Salgono contagi e morti si va verso la proroga dello stato di emergenza
Carta e cartone per l’industria sono <>
Comuni al lavoro per le ricadute Tari delle nuove regole sui rifiuti
Articoli_24_09_2020 22Comuni al lavoro per le ricadute Tari delle nuove
regole sui rifiuti
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DIFESA COMMERCIALE/ANTIDUMPING – AZIONI DI PAESI TERZI NEI CONFRONTI DELL’UE (Canada – SFG – prodotti in acciaio – richieste di esclusione)
Si riportano, a seguire e in allegato, le informazioni relative all’avvio dell’istruttoria riguardante richieste di esclusione con riferimento al procedimento di salvaguardia aperto dalle autorità canadesi su alcune tipologie di laminati piatti e fili di acciaio inossidabile (documentazione di riferimento allegata). Termine per la notifica di partecipazione: 23 settembre 2020 – Termine per la presentazione delle richieste di esclusione: 28 settembre 2020.
| Product: | Certain Steel Products |
| Country taking action: | Canada |
| EU Countries Concerned: | Erga omnes |
| Type of Case: | Safeguard |
| Status + Date: | Notice of commencement of enquiry of exclusion requests published on 11 September 2020 (see attachments) |
| Tariff codes: | see Appendix A of the Notice of Commencement for the exact description of the products |
| Comments: | – Deadline to file notice of participation: 23 September 2020
– Deadline for submitting exclusion requests: 28 September 2020 |
| We would appreciate if you could transmit this information to producers/associations potentially affected by this investigation, who may also contact us directly at [email protected] | |
202009_Exclusion Requests_1.pdf|202009_Exclusion Requests_2.pdf|
SANZIONI USA ALL’IRAN – AGGIORNAMENTI
Nei giorni scorsi, l’Amministrazione USA ha annunciato il ripristino delle sanzioni ONU contro l’Iran, in precedenza revocate, come conseguenza del mancato rispetto da parte di Teheran degli impegni presi nell’ambito dell’accordo sul nucleare del 2015 (JCPOA).
Tali dichiarazioni fanno seguito alla lettera di notifica inviata, a metà agosto, alla presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, allo scopo di attivare la procedura di 30 giorni per la reimposizione delle sanzioni, il cosiddetto snapback (scadenza: 19 settembre). Nello stigmatizzare l’inazione del Consiglio di Sicurezza ONU in relazione alla proroga dell’embargo sulle armi (circostanza che, ad avviso degli USA, consentirebbe al regime iraniano l’acquisizione di armi non convenzionali), gli Stati Uniti invitano i membri dell’organismo internazionale a conformarsi ai rispettivi obblighi e all’implementazione delle misure, minacciando, in caso contrario, eventuali ripercussioni.
Gli Stati membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU hanno già pubblicamente contestato l’azione, definendola inaccettabile ed illegittima. Anche la UE, in una nota dell’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, ribadisce l’impegno a voler preservare l’accordo del 2015, sottolineando che la procedura americana sia giuridicamente non vincolante, in quanto gli USA, dopo il ritiro deciso unilateralmente nel maggio del 2018, non possono essere considerati uno Stato partecipante al JCPOA e non sarebbero, pertanto, legittimati ad avviare il processo per la completa reintroduzione (snapback) dell’impianto sanzionatorio ONU nei riguardi dell’Iran.
Per approfondimenti e maggiori dettagli, si rimanda alla consultazione dei comunicati del segretario di Stato USA Mike Pompeo e dell’Alto rappresentante UE per la politica estera Josep Borrell.
Ad ogni modo, il 21 settembre l’Amministrazione USA, in un’azione congiunta del Presidente Trump e dei Dipartimenti di Stato, del Commercio e del Tesoro, ha riattivato unilateralmente le sanzioni ONU relative all’embargo sulle armi, introducendo, attraverso un nuovo Executive Order presidenziale, misure volte a colpire entità e soggetti coinvolti nei programmi nucleare e missilistico iraniani ed i trasferimenti di armi convenzionali con l’Iran ed aggiornando con nuove designazioni la lista SDN (https://home.treasury.gov/policy-issues/financial-sanctions/recent-actions/20200921).