RICERCA | Accordi per l’Innovazione: pubblicato in GU decreto di modifica procedure di concessione ed erogazione agevolazioni
In riferimento a quanto anticipato con precedente news, informiamo che, nella Gazzetta Ufficiale n. 244 dello scorso 20 ottobre, è stato pubblicato il decreto ministeriale 4 settembre 2025, che ridefinisce le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni, previste dal decreto 31 dicembre 2021, in favore di interventi di ricerca e sviluppo di rilevante impatto tecnologico, realizzati nell’ambito di accordi stipulati dalle imprese con il Ministero e con le regioni, le province autonome e le altre amministrazioni pubbliche eventualmente interessate.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, ivi comprese quelle artigiane, i Centri di ricerca e, limitatamente alle aree di intervento di cui all’allegato n. 3 al decreto, le imprese di servizi.
I citati soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro e con Organismi di ricerca, fino ad un massimo di cinque soggetti co-proponenti.
Sono ammissibili progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti nell’ambito di specifiche aree di intervento individuate all’allegato n. 2 ed all’allegato n. 3 al decreto ministeriale 4 settembre 2025, riconducibili al comparto manufatturiero ed al settore digitale e delle telecomunicazioni.
Le iniziative agevolabili devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
Con un successivo provvedimento direttoriale saranno definiti i termini di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione, nonché eventuali ulteriori elementi utili a garantire la corretta attuazione dell’intervento. Nell’attesa riportiamo, ai fini di un primo approfondimento, una sintesi dei principali contenuti del decreto e anticipiamo, che Confindustria sta organizzando con il MIMIT un seminario rivolto alle imprese per la presentazione della misura, di cui daremo tempestiva notizia.
Ambito e risorse
- Il decreto ridefinisce le procedure degli Accordi per l’innovazione per indirizzarli verso progetti con forte impatto tecnologico e competitivo.
- Risorse totali: 731 mln €, di cui 530 mln € FCS (allegato 2) + 201 mln € PSC 2014-2020 (allegato 3, con tetto 40 mln € per l’area 3-4).
- Riserva 34% ai progetti interamente nel Mezzogiorno.
- Procedura valutativa negoziale; aiuti conformi al GBER.
Beneficiari
- Imprese e Centri di ricerca
- Possibili progetti congiunti (max 5 co-proponenti) con contratto di rete/consorzio/partenariato e capofila con mandato.
Progetti ammissibili
Devono combinare ricerca industriale e sviluppo sperimentale su aree specifiche (vedere allegati 2 e 3) delle seguenti KETs:
- 1.Materiali avanzati e nanotecnologia
- 2. Fotonica e micro/nano elettronica
- 3. Sistemi avanzati di produzione
- 4. Tecnologie delle scienze della vita
- 5. Intelligenza artificiale
- 6. Connessione e sicurezza digitale
Requisiti chiave: realizzazione in Italia; costi 5–40 mln € (e ≤ 60% della media fatturato ultimi 2 esercizi per ciascuna impresa); avvio dopo la presentazione della domanda e entro 3 mesi dal decreto; durata 18–36 mesi (proroga max 12); rispetto DNSH; soglia minima di partecipazione per co-proponenti (10% grandi, 5% altri).
Spese ammissibili
- Personale tecnico/ricerca; strumenti e attrezzature (quote ammortamento se uso < vita utile); consulenze/ricerca contrattuale/licenze/brevetti; spese generali; materiali.
- Titoli < 500 € (al netto IVA) non ammessi; contabilità separata; possibili opzioni di costo semplificate.
Agevolazioni
- Contributo a fondo perduto e, opzionale, finanziamento agevolato (fino a 20% dei costi ammissibili).
- Intensità base: 45% piccole, 35% medie, 25% grandi; per organismi di ricerca 50% RI e 25% SS.
- +15 p.p. se: collaborazione effettiva con PMI (nessuno >70% dei costi); progetto interamente in regioni meno sviluppate; collaborazione effettiva con organismi di ricerca (≥10% costi e diritto di pubblicazione).
- Finanziamento: durata 1–8 anni + preammortamento (max 3 anni). Cumulo vietato con altri aiuti incompatibili (incl. de minimis sulle stesse spese).
Istruttoria e negoziazione
- Istruttoria secondo graduatorie (non vale l’ordine di arrivo).
- Due graduatorie distinte (per le due risorse), ordinate su indicatori dell’Allegato 4; in parità prevale il progetto con minor costo.
- Verifiche su ammissibilità, DNSH, fattibilità tecnico-economica, congruità costi e intensità aiuto.
- Soglie: rispetto rapporto costi 5–40 mln e del limite 60% fatturato; se i costi ammissibili scendono sotto soglia o non si rispetta A.3.i, non ammissibile.
- Esito istruttorio entro 90 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie.
Accordo per l’innovazione
- Dopo istruttoria positiva si sottoscrive l’Accordo: finalità, soggetti, progetto (con split RI/SS), quadro finanziario, forma/misura aiuti, tempi, modalità versamento risorse cofinanziatori.
Decreto di concessione
- Il Ministero richiede documenti residui e adotta il decreto di concessione entro 30 giorni.
- Il decreto indica costi ammissibili, importi/forme di aiuto, CUP, impegni, modalità rimborso e condizioni di revoca.
Erogazioni
- Fino a 5 SAL + saldo; documentazione semestrale (o multipli) su attività e spese quietanzate; pagamenti tracciabili.
- Anticipazione fino al 30% (o intero finanziamento agevolato) con fideiussione/polizza.
- Massimo erogabile ante-saldo: 90% per ogni tipologia di aiuto; saldo entro 6 mesi dalla doc. finale (dopo verifiche).
- Verifiche su avanzamento, cumulo, DURC, obbligo assicurativo, ecc.
Verifiche
- Verifica intermedia in loco a metà progetto (può portare a proposta di revoca se negativa).
- Verifica finale prima del saldo su risultati tecnologici e congruità costi; disponibilità della documentazione tecnica e contabile completa.
- Il Ministero effettua ulteriori accertamenti ai fini del decreto definitivo e del saldo.
Revoche
- Revoca totale per: requisiti mancanti, procedure concorsuali liquidatorie, mancato avvio entro i termini, nessun primo SAL entro 18 mesi, mancato raggiungimento obiettivi, rilocalizzazione/cessazione entro 5 anni (3 per PMI), ecc.
- Revoca parziale per ritardi entro limiti (riconoscendo quanto realizzato); commisurata per mancati rimborsi sul finanziamento.
- In caso di procedure concorsuali non liquidatorie: possibile proroga fino a 2 anni.
- Il Ministero può valutare il mantenimento degli aiuti se, entro 5/3 anni, calano occupazione/capacità produttiva con impatto sugli obiettivi.
Le risorse
Con il decreto ministeriale 4 settembre 2025 sono state rese disponibili risorse pari a 731 milioni di euro, di cui:
- 530 milioni di euro per il sostegno delle iniziative di ricerca e sviluppo relative alle aree di intervento indicate nell’allegato n. 2 al decreto;
- 201 milioni di euro per il sostegno delle iniziative di ricerca e sviluppo relative alle aree di intervento indicate nell’allegato n. 3 al decreto.
DM_4_settembre_2025_Accordi_innovazione
Area Servizi alle Imprese (Marcella Villano 089.200841 [email protected])