Fruizione del congedo parentale su base oraria – Circolare INPS n. 152 e nota di commento

Come noto, il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 80, recante misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione della L. 183 del 10/12/2014, ha disciplinato la fruizione del congedo parentale su base oraria.

Successivamente l’INPS con circolare n.152, che riportiamo in allegato, ha fornito i primi chiarimenti e le modalità operative per la fruizione del congedo parentale su base oraria.

Confindustria ha elaborato una nota di commento sulla materia che vi trasmettiamo in allegato.

Grazie ad alcune precisazioni fornite dalla Direzione Generale dell’INPS al nostro Sistema Centrale, siamo ora in condizione di fornire ulteriori elementi interpretativi in ordine al significato da attribuire ai passaggi della circolare sui criteri di computo ed indennizzo del congedo fruito su base oraria in fase di prima applicazione della nuova disciplina di legge.

Nella circolare si legge che “il computo e l’indennizzo del congedo parentale avvengono su base giornaliera anche se la fruizione è effettuata in modalità oraria”.

Inoltre vi si legge che “l’introduzione del congedo parentale su base oraria non ha modificato le regole di indennizzo del congedo stesso; pertanto il congedo parentale è indennizzato su base giornaliera anche nel caso in cui la fruizione avvenga in modalità oraria”.

In buona sostanza la procedura INPS non è in grado di gestire il computo “ad ore” dei congedi ma solo quello “a giornata” .

Per questo motivo la circolare INPS, laddove precisa che “il computo e l’indennizzo del congedo parentale avvengono su base giornaliera anche se la fruizione è effettuata in modalità oraria”, aggiunge che nella domanda di congedo ad ore va dichiarato: ¬ il numero di giornate di congedo parentale da fruire in modalità oraria in quanto “La procedura infatti prevede che il totale delle ore di congedo richieste sia calcolato in giornate lavorative intere” ¬ “il periodo all’interno del quale queste giornate intere di congedo parentale saranno fruite”.

Quindi, sarà compito del datore di lavoro calcolare, sulla base delle ore di congedo fruite, l’equivalente numero di giornate.

Va osservato, però, che la mancanza di una procedura ad ore pone il problema della gestione dei residui di ore, ad esempio, in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

A tal proposito l’INPS ha stabilito che nella fase di prima applicazione della legge ¬in attesa delle regolamentazioni contrattuali ma, soprattutto, della nuova procedura uniemens, che, nonostante il “pressing” di Confindustria, dovrebbe essere pronta solo entro il primo semestre 2016 ¬ la domanda del lavoratore all’INPS debba essere presentata in relazione al singolo mese solare, indicando il numero di giorni di congedo parentale che si intende consumare in modalità oraria nel mese stesso e l’arco temporale nel quale si prevede di effettuare le assenze per “mezze giornate” .

A quest’ultimo proposito si osserva che la richiesta, ad esempio, di n. 2 giornate di congedo parentale in modalità oraria comporta il diritto all’assenza per 4 mezze giornate, normalmente comprese nell’arco temporale indicato dal lavoratore.

Tutto ciò rende più comprensibili gli esempi contenuti nella circolare INPS (punto 4).

L’esempio n. 2 laddove si ipotizza che ¬ in assenza di contrattazione collettiva e con giornata media lavorativa pari a 8 ore ¬ il genitore fruisca all’interno di uno stesso mese solare di 2 giorni di congedo parentale in modalità oraria, assentandosi dal lavoro quattro ore in 4 giorni lavorativi, equivale a dire che, in quel mese solare, agli effetti del computo del periodo di assenza si tolgono dal periodo di congedo spettante al lavoratore due giornate intere di congedo, e che, agli effetti dell’indennizzo, si devono corrispondere due quote giornaliere intere.

In altri termini, ciò significa che l’indennità non viene rapportata alle 4 ore di congedo effettivamente fruite in 4 giornate lavorative, ma a 2 giornate intere di congedo parentale.

Allegati

Nota_Confindustria

Circolare+Inps+numero+152+del+18-08-2015




Jobs Act: approvati gli ultimi quattro decreti attuativi

Vi informiamo che lo scorso 4 settembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato i testi definitivi degli ultimi quattro decreti legislativi che attuano la Legge n.183/2014 (Jobs Act).

