AGEVOLAZIONI/Fondo per la Crescita Sostenibile: bando Horizon 2020, presentazione progetti ricerca industriale e sviluppo sperimentale dal 17 ottobre 2016

In riferimento alla nostra news sul bando in oggetto, informiamo che è stato pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, il decreto direttoriale 4 agosto 2016 che stabilisce il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazioni, le condizioni, i punteggi massimi e le soglie minime per la valutazione delle stesse, nonché le modalità di presentazione delle domande di erogazione, i criteri per la determinazione e la rendicontazione dei costi ammissibili del bando Horizon 2020 – PON Imprese & Competitività 2014-2020.

 

I progetti potranno essere presentati dal prossimo 17 ottobre.

Come anticipato, il bando è diretto alle imprese che esercitano attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, imprese agro-industriali e ausiliari, centri di ricerca con personalità giuridica. Inoltre, limitatamente ai progetti proposti congiuntamente con i soggetti ammissibili appena indicati, possono accedere alle agevolazioni anche gli organismi di ricerca, liberi professionisti e spin-off.

Lo strumento finanzia progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti,tramite lo sviluppo di tecnologie, riconducibili alle aree tematiche individuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente, da realizzarsi nelle Regioni meno sviluppate (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia) e nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).

Le tematiche prioritarie sono le seguenti:

1. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)

1.1. Tecnologie connesse a una nuova generazione di componenti e sistemi (ingegneria dei componenti e sistemi integrati avanzati e intelligenti).

1.2. Tecnologie connesse all’elaborazione di prossima generazione (sistemi e tecnologie informatiche avanzate).

1.3. Tecnologie connesse con l’internet del futuro relative a infrastrutture, tecnologie e servizi.

1.4. Tecnologie di contenuto e gestione dell’informazione (TIC per i contenuti e la creatività digitali).

1.5. Interfacce avanzate e robot (robotica e locali intelligenti).

1.6. Tecnologie relative alla microelettronica, alla nanoelettronica e alla fotonica.

2. Nanotecnologie

2.1 Nanomateriali, nanodispositivi e nanosistemi di prossima generazione.

2.2 Strumenti e piattaforme scientifici convalidati per la valutazione e gestione dei rischi lungo tutto il ciclo di vita dei nanomateriali e dei nanosistemi.

2.3 Sviluppo della dimensione sociale delle nanotecnologie.

2.4 Sintesi e fabbricazione efficaci dei nanomateriali, dei loro componenti e dei loro sistemi.

2.5 Tecnologie di supporto per lo sviluppo e l’immissione sul mercato di nanomateriali e nanosistemi complessi (ad esempio: la caratterizzazione e manipolazione della materia su scala nanometrica, la modellizzazione, la progettazione su computer e l’ingegneria avanzata a livello atomico).

3. Materiali avanzati

3.1 Tecnologie connesse ai materiali funzionali, multifunzionali e strutturali (ad esempio: materiali autoriparabili, materiali biocompatibili).

3.2 Sviluppo e trasformazione dei materiali, al fine di favorire un ampliamento di scala efficiente e sostenibile volto a consentire la produzione industriale dei futuri prodotti.

3.3 Tecnologie di gestione dei componenti dei materiali (ad esempio: tecniche e sistemi nuovi e innovativi nel sistema del montaggio, dell’adesione, della separazione, dell’assemblaggio, dell’autoassemblaggio e del disassemblaggio, della decomposizione e dello smantellamento).

3.4 Tecnologie connesse ai materiali per un’industria sostenibile, in grado di facilitare la produzione a basse emissioni di carbonio, il risparmio energetico, nonché l’intensificazione dei processi, il riciclaggio, il disinquinamento e l’utilizzo dei materiali ad elevato valore aggiunto provenienti dai residui e dalla ricostruzione.

3.5 Tecnologie connesse ai materiali per le industrie creative, in grado di favorire nuove opportunità commerciali, inclusa la conservazione dei materiali con valore storico o culturale.

3.6 Metrologia, caratterizzazione, normalizzazione e controllo di qualità (ad esempio: tecnologie quali la caratterizzazione, la valutazione non distruttiva e la modellizzazione di tipo predittivo delle prestazioni in grado di consentire progressi nella scienza e nell’ingegneria dei materiali).

3.7 Tecnologie connesse all’ottimizzazione dell’impiego di materiali, in grado di favorire utilizzi alternativi dei materiali e strategie aziendali innovative.

4. Biotecnologie

4.1 Biotecnologie d’avanguardia (ad esempio: la biologia sintetica, la bioinformatica e la biologia dei sistemi).

4.2 Tecnologie connesse a processi industriali basati sulla biotecnologia (ad esempio: chimica, salute, industria mineraria, energia, pasta e carta, tessile, amido, trasformazione alimentare), anche al fine di individuare, monitorare, prevenire ed eliminare l’inquinamento.

4.3 Tecnologie di piattaforma innovative e competitive (ad esempio: genomica, metagenomica, proteomica, strumenti molecolari, in grado di rafforzare la leadership e il vantaggio competitivo in un’ampia gamma di settori economici).

