ENERGIA | Crediti di imposta energia e gas: aggiornamenti

In riferimento ai precedenti aggiornamenti in materia di crediti d’imposta energia e gas, informiamo che Confindustria ha presentato al Governo, con analisi numerica che dimostra la presenza di fondi residui per il finanziamento, la richiesta di estendere l’agevolazione anche per la seconda metà del 2023.

Considerando anche che il Governo francese ha predisposto misure di rilascio dell’energia elettrica a prezzi calmierati (42,6 €/MWh) per i consumatori industriali fino al 2025, mentre il Governo tedesco ha introdotto un cap al prezzo dell’energia elettrica di 60 €/MWh, Confindustria ha sottolineato ai rappresentanti dell’Esecutivo come fosse ragionevole prevedere l’operatività del credito d’imposta, anche al fine di tutelare la competitività del Sistema industriale italiano.

Nella tabella disponibile nel Focus Energia luglio – agosto 2023, allegato alla news collection di oggi 4 agosto, di cui si consiglia la consultazione, è evidente la disponibilità di fondi che consentirebbero la copertura delle misure di rinnovo del credito di imposta per il terzo trimestre per gas ed elettricità pari a 1.240 Mln/€ (nel caso di credito di imposta al 20% ultima riga tabella) e a 620 Mln/€ (nel caso di credito di imposta al 10% penultima riga tabella).

Ad oggi, purtroppo, la richiesta emendativa di Confindustria non è stata ripresa in nessuno dei provvedimenti varati in questo ultimo mese, ed è dunque assente la previsione di nuovi crediti di imposta energia e gas. Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.

Sempre in materia di crediti di imposta segnaliamo la risposta 375/2023 dell’Agenzia delle Entrate ad un interpello sugli effetti dei contratti derivati di copertura nel calcolo dei crediti di imposta gas ed energia elettrica. Risposta AE 375/2023. 

L’istante ritiene che gli eventuali differenziali positivi derivanti dai suddetti contratti di copertura, che potrebbero in parte compensare gli aumenti del costo dell’energia, non dovrebbero avere rilevanza ai fini della determinazione dei crediti di imposta.

L’Agenzia osserva che la contabilizzazione di ricavi afferenti ai derivati di copertura non rilevano ai fini della determinazione della spesa agevolabile, mentre, viceversa, occorre tenere conto dell’impatto dei suddetti strumenti finanziari derivati ai fini del requisito di accesso al beneficio, consistente nell’incremento del costo per kWh di energia elettrica prodotta e auto consumata, da calcolare con riferimento alla variazione del prezzo unitario dei combustibili acquistati e utilizzati dall’impresa per la produzione della medesima energia elettrica. Nel caso di specie, quindi, occorrerà tenere conto dei flussi generati dagli strumenti derivati di copertura di tipo “swap”, sulla base della relativa imputazione temporale, rispetto alla variazione del prezzo unitario del gas naturale acquistato dalla società e destinato all’uso termoelettrico.

Quanto riportato dalla risposta dell’AE, sembra andare nel senso opposto a quanto riportato nella Circolare AE 20/2022 in cui si sottolineava come per la spesa per l’acquisto del gas naturale andavano considerati i costi della “componente gas” (costo della commodity), ad esclusione di ogni altro onere accessorio, diretto e/o indiretto” Non vi è alcun riferimento al fatto di dover tenere conto di proventi e/o oneri diversi da quelli indicati in fattura.

Inoltre, la stessa circolare specifica che il credito d’imposta in questione è cumulabile con altre agevolazioni e misure di favore solo fino a concorrenza del 100% del costo sostenuto per l’acquisto del gas. 

Analogamente, nella circolare n. 13/E l’Agenzia indica esplicitamente che “non concorrono al calcolo del costo medio sopra indicato, a titolo esemplificativo,….le coperture finanziarie sugli acquisti di energia elettrica”.

Sulla base del non chiaro tenore normativo e delle indicazioni rese nelle precedenti circolare e alla luce del tenore della suddetta risposta Confindustria sta procedendo a tutti gli opportuni approfondimenti al fine di valutare la portata della stessa e le eventuali azioni e interlocuzioni da porre in essere.