AMBIENTE | report settimanale ambiente 30 giugno – 4 luglio 2025
Clean Industrial Deal – Audizione Confindustria
Il 2 luglio 2025 Confindustria ha preso parte all’Audizione della Camera dei deputati sul Clean Industrial Deal (CID), durante la quale ha espresso i punti salienti del proprio posizionamento sul tema.
Confindustria riconosce il Clean Industrial Deal come passo necessario dopo il Green Deal, ma ne sottolinea la lentezza e l’insufficiente efficacia. Servono misure strutturali per abbattere il costo dell’energia (come il disaccoppiamento prezzi energia elettrica prodotta da FER dal prezzo del gas naturale) e un monitoraggio più rigoroso del mercato del gas europeo e dell’indice TTF. Confindustria chiede una revisione dello schema ETS (trasparenza, stabilità e uso vincolato dei proventi) e del CBAM (compensazioni per le esportazioni). Si rende necessaria anche un’applicazione più pragmatica del principio DNSH, un corretto utilizzo del regime di Aiuti di Stato a livello UE e un piano di investimenti in tecnologie low-carbon e infrastrutture energetiche. Inoltre, si ritiene gli obiettivi di decarbonizzazione nei trasporti troppo rigidi.
Per quanto riguarda l’economia circolare, Confindustria ha evidenziato come essa rappresenti un pilastro strategico del Clean Industrial Deal, strettamente connesso agli obiettivi di decarbonizzazione, innovazione e autonomia industriale. È stata sottolineata l’esigenza di armonizzare il quadro normativo europeo, semplificando e uniformando le regole su sottoprodotti ed end-of-waste, al fine di favorire la circolazione dei materiali riciclati e stimolare investimenti industriali.
L’Italia è già un’eccellenza nel panorama europeo, con tassi di riciclo superiori alla media UE e un significativo valore aggiunto generato dal settore. È stato inoltre ricordato il contributo determinante del sistema industriale italiano nella definizione del nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi (PPWR), che ora riconosce il ruolo del riciclo di qualità e il principio di neutralità tecnologica.
Confindustria ha ribadito l’importanza di sviluppare un vero mercato unico europeo dei prodotti circolari, promuovere la tracciabilità dei materiali, rafforzare la capacità amministrativa e sostenere le imprese che investono in simbiosi industriale, eco-design e digitalizzazione dei processi circolari, rafforzando l’accesso alla finanza per l’innovazione ambientale.
Infine, è stato affermato che il Circular Economy Act dovrà costituire non solo un quadro regolatorio moderno, ma anche un motore di crescita, capace di valorizzare le soluzioni tecnologicamente valide, evitando approcci ideologici e garantendo competitività, sostenibilità e sicurezza industriale.
Il testo dell’Audizione è disponibile al seguente link.
Riunione Tavolo di coordinamento PPWR- MASE 2 luglio 2025
Vi informiamo che lo scorso 2 luglio si è tenuta una riunione del Tavolo di coordinamento PPWR del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al quale partecipa anche Confindustria.
Con l’entrata in vigore del Regolamento UE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (11 febbraio 2025), si apre ora la fase di adozione della normativa secondaria da parte della Commissione europea, che sarà chiamata ad intervenire sui molteplici e rilevanti aspetti dell’attuazione del Regolamento, attraverso specifici atti di esecuzione e atti delegati che avranno un impatto significativo sui settori produttivi coinvolti. In preparazione a questa fase, che prevede il coinvolgimento degli Stati membri, il MASE ha ritenuto opportuno riattivare il Gruppo di lavoro, convocando una prima riunione tenutasi, appunto, lo scorso 2 luglio. In tale occasione, sono stati forniti aggiornamenti in merito alle attività attualmente in corso presso la Commissione europea, tra cui:
- La predisposizione della normativa secondaria e la definizione di un elenco di atti delegati e di esecuzione da considerare prioritari, elaborato dalla Commissione a seguito di una comunicazione trasmessa dal Commissario Roswall alla Presidenza polacca. Nella lista elaborata dalla CE figurano numerosi atti secondari, tra cui quelli relativi al Regolamento imballaggi. Tra gli atti individuati come prioritari rientra, in particolare, quello relativo all’esenzione dall’obbligo di riutilizzo per specifici formati di imballaggi da trasporto, come pallet wrapping and straps, previsto dall’articolo 29, paragrafo 18 del PPWR, in linea con quanto segnalato da Confindustria.
