
In riferimento alle nostre precedenti news sull’iter parlamentare del DDL Stabilità 2016, vi informiamo che lo scorso 10 dicembre la Commissione bilancio della Camera ha approvato l’emendamento del Governo al DdL, con il quale si introduce un credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, del valore complessivo di 2,4 miliardi per il periodo 2016-2019.
L’agevolazione, di durata quadriennale, sostiene in maniera totalmente automatica gli investimenti realizzati dalle imprese nelle otto regioni meridionali (incluse dunque le zone ammissibili di Abruzzo, Molise e Sardegna) graduando l’intensità dell’aiuto in funzione della dimensione dell’impresa: da un livello di aiuto del 10% per le grandi imprese si sale, infatti, ad una intensità del 15% per le medie e del 20% per le piccole imprese.
L’agevolazione favorisce gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie, destinati a strutture produttive esistenti o che vengono impiantate nel territorio meridionale: destinatari dell’aiuto sono tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, escluse le imprese in difficoltà, quelle dei settori non ammissibili, quelle finanziarie ed assicurative.
La copertura è posta, prevalentemente, a carico del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione ma, per parte significativa anche a carico dei fondi strutturali 2014-20: nelle more di un negoziato con la Commissione europea che non si annuncia facile per poter utilizzare tale risorse, il fondo di rotazione per il cofinanziamento è comunque autorizzato ad anticipare il relativo fabbisogno.
La misura, utilizzando come base giuridica il regolamento di esenzione 651/2014, non necessita della notifica alla Commissione europea e sarà, pertanto, operativa già dai primi mesi del nuovo anno, una volta che l’Agenzia delle Entrate ne avrà definito le modalità di fruizione: con certezza, essa potrà comunque essere utilizzata in compensazione a partire dalla prima scadenza fiscale utile.
Soprattutto, con riferimento agli investimenti realizzati nel 2016, potrà essere cumulata, negli stessi territori meridionali, con il superammortamento ai fini IRES.
A rafforzare il pacchetto di interventi per il Mezzogiorno, l’emendamento approvato prevede la possibilità di estendere al 2017 ed eventualmente di rafforzare, solo per le regioni meridionali, lo sgravio contributivo per le nuove assunzioni, subordinandolo alla ricognizione della effettiva disponibilità delle risorse PAC (Piano d’Azione Coesione) già assegnate al Mezzogiorno e che non hanno dato luogo ad impegni giuridicamente vincolanti. Questa seconda misura, necessiterà di autorizzazione da parte della Commissione europea.
L’una e l’altra, ma soprattutto il credito d’imposta, costituiscono misure di particolare importanza, fortemente sostenute da Confindustria tanto da farne, una delle priorità dell’azione confederale sulla Legge di Stabilità.
Il largo consenso di maggioranza ed opposizione maturato attorno a questi provvedimenti, che ha condotto anche il Governo a condividerne l’opportunità, dimostra la bontà e l’opportunità della proposta avanzata dal nostro Sistema, che è in grado – già a partire dal 2016 – di imprimere una significativa spinta agli investimenti delle imprese nel Mezzogiorno, generando un diffuso beneficio per tutto il Paese. Assieme all’accelerazione della spesa dei progetti cofinanziati che il Governo conta di effettuare grazie al ricorso alla clausola degli investimenti (ovvero la flessibilità del Patto di Stabilità europeo, altra “storica” proposta di Confindustria recepita dal Governo), essa pone le condizioni per un cambio di passo, il prossimo anno, dell’economia meridionale.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi dell’iter parlamentare e sui successivi provvedimenti operativi.
Area Servizi alle Imprese (Marcella Villano 089.200841 [email protected] Giuseppe Baselice 089.200829 [email protected])