5. Fabbricazione e trasformazione avanzate

5.1. Tecnologie per le fabbriche del futuro, in grado di favorire incrementi di produttività accompagnati da un minore utilizzo dei materiali e dell’energia, da un minore inquinamento e da una minore produzione di rifiuti.

5.2. Tecnologie per edifici efficienti sul piano energetico, tecnologie di costruzione sostenibili in grado di favorire un maggior utilizzo di sistemi e materiali efficienti sotto il profilo energetico negli edifici nuovi, rinnovati e ristrutturati.

5.3. Tecnologie sostenibili e a basse emissioni di carbonio in processi industriali a elevata intensità energetica, in grado di favorire la competitività, il miglioramento dell’efficienza delle risorse e dell’energia, la riduzione dell’impatto ambientale delle industrie di trasformazione ad elevata intensità energetica (ad esempio: l’industria chimica, della cellulosa e della carta, del vetro, dei metalli non ferrosi e dell’acciaio).

6. Spazio

6.1. Tecnologie spaziali in grado di favorire la competitività europea, la non dipendenza e l’innovazione del settore spaziale e tecnologie connesse all’innovazione di terra con base spaziale, come ad esempio l’utilizzo dei sistemi di telerilevamento e dei dati di navigazione.

6.2. Tecnologie spaziali avanzate e concetti operativi dall’idea alla dimostrazione nello spazio (ad esempio: la navigazione e il telerilevamento, la protezione dei dispositivi spaziali da minacce quali detriti spaziali ed eruzioni solari).

6.3. Tecnologie in grado di favorire l’utilizzo dei dati spaziali, inerenti al trattamento, alla convalida e alla standardizzazione dei dati provenienti dai satelliti.

7. Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

7.1 Migliorare la salute e il benessere della popolazione.

7.2 Migliorare la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari e favorire lo sviluppo di bioindustrie sostenibili e competitive.

7.3 Realizzare la transizione verso un sistema energetico affidabile, sostenibile e competitivo.

7.4 Realizzare un sistema di trasporti intelligenti, ecologici e integrati.

7.5 Consentire la transizione verso un’economia verde grazie all’innovazione ecocompatibile.

Potranno accedere alle agevolazioni anche i progetti di ricerca e sviluppo che hanno superato con successo la selezione nell’ambito della Fase 2 dello Strumento PMI di Horizon 2020, ma che non sono stati finanziati per mancanza di budget, ai quali è stato riconosciuto dalla Commissione Europea il Seal of Excellence.

Per il finanziamento dei progetti, che devono prevedere spese non inferiori a 800.000 euro e non superiori a 5.000.000 di euro, sarà concesso un finanziamento agevolato (pari al 20% delle spese sostenute) ed un contributo diretto alla spesa, variabile in base alla dimensione dell’azienda e alla tipologia di attività, come di seguito indicato:

per i costi e le spese relative alle attività di ricerca industriale

60% per le imprese di piccola dimensione

50% per le imprese di media dimensione

40% per le imprese di grande dimensione

47% per gli Organismi di ricerca

per i costi e le spese relative alle attività di sviluppo sperimentale

35% per le imprese di piccola dimensione

25% per le imprese di media dimensione

15% per le imprese di grande dimensione

22% per gli Organismi di ricerca

Sono ammissibili i costi relativi al personale dipendente, strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, le spese generali e i materiali

Come sopra indicato, la domanda di agevolazioni e la documentazione prevista, dovranno essere redatte e presentate, esclusivamente in via telematica, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, a partire dal prossimo 17 ottobre, utilizzando la procedura disponibile sul sito internet del soggetto gestore http://fondocrescitasostenibile.mcc.it




ENERGIA Decreto per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico: online il portale GSE per richiedere gli incentivi.

Dallo scorso 30 giugno è in vigore il DM 23 giugno 2016, che aggiorna i meccanismi d’incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili, diversi dal fotovoltaico, introdotti dal DM 6 luglio 2012.

 

Gli incentivi possono essere richiesti per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di interventi di potenziamento o di rifacimento ed entrati in esercizio dal 1° gennaio 2013.

Per richiedere gli incentivi sono previste tre differenti modalità, a seconda della tipologia di fonte e della potenza dell’impianto:

1)     accesso diretto;

2)     iscrizione al Registro o al Registro per interventi di rifacimento;

3)     partecipazione a Procedure d’Asta al ribasso sulla tariffa incentivante.

È possibile presentare richiesta di accesso diretto fino al 31 dicembre 2017 o, in ogni caso, entro 30 giorni dalla data dell’eventuale raggiungimento del tetto di 5,8 miliardi di euro annui, che sarà comunicato con delibera AEEGSI sulla base dei dati forniti dal GSE (Contatore FER).

I bandi per la partecipazione ai registri e alle procedure d’asta per l’accesso ai meccanismi di incentivazione previsti dal decreto, per la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici, sono stati pubblicati sul sito del Gestore.