 

Si tratta dei provvedimenti relativi a:
• disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale;
• disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive;
• disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità;
• disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.
I decreti legislativi saranno prossimamente pubblicati in Gazzetta Ufficiale, per il quale, ci riserviamo successivi approfondimenti.




Oscillazione per prevenzione (OT24) – Nuovo modulo

Vi informiamo, che l’INAIL ha pubblicato il nuovo modello, riportato in allegato, per richiedere l’oscillazione per prevenzione (OT24) per l’anno 2016 relativamente agli interventi adottati nel

2015 (non è, invece, ancora disponibile la guida alla compilazione).

Le modalità per richiedere lo sconto non sono variate e sono disponibili nel sito internet dell’INAIL.

La domanda dovrà essere inoltrata, esclusivamente in modalità telematica, attraverso la sezione Servizi online presente nel sito dell’Istituto entro il 29 febbraio 2016.

Nel dettaglio, il nuovo modello OT24 mantiene sostanzialmente la struttura ed i contenuti del modello dello scorso anno e presenta alcune novità, in particolare relativamente a:

• i punteggi, che in alcuni casi sono stati diminuiti (es. nel caso in cui l’azienda ha implementato ed adotti una procedura di selezione dei fornitori) e in altri casi aumentati (es. se l’azienda realizza interventi nell’ambito del programma Responsable Care);
• gli interventi, che in alcuni casi sono stati aggiunti (es. sulla prevenzione del rischio meccanico) ed in altri casi eliminati (es. interventi relativi all’inquinamento);
• la documentazione probante, che in alcuni casi è stata snellita (eliminando ad esempio la firma del datore di lavoro su alcuni documenti) ed in altri è stata ampliata.

Ricordiamo, inoltre, come già comunicato nella nostra informativa del 28 aprile u.s., che il Ministero del Lavoro ha modificato le aliquote di sconto, riducendole.

Allegati

Modello+OT24+2016




Assemblea Ordinaria Confindustria Salerno 25/09/2015 – rinnovo componenti della Giunta

Si comunica che è stata trasmessa la convocazione dell’Assemblea Ordinaria che avrà luogo il 25 settembre alle ore 15.00, nella sede associativa di Via Madonna di Fatima 194, per l’elezione dei 24 componenti della Giunta.

 

In caso di esigenza è possibile richiedere copia della propria convocazione (tel. 089200814 – 089200820)

Si ricorda che, in base all’art. 10 dello Statuto vigente, il Socio potrà esercitare tutti i diritti sociali attivi e passivi purché in regola con la posizione contributiva riferita alle quote associative già scadute.

Compilando il modulo in calce alla convocazione intestata alla propria azienda sarà possibile, in caso di impedimento, delegare un altro Socio ordinario per farsi rappresentare in Assemblea.

A tal riguardo, si ricorda che ogni Socio ordinario può presentare una sola delega.

Per la verifica della propria posizione contributiva è a disposizione l’ufficio amministrativo (Massimiliano Braggio tel. 089200819 [email protected])

Data la particolare rilevanza dell’Assemblea, si prega di assicurare la più ampia partecipazione.




MARCHI e BREVETTI: operativa la tassazione agevolata sui redditi derivanti dalle opere di ingegno – Patent Box

Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, http://www.sviluppoeconomico.gov.it, è stato pubblicato il decreto attuativo del Patent Box, misura agevolativa per i redditi derivanti dai beni immateriali,

introdotta dall’art. 1, commi 36-45 della Legge di Stabilità 2015. Essa consente alle imprese, su base opzionale, di avvalersi dell’esclusione di una quota – a regime, pari al 50% – del reddito derivante dall’utilizzo, diretto o indiretto, di opere dell’ingegno, brevetti industriali, marchi di impresa, funzionalmente equivalenti ai brevetti, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale e scientifico giuridicamente tutelabili, dalla base imponibile delle imposte sui redditi e dell’IRAP.

I beni immateriali sono, per loro stessa natura, caratterizzati da un elevato tasso di mobilità e la leva fiscale diventa un elemento determinante nella scelta della localizzazione degli stessi in uno Stato piuttosto che in un altro; in questo scenario, l’intervento normativo ha lo scopo di incentivare il mantenimento in Italia dei beni immateriali nonché, l’eventuale rientro degli stessi nel territorio italiano, qualora siano detenuti all’estero; la norma potrebbe, altresì, costituire un incentivo per la localizzazione in Italia di beni immateriali di imprese estere.

