Decontribuzione parziale per due anni a chi assume nella Zes Unica
Legge Pmi, detassati gli utili investiti nelle reti di imprese
Fincantieri, Maestri del mare porta a bordo 182 tecnici specializzati
Roadshow di Confindustria sull’intelligenza artificiale
Premiate 13 giovani scienziate
AMBIENTE | Report settimanale ambiente 13-17 ottobre 2025

DL Terra dei Fuochi – Nota di Aggiornamento
Il 7 ottobre u.s. è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.233 del 07-10-2025) la Legge 3 ottobre 2025, n. 147, che ha convertito, con modificazioni, il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116, recante disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi.
Nel corso dell’iter parlamentare di conversione sono state approvate numerose modifiche, sia di coordinamento sia di merito, che hanno inciso in particolare sul sistema sanzionatorio e sugli strumenti di prevenzione e controllo. La nota allegata analizza nel dettaglio le principali modifiche introdotte in sede di conversione.
PdL Revisione del testo unico sulle acque e sugli impianti elettrici
Segnaliamo che, in Commissione Ambiente Senato è stato avviato l’esame di una proposta di legge a firma di FdI che punta a rivedere e aggiornare il quadro normativo in materia di autorizzazioni e concessioni di utilizzo della risorsa idrica e degli impianti elettrici (Rel. Fazzone, FI), disponibile in allegato.
La PdL, che si si compone di due articoli in cui vengono elencati i criteri direttivi che il Governo è tenuto a seguire nella revisione del testo unico, punta ad aggiornare il quadro normativo in materia di autorizzazioni e concessioni di utilizzo della risorsa idrica, alla luce della normativa europea trasfusa nel Codice dell’ambiente e dei numerosi provvedimenti, anche d’urgenza, adottati negli ultimi anni a seguito degli eventi di siccità e alluvionali connessi ai cambiamenti climatici.
Sarà nostra cura continuare a tenervi aggiornati in merito.
RENTRI – Aggiornamento
Vi informiamo che, a partire dal 13 ottobre u.s., sono disponibili nuove funzionalità in ambiente DEMO con riferimento al FIR Digitale, sviluppate per favorire lo sviluppo di soluzione autonome da parte degli operatori e dei produttori di software.
Per maggiori dettagli si rimanda all’Area aggiornamenti del sito RENTRI.
MPC – Presentazione nuova call per Progetti Strategici europei sulle Materie Prime Critiche, trasmissione slide
Il 16 ottobre scorso, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è svolto l’evento di presentazione della nuova call per i Progetti Strategici europei nel settore delle Materie Prime Critiche.
L’obiettivo principale dell’evento, promosso dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, e dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in collaborazione con Confindustria (rappresentata dal Delegato all’Aerospazio, Giorgio Marsiaj), è stato quello di informare le imprese italiane sulle potenzialità e le opportunità offerte dalla nuova call della Commissione europea per progetti strategici nel contesto del Regolamento UE sulle Materie Prime Critiche.
Al seguente link sono presenti ulteriori informazioni. Inoltre, in allegato, sono disponibili le presentazioni illustrate nel corso dell’evento.
- Direttiva quadro sulle acque (Water Framework Directive)
È stata accolta favorevolmente la recente Strategia per la resilienza idrica, che riconosce l’acqua come risorsa strategica per l’economia europea. Tuttavia, è stato rilevato che l’attuale applicazione della direttiva sta rendendo particolarmente complesso il rilascio di autorizzazioni industriali, a causa della combinazione tra la scadenza del 2027 per il raggiungimento del “buono stato ecologico” e l’applicazione rigorosa dell’articolo 4 (“non deterioramento” e “one-out-all-out”). Pur condividendo l’obiettivo di garantire una buona qualità delle acque, è stata sottolineata la necessità di individuare soluzioni che evitino che l’applicazione della direttiva ostacoli la modernizzazione industriale.
- Permessi ambientali
È stata richiamata un’analisi SWOT pubblicata lo scorso anno sui permessi industriali in Europa, da cui emerge che otto imprese su dieci considerano la complessità e la durata delle procedure di autorizzazione un ostacolo agli investimenti. È stato osservato che non esiste una soluzione unica e che i progressi devono essere perseguiti sia a livello europeo sia nazionale; tuttavia, l’introduzione di un limite di tempo per le valutazioni d’impatto ambientale è stata indicata come una possibile misura di rilievo.
