Rifinanziamento del trattamento di CIGS per riorganizzazione, crisi aziendale e contratto di solidarietà – Circolare Ministero del Lavoro n.6

La Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e della Formazione, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha emanato la circolare n. 6 del 3 aprile 2019, riportata in allegato, con la quale comunica il rifinanziamento per l’anno 2019 ed estensione per

l’anno 2020 della proroga del trattamento di CIGS per riorganizzazione, crisi aziendale e contratto di solidarietà ai sensi dell’art. 22 bis del D.L.vo n. 148/2015. La nuova disposizione normativa, pertanto, estende anche per l’anno 2020 – nel limite delle risorse finanziarie sopra indicate – la possibilità alle imprese con rilevanza economica strategica anche a livello regionale che presentino rilevanti problematiche occupazionali con esuberi significativi nel contesto territoriale, previo accordo stipulato in sede governativa presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la presenza della Regione interessata, o delle Regioni interessate nel caso di imprese con unità produttive coinvolte ubicate in due o più Regioni, di richiedere la proroga dell’intervento straordinario di integrazione salariale, sino al limite massimo di dodici mesi, qualora il programma di riorganizzazione aziendale di cui all’articolo 21, comma 2, sia caratterizzato da investimenti complessi non attuabili nel limite temporale di durata di ventiquattro mesi di cui all’articolo 22, comma 1, ovvero qualora il programma di riorganizzazione aziendale di cui all’articolo 21, comma 2, presenti piani di recupero occupazionale per la ricollocazione delle risorse umane e azioni di riqualificazione non attuabili nel medesimo limite temporale. Alle medesime condizioni e sempre nel limite delle risorse finanziarie indicate, in deroga ai limiti temporali di cui agli articoli 4 e 22, comma 2, del citato D.lgs n. 148/2015, può essere concessa la proroga dell’intervento di integrazione salariale straordinaria, sino al limite massimo di sei mesi, qualora il piano di risanamento di cui all’articolo 21, comma 3, presenti interventi correttivi complessi volti a garantire la continuazione dell’attività aziendale e la salvaguardia occupazionale, non attuabili nel limite temporale di durata di dodici mesi di cui all’articolo 22, comma 2. Alle medesime condizioni e nel limite delle risorse finanziarie sopra indicate, in deroga ai limiti temporali di cui agli articoli 4 e 22, commi 3 e 5 del citato D.Lgs n. 148/2015, può essere concessa la proroga dell’intervento di integrazione salariale straordinaria per la causale contratto di solidarietà sino al limite massimo di 12 mesi, qualora permanga, in tutto o in parte, l’esubero di personale già dichiarato nell’accordo di cui all’articolo 21, comma 5, e si realizzino le condizioni di cui al comma 2.

Allegato

MLcir6-2019 (1)




AGEVOLAZIONI – Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno: chiarimenti Agenzia delle Entrate su rettifiche piano di investimento in caso di variazione temporale

Con la risoluzione n. 39/E del 2 aprile u.s., l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno. Nello specifico, nel caso in cui vari la cadenza temporale dell’investimento programmato, il contribuente deve comunicare

all’Agenzia l’avvenuta rettifica del piano di investimento, al fine della fruizione del credito d’imposta per investimenti al Sud. In allegato il provvedimento.

Allegato

Risoluzione+n.+39+del+2+aprile+2019




Progetto Erasmus/Incoming

L’azienda associata Glocal srl di Battipaglia, che opera nel settore della progettazione e gestione di progetti Erasmus, intende offrire a ragazzi provenienti dall’estero la possibilità di svolgere, in Italia, esperienze formative e professionali in vari settori attraverso i progetti da loro realizzati.

A tal riguardo, saranno previsti tirocini nei settori specifici collegati ai percorsi di studi effettuati. L’azienda ospitante non dovrà erogare alcun compenso al tirocinante, a favore del quale la società Glocal provvederà ad attivare un’assicurazione infortuni sul lavoro e la responsabilità civile verso terzi. Il tirocinio potrà essere svolto per un periodo da 3 a 4 mesi.

 

Il Tirocinio potrà essere realizzato nei seguenti settori:

 

  • Turismo e Ospitalità
  • Ristorazione
  • Agribusiness
  • Arte e cultura
  • Risorse umane
  • Artigianato
  • Moda
  • Wellness
  • Business, Management, Finanza e

Commercio

  • Marketing, Informatica, Comunicazione e Grafica
  • Scienza, Ingegneria, Architettura e

Industria

 

Le aziende interessate a ricevere ulteriori approfondimenti potranno contattare Raffaele Poto [email protected]

 




EXPO 2020 DUBAI: Presentazione della Request for Proposal nazionale per la realizzazione di Padiglione Italia (Confindustria, 9 Aprile 2019, h.10.30)

A seguito dell’aggiudicazione della gara per la progettazione di Padiglione Italia, Confindustria, in collaborazione con il Commissariato Italiano per EXPO 2020 Dubai,  organizza, martedì 9 Aprile, alle 10.30, il seminario di presentazione della Request for Proposal nazionale dedicata a tutti gli operatori chiamati a fornire le migliori componenti costruttive, impiantistiche, tecnologiche e diventare Partner Tecnici del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.

