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Decreto Natale, Italia in zona rossa

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EMERGENZA COVID-19/ATTIVATO IL FONDO PER LA SALVAGUARDIA DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI E LA PROSECUZIONE DELL’ATTIVITÀ D’IMPRESA

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che rende operativo il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa, istituito dal Decreto Rilancio, che consente allo Stato – attraverso Invitalia – di poter entrare nel capitale delle aziende in crisi, per un ammontare massimo di 10 milioni di euro e per un periodo non superiore a 5 anni.

L’obiettivo del Fondo è quello di facilitare la ristrutturazione di imprese in difficoltà, prevedendo una combinazione di aiuti all’investimento e alle tutele occupazionali. Oltre alle aziende titolari di marchi storici di interesse nazionale, possono accedere allo strumento le imprese con oltre 250 dipendenti o che, indipendentemente dal numero degli occupati, detengono beni e rapporti di rilevanza strategica per l’Italia, rivestendo un ruolo chiave nel promuovere lo sviluppo e il benessere della collettività.

L’intervento nel capitale di rischio dovrà essere accompagnato da un apporto di investitori privati per almeno il 30%.

Il Fondo ha una disponibilità di 300 milioni per il 2020, rifinanziata con ulteriori 250 milioni per il 2021.

Le imprese che intendano avvalersi dello strumento, devono proporre al Mise un programma di ristrutturazione finalizzato alla salvaguardia dei livelli occupazionali e alla prosecuzione dell’attività d’impresa, completo delle seguenti informazioni: i) le azioni che intendono porre in essere per ridurre gli impatti occupazionali; ii) le imprese che abbiano già manifestato interesse all’acquisizione della società o alla prosecuzione dell’attività d’impresa ovvero le azioni che intendono porre in essere per trovare un possibile acquirente, anche mediante attrazione di investitori stranieri; iii) le opportunità per i dipendenti di presentare una proposta di acquisto ed ogni altra possibilità di recupero degli asset da parte degli stessi (art. 43);

Ai fini dell’accesso al fondo, l’impresa proponente trasmette ad Invitalia e al Ministero una specifica istanza, completa del suddetto programma di ristrutturazione, nonché ogni ulteriore documentazione utile alla valutazione del medesimo.

Lo schema dell’istanza e le modalità di presentazione, saranno resi disponibili sui siti internet di Invitalia e del Mise.

Decreto Mise




SOTTOSCRIZIONE DI UN NUOVO ADDENDUM ALL’ACCORDO PER IL CREDITO 2019. PROROGA AL 31 MARZO 2021 PRESENTAZIONE DOMANDE SOSPENSIONE RATE

Informiamo che Confindustria, ABI e le altre Associazioni di rappresentanza delle imprese hanno sottoscritto  il 17 dicembre scorso un nuovo Addendum all’Accordo per il Credito 2019.

Tale nuovo Addendum, fermo restando quanto già previsto nei precedenti Addenda del 6 marzo e del 22 maggio 2020, proroga dal 31 dicembre 2020 al 31 marzo 2021 il termine per la presentazione delle domande di accesso alla sospensione del pagamento delle rate (quota capitale ovvero quota capitale e quota interessi) dei finanziamenti, secondo quanto previsto dalla misura “Imprese in Ripresa 2.0” contenuta nell’Accordo per il Credito 2019, come modificato dagli Addenda.

La durata della sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti, coerentemente con l’aggiornamento delle Linee Guida della European Banking Authority (EBA) pubblicato lo scorso 2 dicembre (di cui abbiamo dato notizia con specifica news), non potrà in ogni caso superare la durata massima di 9 mesi. Tale termine comprende eventuali periodi di sospensione già accordati sullo stesso finanziamento in conseguenza dell’emergenza sanitaria Covid-19.

 

Resta fermo che, secondo quanto disposto dalle Linee Guida EBA, le eventuali moratorie perfezionate successivamente al 1° ottobre possono comunque avvalersi della maggiore flessibilità nella classificazione delle posizioni oggetto della sospensione del pagamento delle rate, a condizione che siano rispettati anche i nuovi requisiti previsti dall’aggiornamento del 2 dicembre alle stesse Linee Guida (vale a dire il requisito della durata massima della moratoria di 9 mesi).

Segnaliamo infine che, con la sottoscrizione dell’Addendum, il Tavolo di Condivisione Interassociativo sulle Iniziative Regolamentari Internazionali (Tavolo CIRI), costituito tra Confindustria, ABI e le altre Associazioni di rappresentanza delle imprese, è stato reso strumento strutturale di confronto interassociativo sulle tematiche della regolamentazione europea e internazionale.

Nuovo Addendum Accordo per il Credito 2020




Manovra, per il turismo sconti Imu e tax credit affitti

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