I Registri si apriranno il giorno 30 agosto 2016 alle ore 9.00 e si chiuderanno improrogabilmente alle ore 21.00 del 28 ottobre 2016.

Le Procedure d’Asta si apriranno ugualmente il giorno 30 agosto 2016 alle ore 9.00 ma si chiuderanno improrogabilmente alle ore 21.00 del 27 novembre 2016.

Le richieste dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica, mediante l’applicazione informaticaFER-E predisposta dal GSE (https://applicazioni.gse.it), accessibile tutti i giorni 24 ore su 24, ad eccezione dei giorni di apertura e chiusura.

I bandi sono scaricabili dai seguenti link:

Le procedure applicative e le successive informative e FAQ per l’iscrizione ai Registri e per la partecipazione alle procedure d’asta saranno disponibili nella sezione web Incentivi DM 23 giugno 2016  Documentazione DM 23 giugno 2016.




Cumulabilità certificati bianchi con super ammortamento, credito d’imposta investimenti ambientali e nuova Sabatini. Chiarimenti GSE

Il Gestore Servizi Elettrici è intervenuto per fornire chiarimenti su quanto in oggetto.
Di seguito il dettaglio.

Cumulabilità TEE con il “super ammortamento”
Il GSE in merito al super ammortamento ha chiarito come la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016), all’articolo 1, comma 91, stabilisce che “ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 40 per cento”.
Le quote di ammortamento dei beni materiali strumentali nuovi, sono deducibili dal reddito d’impresa a partire dall’esercizio di entrata in funzione del bene. Per ogni cespite la quota di ammortamento, che può essere dedotta fiscalmente ogni anno, non deve superare percentualmente i valori stabiliti dai decreti ministeriale 29 ottobre 1974, per i beni entrati in funzione entro il 31 dicembre 1988, e 31 dicembre 1988, per i beni entrati in funzione a partire dal 1°gennaio 1989.
Tali coefficienti variano col variare del settore produttivo dell’impresa e col variare della categoria di appartenenza del cespite da ammortizzare. Con l’applicazione del “super ammortamento”, di cui alla Legge n. 208/2015 (Stabilità 2016), procedendo alla maggiorazione del 140% del costo di acquisizione, si determina un equivalente incremento della quota di ammortamento del bene e, quindi, rispetto alla situazione ante-norma, una riduzione della base imponibile a cui applicare le imposte sul reddito. In sintesi, un ridimensionamento del carico fiscale (detassazione) applicato all’impresa. Da ciò deriva che il cosiddetto “super ammortamento”, risultando equivalente ad una “detassazione del reddito d’impresa”, è cumulabile con il meccanismo dei Certificati Bianchi, ai sensi dell’articolo 10 del DM 28 dicembre 2012.

Cumulabilità TEE con il “credito d’imposta investimenti ambientali”
In merito al credito d’imposta il GSE, invece, ha chiarito come, la Legge 23-12-2000 n. 388 (legge finanziaria 2001) ha introdotto disposizioni in materia di detassazione del reddito di impresa destinato a investimenti ambientali, che sono state successivamente abrogate dal D.L. 22 giugno 2012, n. 83. Con la Legge n. 383, del 18 ottobre 2001 (c.d. Tremonti–Bis) e la Legge n. 102 del 3  agosto 2009 (c.d. Tremonti–Ter), sono state altresì introdotte agevolazioni fiscali, in termini di detassazioni, per l’acquisto di nuovi macchinari ed impianti ricompresi nella divisione 28 della tabella Ateco 2007. Successivamente, con D.L. 24-6-2014 n. 91, articolo 18, è stato introdotto il credito d’imposta a sostegno degli investimenti in beni strumentali nuovi, che andava a sostituire le agevolazioni fiscali in forma di detassazione previste per lo stesso scopo.
I meccanismi di detassazione ed il credito d’imposta rappresentano tipologie di benefici fiscali di natura differente. Ne consegue che il Decreto, nell’includere tra le misure incentivanti cumulabili con i TEE le detassazioni del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature abbia invece escluso il credito d’imposta, che costituisce, come sopra illustrato, una misura da esse distinta.

Cumulabilità TEE con la “Nuova Sabatini”
L’articolo 2 del Decreto Legge n. 69 del 21 giugno 2013 (c.d. Nuova Sabatini) istituisce la possibilità, per le micro, piccole e medie imprese, di accedere a finanziamenti e a contributi a tasso agevolato per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, concessi dal Ministero dello Sviluppo Economico.
L’art 10 del D.M. 28 dicembre 2012, che regola il meccanismo dei certificati bianchi, stabilisce che “i certificati bianchi emessi per i progetti presentati dopo l’entrata in vigore del decreto” – 3 gennaio 2013 – “non sono cumulabili con altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, fatto salvo, nel rispetto delle rispettive norme operative, l’accesso a:

a) fondi di garanzia e fondi di rotazione;
b) contributi in conto interesse;
c) detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature”.
Tale misura, non essendo menzionata tra le eccezioni di cui alle lettere a), b) e c) dell’articolo 10 del D.M. 28 dicembre 2012, non è cumulabile con i TEE.




