Origini

Marzo 27, 2014
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L’Associazione degli Industriali viene costituita a Salerno nel 1919.

Terminata la Prima Guerra Mondiale, il Sud d’Italia avvertì maggiormente gli effetti della crisi che investì tutta l’Europa. Soprattutto le industrie tessili ed alimentari furono travolte dalla depressione economica.

 

Bisognava far fronte alla crisi, e così nell’agosto del 1919 nasceva l’Associazione fra gli Industriali di Salerno, che ben presto aderì alla Confederazione Generale dell’Industria Italiana. Alla fine degli anni ’20 i settori alimentare, tessile e dei trasporti registravano un nuovo fervore produttivo. Ma in quello stesso anno si verificò un evento eccezionale nella storia dell’industria italiana: gli operai delle MCM (Manifatture Cotoniere Meridionali) entrarono in sciopero in seguito all’ondata di licenziamenti.

E mentre il Governo presentava un disegno di legge per instaurare un controllo dei lavoratori sulle industrie, l’Associazione degli Industriali di Salerno promuoveva la creazione di una società fra i piccoli industriali e i loro dipendenti, società che fu denominata “Maestranza Industriale”, il cui statuto fu redatto dall’avvocato Settimio Mobilio.

Ma la Seconda Guerra Mondiale era alle porte. La crisi dei rapporti internazionali vanificò i tentativi di ripresa dell’industria salernitana, che contava 16.769 imprese e 47.772 dipendenti. L’Associazione, in collaborazione con la Camera di Commercio, riuscì ad impiegare nell’industria 8.700 lavoratori.

La fine della guerra coincise con la chiusura di molti stabilimenti industriali. Gli imprenditori salernitani non si rassegnarono, e nel gennaio del 1944, sotto la Presidenza del conte Alessandro Tibaldi, fu ricostituita la Libera Associazione degli Industriali di Salerno.