In allegato il programma del seminario, che è la prima iniziativa del Commissariato Italiano dedicata alla presentazione della Request for Proposal (RFP) pubblicata in data 1 Aprile.

La RFP è rivolta a selezionare Partner Tecnici tra realtà imprenditoriali, enti pubblici ed enti di ricerca, anche consorziati con imprese, che rappresentano la competenza italiana e l’innovazione tecnologica più avanzata e sostenibile e che potranno partecipare direttamente alla realizzazione del Padiglione Italia mediante le diverse forme di contribuzione previste dalla normativa vigente e descritte nella documentazione di gara.

Si evidenzia come la RFP sia aperta a tutti gli operatori interessati a partecipare per diventare Partner Tecnici, anche a coloro che non hanno risposto alla precedente Manifestazione di interesse, del 9 novembre 2018, che aveva la finalità di indagare l’interesse degli operatori e gli ambiti merceologici di riferimento.

Il termine ultimo per presentare le offerte, vincolanti per gli operatori partecipanti alla RFP, è fissato alle ore 18.00 del 6 maggio 2019.

La documentazione per partecipare alla RFP, indetta dal Commissariato Generale e gestita da Invitalia, e tutti i dettagli per visionare la procedura sono disponibili ai seguenti link: https://gareappalti.invitalia.it/ e https://italyexpo2020.it/

Le aziende interessate a partecipare al seminario di presentazione della RFP presso Confindustria dovranno dare conferma attraverso il seguente link entro lunedì 8Aprile: https://www.confindustria.it/Aree/opp170.nsf/iscrizione?openform

Si informa altresì che sarà possibile seguire i lavori dell’evento in Streaming. Forniremo al più presto i dettagli del link attraverso il quale sarà possibile collegarsi.

Allegati

 

Expo 2020 Dubai RFP progettazione Padiglione – Programma

Comunicato_Request_for_Proposal_Partner_Italia_Expo2020_Dubai




Privacy: Piano ispettivo del Garante privacy per il l semestre 2019

Il Garante privacy ha pubblicato il piano ispettivo per il primo semestre 2019 (https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9096661) e ha fornito un bilancio su quella svolta nel 2018.

Quanto al nuovo piano, nel periodo gennaio-giugno 2019, l’attività ispettiva, svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della Guardia di finanza, riguarderà tra l’altro i trattamenti di dati personali effettuati da società per attività di marketing e la gestione delle carte di fidelizzazione da parte delle imprese.

Inoltre, i controlli dell’Autorità si concentreranno sui presupposti di liceità del trattamento, sull’adozione delle misure di sicurezza da parte di PA e imprese che trattano dati sensibili, sul rispetto dell’obbligo di informativa e sulla durata della conservazione dei dati.

L’attività ispettiva riguarderà n. 100 accertamenti, ferma restando la possibilità dell’Autorità di procedere d’ufficio, a seguito di segnalazioni e reclami o nel quadro di eventuali operazioni congiunte con altre Autorità garanti europee.

Quanto al bilancio dell’attività ispettiva svolta nel 2018, l’Autorità rispetto al 2017 ha registrato un incremento di:

– ordinanze-ingiunzione (175 provvedimenti, a fronte dei 109 del 2017);

– somme riscosse (8.161.806 euro, a fronte dei 3.776.694 euro del 2017);

– violazioni amministrative contestate (707 contestazioni, a fronte delle 589 del 2017). Sul punto, l’Autorità ha evidenziato che le contestazioni hanno riguardato illeciti commessi prima dell’entrata in operatività del Regolamento Ue n. 679/2016, cd. GDPR.

Con l’occasione, si segnala che, il 18 maggio 2019 scadrà il cd. periodo di attenzione, previsto dal D.Lgs n. 101/2018 di adeguamento normativo nazione al GDPR (art. 11, co. 13), durante il quale il Garante privacy, ai fini dell’applicazione delle sanzioni amministrative previste per le violazioni del Regolamento Ue n. 679/2016, era ed è chiamato a tener conto della fase di prima applicazione delle disposizioni sanzionatorie. Pertanto, in vista di tale scadenza, è importante completare, se ancora in corso, ovvero controllare le attività di adeguamento interno al GDPR.