Decreto per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico: online il portale GSE per richiedere gli incentivi.

Dallo scorso 30 giugno è in vigore il DM 23 giugno 2016, che aggiorna i meccanismi d’incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili, diversi dal fotovoltaico, introdotti dal DM 6 luglio 2012.

Gli incentivi possono essere richiesti per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di interventi di potenziamento o di rifacimento ed entrati in esercizio dal 1° gennaio 2013.
Per richiedere gli incentivi sono previste tre differenti modalità, a seconda della tipologia di fonte e della potenza dell’impianto:
1)    accesso diretto;
2)    iscrizione al Registro o al Registro per interventi di rifacimento;
3)    partecipazione a Procedure d’Asta al ribasso sulla tariffa incentivante.
È possibile presentare richiesta di accesso diretto fino al 31 dicembre 2017 o, in ogni caso, entro 30 giorni dalla data dell’eventuale raggiungimento del tetto di 5,8 miliardi di euro annui, che sarà comunicato con delibera AEEGSI sulla base dei dati forniti dal GSE (Contatore FER).
I bandi per la partecipazione ai registri e alle procedure d’asta per l’accesso ai meccanismi di incentivazione previsti dal decreto, per la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici, sono stati pubblicati sul sito del Gestore.
I Registri si apriranno il giorno 30 agosto 2016 alle ore 9.00 e si chiuderanno improrogabilmente alle ore 21.00 del 28 ottobre 2016.
Le Procedure d’Asta si apriranno ugualmente il giorno 30 agosto 2016 alle ore 9.00 ma si chiuderanno improrogabilmente alle ore 21.00 del 27 novembre 2016.
Le richieste dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica, mediante l’applicazione informatica FER-E predisposta dal GSE (https://applicazioni.gse.it), accessibile tutti i giorni 24 ore su 24, ad eccezione dei giorni di apertura e chiusura.
I bandi sono scaricabili dai seguenti link:
•    Bando pubblico per l’iscrizione ai Registri informatici di cui al DM 23 giugno 2016
•    Bando pubblico per l’iscrizione ai Registri informatici per gli interventi di rifacimento di cui al DM 23 giugno 2016
•    Bando pubblico per la partecipazione alle Procedure d’Asta di cui al DM 23 giugno 2016
Le procedure applicative e le successive informative e FAQ per l’iscrizione ai Registri e per la partecipazione alle procedure d’asta saranno disponibili nella sezione web Incentivi DM 23 giugno 2016  Documentazione DM 23 giugno 2016.




RICERCA e INNOVAZIONE – SPIN: la nuova piattaforma di supporto alle decisioni di investimento in R&I delle imprese

Informiamo che Confindustria, in collaborazione con lo “Sportello Matematico per l’industria italiana” del CNR, ha promosso lo sviluppo di un applicativo utilizzabile online per supportare le imprese nella pianificazione dei propri investimenti in Ricerca e Innovazione.

L’obiettivo di SPIN è supportare le imprese nella fase di pianificazione degli investimenti, partendo da un quadro chiaro e dettagliato dei costi previsti e dall’individuazione delle risorse disponibili per coprire tali costi, nonché degli strumenti fiscali di incentivo a tali investimenti. Va quindi costruita un’architettura finanziaria che possa mettere in sinergia le risorse proprie dell’impresa con i diversi strumenti, pubblici e privati, utilizzabili per realizzare l’investimento.

Grazie a SPIN l’utente sarà guidato a partire dalla costruzione del quadro complessivo dei costi in cui si articola il piano di investimento in Ricerca e Innovazione per i prossimi anni, fino al 2019, a valutare gli effetti delle agevolazioni disponibili.

Attraverso un semplice percorso di inserimento guidato di dati, l’impresa potrà visualizzare le agevolazioni applicabili alle diverse voci del proprio piano di investimento e quantificare, in prima approssimazione, l’effetto economico derivante dall’utilizzo, anche cumulato, degli strumenti fiscali di supporto per la Ricerca e l’Innovazione. Il sistema, a regime, indicherà inoltre la possibilità di attivare ulteriori strumenti, pubblici e di mercato, a selezione (bandi regionali, nazionali e europei) o di mercato (finanziamenti misti o privati, venture capital, ecc.).

SPIN nasce per le imprese ed è protetto e compilabile esclusivamente in forma anonima. Ogni elaborazione potrà essere salvata e stampata dall’utente ma il sistema non tratterrà in alcun modo i dati inseriti.

Le imprese potranno accedere alla piattaforma SPIN direttamente dalla homepage del sito di Confindustria, nella sezione “INIZIATIVE E PROGETTI”.

La realizzazione della piattaforma SPIN, nell’ambito dell’Accordo di collaborazione tra Confindustria e CNR, si è avvalsa dell’esperienza dello Sportello Matematico per l’Industria Italiana (SMII), attivo presso l’Istituto per le Applicazioni del  Calcolo  del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che nasce per offrire alle  imprese  un  servizio di consulenza efficace ed altamente qualificato nel campo del trasferimento scientifico e tecnologico, basato sull’utilizzo della Matematica Industriale e della Ricerca Operativa.

