In riferimento alle precedenti comunicazioni su quanto in oggetto, informiamo che con Decreto direttoriale 24 febbraio 2017, sono stati definiti i termini e le modalità per la presentazione delle
domande per i programmi di investimento delle imprese nelle aree di crisi industriale non complessa (legge n. 181/1989).
Le istanze dovranno essere trasmesse a Invitalia a partire dalle ore 12.00 del prossimo 4 aprile, utilizzando i modelli che presto saranno resi disponibili sulla piattaforma on line dell’Agenzia www.invitalia.it e di cui vi darò notizia.
La dotazione finanziaria prevista è di 124 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile. Di questi, 44 milioni di euro sono accantonati a favore degli accordi di programma.
Di seguito una sintesi del bando
Comuni ammissibili Provincia di Salerno:
Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castiglione del Genovesi, Cava dè Tirreni, Cetara, Fisciano, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Mercato San Severino, Montecorvino Pugliano, Pellezzano, Pontecagnano Faiano, Salerno, San Cipriano Picentino, San Mango Piemonte, Vietri Sul Mare, Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte, Siano, San Valentino Torio e Sarno, Angri, Corbara, Pagani, San Marzano sul Sarno, Sant’Egidio del Monte Albino, Auletta, Buccino, Caggiano, Palomonte, Pertosa, Petina, Ricigliano, Romagnano al Monte, Salvitelle, San Gregorio Magno, Sicignano degli Alburni, Battipaglia e Scafati.
Programmi di investimento produttivo
Sono ammissibili i programmi diretti alla realizzazione di nuove unità produttive tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento; all’ampliamento e/o alla riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo; alla realizzazione di nuove unità produttive o all’ampliamento di unità produttive esistenti che eroghino i servizi di cui al punto 5.6, lettera e), ossia attività turistiche finalizzate al potenziamento e miglioramento della qualità dell’offerta turistica; all’acquisizione di attivi di uno stabilimento.
Programmi di investimento per la tutela ambientale
Sono ammissibili i programmi diretti ad innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa; a consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme dell’Unione europea, che innalzano il livello di tutela ambientale e non sono ancora in vigore; ad ottenere una maggiore efficienza energetica; a favorire la cogenerazione ad alto rendimento; a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili; a risanare i siti contaminati; a riciclare e riutilizzare i rifiuti
Progetti per l’innovazione dell’organizzazione
Questi progetti consistono nell’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un’impresa, esclusi i cambiamenti che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nell’impresa, i cambiamenti nella strategia di gestione, le fusioni e le acquisizioni, la cessazione dell’utilizzo di un processo, la mera sostituzione o estensione dei beni strumentali, i cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l’adattamento ai mercati locali, le periodiche modifiche stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati.
Per le imprese di grandi dimensioni, questi progetti sono ammissibili sono se realizzati attraverso una collaborazione effettiva con PMI e se queste ultime sostengono almeno il 30% totale dei costi ammissibili.
I programmi devono:
riguardare un’unica unità produttiva, ad eccezione dei progetti per l’innovazione;
prevedere spese ammissibili complessive non inferiore a 1.500.000,00 €;
essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione;
essere ultima entro 36 mesi dalla data di delibera di concessione dell’agevolazione:
prevedere un programma occupazionale da realizzarsi entro 12 mesi dalla data di ultimazione degli investimenti (in via prioritaria vanno assunti i lavoratori residenti nell’area di crisi, percettori di CIG, o iscritti nelle liste di mobilità).
Spese ammissibili
Per i programmi di investimento produttivo, sono ammissibili spese relative all’acquisto e alla realizzazione di immobilizzazioni, nonché l’acquisizione di attivi di uno stabilimento.
Le spese devono riguardare: suolo aziendale (nel limite del 10% dell’investimento complessivo) e sue sistemazioni; opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali (per le attività turistiche, sono agevolabili le spese di costruzione ed acquisto dell’immobile, incluse le spese di ristrutturazione, nel limite massimo del 70% dell’investimento complessivo); macchinari, impianti ed attrezzature varie; programmi informatici dedicati esclusivamente all’utilizzo dei beni strumenti sopra citati; immobilizzazioni immateriali.
Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze.
Per i programmi di investimento per la tutela ambientale, sono considerati agevolabili i costi indicati negli articoli 36, 37, 38, 40, 41, 45 e 47 del Regolamento UE 651/2014, allegato alla presente per la necessaria consultazione.
Per i progetti di innovazione, sono ammissibili le spese per il personale dipendente limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività del progetto; strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto; ricerca contrattuale, quali conoscenze e brevetti, nonché servizi di consulenza e altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto;materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Forma e intensità delle agevolazioni
Le agevolazioni sono riconosciute nel rispetto e nei limiti del succitato regolamento UE 651/2014. Consistono in un contributi c/impianti a fondo perduto massimo del 25% della spesa ammissibile e in un 50% di finanziamento agevolato, della durata di 10 anni oltre un periodo di preammortamento massimo di 3 anni, accompagnato da garanzie reali (ipoteca e privilegio speciale) da acquisire esclusivamente sui beni del programma agevolato.
La somma del finanziamento agevolato e del contributo a fondo perduto non può essere superiore al 75% degli investimenti ammissibili.
L’impresa beneficiaria deve garantire la copertura finanziaria del programma, apportando mezzi propri del valore del 25% delle spese ammissibili complessive.
Allegati
DecretoM 9giu15
DD-24-02-2017-Apertura-sportello-L181
Circolare 6ago15