Inoltre, il MASE ha riferito in merito ai principali temi emersi nel corso della riunione dell’“Expert Group PPWR” della Commissione europea, tenutasi il 17 giugno scorso, tra cui:
- Prossima adozione dell’atto delegato ex art. 29(18) relativo all’esenzione dagli obblighi di riutilizzo per specifici imballaggi da trasporto (pallet wrapping and straps), in linea con le istanze presentate da Confindustria;
- Criticità relativa all’applicazione delle nuove definizioni di “produttore” e “fabbricante” e dei relativi adempimenti previsti a partire dal 12 agosto 2026. A tal proposito, è prevista la pubblicazione di una FAQ sul sito della Commissione europea, volta a fornire chiarimenti interpretativi.
- Etichettatura armonizzata degli imballaggi (art. 12, par. 6). È stata ricordata la consultazione avviata dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione sulla progettazione di etichette armonizzate dell’UE per la raccolta differenziata dei rifiuti ai sensi del regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, cui Confindustria ha partecipato con un documento congiunto con il CONAI, trasmesso anche al MASE, che ne ha tenuto conto nella predisposizione della propria risposta istituzionale. Su proposta di Confindustria, il MASE ha inoltre suggerito di inserire tra gli atti prioritari anche quello relativo all’etichettatura digitale per l’identificazione dei materiali di imballaggio ai fini della selezione ( 12, par. 7), tema considerato strategico, anche alla luce del ruolo dell’Italia sul piano tecnico e industriale;
- Format per il registro dei produttori, previsto dall’art. 44(14) del Regolamento, il cui atto dovrebbe essere il primo atto di esecuzione ad essere adottato dalla Commissione.
- Restrizioni sulle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) ( 5), con particolare riferimento alla definizione delle sostanze e all’assenza di metodologie di indagine e verifica attualmente disponibili.
- Minimizzazione degli imballaggi (art. 10), la Commissione ha invitato gli Stati membri ad inviare eventuali dati utili all’implementazione armonizzata delle disposizioni sul tema.
- Attività congiunta con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) finalizzata alla predisposizione di Linee guida per la classificazione dei prodotti inclusi nell’allegato V del Regolamento.
E’ disponibile, su richiesta, la presentazione illustrata dal MASE durante l’incontro del 2 luglio, unitamente alle presentazioni della Commissione europea alla riunione del Gruppo Esperti Imballaggi del 17 giugno u.s.
Modifiche AIA – TAR Lombardia
Il TAR Lombardia, con ordinanza n. 506/2025 del 9 aprile 2025 (disponibile, su richoesta), ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea ai sensi dell’art. 267 TFUE, sospendendo il giudizio in corso, in merito all’interpretazione dell’art. 20, paragrafo 2, della direttiva 2010/75/UE, in materia di autorizzazioni relative a modifiche sostanziali degli impianti industriali soggetti a disciplina IPPC (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento). Il TAR ha chiesto se tale disposizione debba essere interpretata nel senso che osti a una normativa nazionale – in particolare l’art. 29-nonies, comma 1, del d.lgs. 152/2006 – che prevede che, decorso un termine di sessanta giorni dalla comunicazione del gestore relativa a una modifica qualificata come non sostanziale, e in assenza di risposta da parte dell’autorità competente, la modifica possa considerarsi tacitamente autorizzata, anche se in seguito venga accertato che si trattava di una modifica sostanziale.
Il Giudice nazionale ha ricostruito il quadro normativo europeo e interno di riferimento, illustrando la vicenda che ha dato origine al contenzioso (riguardante un impianto industriale per la produzione di ceramica), nonché il contrasto interpretativo sorto attorno alla qualificazione della modifica oggetto di comunicazione e alla valenza del silenzio dell’autorità competente. Alla luce di ciò, ha formulato il seguente quesito pregiudiziale: “Se l’art. 20, paragrafo 2, della direttiva 2010/75/UE debba essere interpretato nel senso che esso osti a una disciplina interna (come quella vigente in Italia ai sensi dell’art. 29 nonies, 1° comma, d.lgs. 152/2006) la quale preveda che, a seguito della comunicazione con cui il gestore informa l’autorità competente che intende apportare una modifica alla propria installazione, da lui qualificata non sostanziale, decorso un termine di sessanta giorni, nel silenzio dell’autorità competente, la modifica sia comunque tacitamente autorizzata, anche qualora risultasse in seguito trattarsi di una modifica sostanziale.”
Il procedimento nazionale rimane sospeso in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia.
Sarà nostra cura tenervi informati sugli sviluppi.
Acque destinate al consumo umano – Pubblicato in GU D.lgs.19 giugno 2025, n. 102
Segnaliamo che, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale – G.U. Serie Generale n. 153 del 04/07/2025 – Suppl. Ordinario n. 24 – il D.lgs. del 19 giugno 2025, n. 102, recante disposizioni integrative e correttive al D.lgs. 23 febbraio 2023, n. 18, e recepisce la Direttiva UE 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.