In allegato un esempio della scheda finale che l’applicativo SPIN restituisce all’utente dopo la compilazione.

Allegati

simulazioneapplicativoSpin




AGEVOLAZIONI/Fondo per la Crescita Sostenibile: pubblicati i decreti attuativi dei bandi Horizon 2020, Industria sostenibile e Agenda Digitale per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato due decreti che rendono disponibili complessivamente 380 milioni di euro, a valere sulle risorse del PON Imprese & Competitività 2014-2020, per promuovere l’innovazione e accrescere la competitività delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno, attraverso il finanziamento di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.

A) Bando Horizon 2020 (progetti con spese non inferiori a 800.000,00€ e non superiori a 5.000.000,00 €)

Il bando destina 180 milioni al sostegno di progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di tecnologie, riconducibili alle aree tematiche individuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente da realizzarsi nelle Regioni meno sviluppate (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia) e nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).

Le tematiche prioritarie sono le seguenti:

1. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)

1.1. Tecnologie connesse a una nuova generazione di componenti e sistemi (ingegneria dei componenti e sistemi integrati avanzati e intelligenti).

1.2. Tecnologie connesse all’elaborazione di prossima generazione (sistemi e tecnologie informatiche avanzate).

1.3. Tecnologie connesse con l’internet del futuro relative a infrastrutture, tecnologie e servizi.

1.4. Tecnologie di contenuto e gestione dell’informazione (TIC per i contenuti e la creatività digitali).

1.5. Interfacce avanzate e robot (robotica e locali intelligenti).

1.6. Tecnologie relative alla microelettronica, alla nanoelettronica e alla fotonica.

 

2. Nanotecnologie

2.1 Nanomateriali, nanodispositivi e nanosistemi di prossima generazione.

2.2 Strumenti e piattaforme scientifici convalidati per la valutazione e gestione dei rischi lungo tutto il ciclo di vita dei nanomateriali e dei nanosistemi.

2.3 Sviluppo della dimensione sociale delle nanotecnologie.

2.4 Sintesi e fabbricazione efficaci dei nanomateriali, dei loro componenti e dei loro sistemi.

2.5 Tecnologie di supporto per lo sviluppo e l’immissione sul mercato di nanomateriali e nanosistemi complessi (ad esempio: la caratterizzazione e manipolazione della materia su scala nanometrica, la modellizzazione, la progettazione su computer e l’ingegneria avanzata a livello atomico).

 

3. Materiali avanzati

3.1 Tecnologie connesse ai materiali funzionali, multifunzionali e strutturali (ad esempio: materiali autoriparabili, materiali biocompatibili).

3.2 Sviluppo e trasformazione dei materiali, al fine di favorire un ampliamento di scala efficiente e sostenibile volto a consentire la produzione industriale dei futuri prodotti.

3.3 Tecnologie di gestione dei componenti dei materiali (ad esempio: tecniche e sistemi nuovi e innovativi nel sistema del montaggio, dell’adesione, della separazione, dell’assemblaggio, dell’autoassemblaggio e del disassemblaggio, della decomposizione e dello smantellamento).

3.4 Tecnologie connesse ai materiali per un’industria sostenibile, in grado di facilitare la produzione a basse emissioni di carbonio, il risparmio energetico, nonché l’intensificazione dei processi, il riciclaggio, il disinquinamento e l’utilizzo dei materiali ad elevato valore aggiunto provenienti dai residui e dalla ricostruzione.

3.5 Tecnologie connesse ai materiali per le industrie creative, in grado di favorire nuove opportunità commerciali, inclusa la conservazione dei materiali con valore storico o culturale.

3.6 Metrologia, caratterizzazione, normalizzazione e controllo di qualità (ad esempio: tecnologie quali la caratterizzazione, la valutazione non distruttiva e la modellizzazione di tipo predittivo delle prestazioni in grado di consentire progressi nella scienza e nell’ingegneria dei materiali).

3.7 Tecnologie connesse all’ottimizzazione dell’impiego di materiali, in grado di favorire utilizzi alternativi dei materiali e strategie aziendali innovative.

 

4. Biotecnologie

4.1 Biotecnologie d’avanguardia (ad esempio: la biologia sintetica, la bioinformatica e la biologia dei sistemi).

4.2 Tecnologie connesse a processi industriali basati sulla biotecnologia (ad esempio: chimica, salute, industria mineraria, energia, pasta e carta, tessile, amido, trasformazione alimentare), anche al fine di individuare, monitorare, prevenire ed eliminare l’inquinamento.

4.3 Tecnologie di piattaforma innovative e competitive (ad esempio: genomica, metagenomica, proteomica, strumenti molecolari, in grado di rafforzare la leadership e il vantaggio competitivo in un’ampia gamma di settori economici).