Come emerge dal richiamo che la stessa Relazione illustrativa fa ai regimi fiscali adottati da Paesi Bassi, Gran Bretagna, Belgio, Lussemburgo, Spagna e Francia, gli obiettivi citati possono essere raggiunti solo riducendo quel gap di tassazione attualmente esistente, per i beni immateriali, tra il nostro Paese e altri Stati europei che hanno già introdotto regimi agevolativi particolarmente attrattivi anche per le imprese italiane.

Possono godere dell’agevolazione tutti i soggetti titolari di reddito di impresa (soggetti IRES e IRPEF), a condizione che esercitino attività di ricerca e sviluppo, anche mediante contratti di ricerca stipulati con università o enti di ricerca e organismi equiparati, finalizzate alla produzione dei beni immateriali agevolabili.

L’opzione ha carattere irrevocabile e, una volta esercitata, ha durata per cinque esercizi sociali e può essere rinnovata.
Per i primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014, l’opzione deve essere comunicata all’Agenzia delle entrate secondo le modalità e i termini indicati in un apposito provvedimento del Direttore dell’Agenzia, di cui daremo notizia. A decorrere dal terzo, sarà comunicata nella dichiarazione dei redditi.
Circa le percentuali di detassazione, la misura sarà applicata in maniera integrale, con detassazione del 50% del reddito, solo a decorrere dal periodo di imposta 2017; nella fase di prima applicazione della norma, la percentuale di esclusione dal reddito imponibile dei redditi derivanti dagli intangibles è, invece, del 30% per il 2015 e del 40% per il 2016 (per soggetti con anno fiscale coincidente con l’anno solare).

A regime, dal periodo di imposta 2017, con le aliquote IRES vigenti, e senza contare l’effetto IRAP, l’agevolazione comporterebbe l’applicazione di un tax rate effettivo pari al 13,75% sui redditi derivanti dall’utilizzo dei beni immateriali oggetto della norma.

La fattispecie di utilizzo indiretto ricorre quando il bene immateriale è concesso in uso a terzi: in questi casi, il reddito da considerare è costituito dalle royalties, determinate su base contrattuale come corrispettivo per la concessione in uso degli specifici beni.

Nei casi in cui l’impresa utilizzi direttamente gli intangibles nell’ambito della propria attività, invece, è necessario determinare in altro modo il contributo che il bene immateriale apporta alla formazione del reddito complessivo. A tal fine, l’art.1, comma 39, della Legge di Stabilità per il 2015 prevede l’attivazione di una procedura di ruling, ai sensi dell’art. 8 del D.L. n. 269/2003 (come successivamente modificato), allo scopo di determinare, in via preventiva ed in contraddittorio con l’Agenzia delle entrate, i componenti positivi di reddito connessi all’utilizzo diretto dei beni intangibili e i criteri per individuare i relativi componenti negativi.
La medesima procedura di ruling, è adottata nei casi di redditi realizzati nell’ambito di operazioni intercorse con società che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla medesima società che controlla l’impresa.

La quota di reddito e di valore della produzione che può essere oggetto di agevolazione viene definita in base al rapporto tra i costi di attività di ricerca e sviluppo sostenuti per il mantenimento, l’accrescimento e lo sviluppo del bene immateriale considerato per l’agevolazione e i costi complessivi sostenuti per produrre tale bene. La previsione ha lo scopo di ancorare l’agevolazione al sostenimento delle spese e allo svolgimento di una attività effettiva in Italia.

La norma prevede, inoltre, una detassazione integrale delle plusvalenze derivanti dalla cessione dei beni immateriali, a condizione che almeno il 90% del corrispettivo derivante dalla cessione stessa sia reinvestito, prima della chiusura del secondo periodo d’imposta successivo, per attività di manutenzione o sviluppo di altri beni immateriali agevolabili.