Il decreto, articolato in 9 allegati, entrerà in vigore il 29 luglio 2025. Tra le principali novità si evidenziano:
- PFAS: viene introdotto un limite più restrittivo per il parametro “somma di PFAS”, fissato a 0,10 µg/l (rispetto al precedente valore di 0,50 µg/l), con obbligo di conformità a partire dal 12 gennaio 2026. Inoltre, è previsto un nuovo parametro per l’acido trifluoroacetico (TFA), fissato a 10 µg/l, con obbligo di rispetto a partire dal 12 gennaio 2027.
- Edifici prioritari: scuole, ospedali, strutture sanitarie e ricettive dovranno disporre di un Piano di Autocontrollo della qualità dell’acqua, comprensivo dei parametri Legionella e Piombo, con monitoraggi interni.
- Sistema ReMaF: viene introdotto il sistema per l’autorizzazione, registrazione e controllo di reagenti chimici, materiali filtranti e dispositivi di trattamento (ReMaF).
- Sanzioni: vengono aggiornati gli importi e i soggetti responsabili.
DDL Semplificazioni attività economiche – Aggiornamento
La Commissione Affari costituzionali del Senato ha avviato la votazione degli emendamenti relativi ai primi otto articoli del DdL Semplificazioni attività economiche. Le proposte di Confindustria in tema di acque e scarichi (2.0.25 e 2.0.26), nonostante l’invito al ritiro formulato dal Relatore, sono state accantonate su richiesta dei presentatori per maggiori approfondimenti. Anche la proposta di nostro interesse sul trasporto marittimo di rifiuti (8.0.4) è stata accantonata perché manca ancora il parere della Commissione Bilancio. Gli altri emendamenti, essendo successivi all’art. 8, non sono stati ancora esaminati.
L’esame riprenderà nel corso di questa settimana.
Sarà nostra cura continuare a tenervi aggiornati.
MASE – MPC: Prorogato termine per presentare progetti R&S a valere su investimento PNRR
Segnaliamo la news del MASE, che informa che è stato prorogato alle ore 12 del 1° agosto prossimo il termine per presentare i progetti di Ricerca e Sviluppo sulla progettazione ecocompatibile e le attività di estrazione mineraria urbana di materie prime critiche, a valere sui fondi PNRR. Con la pubblicazione del decreto direttoriale (disponibile in allegato), relativo alla Missione 7 del Repower EU (investimento 8 “Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche”, Linea di intervento 2), viene dunque posticipato il termine di chiusura dello sportello, originariamente previsto per le ore 12 di venerdì 4 luglio.
Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link.
Economia circolare UE: Avviate consultazioni pubbliche in vista del Circular Economy Act del 2026
La Commissione europea ha lanciato diverse iniziative per accelerare la transizione dell’UE verso un’economia circolare e preparare il terreno per la legge sull’economia circolare, prevista per il 2026, che sosterrà gli obiettivi dell’UE nell’ambito della Bussola della competitività e del Clean industrial deal per raddoppiare la quota di materiali riciclati nell’economia dell’UE e diventare un leader mondiale nell’economia circolare entro il 2030.
A questo proposito, si è tenuto il 2 luglio u.s. un dialogo strategico sulla circolarità, accompagnato da un pacchetto di nuove azioni. Le iniziative adottate comprendono le norme sulle spedizioni di rifiuti e una valutazione della legislazione sui rifiuti elettronici. Inoltre, nei prossimi giorni saranno pubblicate nuove norme per migliorare l’efficienza del riciclaggio e il recupero dei materiali dai rifiuti di pile. Il dialogo darà anche il via a una consultazione pubblica.
Inoltre, la Commissione attuerà un sistema di spedizione digitale dei rifiuti nel mercato unico dell’UE, riducendo gli oneri amministrativi e contribuendo alla competitività. Questo punta ad alleggerire la burocrazia per le spedizioni transfrontaliere di rifiuti all’interno dell’UE. A partire dal 21 maggio 2026, quindi, i sistemi digitali sostituiranno completamente le procedure cartacee.
Parallelamente, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sull’armonizzazione della classificazione di alcuni tipi di rifiuti (i cosiddetti rifiuti “verdi”) per facilitarne la spedizione transfrontaliera. Il termine per rispondere alla consultazione è fissato al 31 ottobre 2025; per tale ragione, vi invitiamo a trasmetterci vostri eventuali contributi entro e non oltre il 29 settembre 2025.
In aggiunta, la Commissione ha informato che intende adottare nuove norme per migliorare l’efficienza del riciclaggio e il recupero dei materiali dalle batterie.
Ulteriori consultazioni con le parti interessate saranno intraprese attraverso un processo di consultazione pubblica.
Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link.
Continueremo a informarvi sugli ulteriori sviluppi.