 

5. Fabbricazione e trasformazione avanzate

5.1. Tecnologie per le fabbriche del futuro, in grado di favorire incrementi di produttività accompagnati da un minore utilizzo dei materiali e dell’energia, da un minore inquinamento e da una minore produzione di rifiuti.

5.2. Tecnologie per edifici efficienti sul piano energetico, tecnologie di costruzione sostenibili in grado di favorire un maggior utilizzo di sistemi e materiali efficienti sotto il profilo energetico negli edifici nuovi, rinnovati e ristrutturati.

5.3. Tecnologie sostenibili e a basse emissioni di carbonio in processi industriali a elevata intensità energetica, in grado di favorire la competitività, il miglioramento dell’efficienza delle risorse e dell’energia, la riduzione dell’impatto ambientale delle industrie di trasformazione ad elevata intensità energetica (ad esempio: l’industria chimica, della cellulosa e della carta, del vetro, dei metalli non ferrosi e dell’acciaio).

 

6. Spazio

6.1. Tecnologie spaziali in grado di favorire la competitività europea, la non dipendenza e l’innovazione del settore spaziale e tecnologie connesse all’innovazione di terra con base spaziale, come ad esempio l’utilizzo dei sistemi di telerilevamento e dei dati di navigazione.

6.2. Tecnologie spaziali avanzate e concetti operativi dall’idea alla dimostrazione nello spazio (ad esempio: la navigazione e il telerilevamento, la protezione dei dispositivi spaziali da minacce quali detriti spaziali ed eruzioni solari).

6.3. Tecnologie in grado di favorire l’utilizzo dei dati spaziali, inerenti al trattamento, alla convalida e alla standardizzazione dei dati provenienti dai satelliti.

 

7. Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

7.1 Migliorare la salute e il benessere della popolazione.

7.2 Migliorare la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari e favorire lo sviluppo di bioindustrie sostenibili e competitive.

7.3 Realizzare la transizione verso un sistema energetico affidabile, sostenibile e competitivo.

7.4 Realizzare un sistema di trasporti intelligenti, ecologici e integrati.

7.5 Consentire la transizione verso un’economia verde grazie all’innovazione ecocompatibile.

Potranno accedere alle agevolazioni anche i progetti di ricerca e sviluppo che hanno superato con successo la selezione nell’ambito della Fase 2 dello Strumento PMI di Horizon 2020, ma che non sono state finanziate per mancanza di budget, ai quali è stato riconosciuto dalla Commissione Europea il Seal of Excellence.

Per il finanziamento dei progetti, che devono prevedere spese non inferiori a 800.000 euro e non superiori a 5.000.000, sarà concesso un finanziamento agevolato (pari al 20% delle spese sostenute) ed un contributo diretto alla spesa, variabile in base alla dimensione dell’azienda e alla tipologia di attività.

La data di apertura e le modalità di presentazione delle domande, saranno definite dal Ministero con successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, di cui daremo notizia non appena disponibile.

Segnaliamo che, per favorire la collaborazione tra le Regioni del Nord e quelle del Sud, il Ministero ha previsto, relativamente al solo bando Horizon 2020, che i progetti congiunti possano essere realizzati, per una quota non superiore al 35% del totale, anche in altre aree del territorio nazionale al di fuori delle Regioni meno sviluppate e delle Regioni in transizione, beneficiando delle medesime misure agevolative, a condizione che tale quota sia necessaria al raggiungimento degli obiettivi del progetto e presenti effetti indotti sulla diffusione dell’innovazione nelle Regioni meno sviluppate e in transizione .

Decreto ministeriale 1 giugno 2016 – Bando Horizon 2020 PON disponibile al link: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/decreto_ministeriale_1_giugno_2016_horizon_2020.pdf

B) Bando Grandi progetti di R&S: Agenda Digitale e Industria sostenibile (spese superiori a 5.000.000,00€ fino a 40.000.000,00€

Per le sole Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) sono inoltre disponibili 200 milioni di euro per uno strumento destinato a Grandi progetti di R&S che prevede due distinti interventi agevolativi:

–        Industria sostenibile

–        Agenda digitale

I programmi dovranno prevedere spese tra 5.000.000 e 40.000.000 di euro.

Le risorse finanziarie disponibili saranno così distribuite:

– Bando Industria Sostenibile: 350 milioni a valere sul FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca) oltre a 60 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile.

– Bando Agenda Digitale: 100 milioni a valere sul FRI oltre a 20 milioni del Fondo per la crescita sostenibile.

La domanda di accesso alle agevolazioni potrà essere presentata dalle ore 10,00 alle ore 19,00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 26 ottobre 2016, così come indicato nel decreto direttoriale 14 luglio 2016, allegato alla presente news.

La domanda, pena l’invalidità e l’irricevibilità, dovrà essere redatta e presentata in via esclusivamente telematica selezionando una delle due procedure disponibili nel sito internet del Soggetto gestore, a seconda che si intenda partecipare al bando Agenda digitale o a Industria sostenibile.

La predisposizione delle domande da parte dei soggetti proponenti sarà possibile a partire dalle ore 10,00 del 12 ottobre 2016, fermo restando che la presentazione potrà avvenire solo, come detto, dalle ore 10,00 del 26 ottobre 2016.

