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EMERGENZA COVID-19: CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA – INPS CIRCOLARE N. 86/2020 E MESSAGGIO 2825/2020
Vi informiamo che l’INPS con circolare n. 86/2020, in allegato, emanata d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, illustra le novità apportate dal D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) all’impianto normativo in materia di cassa integrazione in deroga (CIGD), e alle successive modifiche recate dal D.L. n.52/2020.
Inoltre, l’Istituto con il messaggio n.2825/2020, anch’esso in allegato, fornisce ulteriori indicazioni sui criteri di computo del periodo di CIGD autorizzato dalle Regioni.
Come noto, le aziende per poter accedere alle successive 5 settimane di CIGD, devono aver ottenuto l’autorizzazione dalla Regione per le precedenti 9 settimane. L’INPS, a tal proposito precisa con il messaggio in commento che si considerano interamente autorizzati i periodi di competenza regionale laddove le giornate di sospensione/riduzione concesse dalle Regioni si collochino, per le 9 settimane del DL 18/2020, all’interno del range da 57 a 63 giornate complessive, fermo restando il più ampio periodo per le aziende ubicate nei comuni delle c.d. zone rosse. A titolo esemplificativo, l’Istituto comunica che saranno considerate autorizzate 9 settimane anche nel caso in cui, dal conteggio degli intervalli temporali richiesti, siano state autorizzate almeno 8 settimane e 1 giorno.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla lettura degli allegati.
All.ti.
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Rinaldi Group, 55 anni di storia e capacità di reinventarsi
Lo stop forzato della produzione ha spinto l’azienda salernitana a provarsi in un nuovo segmento di mercato, quello delle mascherine, reggendo l’onda d’urto della crisi grazie alle leve dell’innovazione tecnologica e della creatività
Marzo 2020. Il Paese si chiude e si ferma, tranne i servizi essenziali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che, quella causata dal covid-19, non è semplicemente una circoscritta emergenza sanitaria ma una pandemia che per mesi stravolgerà abitudini e comportamenti, trasformando spazi, tempi e processi dell’esistenza. La popolazione è obbligata a restare a casa. Qualcuno, pur a impianti spenti, rimane in fabbrica. È il caso del Rinaldi Group che, da 55 anni, tesse una storia di famiglia producendo materassi innovativi. La crisi da affrontare è notevole, ma lo smarrimento dei vertici dura il giusto.
Seppur il contesto è incerto, la famiglia infatti decide di provare una nuova strada: quella della produzione di mascherine, incentivata dal Decreto Cura Italia che, all’articolo 15, velocizza l’iter per la produzione e l’immissione in commercio di questi specifici dispositivi chirurgici.
Si apre così una finestra di cambiamento, scelta con coraggio e razionalità dai fratelli Rinaldi per rendersi utili come impresa e anche per recuperare una parte del fatturato andato perso a causa delle settimane di stop forzato. «Rivoluzionando uno spazio dello stabilimento inutilizzato – racconta Stefania Rinaldi, Direzione R&S e Marketing – abbiamo reso concreta la nostra chance di riconversione, realizzando un prodotto che esulava fino ad allora dalla nostra tradizionale attività. Abbiamo acquistato tre impianti prodotti in Italia che, al momento, garantiscono circa 20.000 mascherine al giorno. Attualmente stiamo lavorando affinché l’automazione del processo produttivo delle mascherine consenta di ridurre in prospettiva tempi e risorse dedicate».
Il percorso non è stato semplice, con i passi rallentati anche dalla burocrazia che ha imposto tempi rapidi ma più di una certificazione suppletiva. «Abbiamo acquistato materie prime in Italia con prezzi aumentati del 400% – prosegue la Rinaldi – per questo le dichiarazioni del Commissario per l’Emergenza Arcuri ci hanno lasciati interdetti: la decisione di vendere le mascherine a 50 centesimi poteva derivare solo da una conoscenza superficiale di tutto il processo di riconversione in atto e chiesto con forza alle imprese anche per rispondere alla mancanza quasi totale di questi dispositivi».
