AGEVOLAZIONI PNRR | Riforma Accordi per l’innovazione

Il Ministero dello Sviluppo Economico sta completando il percorso di riforma degli accordi per l’innovazione, che prevedono la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardare l’occupazione e rafforzare la presenza di prodotti italiani in mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale.
Per tali strumenti è prevista un’allocazione complessiva di 1 miliardo di euro a valere sul Fondo complementare al PNRR.
Dovrebbero esserci due aperture di sportelli nel 2022, una a breve (entro marzo/aprile) e l’altra verso fine 2022/inizio 2023.
Il Mise ha lavorato per semplificare ulteriormente la procedura al fine di ridurre i tempi di istruttoria, che passano da 90 a 70 giorni. Si prevede un meccanismo a uno step, con presentazione del progetto di dettaglio e poi definizione di accordo negoziale.
I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi, essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico e concludersi entro il 31 dicembre 2026 (termine PNRR).
Nei progetti di ricerca deve essere utilizzata una tra le sei tecnologie abilitanti fondamentali:
materiali avanzati e nanotecnologie;
fotonica e micro/nano elettronica;
sistemi avanzati di produzione;
tecnologie delle scienze della vita;
intelligenza artificiale;
connessione e sicurezza digitale.
I progetti devono avere ricadute concrete nelle seguenti aree tematiche collegate a Horizon Europe: Salute; Digitale, industria e spazio; Clima, energia e mobilità; Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti, anche in forma congiunta tra loro, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie definite dal programma: “Orizzonte Europa”:
- Tecnologie di fabbricazione
- Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
- Tecnologie abilitanti emergenti
- Materiali avanzati
- Intelligenza artificiale e robotica
- Industrie circolari
- Industria pulita a basse emissioni di carbonio
- Malattie rare e non trasmissibili
- Impianti industriali nella transizione energetica
- Competitività industriale nel settore dei trasporti
- Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
- Mobilità intelligente
- Stoccaggio dell’energia
- Sistemi alimentari
- Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia
- Sistemi circolari.
Provvederemo ad aggiornarvi sugli sviluppi.