Decreto ministeriale 1 giugno 2016 – Bando Grandi progetti R&S PON disponibile al link: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/decreto_ministeriale_1_giugno_2016_grandi_progetti_PON.pdf

Allegati

Decreto_dir_14_luglio_2016_FRI_con_allegati




Detassazione: Accordo quadro territoriale Confindustria Salerno – CGIL, CISL e UIL Provinciali

Vi informiamo che il 2 Agosto 2016, presso la sede associativa, Confindustria Salerno e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil Provinciali hanno sottoscritto l’accordo quadro territoriale che consente alle imprese prive di rappresentanze sindacali (RSU o RSA), di erogare premi di risultato aziendali, collegati a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, che potranno essere assoggettati al trattamento fiscale agevolato introdotto dalla legge di stabilità per il 2016 (allegato).

L’accordo si rivolge alle imprese associate a Confindustria Salerno, o che conferiranno espresso mandato.

Come previsto dal Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 25 marzo 2016 (che ha dato attuazione alle disposizioni in materia contenute nella legge di stabilità per il 2016)  l’accordo territoriale dispone che, per la misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione – condizione essenziale per poter accedere al beneficio fiscale – le imprese interessate potranno adottare, anche in via alternativa, uno o più degli indicatori, tra quelli indicati nella sezione 6 del modello allegato al Decreto.

Le imprese che intendano introdurre tali forme premiali, avvalendosi dell’accordo territoriale, saranno tenute ad inviare, anche con modalità informatiche, una comunicazione scritta ai lavoratori dichiarando che, in applicazione del medesimo accordo, viene istituito un premio di risultato.

Nella comunicazione dovrà essere precisato: a) il periodo di riferimento su cui viene calcolato il premio aziendale; b) la composizione del premio e gli indicatori adottati; c) la stima dell’ ammontare annuo medio pro capite del premio e le sue modalità di corresponsione, ivi compresa l’eventualità che il premio venga corrisposto, in tutto o in parte, per scelta del lavoratore, tramite prestazioni di welfare aziendale, sempre ai sensi delle disposizioni contenute nella legge di stabilità per il 2016.

Tale comunicazione sarà poi valutata da un comitato costituito ad hoc, composto da un rappresentante di ciascuna delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali firmatarie, che appunto avrà il compito di stabilire la conformità ai contenuti dell’accordo territoriale della suddetta comunicazione, nonché di monitorare l’andamento dell’attuazione dell’accordo territoriale.

L’impresa che applica l’accordo, concluso il periodo di riferimento previsto per la maturazione del premio, e nei tempi tecnicamente necessari per la verifica dei risultati, darà ai lavoratori informazione scritta sulle risultanze del premio. Tale comunicazione sarà tempestivamente trasmessa anche al comitato costituito dalle parti firmatarie.

Lo stesso comitato provvederà a redigere un rapporto, su dati aggregati, dei premi istituiti nel territorio ai fini del monitoraggio degli effetti dell’accordo territoriale.

L’accordo, dunque, non introduce forme retributive territoriali ma affida alle parti sociali del territorio un ruolo propulsivo per guidare, in particolar modo le PMI, verso l’introduzione di forme di salario variabile legate ai risultati aziendali.

In questo senso l’accordo, confermando il modello della contrattazione basato su due livelli, costituisce la conferma della opportunità della progressiva valorizzazione della contrattazione di secondo livello, anche sotto il profilo dello sviluppo della cultura del coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Allegati

Accordo Quadro Territoriale




Nuovo procedimento di concessione delle integrazioni salariali ordinarie (CIGO): Circolare INPS n. 139 del 1° agosto 2016

Vi informiamo che l’Inps ha pubblicato la circolare n. 139 del 1° agosto 2016, riportata in allegato, con cui, da un lato, chiarisce gli aspetti salienti della procedura di concessione della CIGO contenuta nel DM 95442/2016 e, dall’altro, fornisce indicazioni su alcune aspetti oggetto di modifica normativa o di perplessità interpretativa relativamente alla disciplina della CIGO.

L’attesa nota va letta insieme al messaggio Inps n. 2908 del 1° luglio 2016, che anticipava l’emanazione della circolare. In tale messaggio, nel delineare in via generale la procedura di domanda e concessione della CIGO, l’Inps si soffermava sul contenuto della relazione tecnica dettagliata richiamata dal decreto ministeriale 95442/2016.

Nel rinviare alla lettura della circolare, segniamo alcuni aspetti che riteniamo di particolare interesse.

Le richieste di proroga della domanda originaria devono essere accompagnate dalla relazione tecnica obbligatoria poiché sono considerate comunque domande distinte.

La relazione tecnica dettagliata costituisce il cuore della nuova procedura: le dichiarazioni ivi contenute possono essere integrate sia da documentazione integrativa di cui l’azienda ritiene utile la produzione sia da documentazione di cui l’Inps ritiene utile la produzione in caso di non sufficienza degli elementi probatori esibiti dall’azienda. La circolare assegna particolare rilievo alla fase istruttoria ed alla valutazione (evidentemente negativa) dell’omessa trasmissione della documentazione integrativa richiesta dall’Inps all’azienda (art. 11 del DM 95442/2016) .