Nasce così DaySafe, la mascherina 3 strati ad alto potere filtrante. Biocompatibile e antibatterica, oltre all’Autorizzazione in deroga dall’Istituto Superiore di Sanità, è dotata di marcatura CE – ottenuta grazie alla positiva sinergia con l’Ateneo Salernitano – e delle certificazioni ISO 13485, ISO 10983 e ISO 14, specifiche per il Sistema di Gestione Qualità nella produzione di articoli sanitari. Oggi, quella che inizialmente è stata una modalità temporanea per aiutare il sistema sanitario nel picco di emergenza (le prime mascherine prodotte sono state donate alla popolazione di Giffoni Valle Piana) e per preservare la continuità operativa, è a tutti gli effetti la testimonianza concreta della forza di un brand capace di rassicurare e servire i propri clienti e la propria comunità, rischiando sulla propria pelle e guardando oltre le ombre.
INDUSTRIA 4.0/AGEVOLAZIONI: NUOVO BANDO MACCHINARI INNOVATIVI. SLIDE WEBINAR DI APPROFONDIMENTO. COMPILAZIONE DOMANDE DAL 23 LUGLIO PV, INVIO DAL 30 LUGLIO PV
Informiamo che sul sito di Confindustria, al link https://www.confindustria.it/home/appuntamenti/eventi-confindustria/dettaglio-evento/webinar-PON-imprese+e+competitivita-2014-20 sono disponibili i contenuti relativi al webinar di presentazione del “Nuovo Bando Macchinari Innovativi”, realizzato in collaborazione con il MISE lo scorso 7 luglio.
Nel riportare di seguito il dettaglio della misura, ricordiamo che la compilazione delle domande potrà avvenire dal prossimo 23 luglio, mentre l’invio dal 30 luglio 2020.
Imprese ammissibili
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
- non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
Possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali e le reti d’impresa.
Programma ammissibili
I programmi di investimento ammissibili devono:
- prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00;
- essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
- prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.
I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere:
- relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
- riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
- riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
- conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
- ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.
Agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %. Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
- per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
- per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Le agevolazioni sono erogate dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, a cui sono demandate le relative attività istruttorie.
Le risorse per gli investimenti agevolativi sono finanziati dal Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR e saranno rese disponibili alle imprese attraverso l’apertura di due distinti sportelli, a ciascuno dei quali sarà destinato un ammontare pari a euro 132.500.000,00.
Termini e modalità di presentazione delle istanze nell’ambito del primo sportello
Le domande di accesso alle agevolazioni, concesse mediante procedura valutativa a sportello di cui all’art. 5 d.lgs. n. 123/98, potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica.
Per accedere alla procedura informatica bisogna essere in possesso di una casella PEC attiva (nel caso di PMI la PEC utilizzata deve risultare la medesima comunicata al Registro delle imprese) e della Carta nazionale dei servizi, oltre che del PIN rilasciato con la stessa Carta.
L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:
- A) compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 23 luglio 2020;
B) invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 30 luglio 2020.
Le domande di agevolazione pervenute sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le istanze presentate nello stesso giorno sono, a tal fine, considerate come pervenute nello stesso momento, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.
Ciascuna impresa può presentare, sia in forma autonoma che in qualità di aderente ad una rete d’impresa, una sola domanda di agevolazione.
Qualora le risorse residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito fino a esaurimento della dotazione finanziaria.
EMERGENZA COVID-19/CREDITO TASK FORCE MEF, BANCA D’ITALIA, ABI E MCC SU MORATORIA MUTUI E POTENZIAMENTO FONDO PMI – DATI DI SINTESI
È stata pubblicata la nuova nota della Task Force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo (disponibile al seguente link https://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2020/Credito-e-liquidita-per-famiglie-e-imprese-domande-di-moratoria-sui-prestiti-a-quasi-290-miliardi-oltre-830.000-domande-al-Fondo-di-Garanzia-per-le-PMI.-Sace-concede-garanzie-per-9-miliardi-215-le-richieste/), contenente i dati aggiornati sulle moratorie, sui finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI e sui finanziamenti garantiti da SACE.
Alleghiamo anche la tavola di sintesi, contenente i dati aggiornati ad oggi sulle diverse misure adottate.