Voucher per l’Internazionalizzazione/Seminario tecnico di presentazione dell’agevolazione MISE: 11 settembre, h 9.45

Venerdì 11 settembre, con inizio alle ore 9.45, in Confindustria Salerno, si terrà un seminario tecnico di presentazione del “Voucher per l’internazionalizzazione”, secondo il programma che segue.

 

La misura agevolativa del MISE/Ministero dello Sviluppo Economico prevede un contributo a fondo perduto di 10mila euro a copertura di servizi erogati per almeno 6 mesi a tutte quelle PMI che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata (il cd. Temporary Export Manager o TEM) capace di studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri. L’azienda interessata dovrà rivolgersi ad una Società fornitrice dei servizi scegliendola tra quelle inserite nell’apposito elenco pubblicato dal Ministero, tra cui è stata accreditata anche la nostra Assindustria Salerno Service.
Ricordiamo che le domande potranno essere presentate on line a partire dalle ore 10 del prossimo 22 settembre. L’iter prevede che da oggi, 1 settembre, sarà possibile registrarsi sulla piattaforma informatica MISE – https://exportvoucher.mise.gov.it – e, grazie alla credenziale ottenuta, iniziare a compilare la domanda on line già dal giorno 15 settembre.

Seminario “Voucher per l’internazionalizzazione”: come richiederlo
11 settembre, Confindustria Salerno

h 9.45 – Apertura e Introduzione
Nicola Scafuro – Vicepresidente Confindustria Salerno delegato all’Internazionalizzazione
Alessandro Sacrestano – Amministratore Unico Assindustria Salerno Service

h. 10.00 – Intervento tecnico illustrativo delle modalità di partecipazione al bando voucher MISE
Barbara Clementi – Dirigente Divisione V Partenariati e Strumenti Finanziari per l’Internazionalizzazione, Ministero per lo Sviluppo Economico

h. 11.30 Quesiti dalle imprese

Invitiamo le aziende interessate a segnalarci sia l’adesione al seminario dell’11 che l’interesse a presentare domanda di accesso al voucher.
In funzione, infatti, dell’iscrizione all’Albo MISE della società di servizi Assindustria Salerno Service, Confindustria Salerno si sta attivando per garantire assistenza e supporto alle imprese che intendono lavorare alla predisposizione e presentazione del progetto di internazionalizzazione per il voucher.

Di seguito, il link alla sezione dedicata sul sito del MISE con tutte le informazioni di dettaglio e procedurali per avviare la registrazione sulla piattaforma: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/commercio-internazionale/voucher-per-l-internazionalizzazione




CINA: Incontri B2B con aziende selezionate dal Gruppo TMall/Alibaba per vendite online di beni di consumo. Milano, 10 Settembre 2015

Il prossimo 10 settembre, a Milano presso l’Hotel Gallia Excelsior (Sala Duomo, Piazza Duca D’Aosta 9) si terranno gli Incontri B2B coi referenti del Gruppo TMall/Alibaba, piattaforma per vendite online di

beni di consumo Made in Italy nel mercati cinese, in relazione al processo di accreditamento e selezione aziende italiane dei mesi scorsi.

E’ stato già comunicato alle 74 aziende che hanno aderito l’esito della selezione, che vede oggi prescelte 40 aziende.
Tutte le aziende sono state comunque invitate a partecipare all’incontro di presentazione del Gruppo Alibaba. La partecipazione è a titolo gratuito e i lavori si svolgeranno in lingua inglese, con un servizio di interpretazione simultanea, secondo il seguente programma:
9:00 Registrazione
9:30 Apertura Lavori
9:35 Presentazione di Tmall Global
10:05 Presentazione di Cainiao, operatore logistico di Alibaba
10:30 Tutela della Proprietà Intellettuale e Innovazioni
11:00 Coffee Break
11:20 Dibattito e Q&A
Tra queste, solo le 40 aziende selezionate dal Business Development team cinese di TMall saranno invece coinvolte nella sessione pomeridiana degli incontri B2B.




Pagamento Debiti PA e fatturazione elettronica – Aggiornamento dati al 20 luglio 2015 e nuovo “cruscotto” MEF

Il MEF ha pubblicato i dati sul pagamento dei debiti della PA aggiornati al 20 luglio 2015. Da tale monitoraggio emerge che sono stati pagati debiti nei confronti dei creditori per 38,6 miliardi, con un incremento di 2,1 miliardi rispetto

alla precedente rilevazione del 30 gennaio 2015.