- Direttiva sulle emissioni industriali (IED)
È stato rilevato che la direttiva introduce nuovi obblighi di rendicontazione. In particolare, il Sistema di gestione ambientale (EMS), che comprende anche la necessità di un sistema di gestione dell’inventario chimico, è ora richiesto a livello di ciascun impianto. È stato osservato che tale previsione comporta oneri sproporzionati per le imprese, poiché queste informazioni sono spesso già integrate in strutture aziendali più ampie.
- Regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR)
È stato evidenziato che l’attuale definizione di “sostanza preoccupante” (Substance of Concern) genera incertezze giuridiche, anche per sovrapposizioni con la normativa chimica (REACH), poiché qualsiasi sostanza potrebbe teoricamente rientrarvi. È stato segnalato che, tale impostazione comporta oneri rilevanti lungo la catena del valore, distogliendo risorse per motivi non legati alla circolarità. È stato quindi osservato che la definizione di “sostanza preoccupante” necessita di una revisione, da limitare alle sostanze rilevanti per la circolarità, ossia quelle che ostacolano il riutilizzo o il riciclo di un prodotto.
- Regolamento sulle spedizioni dei rifiuti (Waste Shipment Regulation)
È stato osservato che gli attuali requisiti informativi relativi alle spedizioni di rifiuti risultano altrettanto gravosi per gli Stati membri di transito quanto per quelli esportatori e importatori, aumentando gli oneri di rendicontazione e rallentando i processi. È stato quindi proposto di rendere meno onerosi i requisiti per i Paesi di transito, al fine di favorire spedizioni più rapide ed efficienti e sostenere la transizione verso un’economia circolare.
Gli stessi messaggi sono stati espressi da BusinessEurope in incontri bilaterali con il Direttore Generale della DG Ambiente e con il gabinetto della Commissaria Roswall nelle ultime settimane.
Infine, sintetizziamo di seguito alcuni ulteriori punti chiave emersi dalla Tavola Rotonda:
- Le ONG hanno fatto diversi riferimenti al rischio di deregolamentazione, all’Omnibus che mina la prevedibilità per le imprese, alla mancanza di consultazioni/valutazioni d’impatto e alla necessità di premiare le imprese più avanzate. Il punto principale è che molti miglioramenti non richiedono cambiamenti legislativi, ma solo una migliore implementazione, e hanno presentato al Commissario le proposte discusse ieri.
- Lato imprese: supporto generale all’Omnibus, con attenzione alla rapidità (senso di urgenza) e all’armonizzazione. Le autorizzazioni (termini vincolanti), gli EPR, il PPWR, l’ESPR, la WFD (obiettivo 2027 e articolo 4), l’IED sono stati di gran lunga i dossier più ricorrenti, con alcune richieste chiare di interrompere il database SCIP per le sostanze. Alcune organizzazioni hanno menzionato anche l’EUDR chiedendo modifiche urgenti oltre al rinvio. Chiara richiesta di avere uno sportello unico digitale/armonizzato a livello UE per EPR ed eco-modulazione.
In generale, è emersa la percezione che molti problemi siano legati all’attuazione nazionale e alla frammentazione. Tuttavia, molti hanno sottolineato anche la necessità di modifiche a specifiche disposizioni della legislazione UE.
La Commissione non ha fornito commenti sui tempi o sul contenuto effettivo dell’Omnibus durante la Tavola Rotonda. Ha ribadito che la semplificazione non equivale a deregolamentazione e che sostiene la semplificazione.
Continueremo a tenervi aggiornati sugli sviluppi.
Entrata in vigore la revisione della Direttiva quadro sui rifiuti
Il 16 ottobre u.s. è entrata ufficialmente in vigore la revisione mirata della Direttiva quadro dell’UE sui rifiuti, introducendo norme comuni a livello europeo per la responsabilità estesa del produttore (EPR) per i prodotti tessili e obiettivi vincolanti di riduzione degli sprechi alimentari per gli Stati membri.
Secondo le nuove regole, tutti gli Stati membri dovranno istituire regimi di responsabilità estesa del produttore per i tessili e le calzature, imponendo ai produttori il pagamento di contributi destinati a finanziare la raccolta, la selezione, il riutilizzo e il riciclo. Tali contributi saranno eco-modulati, cioè variabili in base alla sostenibilità del prodotto, per incentivare la progettazione circolare.
