Legge di BILANCIO 2019
Nella Gazzetta ufficiale n. 302 del 31 dicembre 2018, è stata pubblicata la Legge 30 dicembre 2018, n. 145 – Legge di Bilancio 2019 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021).
Dal punto di vista macroeconomico:
– è stata rivista la stima del tasso di crescita del PIL reale pari all’1% per il 2019, come anticipato dal CSC agli inizi di ottobre (rispetto all’1,5 stimato dal Governo in settembre);
– viene rivisto l’impatto sul PIL delle misure espansive contenute nella manovra, ora pari allo 0,4% (rispetto allo 0,6 stimato in precedenza);
– per il 2019 l’indebitamento netto della PA è previsto al 2% del PIL (+0,1% rispetto al 2018), 1,8% per il 2020 e 1,5% nel 2021.
La manovra peggiora il deficit rispetto al tendenziale di circa 11,5 miliardi per il 2019 e, secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, la pressione fiscale è prevista in aumento rispetto al 2018 e si attesterà quest’anno al 42,4% del PIL (rispetto al 42% del 2018).
Nel 2019, il rapporto debito/PIL scenderà solo e nella misura in cui verranno realizzate le dismissioni immobiliari che il Governo ha promesso, pari a un punto di PIL. Negli ultimi 15 anni, nonostante i Governi abbiano programmato importanti entrate da questa voce, non è mai stato realizzato più di mezzo punto di PIL; quindi è molto difficile che il debito riesca a ridursi in modo sostanziale.
Riguardo ai provvedimenti approvati, è confermata una parte significativa del pacchetto Industria 4.0, che comprende: (i) la proroga e la rimodulazione del cd. iperammortamento (tra l’altro, la percentuale di maggiorazione passa dal 150% al 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni) e l’agevolabilità dei costi sostenuti a titolo di canone per l’accesso, mediante soluzioni di cloudcomputing, ai beni immateriali; (ii) la proroga di un anno del credito d’imposta per la formazione 4.0; (iii) l’istituzione di un Fondo per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, blockchain e internet of things; (iv) un contributo a fondo perduto per l’acquisizione di consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica, digitale e organizzativa anche per l’accesso ai mercati dei capitali (Voucher manager); (v) il rifinanziamento della Nuova Sabatini, volta al sostegno del finanziamento, anche per l’acquisto di beni strumentali “Industria 4.0”.
Sono confermate o introdotte alcune significative misure per favorire gli investimenti privati, tra cui (i) la proroga delle detrazioni per le spese relative ad interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia e misure antisismiche; (ii) l’introduzione di un credito d’imposta nella misura del 36% delle spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di prodotti riciclati ottenuti da materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica nonché per l’acquisto di imballaggi biodegradabili e compostabili o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio; (iii) il potenziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy.
Sono state adottate diverse misure in materia di finanza per la crescita volte, tra l’altro, a: (i) favorire lo sviluppo del venture capital (VC); (ii) canalizzare il risparmio raccolto con i PIR verso il sistema produttivo, prevedendo che il 3,5% delle risorse raccolte attraverso i PIR di nuova costituzione nel 2019 debba essere investito in strumenti finanziari emessi da PMI quotate su mercati non regolamentati e che un altro 3,5% sia investito in fondi di VC; (iii) incentivare ulteriormente l’investimento di fondi pensione e casse previdenziali in equity delle imprese.
Positivi anche gli interventi sul regime di deducibilità dell’IMU relativa agli immobili strumentali (elevata dal 20% al 40% la quota dell’imposta deducibile ai fini delle imposte sui redditi), l’introduzione di meccanismi di anticipazione a favore degli enti locali dirette a sbloccare i pagamenti delle PA, nonché alcuni utili chiarimenti in materia di IVA (applicazione al 10% ai dispositivi medici a base di sostanze normalmente utilizzate per le cure mediche e la prevenzione; applicazione dell’IVA agevolata al 4% ai prodotti della panetteria) e di imposta di registro.