Le risorse erogate alle PA affinché estinguano i loro debiti scaduti ammontano, invece, a 44,6 miliardi, pari al 79% dei 56,3 miliardi complessivamente messi a disposizione dal DL 35/2013, dal DL 102/2013 e dal DL 66/2014 (l’incremento rispetto alla rilevazione di fine gennaio è di 1,8 miliardi).

Di seguito la tabella di sintesi predisposta dal MEF, suddivisa per tipologia di amministrazione, sulle risorse rese disponibili e sui pagamenti effettuati (valori in milioni di euro).

Enti debitori

Risorse stanziate

Risorse erogate agli enti debitori

Pagamenti effettuati ai creditori

Stato

7.000

5.700

5.780

Regioni e Province autonome

33.189

27.187

23.312

Province e Comuni

16.100

11.788

9.594

Totale

56.289

44.675

38.685

% sul totale delle risorse stanziate

 

79%

69%


In relazione a tali dati, il MEF ha sottolineato che ”rispetto al picco del debito commerciale, stimato dalla Banca d’Italia a fine 2012 in circa 91 miliardi, risulterebbe quindi assorbita dagli enti debitori una somma corrispondente al picco di debito considerato scaduto e in ritardo di pagamento (secondo la Banca d’Italia “poco più della metà” del debito complessivo)”.

Sul tema dei pagamenti dei debiti della PA, segnaliamo, inoltre, la recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 181/2015), che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di tre norme finanziarie della Regione Piemonte. In particolare, la sentenza rileva come il risultato di bilancio della Regione – e quindi l’ammontare effettivo del disavanzo – sia stato alterato anche dall’utilizzo improprio – come fonti di finanziamento del pregresso disavanzo di amministrazione e di alcune nuove spese in materia sanitaria – delle risorse erogate dallo Stato ai sensi del DL 35. In attesa dell’esito dell’ulteriore controllo da parte della Corte dei Conti, a cui è attualmente rimessa la questione, Confindustria sta analizzando la sentenza e le sue potenziali ripercussioni a livello nazionale.

Inoltre, il MEF ha reso noti – tramite uno specifico “cruscotto” consultabile al link http://www.mef.gov.it/focus/article_0003.html – i primi dati relativi al pagamento delle fatture registrate sulla Piattaforma per la Certificazione dei Crediti (PCC), a partire dal 1 luglio 2014.

In proposito, sottolineiamo che, a seguito dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica e delle norme introdotte dal DL 66/2014, la PCC è diventata anche una piattaforma di monitoraggio dei crediti commerciali verso le PA. In particolare, ricordiamo che il DL 66 ha previsto (articoli 25 e 27), a far data dal 1° luglio 2014, quanto segue:

– l’obbligo per le PA di comunicare tramite la PCC le informazioni relative alla ricezione, alla registrazione e al pagamento delle singole fatture (importi liquidati, sospesi e non liquidabili). A partire dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica (6 giugno 2014 per diverse PA centrali e 31 marzo 2014 per le PA locali e le restanti PA centrali), le informazioni relative all’invio delle fatture da parte dei fornitori e alla ricezione delle stesse da parte delle PA vengono automaticamente trasmesse alla PCC dal Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate
– l’obbligo per le PA di comunicare, entro il 15 di ciascun mese, le informazioni relative ai debiti non estinti certi, liquidi ed esigibili, per i quali nel mese precedente sia stato superato il termine di scadenza, senza che ne sia stato disposto il pagamento. Il mancato rispetto di tali obblighi è rilevante ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale del dirigente responsabile e comporta le responsabilità dirigenziali e disciplinari previste dagli articoli 21 e 55 del d.lgs. 165/2001, in particolare, mancato rinnovo o revoca incarico.

In particolare, il MEF, per il periodo 1° luglio 2014 – 30 giugno 2015, ha divulgato i seguenti dati:
– enti pubblici registrati: oltre 20.000, di cui solo il 28% – circa 5.500 enti pubblici – viene definito dal MEF come “attivo”, ossia composto da enti che forniscono informazioni su più del 75% delle fatture registrate;
– fatture registrate: 8 milioni di fatture per un importo di 46 miliardi di euro;
– fatture pagate: 2 milioni di fatture per un importo di 10 miliardi di euro, di cui il 45% riferito ai soli enti pubblici attivi;
– tempo medio di pagamento: 40 giorni, 32 giorni nel caso degli enti pubblici attivi.