Parallelamente, gli Stati membri dovranno ridurre gli sprechi alimentari del 10% nella trasformazione e produzione e del 30% pro capite a livello di vendita al dettaglio e consumo entro il 2030. Dovranno, inoltre, rafforzare i programmi di prevenzione, sostenere l’innovazione, promuovere la sensibilizzazione e ampliare le iniziative di donazione alimentare. La Commissione europea valuterà i progressi nel 2027 e potrà proporre nuovi obiettivi per il 2035.
I Paesi avranno 20 mesi per recepire la Direttiva nel diritto nazionale e 30 mesi per istituire i sistemi EPR. Entro gennaio 2026, dovranno nominare le autorità responsabili della prevenzione degli sprechi alimentari e, entro ottobre 2027, aggiornare di conseguenza le proprie misure nazionali.
Omnibus Ambientale – Tavola Rotonda degli Stakeholder
Informiamo che, il 2 ottobre u.s. Andrea Bonetti, presidente del Gruppo di Lavoro Business Europe sull’Ambiente, ha partecipato alla Tavola Rotonda degli Stakeholder sull’Omnibus Ambientale organizzata dalla Commissaria Roswall.
In particolare, nel suo intervento, è stato sottolineato l’impegno pieno nel perseguimento dell’obiettivo complessivo di sostenibilità dell’Unione europea, evidenziando tuttavia la necessità di disporre di regole più semplici e di una maggiore flessibilità, al fine di ridurre in modo significativo i costi regolatori connessi al Green Deal, senza tuttavia diminuirne l’ambizione.
È stato, inoltre, osservato che gli effetti concreti delle politiche dovrebbero manifestarsi rapidamente, poiché in caso contrario potrebbe risultare sempre più difficile mantenere il sostegno all’ambizione del Green Deal.
In questo contesto, è stato espresso un forte sostegno all’iniziativa dell’“Environment Omnibus”, che dovrebbe andare oltre i soli obblighi di rendicontazione e contribuire a ridurre i costi complessivi di regolamentazione e conformità. È stato sottolineato che, qualora fosse necessario prevedere più di un “Omnibus” ambientale, ciò sarebbe accettabile, purché l’azione sia rapida.
Inoltre, è stato ricordato che BusinessEurope ha presentato diverse proposte di semplificazione in materia di legislazione ambientale (parte delle 68 proposte pubblicate nel gennaio 2025), con l’obiettivo di ridurre i costi senza abbassare gli standard ambientali. In particolare, sono stati evidenziati cinque punti specifici:
ECHA – La Commissione rafforza l’Agenzia europea per le sostanze chimiche
Il 15 ottobre u.s. la Commissione europea ha approvato una modifica al Regolamento sulle tariffe REACH (Regolamento (CE) n. 340/2008).
La modifica introduce un adeguamento per inflazione del 19,5% sulle tariffe relative al periodo 2021–2023, al fine di ripristinarne il valore reale, esentando però le piccole e medie imprese (PMI) da tali aumenti per salvaguardarne la competitività.
Inoltre, tale emendamento riforma il processo di verifica dello status di PMI, passando da un sistema ex-post a uno ex-ante, secondo il quale le aziende dovranno ora richiedere il riconoscimento dello status di PMI prima di presentare i propri fascicoli.
_ddl 1404__442147 FASE DISCENDENTE E SUPPORTO ALLE IMPRESE Nota DL Terra dei fuochi Presentazione Commissione UE
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AMBIENTE | prospettive variazione Contributo ambientale Conai

Lo scorso 16 ottobre, il Conai ha tenuto un incontro con i referenti del sistema confindustriale, il cui obiettivo è stato quello di fare il punto sullo stato dell’arte delle filiere del riciclo degli imballaggi nei diversi materiali.
Durante l’incontro sono stati presentati:
- i fattori macroeconomici e di contesto che più stanno caratterizzando le richiamate filiere
- i possibili fattori di rischio per il prossimo futuro,
- le tendenze in atto con riferimento ai valori dei Contributi ambientali.
A tal proposito, segnaliamo che, le relative slides sono disponibili, su richiesta, presso i nostri uffici.
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