ISPRA – Approvato Programma nazionale esplorazione mineraria
Segnaliamo che il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) ha approvato il Programma Nazionale di Esplorazione Mineraria generale. Il Programma prevede 14 progetti di ricerca distribuiti su tutto il territorio nazionale: Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Marche e Sardegna, ai quali si aggiunge la mappatura nazionale dei depositi dei rifiuti estrattivi prevista dal progetto PNRR URBES.
La realizzazione del Programma è stata affidata dal MASE e dal MIMIT al Servizio Geologico d’Italia di ISPRA, e coinvolge 15 unità operative e oltre 400 specialisti, con un investimento di 3,5 milioni di euro dedicati alla prima fase di indagine sui depositi naturali.
L’obiettivo principale è quello di aggiornare il quadro conoscitivo delle potenzialità minerarie del Paese, integrando i dati storici con una nuova campagna di esplorazione. Il programma intende altresì fornire indicazioni preliminari utili agli investitori, nazionali e internazionali, in merito alla disponibilità di materie prime presenti sul territorio italiano.
Le attività di indagine saranno concentrate in aree selezionate da un team di esperti italiani in giacimenti minerari, con un focus su numerose Materie Prime Critiche e Strategiche individuate dalla Commissione Europea, tra cui: litio, boro, grafite, rame, manganese, fluorite, barite, feldspato, antimonio, tungsteno, titanio, bismuto, arsenico, magnesio, terre rare e metalli del gruppo del platino. Ulteriore attenzione sarà riservata anche ad altri minerali di interesse per l’industria nazionale, come zeoliti e minerali industriali.
Appalti pubblici – Siglato l’Accordo di collaborazione tra Confindustria e Consip
Lo scorso 4 luglio Confindustria e Consip hanno siglato un Accordo di collaborazione con l’obiettivo di migliorare l’allineamento tra i fabbisogni delle amministrazioni pubbliche e l’offerta delle imprese, favorendo la riqualificazione della spesa pubblica e accrescendo il coinvolgimento del tessuto produttivo – in particolare delle piccole e medie imprese – nelle gare pubbliche.
L’intesa prevede le seguenti direttrici:
- diffondere, all’interno del sistema confederale, la conoscenza delle soluzioni e degli strumenti Consip, attraverso modalità e canali di comunicazione congiunti;
- sviluppare analisi sulle prospettive di sviluppo e innovazione dei principali settori merceologici, tramite studi sull’andamento della domanda e dell’offerta di mercato;
- progettare il nuovo “Sportello in Rete” Consip nella rete territoriale di Confindustria, per offrire assistenza alle imprese nell’utilizzo degli strumenti di e-procurement;
- individuare soluzioni innovative per facilitare l’accesso ai fondi europei da parte delle amministrazioni pubbliche e degli operatori economici.
Attraverso la condivisione ed il confronto delle rispettive conoscenze ed esperienze nel public procurement, la collaborazione rafforzerà la consapevolezza del ruolo strategico degli appalti pubblici per sostenere la base industriale del Paese.
L’accordo nasce dalla convergenza di intenti tra due realtà che, nei rispettivi ruoli, sono centrali per il Sistema Paese: da un lato Confindustria, la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, a cui aderiscono oltre 150mila imprese per un totale di oltre 5,3 milioni di addetti e un contributo al PIL del Paese pari al 34%; dall’altro laro Consip, la centrale di acquisto nazionale, che nel 2025 gestirà circa 30 miliardi di euro di acquisti con oltre 800mila contratti stipulati tra 240mila imprese e 14mila amministrazioni pubbliche e che è sempre più leva di sviluppo per amministrazioni, imprese e territori secondo gli indirizzi del nuovo Piano Industriale 2025-28.
SAVE THE DATE – 9 luglio 2025: L’evoluzione delle regole del commercio internazionale: nuovi accordi di libero scambio e green deal
Confindustria, in collaborazione con l’Agenzia ICE, organizza un webinar di aggiornamento sui temi di maggior impatto in termini di sviluppo di nuove opportunità ma anche di nuovi adempimenti per le nostre imprese impegnate negli scambi transfrontalieri: nuovi accordi di libero scambio e adempimenti connessi al green deal rappresentano, infatti, due prospettive regolatorie con le quali ci si dovrà necessariamente confrontare nel prossimo futuro.
Il webinar si terrà mercoledì 9 luglio 2025 e sarà tenuto in modalità online.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione.
In allegato trasmettiamo la nota descrittiva dell’evento, contenente maggiori dettagli e le indicazioni per procedere con l’iscrizione.
Tutti i dettagli sono disponibili sul sito di Confindustria: https://www.confindustria.it/events/formazione-in-campo-doganale-e-del-commercio-internazionale-export-kit-dogana-webinar-levoluzione-delle-regole-del-commercio-internazionale-nuovi-accordi-di-libero-scambi/