In relazione a tali dati, il MEF sottolinea tuttavia che gli stessi sono ancora insufficienti ai fini di una ricognizione puntuale ed esaustiva dell’andamento dei pagamenti PA, in quanto non tutte le amministrazioni assolvono agli obblighi succitati e, quelle che provvedono, sono generalmente le più “virtuose” anche con riferimento ai tempi di pagamento. In proposito, il cruscotto contiene anche un elenco che indica i 100 enti pubblici più efficienti.

Pertanto, il MEF evidenzia, da un lato, che il numero e l’importo delle fatture effettivamente pagate è sicuramente superiore al dato indicato, dall’altro, che anche il tempo medio di pagamento effettivo del totale delle fatture è con ogni probabilità più lungo di quello indicato.

Obiettivo del MEF è disporre della quasi totalità delle informazioni necessarie ai fini di un monitoraggio completo sui pagamenti delle PA entro giugno 2017, e di pubblicare nei prossimi aggiornamenti anche l’elenco delle PA che non adempiono i predetti obblighi di comunicazione.




Circolari ASSONIME n. 36 “L’abuso di denominazione finanziaria nella nuova disciplina sugli intermediari finanziari” e n. 37 “Rimborsi IVA ai soggetti passivi comunitari non residenti: proroga dei termini di presentazione delle istanze per l’anno 2009”

Vi informiamo che sono disponibili presso i nostri uffici le seguenti Circolari Assonime:

 

• Circolare n. 26: Le modifiche al prelievo fiscale sui redditi da attività finanziaria

• Circolare n. 25: Analisi degli schemi di decreti legislativi del 26 giugno 2015 attuativi della delega fiscale (legge n. 23 del 2014)

• Circolare n. 24: Le modifiche del regolamento Consob sul procedimento sanzionatorio

• Circolare n. 23: Il regolamento di attuazione della disciplina sugli intermediari finanziari

• Circolare n. 22: Sostituti d’imposta – Modello 770/2015 Semplificato

• Circolare n. 21: Imposte sui redditi e IRAP – Modelli di dichiarazione UNICO 2015-SC e IRAP 2015 – Novità in materia di reddito di impresa e IRAP – Modalità e termini di versamento – Determinazione degli acconti

• Circolare n. 20: Gli accordi de minimis ai sensi dell’articolo 101 (1) TFUE: la comunicazione della Commissione e la giurisprudenza europea

• Circolare n. 19: Imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio e a lungo termine: estensione dell’ambito di applicazione

• Circolare n. 18: Le linee guida dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sui criteri di quantificazione delle sanzioni per violazioni antitrust

• Circolare n. 17: Il nuovo limite al capitale della S.p.a. e altre misure per la competitività nel diritto societario

• Circolare n. 16: La procedura di Voluntary Disclosure

• Circolare n. 15: Il nuovo ravvedimento operoso

• Circolare n. 14: Decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali: modifiche a varie disposizioni in materia di IVA

• Circolare n. 13: IVA: la nuova disciplina delle dichiarazioni d’intento

• Circolare n. 12: L’applicazione delle tassonomie XBRL alle società italiane

• Circolare n. 11: Le misure di semplificazione delle esecuzioni e del processo civile

Le suddette Circolari, ma anche i numeri precedenti, possono essere richieste via mail a [email protected]

 




Bando per l’assegnazione di 11 lotti nelle aree del “cratere”

Il Consorzio ASI di Salerno ha emesso un Bando per l’assegnazione in Proprietà n. 11 lotti ubicati nei Comuni di Buccino (n. 2 lotti con copertura), Palomonte (n. 3 lotti liberi), Oliveto Citra (n. 3 lotti, di cui uno libero e due con copertura) e Contursi A – (n. 3 lotti liberi)

 

 Il termine per la presentazione delle Domande è fissato per il prossimo 24 settembre.  

Il Bando integrale e i relativi allegati sono visionabili sul sito internet del Consorzio ASI www.asisalerno.it .