Tra le criticità – oltre quelle di carattere generale già evidenziate – si segnalano: (i) l’abrogazione dell’ACE, solo in parte sostituita da un’agevolazione di carattere permanente a favore dell’occupazione e degli investimenti, dal meccanismo applicativo particolarmente complesso (cd. mini-IRES); (ii) la mancata proroga del super ammortamento; (iii) le modifiche in senso peggiorativo alla disciplina del credito di imposta R&S (es. viene portata al 25% l’aliquota del credito, prima fissata al 50% degli investimenti incrementali); (iv) la mancata proroga per il 2020 del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, che anzi viene definanziato (150 milioni) per coprire una parte dell’intervento di revisione delle tariffe INAIL.
Inoltre, in materia di appalti destano perplessità le modifiche alle soglie per l’affidamento diretto o con procedura negoziata dei contratti pubblici, che – seppur motivate dall’esigenza di accelerare alcune fasi procedurali – non appaiono coerenti con i principi di concorrenza e trasparenza.
I principali provvedimenti in materia di lavoro, sono di seguito sintetizzati:
Tariffe INAIL
Si tratta di un significativo intervento, previsto dai commi 1121 – 1126, volto a un abbattimento dei tassi medi per le imprese del 32,72%, seppur non destinato a porre le basi per una generalizzata riduzione dei premi.
Politiche passive
Viene previsto il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e della mobilità in deroga (integrazione del trattamento CIGS per i dipendenti Ilva, CIGS per le imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa, sostegno al reddito addetti settore pesca).
Politiche attive
I commi 706-717, hanno introdotto il bonus giovani eccellenze che prevede l’esonero per il 2019 dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, per un periodo massimo di 12 mesi e nel limite massimo di 8.000 euro, per l’assunzione a tempo indeterminato di soggetti titolari di:
- laurea magistrale ottenuta nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 con la votazione di 110 e lode e con una media ponderata di almeno 108/110, entro la durata legale del corso di studi e prima del compimento del trentesimo anno di età, in università statali o non statali legalmente riconosciute;
- dottorato di ricerca, ottenuto nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 e prima del compimento del trentaquattresimo anno di età, in università statali o non statali legalmente riconosciute.
Viene prorogato per due anni il Bonus Occupazione Mezzogiorno (comma 247). La misura prevede un esonero contributivo integrale della quota di contribuzione a carico del datore di lavoro, entro il limite massimo di un importo pari a 8.060 euro annui, per l’assunzione a tempo indeterminato di soggetti che non abbiano compiuto i 35 anni di età ovvero di soggetti di età pari o superiore alla suddetta soglia, purché privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
Con il comma 205 viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza con una dotazione pari a 7.100 milioni di euro per l’anno 2019, 8.055 milioni di euro per il 2020 e 8.31 milioni di euro a decorrere dal 2021.
Ulteriori risorse vengono stanziate per la creazione di un Fondo per la revisione del sistema pensionistico (comma 256) attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato.
È inoltre previsto il potenziamento dell’Ispettorato nazionale del lavoro (comma 445), con il contestuale inasprimento delle sanzioni previste per il contrasto del lavoro in somministrazione irregolare, per la disciplina relativa agli obblighi di comunicazione, alla durata massima del lavoro e ai riposi, nonché di altre disposizioni in materia di lavoro e legislazione sociale (maggiorate del 20% dell’importo sanzionatorio dovuto), nonché per la violazione di norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (maggiorate del 10%). Le maggiorazioni vengono raddoppiate se, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro è stato già colpito da sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.
In tema di rapporti di lavoro è prorogato al 2019 il congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente, elevandone la durata a 5 giorni (comma 278). Anche per il 2019 è previsto che il padre possa astenersi per un ulteriore giorno (in accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest’ultima).
Si introduce la facoltà alla lavoratrice di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l’evento parto entro i 5 mesi successivi allo stesso (comma 485), a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.
Viene infine incrementato di 10 milioni di euro per il 2019 il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili (comma 520).
In allegato, i documenti di dettaglio sulle misure più rilevanti per il mondo produttivo, predisposte da Confindustria.
Allegati
Allegato Legge di Bilancio 2019
Legge di Bilancio 2019 – Circolare Area Politiche Fiscali – 21 gennaio 2019