 




Ambiente: Nota di Confindustria su ordinanze plastic free

A seguito di diverse segnalazioni ricevute in merito ad ordinanze di amministrazioni locali che vietano l’utilizzo di prodotti in plastica monouso, gli uffici di Confindustria hanno predisposto una nota giuridica riguardante la legittimità di tali provvedimenti e le possibili forme di tutela.  

Se interessati, vi invitiamo a richiederne copia a mezzo mail ([email protected])

 




Ambiente: rifiuti con codici a specchio – la Sentenza della Corte di Giustizia Europea

Trasmettiamo, di seguito, una news prevenutaci dagli uffici di Confindustria. La Corte di Giustizia Europea, con decisione del 28 marzo 2019, in cause riunite da C-487/17 a c- 89/17, ha emesso una Sentenza avente ad oggetto la classificazione dei rifiuti con codici cd. “a specchio” esprimendosi, contestualmente, anche sulla valenza del principio di precauzione.

Il pronunciamento della Corte fa seguito alle domande di pronuncia pregiudiziale che sono state presentate nell’ambito di tre cause relative a procedimenti penali avviati nei confronti di una trentina di imputati accusati di delitti connessi al trattamento di rifiuti pericolosi e, nello specifico, in relazione ad una ipotesi di traffico illecito di rifiuti. È contestato loro, in relazione a rifiuti con cd “codice a specchio”, di averli trattati come non pericolosi. In base ad analisi chimiche non esaustive e parziali, essi avrebbero attribuito a detti rifiuti codici corrispondenti a rifiuti non pericolosi e li avrebbero, poi, trattati in discariche per rifiuti non pericolosi.
Il giudizio, una volta incardinatosi innanzi la Corte di Cassazione, è stato dalla stessa sospeso al fine di poter sottoporre proprio alla Corte di Giustizia Europea talune questioni che si riportano di seguito.
«1)      Se l’allegato alla decisione [2000/532 e l’allegato III della direttiva 2008/98] vadano o meno interpretati, con riferimento alla classificazione dei rifiuti con voci speculari, nel senso che il produttore del rifiuto, quando non ne è nota la composizione, debba procedere alla previa caratterizzazione ed in quali eventuali limiti.

2)      Se la ricerca delle sostanze pericolose debba essere fatta in base a metodiche uniformi predeterminate.
3)      Se la ricerca delle sostanze pericolose debba basarsi su una verifica accurata e rappresentativa che tenga conto della composizione del rifiuto, se già nota o individuata in fase di caratterizzazione, o se invece la ricerca delle sostanze pericolose possa essere effettuata secondo criteri probabilistici considerando quelle che potrebbero essere ragionevolmente presenti nel rifiuto.

4)      Se, nel dubbio o nell’impossibilità di provvedere con certezza all’individuazione della presenza o meno delle sostanze pericolose nel rifiuto, questo debba o meno essere comunque classificato e trattato come rifiuto pericoloso in applicazione del principio di precauzione».

In relazione a ciò, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che:

–        L’Allegato III  della Direttiva 2008/98, recante le caratteristiche di pericolo per i rifiuti, nonché l’Allegato della Decisione 2000/532, sempre in tema di classificazione dei rifiuti, devono essere interpretati nel senso che il detentore di un rifiuto che può essere classificato con “codici a specchio”, ma la cui composizione non è immediatamente nota, deve, ai fini di tale classificazione, determinare detta composizione e ricercare le sostanze pericolose che possano ragionevolmente trovarvisi al fine di stabilire se tale rifiuto presenti caratteristiche di pericolo. A tal fine, l’operatore, può utilizzare campionamenti, analisi chimiche e prove previsti dal regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione, del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) o qualsiasi altro campionamento, analisi chimica e prova riconosciuti a livello internazionale.

–        La Corte ha infatti giustamente osservato che, nel settore specifico della gestione dei rifiuti, è necessario operare un bilanciamento tra, da un lato, il principio di precauzione e, dall’altro, la fattibilità tecnica. Infatti, i detentori non sono obbligati a verificare l’assenza di qualsiasi sostanza pericolosa nel rifiuto, ma possano limitarsi a ricercare le sostanze che possono essere ragionevolmente presenti in tale rifiuto e valutare le sue caratteristiche di pericolo sulla base di calcoli o mediante prove in relazione a tali sostanze.
–        Ne consegue che, coerentemente con il principio di precauzione, nell’ipotesi in cui sia necessaria la classificazione di un rifiuto a cui può essere attribuito un “codice a specchio” qualora –  dopo una valutazione dei rischi quanto più possibile completa e tenuto conto delle circostanze specifiche – il detentore di tale rifiuto si trovi nell’impossibilità pratica di determinare la presenza di sostanze pericolose o di valutare le caratteristiche di pericolo che detto rifiuto presenta, quest’ultimo deve essere classificato come rifiuto pericoloso.