Relativamente al concetto di transitorietà si fa riferimento alla prassi formatasi in materia, con particolare riferimento alla ciclicità delle sospensioni o riduzioni dell’attività.

Per quanto attiene alla previsione della ripresa, la circolare evidenzia che essa deve essere fondata su elementi ed informazioni esattamente rappresentati che devono poter consentire alla Sede di valutare positivamente il fondamento su cui l’azienda poggia la previsione sulla ripresa dell’attività.

Con riferimento alla non imputabilità della causale, accogliendo alcune osservazioni presentate da Confindustria, la circolare prende posizione sul tema della mono-committenza (intesa come organizzazione aziendale che lega in maniera esclusiva la produzione di un’azienda ad un’altra): il Ministero del lavoro ha emanato uno specifico indirizzo chiarendo che la mono-committenza non può costituire elemento di valutazione ai fini della concessione o meno della CIGO. Pertanto, questa particolare situazione organizzativa in cui può trovarsi l’Azienda non incide sulla valutazione relativa all’imputabilità al datore di lavoro e quindi non è, di per sé, causa di rigetto della domanda.

Allegati

Circolare numero 139 del 01-08-2016




Collocamento mirato: Proroga del termine autocertificazione esonero all’8 agosto 2016

Facendo seguito alla nostra precedente informativa del 28 luglio u.s., Vi informiamo che, con nota n. 4372 (allegata), il Ministero del Lavoro ha ulteriormente prorogato il

termine per l’autocertificazione dell’esonero (art. 5 decreto interministeriale 10 marzo 2016) dal 31 luglio all’8 agosto 2016.

Allegati

nota-direttoriale-28-luglio-2016-prot33-4372




Partecipazione Regione Campania a SIAL Parigi 2016 e Salone del Gusto di Torino 2016_Adesioni: 19 agosto pv

Segnaliamo, di seguito, due manifestazioni a cui la Regione Campania sta pianificando la partecipazione in forma collettiva, ossia il SIAL Parigi 2016 e il Salone Internazionale del Gusto Torino 2016. Le aziende interessate possono presentare istanza entro il prossimo 19 agosto, secondo i termini e le modalità di seguito specificate.

 1)SIAL 2016, Parigi,  16-20 ottobre 2016  – ADESIONI ENTRO 19 AGOSTO

La Regione Campania ha intenzione di partecipare al SIAL, in programma a Parigi dal 16 al 20 ottobre 2016, con uno spazio espositivo collettivo, pre allestito ed arredato, di circa 150 mq.

Filiere produttive ammesse

  • Enologico
  • Olio di oliva
  • Conserviero e trasformati
  • Pasta
  • Liquori tipici e distillati
  • Prodotti da forno-dolci tipici
  • Lattiero-caseario, carni ed insaccati
  • Altri

Costo

Le aziende che intendono aderire alla collettiva, saranno chiamate al pagamento di un importo compreso tra 1.000,00 e 1.300,00 euro IVA esclusa  – per la presenza in fiera nello spazio espositivo della Regione Campania con inclusi i servizi relativi –  e della somma di euro 470,00 IVA esclusa per l’iscrizione al Catalogo ufficiale della fiera. Successive circolari indicheranno alle aziende ammesse la quota definitiva e le modalità organizzative.

Di seguito il link coi dettagli e il format di adesione:

Avviso agli Operatori del settore agroalimentare: partecipazione alla manifestazione SIAL 2016 PARIGI- Proroga dei termini per la presentazione delle istanze

Istanza di partecipazione (pdf 36 Kb)

2)Salone Internazionale del Gusto 2016 / Torino, 22-26 settembre 2016 – ADESIONI ENTRO 19 AGOSTO

La Regione Campania, in collaborazione con altri enti territoriali e con Slow Food sezione Campania, parteciperà all’11° edizione del Salone Internazionale del Gusto 2016 che si terrà a Torino – dal 22 al 26 settembre 2016, con uno spazio espositivo di circa mq. 500.

Filiere produttive ammesse

  • enologica
  • lattiero-casearia
  • conserve
  • pasta artigianale, dolciaria e prodotti da forno
  • olivicolo-olearia
  • ortofrutta e frutta secca
  • varie.

Costo

Il costo per le aziende che saranno ammesse alla collettiva sarà quantificato tra i 500,00 e 700,00euro oltre IVA , per la presenza al salone all’interno dello spazio espositivo della Regione Campania. Successive circolari indicheranno alle aziende ammesse la quota definitiva e le modalità organizzative.

Di seguito il link coi dettagli e il format di adesione:

Avviso agli Operatori del settore agroalimentare: partecipazione alla manifestazione Salone Internazionale del Gusto 2016 TORINO– proroga dei termini per la partecipazione

Istanza di partecipazione (pdf 56 Kb)