateriali diversi, ad esempio brevetti, know-how, software e marchi).

Inoltre l’emendamento stabilisce che l’utilizzo degli intangibles possa riguardare non solo prodotti o processi ma anche più famiglie di prodotti o gruppi di processi, in linea con le indicazioni dell’OCSE.

Anche su questo tema permangono, tuttavia, alcuni dubbi di carattere applicativo, che abbiamo già segnalato alle istituzioni di competenza (Agenzia dell’Entrate e Mise).

In particolare, il provvedimento direttoriale AdE del 1° dicembre 2015 ha precisato che il vincolo di complementarietà tra diversi beni vada indicato, dall’impresa istante, in sede di ruling. Tuttavia non è chiaro come si debba determinare il contributo economico del bene immateriale nel caso in cui lo stesso IP (ad esempio incluso in una autovettura) sia poi utilizzato anche su altre autovetture o prodotti; è il caso di utilizzo multiplo di uno stesso IP. Con riferimento ai marchi, inoltre, occorre evidenziare che spesso gli stessi vengono utilizzati per identificare l’intera azienda, ovvero, tutti i prodotti o i servizi della stessa.

Con riferimento all’attività di R&S, inoltre, occorre chiarire se la stessa debba essere rivolta a tutti i beni immateriali complementari, ovvero se sia sufficiente che sia riferita solo a uno di essi.

In conclusione, se da una parte gli emendamenti analizzati introducono degli elementi importanti per l’applicazione dell’agevolazione, dall’altra permangono ancora dei dubbi di carattere interpretativo, già segnalati da Confindustria al Mise e all’Agenzia dell’Entrate per i rispettivi ambiti di competenza 




PAKISTAN TRADE AND INVESTMENT FORUM”: Roma, 5 aprile 2016

Confindustria organizza, in collaborazione con il MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Agenzia ICE, UNIDO e  l’Ambasciata del Pakistan in Italia, un Forum dedicato alle opportunità di commercio ed investimento in Pakistan.

L’evento si terrà a Roma il prossimo 5 aprile alle ore 9:00 presso la Sala Conferenze Internazionali del MAECI.

Nel corso della mattinata si svolgerà il Business Forum durante il quale interverranno, tra gli altri, il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, ed il Presidente del Board of Investment della Repubblica Islamica del Pakistan, Miftah Ismail.

Obiettivo sarà quello di offrire una presentazione delle opportunità di cooperazione ed investimento nei seguenti settori focus: Infrastrutture e Costruzioni, Agroalimentare ed Agroindustria, Farmaceutico, Energia, Macchinari per la lavorazione del marmo e della ceramica, Tessile, Automotive.

Seguirà una sessione pomeridiana interamente dedicata agli incontri b2b tra imprese italiane e pakistane.

L’iscrizione va effettuata online, entro e non oltre il 1 aprile 2016, al seguente link http://www.unido.it/eventi/PakistanForum2016/

Nel link sarà visualizzabile anche una breve descrizione delle opportunità presenti nei settori identificati.

Il programma della giornata è in fase di finalizzazione e verrà inserito, nei prossimi giorni, nell’apposita sezione del link sopra indicato assieme all’elenco delle imprese pakistane partecipanti con le quali sarà possibile organizzare incontri bilaterali nella sessione pomeridiana.




Piano Export Sud/ Abbigliamento e accessori: Partecipazione AGEVOLATA al Salone WHO’S NEXT, Parigi, 2/5 settembre 2016. Adesioni entro l’8 aprile p.v.

L’ICE – Agenzia, nell’ambito del Piano Export Sud organizza una partecipazione collettiva per le imprese delle Regioni Convergenza (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia) all’edizione 2016 del Salone WHO’S NEXT, in programma a Parigi dal 2 al 5 settembre 2016.

Who’s Next è la manifestazione che ha raggruppato tutte le precedenti fiere del settore moda, accessori, calzature, pelletteria in un unico evento, che si svolge a Parigi semestralmente, a settembre e gennaio. Per il prodotto moda, la Francia è tra le piazze più importanti per la presentazione all’estero della propria produzione e per ottenere visibilità e contatti commerciali.

Il salone è diviso in 4 aree, Premiere Classe, provate, Trendy, Urban e Studio, dedicate ai vari settori (abbigliamento uomo e donna, accessori moda, bigiotteria, calzature, pelletteria).

L’offerta garantita dall’ICE Agenzia grazie al Piano Export Suda ciascuna impresa partecipante alla collettiva prevede l’assegnazione di uno stand al costo di € 210,00/mq, pre-allestito e arredato, nonché servizi di assistenza, promozionali e di comunicazione.

restano a carico degli espositori le spese relative ad assicurazione e trasporto del campionario, di viaggio e alloggio del proprio personale presente in fiera.

Le aziende interessate a partecipare devono far pervenire la scheda (format allegato) con relativa documentazione richiesta, entro e non oltre l’8 aprile 2016, attraverso posta PEC a [email protected] o tramite raccomandata A/R indirizzata a ICE (indirizzo indicato nel format), anticipando via fax il tutto.

Invitiamo quanti aderiranno a darne cortese segnalazione ai nostri uffici (Monica De Carluccio tel. 089.200810 – fax 089.338896 [email protected]), al fine di consentirci di monitorare con l’ICE la presenza di imprese salernitane e l’organizzazione dell’evento.

Allegato

circolare settembre 2016