Ad ogni buon fine, si trasmette il link alla Sentenza in oggetto:

http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?docid=212327&mode=req&pageIndex=1&dir=&occ=first&part=1&text=&doclang=IT&cid=7016647

 




PROGETTO BELT & ROAD: Missione a Macao (30-31 Maggio, 2019). Raccolta manifestazioni di interesse entro il 10 aprile pv

Nell’ambito delle attività dedicate allo sviluppo di collaborazioni nei Paesi Terzi tra le nostre PMI e le imprese cinesi sui Progetti della Belt & Road, Confindustria sta organizzando una missione imprenditoriale a Macao, il prossimo 30 e 31 maggio, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, per promuovere e valorizzare l’offerta italiana in termini di prodotti e servizi verso i potenziali clienti cinesi attivi nei progetti all’estero.

L’iniziativa avrebbe luogo nel contesto del 10° International Infrastructure Investment & Construction Forum, l’evento più importante in Cina dedicato alle infrastrutture e organizzato dall’associazione dei contractors cinesi, CHINCA-China International Contractors Association, che quest’anno sarà dedicato al tema “Promoting Quality and Sustainable Development of International Infrastructure”.

Si tratta di un evento di grande importanza non solo per il livello degli interlocutori – CHINCA è l’Associazione di cui fanno parte oltre 1.300 imprese che rappresentano circa il 90% del settore in Cina – ma anche per l’opportunità che offre alle imprese di avviare e/o rafforzare contatti con i principali attori cinesi nell’ambito delle infrastrutture per possibili collaborazioni industriali e commerciali nei Paesi Terzi sui progetti della Belt & Road.

I settori interessati sono quelli di Ingegneria e Progettazione tecnica, Operation & Maintenance, Soluzioni per il Trasporto Urbano e Ferroviario, Opere Marittime, Materiali da Costruzione, Green Technologies & Energy Efficiency,Trattamento Acque e Smaltimento Rifiuti. Le aziende  possono manifestare il proprio interesse a partecipare, entro il prossimo 10 Aprile ai nostri uffici (Monica De Carluccio – [email protected]).

Entro tale data, infatti, ci sarà possibile concordare con le controparti cinesi gli incontri b2b e/o le presentazioni di best practice aziendali (possibilmente attraverso un panel dedicato a “Italian Distinctive Construction, Design and Engineering’s Value Proposition”) e/o l’esposizione di prodotti e servizi italiani ai potenziali clienti cinesi e di altri paesi presenti. In allegato una preliminare versione del programma.

La partecipazione alla missione è gratuita mentre le spese di viaggio e pernottamento, come di consueto, saranno a carico dei partecipanti.
Ulteriori dettagli organizzativi verranno forniti successivamente alle imprese interessate.

Allegato

Proposal of the 10th IIICF (En)-0320




Sportello Unico Regionale delle attività produttive (SURAP)

 

Informiamo che, in data 15 marzo 2019, l’Assessorato Regionale alle Attività Produttive ha attivato lo sportello SURAP, in esecuzione della Delibera n. 812 del 4 dicembre 2018, con la quale la Giunta Regionale ha avviato un percorso di semplificazione di procedure amministrative e di riduzione degli oneri annessi alle stesse.

Lo sportello SURAP è online e raggiungibile all’indirizzo: http://surap.regione.campania.it.

Il portale è stato ideato allo scopo di informare le imprese ed i SUAP su come avviare e favorire un più celere, semplice e corretto iter amministrativo per lo svolgimento delle attività economiche e produttive. In particolare, all’interno del portale, è possibile reperire informazioni sulla normativa di settore. Le procedure le formalità, la modulistica, le agevolazioni ed i finanziamenti disponibili per le imprese.

 




CONVENZIONI CONFINDUSTRIA – ENI e DAY

Eni e Day sono due delle Aziende protagoniste delle Convenzioni Confindustria che dedicano sconti e vantaggi esclusivi ai Soci Confindustria. In allegato trovate le rispettive newsletter, con il focus sulle condizioni offerte in convenzione. Per consultare tutte le Convenzioni Confindustria, basta cliccare sul

“bottone” presente sul sito www.confindustria.sa.it in basso a sinistra. Una volta entrati nella Sezione Convenzioni, Vi invitiamo a registrarVi, inserendo la partita IVA della Vostra Azienda. In questo modo potrete consultare nel dettaglio tutte le Offerte disponibili ed essere aggiornati direttamente al momento di modifiche ed integrazioni delle Convenzioni. Info: Oreste Pastore 089200812 [email protected] – Massimiliano Pallotta 089200837 [email protected]

Allegato

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