In riferimento alle nostre precedenti news sull’agevolazione fiscale per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali (brevetti, know how, marchi, modelli, disegni industriali e software coperti da copyright, processi, formule e informazioni acquisite), c.d. “Patent Box”, informiamo che, il 1° dicembre scorso, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, anche su sollecitazione di Confindustria:
– la circolare n. 36/E, che fornisce i primi chiarimenti sulle modalità e sugli effetti derivanti dall’esercizio dell’opzione per accedere agli sgravi, sulla disciplina delle operazioni straordinarie nell’ambito dell’agevolazione stessa e sulle modalità di accesso alla procedura di ruling, obbligatoria per la determinazione del reddito derivante dall’utilizzo diretto dei beni immateriali;
– il provvedimento n. 2015/154278,che indica le modalità e i termini di presentazione delle istanze di accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi di ruling.
La circolare n. 36/E interviene sui seguenti aspetti:
1) modalità ed effetti derivanti dall’esercizio dell’opzione;
2) perdite da patent box;
3) operazioni straordinarie;
4) procedura di ruling.
L’Agenzia chiarisce, tra l’altro, che
– se lo sfruttamento economico del bene immateriale genera una perdita, l’impresa che aderisce al patent box rinvierà gli effetti positivi dell’opzione, agli esercizi in cui lo stesso bene sarà produttivo di reddito;
– se le modalità di determinazione dell’agevolazione portano ad un risultato negativo derivante dell’eccesso di costi sostenuti per il bene immateriale rispetto ai ricavi ad esso attribuibili, tali perdite concorreranno alla formazione del reddito d’impresa di periodo: saranno computate poi in seguito per la riduzione del reddito lordo agevolabile fino al loro completo esaurimento.
Per quanto riguarda, poi, la procedura di ruling, l’accesso avviene mediante la presentazione all’ufficio Accordi preventivi del Settore Internazionale della Direzione Centrale Accertamento di un’istanza da inoltrarsi a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, ovvero direttamente all’ufficio, che rilascia attestazione di avvenuta ricezione.
L’istanza ha un contenuto minimo essenziale, costituito sia da informazioni di carattere anagrafico, che da notizie volte ad identificare genericamente, per tipologia, i beni immateriali dai quali scaturisce il reddito da agevolare, l’eventuale vincolo di complementarietà esistente e la ricerca e sviluppo effettuata. L’istanza, inoltre, deve essere firmata dal legale rappresentante o da altra persona munita dei poteri di rappresentanza.
La carenza di tali elementi essenziali determina il rigetto dell’istanza che viene comunicato dall’ufficio, entro 30 giorni dalla ricezione, con provvedimento motivato a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, salvo che sia possibile desumere, mediante ulteriore attività istruttoria, gli elementi.
Inoltre, relativamente alle istanze presentate entro il 30 giugno 2016, il termine per il rigetto è di 180 giorni, nel corso dei quali sarà effettuata la predetta ulteriore attività istruttoria finalizzata ad acquisire gli elementi eventualmente carenti.
A corredo dell’istanza, entro 120 giorni dalla data della sua presentazione, sono prodotte eventuali memorieintegrative e la documentazione di supporto. Quest’ultima deve contenere, tra l’altro, l’illustrazione chiara e dettagliata dei metodi e dei criteri di calcolo:
– del contributo economico alla produzione del reddito d’impresa, o della perdita, derivante dall’utilizzo diretto dei beni immateriali, o
– del reddito d’impresa, o della perdita, derivante dalla concessione in uso dei beni immateriali, o
– della plusvalenza derivante dalla cessione dei beni immateriali, e le ragioni per le quali tali metodi e criteri sono stati selezionati.
Accesso alla procedura di ruling per le PMI
È prevista per le PMI una semplificazione in termini di contenuto delle memorie e della documentazione di supporto da presentare. In questi casi, infatti, non è obbligatorio per l’impresa illustrare i metodi e i criteri di calcolo del contributo economico alla produzione del reddito d’impresa o della perdita, dei beni immateriali e le ragioni per cui tali metodi e criteri sono stati selezionati.
Questi ultimi potranno essere definiti in contraddittorio con l’ufficio nel corso della procedura di accordo preventivo.
Il provvedimento n. 2015/154278 indica le modalità e i termini di presentazione delle istanze di accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi di ruling.
Per avviare l’iter, i soggetti titolari di reddito di impresa devono inviare alle Entrate apposita istanza in carta libera, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o direttamente all’ufficio, contenente alcune informazioni relative:
– al contribuente,
– alla tipologia di bene
– alla tipologia di attività di ricerca e sviluppo svolta.
Una copia dell’istanza e della relativa documentazione dovrà essere prodotta anche su supporto elettronico.
La documentazione relativa all’istanza potrà essere presentata o integrata entro 120 giorni dalla presentazione domanda, insieme ad eventuali memorie integrative, sempre tramite raccomandata con avviso di ricevimento o direttamente all’ufficio, che rilascerà un’attestazione di avvenuta ricezione.
In seguito, gli uffici dell’Agenzia delle Entrate inviteranno l’impresa a comparire per mezzo del suo legale rappresentante per:
– verificare la completezza delle informazioni fornite,
– formulare eventuale richiesta di ulteriore documentazione ritenuta necessaria;
– definire i termini di svolgimento del procedimento in contraddittorio.
La procedura sarà, infine, perfezionata tramite la sottoscrizione di un accordo da parte del responsabile dell’ufficio competente dell’Agenzia e di un responsabile dell’impresa.
Allegati
15 Circ 36E pdf
Provvedimenton1440422015
185_Com.+st.+Circolare+e+provvedimento+Patent+box+1.12.2015